di Federica Marengo sabato 13 settembre 2025

-Stamane, la Presidente del Consiglio Meloni ha partecipato a Roma alla festa nazionale dell’Unione di Centro, nella quale ha tenuto un intervento.
Vari ,i temi al centro del suo discorso, a cominciare dalla riflessione sul clima di violenza politica e linguaggio di odio negli USA e della sua eco in Italia, in riferimento all’omicidio dell’attivista di destra , sostenitore del Presidente Trump, Charlie Kirk, ucciso il 10 settembre durante un comizio nello Utah.
La Premier , infatti, dopo un post social nel quale aveva scritto: “Non ci facciamo intimidire”, si è soffermata nuovamente su quanto accaduto, sottolineando: “Vogliamo dimostrare cioè che la politica può essere autorevole, che può essere credibile, che è capace di dedizione, che è capace di sacrificio, che può essere fatta con amore, per quello in cui si crede, per la propria nazione, per la propria gente. Guardate, lo voglio dire nel tempo in cui l’odio e la violenza politica stanno tornando drammaticamente una realtà, facendo venire molti nodi al pettine. Io vengo da una comunità politica accusata di portare odio e violenza, accusata da chi oggi minimizza l’uccisione a sangue freddo di un ragazzo di 31 anni che aveva la colpa di difendere la sue idee. Si sedeva in pubblico e consentiva a chiunque di partecipare al dibattito e lo sfidava con le sue idee. Io credo che sia arrivato il momento di chiedere conto alla sinistra italiana di questo continuo minimizzare o addirittura di questo continuo giustificazionismo della criminalizzazione, della violenza nei confronti di chi non la pensa come loro. Perché il clima anche qui in Italia sta diventando insostenibile ed è ora di denunciarlo ed è ora di dire chiaramente che queste tesi sono impresentabili, pericolose, irresponsabili e antitetiche a qualsiasi embrione di democrazia”.
Dichiarazioni, queste ultime della Presidente Meloni, che hanno suscitato critiche da parte delle Opposizioni , che hanno parlato di “strumentalizzazione”.
Quindi, passando alla politica interna, la Premier ha evidenziato il ruolo centrale dell’Italia, presa a modello a livello internazionale e la stabilità dei suoi conti pubblici, affermando: “Dicevano che col centrodestra al governo l’Italia sarebbe andata in default ,ma le cose sono andate diversamente. La verità è che la sinistra non azzecca una previsione da qualche decennio. Noi siamo l’ancora di stabilità in Europa e di questo siamo orgogliosi. Non abbiamo aumentate le tasse nonostante il lascito dei nostri predecessori, ma le abbiamo abbassate e nella prossima legge di bilancio ci concentreremo sul ceto medio. Andremo avanti sulla riforma della giustizia, sulla separazione del carriere e la riforma del Csm, vogliamo spezzare il sistema correntizio”.
Ancora, in merito alla prossima legge di Bilancio, in fase di preparazione, la Presidente Meloni ha confermato che la Manovra guarderà al ceto medio: “Abbiamo smesso di gettare i soldi dei cittadini dalla finestra, nonostante i debiti da pagare che ci hanno lasciato i nostri predecessori non abbiamo aumentato le tasse ma le abbiamo abbassate e vogliamo proseguire in questa direzione concentrandoci ora con la prossima legge di bilancio sul ceto medio. Abbiamo difeso il potere d’acquisto dei lavoratori rendendo strutturale il taglio del cuneo fiscale e incentivando le imprese che assumevano, abbiamo previsto stanziamenti record per la sanità, abbiamo messo al primo posto come priorità l’attenzione alla famiglia, l’attenzione alla natalità. Nel 2024 abbiamo assicurato benefici netti per le famiglie per oltre 16 miliardi di euro aumentando i mesi di congedo parentale retribuito all’ottanta per cento, riprendendo di fatto l’asilo nido gratuito per il secondo figlio per le famiglie che hanno fino a 40.000 euro”.
