di Federica Marengo giovedì 29 febbraio 2024
-Si sono svolte nella giornata di oggi, alla Camera e in Senato, le Informative urgenti del ministro dell’Interno Piantedosi sui fatti avvenuti in occasione delle manifestazioni pubbliche pro Gaza, svoltesi il 23 febbraio a Pisa e a Firenze, durante le quali vi sono state delle cariche da parte della Polizia e degli scontri con il corteo degli studenti, scattate quando questi ultimi hanno cercato di forzare gli sbarramenti posti dalle Forze dell’Ordine per dirigersi verso il consolato USA a Firenze e alla sede centrale dell’Ateneo di Pisa.
Nella sua Informativa urgente, il ministro Piantedosi ha dichiarato: “La visione delle immagini degli scontri di Pisa, circolate sui media, ha turbato anche me. Siamo aperti a ogni analisi e autocritica allorquando, anche una sola manifestazione o un solo momento di una singola manifestazione, tra le migliaia che si svolgono ogni anno, impone un approfondimento. Tutti auspichiamo che le manifestazioni pubbliche si svolgano pacificamente e senza incidenti e quando si giunge al contatto fisico con ragazzi minorenni è comunque una sconfitta ed è ancor più necessario svolgere ogni verifica con puntualità, obiettività e trasparenza. Consentitemi di sottolineare il diritto degli appartenenti alle forze di polizia di non subire processi sommari. Sono lavoratori che meritano il massimo rispetto. La gestione dell’ordine pubblico è un impegno quotidiano, delicato e non privo di rischi, svolto con la massima dedizione dalle donne e dagli uomini in divisa. Respingo fermamente ogni tentativo di coinvolgere, nelle polemiche politiche, il lavoro delle Forze di polizia, presidio delle Istituzioni democratiche a cui è rimesso il compito, fondamentale e imprescindibile, di garantire a tutti, in modo imparziale, l’esercizio del diritto di riunione e di manifestazione del pensiero, in piena sicurezza per i manifestanti stessi, gli operatori di polizia, i cittadini e i luoghi interessati. Per la manifestazione di Pisa di venerdì scorso, in totale violazione di legge, non era stato presentato alcun preavviso alla questura. La questura, avendone avuta notizia, ha cercato più volte, senza esito, di contattare gli organizzatori per ottenere informazioni in merito al tipo di iniziativa che sarebbe stata svolta e al relativo percorso, al fine di poter disporre idonei servizi di ordine pubblico. I manifestanti hanno posto in essere ripetuti tentativi di sfondamento, respinti dal personale di polizia, anche grazie al successivo intervento di due squadre di rinforzo del Reparto Mobile”.
Poi, il titolare del Viminale , ha sottolineato: “Dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre su tutto il territorio nazionale, si sia sviluppata un’ampia e variegata mobilitazione filopalestinese, in molti casi promossa da sodalizi riconducibili all’area antagonista o in cui è stata rilevata una consistente partecipazione di attivisti di tale estrazione. In questo ambito, è stato, inoltre, riscontrato un crescente fermento tra le componenti studentesche di area antagonista. Si è inoltre evidenziato, un clima di crescente aggressività nei confronti delle Forze dell’ordine, sia allo scopo di essere attrattiva che di provocare reazioni da parte di chi gestisce l’ordine pubblico, al fine di aumentare il livello di contrapposizione fra la piazza e le Istituzioni”.
Quindi, il ringraziamento del ministro dell’Interno Piantedosi “a nome di tutti gli appartenenti alle Forze di polizia, al presidente della Repubblica per la solidarietà espressa agli agenti della Polizia di Stato ,che ieri, a Torino, mentre svolgevano un servizio connesso al rimpatrio di un immigrato, pluricondannato per gravissimi reati, sono stati vittime di una violenta aggressione da parte di un nutrito gruppo di anarchici. Lo ringrazio anche per aver ribadito, sia a me che al Capo della polizia, la piena fiducia e vicinanza nei confronti della Polizia di Stato. Ho condiviso pienamente le parole pronunciate dal presidente Mattarella all’indomani degli scontri di Pisa. Come il capo dello Stato sono convinto anch’io che l’autorevolezza delle forze di polizia non si nutre dell’uso della forza. Questa autorevolezza si fonda sul sacrificio di centinaia di caduti nella lotta al terrorismo e alla criminalità, nella leale difesa delle istituzioni democratiche anche negli anni più bui della Repubblica, nella capacità di accompagnare con equilibrio e professionalità lo sviluppo della società italiana”.
Infine, riguardo le accuse mosse dalle Opposizioni di “una presunta strategia di contrazione della libertà di espressione in Italia“, il ministro Piantedosi ha affermato, evidenziando: “I dati sulle manifestazioni svolte in Italia smentiscono in maniera inequivocabile una presunta strategia di contrazione della libertà di espressione in Italia. Nel corso del 2023 sono state 11.219 le manifestazioni di spiccato interesse per l’ordine pubblico, con 969.770 operatori di polizia impegnati. Dal primo gennaio di quest’anno, sono state 2.538 le manifestazioni con 150.388 operatori impegnati, e solo nell’1,5% dei casi si sono registrate criticità o turbative di ordine pubblico. Inoltre, a seguito del conflitto israeliano-palestinese l’impegno è notevolmente aumentato. Dal 7 ottobre scorso, su tutto il territorio nazionale, si sono svolte 1.076 iniziative connesse alla crisi in Medio Oriente e soltanto in 33 occasioni si sono registrate criticità. Senza voler sottovalutare in alcun modo la modesta entità del dato sulle criticità verificatesi, credo che la stragrande maggioranza delle manifestazioni, svolte in piena sicurezza e con la massima libertà di espressione del pensiero, valga a certificare non solo l’impegno delle forze di polizia, ma anche la loro efficienza e professionalità. Peraltro, per il personale in divisa, come dicevo, si tratta di un impegno quotidiano non privo di rischi, tanto che nel 2023, nel corso delle manifestazioni pubbliche si sono avuti 120 feriti tra gli operatori e 64 feriti tra i manifestanti”.
Successivamente, nel corso dell’Informativa urgente a Palazzo Madama, il ministro dell’Interno, Piantedosi, ha fatto sapere di “aver avuto dalla premier Giorgia Meloni l’ok per affrontare la questione del rinnovo del contratto del forze dell’ordine. Mi ha dato, proprio in queste ore, la disponibilità a convocare di nuovo il tavolo con le organizzazioni sindacali per avviare, alla sua presenza, le trattative finalizzate al rinnovo contrattuale delle forze dell’ordine e per ascoltare, con me, ogni altra esigenza o istanza proveniente dal personale interessato”, spiega ndo che “Il Governo e la maggioranza che lo sostiene hanno sempre avuto come priorità le esigenze delle forze di polizia e il complessivo potenziamento del sistema della sicurezza pubblica. Ricordo che, grazie al Fondo per le assunzioni previsto già nella legge di bilancio per il 2023 e agli stanziamenti assicurati ancora per gli anni a venire, dai 90 milioni per il primo anno si arriva progressivamente a 125 milioni a partire dal 2033, stiamo attuando un’inversione di tendenza storica rispetto ai tagli operati nel passato. Il nostro obiettivo principale è, infatti, quello di aumentare la presenza delle forze dell’ordine nelle nostre città e ringiovanire gli organici. Solo nel 2023, ci sono state circa 15mila assunzioni, di cui oltre 3.500 in aggiunta al turnover. Con la legge di bilancio per l’anno in corso abbiamo poi stanziato circa un miliardo per il rinnovo del contratto di Comparto e ulteriori risorse sono state destinate al rafforzamento e all’ammodernamento di mezzi e strutture, da 20 milioni per il 2024, 40 per il 2025, 50 per il 2026, 60 per gli anni 2027 e 2028 e 120 milioni per il triennio 2029-2031″.
Un’Informativa urgente alle Camere , quella del ministro Piantedosi, che , però, non ha convinto le Opposizioni di centrosinistra che hanno parlato di “negazionismo”, riguardo ai fatti accaduti.
Ieri, a distanza di alcuni giorni dal richiamo del presidente della Repubblica, Mattarella, sul “fallimento” che le manganellate rappresentano, si è espressa sui fatti di Pisa e Firenze anche la presidente del Consiglio, Meloni, che, nel corso dell’intervista rilasciata a Tg2 Post su Rai Due, al direttore Preziosi, ha dichiarato in merito: “E’ un gioco che può diventare molto pericoloso, quello di togliere il sostegno delle istituzioni a chi ogni giorno rischia la sua incolumità per garantire la nostra. Se qualcuno sbaglia, chiaramente si deve intervenire e sanzionare , ma delle forze dell’ordine non si può parlare solo quando qualcosa non funziona”.
Concorde, il Vicepremier e ministro degli Affari Esteri Tajani, che ha sottolineato: “E’ un errore fare un processo alle forze dell’ordine” e il Vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Salvini, che, a Desenzano del Garda, a margine della visita presso il cantiere della linea Av Brescia Est-Verona, ha dichiarato: “Un poliziotto, così come un carabiniere, un operaio, un ingegnere, un ministro, come un barista, può sbagliare. Ci sta e si lavora per sbagliare sempre meno. Mettere in discussione centinaia di migliaia di donne uomini in divisa è pericoloso per la tenuta della Repubblica. Quando la gente manifesta chiedendo l’autorizzazione, non insultando i poliziotti, non rischia nulla. Se non ci fossero stati quei poliziotti vorrei sapere dove sarebbero andati quei manifestanti a fare che cosa e con quale grado di civiltà”.