Soddisfazione è stata espressa poi dalla Presidente del Consiglio per gli ultimi dati Istat che attestano un tasso di occupazione al Sud del 50,1%, al top dal 2004, in merito a cui aveva scritto qualche giorno fa in un post social: “Ci accusavano di voler spaccare l’Italia, ma la verità è che abbiamo scelto di credere nelle energie, nel talento e nella forza del Sud. Abbiamo avuto il coraggio di dire basta alla stagione dell’assistenzialismo, che per troppo tempo ha alimentato l’idea di un Mezzogiorno condannato a restare indietro. Abbiamo investito in infrastrutture, lavoro, merito. Lavoriamo per mettere il Sud in condizione di competere ad armi pari e di dimostrare, finalmente, tutto il suo valore. Oggi i dati dell’Istat certificano il numero di occupati nel Mezzogiorno più alto mai registrato dal 2004. La strada è giusta, e continueremo a percorrerla, per costruire finalmente un’Italia nella quale tutti abbiano le stesse opportunità”.
Infine, replicando a chi dall’opposizione aveva commentato il suo intervento al Meeting di Rimini, accusandola di essere diventata una democristiana 2.0, mirando al voto dell’area cattolica, la Premier, smentendo, ha evidenziato: “Rimango sempre me stessa, non ho mai avuto stima dei politici multiformi che inseguono le contingenze. Quello che ho detto al Meeting è quello che penso da sempre”.
Nella giornata dell’11 settembre, invece, la Presidente Meloni, che ha ricordato via social il 24°anniversario dell’attentato alle Torri Gemelle di New York, è intervenuta all’evento per il 160° anniversario dalla Fondazione del Corpo delle Capitanerie di Porto- Guardia Costiera, svoltosi a Roma, presso La Nuvola, nel quale ha evidenziato: “È la prima volta che una nazione e cioè l’Italia detiene contemporaneamente la presidenza dei tre principali forum internazionali che sono dedicati alle funzioni della Guardia Costiera: cioè il Mediterranean Coastgard Function Forum, l’European Coastgard Function Forum e il Coastgard Global Summit. Ed è significativo che le tre conferenze plenarie si svolgono in successione nella stessa città, in questo caso chiaramente Roma. E questo è, dal mio punto di vista, prima di tutto un riconoscimento all’identità stessa dell’Italia: perché noi siamo prima di tutto una nazione marittima e il mare rappresenta per noi moltissime cose”.
Inoltre, parlando delle politiche migratorie dell’Esecutivo, la Premier ha sottolineato: “I numeri incoraggianti che stiamo registrando in Italia e in Europa con il calo drastico degli sbarchi e la significativa riduzione dei morti e dei dispersi in mare sono la prova che il fenomeno può essere governato. E sono la prova che è possibile costruire un paradigma nuovo oltre ogni irragionevole e interessato approccio ideologico alla materia. Esiste un’alternativa concreta e realizzabile, che mette al primo posto la legalità, combatte la mafia del mare e costruisce un modello di cooperazione e di sviluppo capace di affrontare le cause profonde della migrazione. Il contrasto al traffico di migranti è un’azione di sistema che sarebbe impossibile portare avanti senza le competenze e la professionalità delle nostre guardie costiere, che sanno distinguersi sia nell’attività di ricerca e soccorso in mare che nelle azioni di prevenzione e contrasto dei flussi irregolari. Voglio davvero ringraziare la nostra Guardia costiera anche per questo”.
Riguardo all’azione di Governo, incentrata costantemente sui dossier internazionali come la guerra in Ucraina e in Medio Oriente, nell’ultimo Consiglio dei Ministri , svoltosi sempre l’11 settembre, a Palazzo Chigi, sono stati varati diversi provvedimenti, quali: in esame preliminare, un decreto legislativo che introduce disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo
recante disciplina dei regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili, volto a semplificare i regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili, a promuovere un’accelerazione nella transizione ecologica e a facilitare gli investimenti nel settore, in linea con gli impegni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Come si legge nel comunicato di Palazzo Chigi, gli obiettivi principali del provvedimento sono quelli di: accelerare l’iter autorizzativo per la costruzione e l’esercizio di impianti di energia rinnovabile; introdurre definizioni precise per “infrastrutture indispensabili” e “revisione della potenza” degli impianti esistenti; razionalizzare le procedure per gli interventi che interferiscono con vincoli paesaggistici o di tutela del patrimonio culturale; rivedere i termini per l’obbligo di ripristino dei luoghi a carico dei soggetti esercenti; ridurre i tempi di alcuni procedimenti amministrativi, tra i quali quello relativo alla “autorizzazione unica” con valore di valutazione di impatto ambientale, che passa da 120 a 40 giorni per alcune tipologie di interventi; prevedere il punto di contatto unico a livello comunale per gli interventi sul territorio.
Via libera del Consiglio dei Ministri anche al il disegno di legge di delega al Governo per la riforma della disciplina dell’ordinamento della professione di dottore commercialista e di esperto contabile, per “riorganizzare le attività professionali e a valorizzare i profili multidisciplinari della categoria dei commercialisti ed esperti contabili, al fine di rispondere in modo più efficace alle esigenze del mercato”.
Come spiega Palazzo Chigi nel suo comunicato: “Il testo mira a riorganizzare le attività professionali e a valorizzare i profili multidisciplinari della categoria dei commercialisti ed esperti contabili, al fine di rispondere in modo più efficace alle esigenze del mercato. Il Governo è delegato a riordinare le attività professionali, distinguendo quelle riservate per legge da quelle che connotano tipicamente la professione nell’ambito tributario, economico-aziendale, finanziario, societario e giuslavoristico. Si prevede la revisione della disciplina del tirocinio, con la possibilità di svolgerlo interamente durante il corso di studi, triennale per gli esperti contabili e magistrale per i commercialisti, al fine di ridurre i tempi per l’abilitazione e favorire un accesso più rapido al mondo del lavoro. Si introducono misure per definire una disciplina specifica per le società tra professionisti, regolamentandone l’iscrizione all’albo e il funzionamento, in linea con gli obiettivi di semplificazione e innovazione. Si rafforza l’obbligo di aggiornamento professionale per gli iscritti, con particolare attenzione alle nuove materie emergenti, come la crisi d’impresa”.
In ambito Università e Ricerca, approvato dal Consiglio dei Ministri, in esame preliminare, un regolamento, da adottarsi con decreto del Presidente della Repubblica che introduce modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 1° febbraio 2010, n. 76 concernente la struttura ed il funzionamento dell’Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) e che prevede: 1) principi di autonomia, indipendenza, efficacia e semplificazione dell’Agenzia, per rafforzarne il ruolo di valutazione del sistema universitario e della ricerca nazionale; 2) definizione di criteri e metodologie per la valutazione delle università, delle istituzioni di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM) e degli enti di ricerca, inclusi i dottorati e i master, assicurando la trasparenza delle valutazioni e dei dati attraverso piattaforme e banche dati aperte alla consultazione; 3) la definizione di una procedura di nomina dei componenti del Consiglio direttivo, che saranno scelti tra terne di nomi predisposte da un comitato di selezione; 4) l’istituzione della figura del Direttore generale, il cui rapporto di lavoro sarà incompatibile con qualsiasi altra attività professionale conferita dai soggetti valutati dall’Agenzia.
In ultimo, il Consiglio dei Ministri ha deliberato l’ulteriore stanziamento di 131,4 milioni di euro per la realizzazione degli interventi in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati a partire dal giorno 2 novembre 2023 nel territorio delle province di Firenze, Livorno, Pisa, Pistoia e Prato e delle ulteriori ed eccezionali avverse condizioni meteorologiche che si sono verificate a partire dal 29 ottobre 2023 nel territorio delle province di Massa-Carrara e Lucca.
Sul fronte dei lavori parlamentari, la Camera ha respinto le mozioni delle opposizioni concernenti iniziative volte a contrastare l’aumento delle spese militari a favore di politiche in campo sociale e ad aderire al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari. Approvati, invece, i disegni di legge di ratifiche internazionali.
In Senato, via libera definitivo al ddl per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane.
Infine , presso entrambe le Camere, il Vicepremier e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Tajani ha tenuto un’Informativa urgente del Governo sui recenti sviluppi della crisi in Ucraina e in Medio Oriente e in materia di commercio internazionale.
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