La presidente del Consiglio, Meloni, nel corso dell’intervista rilasciata aTg2 Post ha toccato anche altri temi, a cominciare dalla sconfitta alle elezioni Regionali in Sardegna, riguardo cui ha detto: “Nonostante le liste del centrodestra avessero la maggioranza dei consensi non siamo riusciti a vincere col candidato presidente, qualcosa è stato sbagliato e quindi ,ovviamente, dispiace, ma io penso anche che le sconfitte siano un’occasione per mettersi in discussione. È uno sprone a migliorare e a fare ancora di più, a fare ancora meglio”.
Poi, sul nuovo Btp, che ha registrato un record di acquisto, la Premier ha sottolineato: “Lo interpreto come un segnale di fiducia da parte dei cittadini, dei risparmiatori e come una risposta a una strategia che abbiamo messo in campo per riportare il più possibile nelle mani degli italiani il debito pubblico, perché ci consente di dare una mano agli italiani a mettere in sicurezza i loro risparmi e, dall’altra, ci consente anche di essere più padroni del nostro destino, perché quando il tuo debito pubblico è nelle tue mani sei meno sottoposto alle pressioni esterne”.
Quindi, sul PNRR e la capacità dell’Italia di spendere i fondi UE ,ha assicurato: “Stiamo facendo del nostro meglio. Abbiamo già speso 45 miliardi in un momento in cui eravamo concentrati soprattutto nella progettazione e sulle gare, quindi , si entra adesso nel vivo della spesa delle risorse. Abbiamo portato giustappunto nell’ultimo consiglio dei ministri un ulteriore decreto che consente di semplificare ulteriormente le norme, la burocrazia e di velocizzare la messa a terra e ci consente di intervenire quando ci sono delle lungaggini. Stiamo facendo tutto quello che c’è da fare e io sono molto ottimista”.
Ancora, sulla politica estera e sull’incontro di domani negli USA con il Presidente Biden e con il presidente del Canada Trudeau, nell’ambito della presidenza italiana del G7, la Premier ha evidenziato: “Il G7 è una grande occasione per dare risposte anche a problemi che abbiamo e a difficoltà che dobbiamo affrontare da soli. E’ anche un grande impegno, ragione per cui sono stata in Giappone, andrò adesso negli Stati Uniti ed in Canada, perché è tradizione che il presidente faccia il giro dei paesi che sono membri del G7. Ma è anche una grande occasione di mettere al centro della politica globale i nostri interessi. Porteremo come focus del G7 a presidenza italiana il tema dell’Africa e della centralità del Mediterraneo, quindi il tema della migrazione. Questioni sulle quali abbiamo difficoltà ad affrontare i problemi da soli, quindi abbiamo l’occasione di metterli al centro degli interessi non solamente nostri”.
In merito alla guerra in Medio Oriente e a quanto accaduto nelle manifestazioni a Pisa e Firenze, la Presidente del Consiglio ha affermato: “Per giudicare in maniera corretta, credo sia utile raccontare qualche numero. Dagli attacchi di Hamas a Israele, in Italia ci sono state oltre 1000 manifestazioni. In queste, sono rimasti feriti 26 agenti, mentre nel 2023 gli agenti feriti nelle manifestazioni sono stati 120. Il governo Meloni non ha vietato i presidi e i cortei pro Palestina, come in altre nazioni Ue. Da noi la libertà di manifestazione viene garantita a prescindere da ciò per cui si manifesta. I dati dicono che la gestione dell’ordine pubblico è molto complessa, ma nel 97% dei casi non ci sono stati problemi. Se ci sono stati degli abusi, si devono sanzionare, ma non si può parlare delle forze dell’ordine solo quando le cose non funzionano. È semmai il caso di dire grazie a queste ultime per il loro lavoro. Per quanto ,se qualcuno sbaglia, allora si deve intervenire. Nel frattempo a Torino, un centro sociale ha assaltato una macchina della polizia. Volevano liberare un immigrato che doveva essere rimpatriato. Quanti di quelli che in questi giorni hanno attaccato in modo indiscriminato le forze dell’ordine, vogliono esprimere solidarietà agli agenti che stanno facendo il loro lavoro?”.
Infine ,sulla misura del Superbonus e sulla riforma del Premierato, la presidente del Consiglio Meloni, ha sottolineato: “Il superbonus ha lasciato un buco di 160miliardi nel bilancio dello Stato; undici mila aziende fantasma e truffe stimate per decine i miliardi; penso che sia oggettivamente una misura irresponsabile e purtroppo non era gratuita, la stanno pagando tutti gli italiani, anche quelli che una casa non ce l’hanno, con una media che viaggia dai due ai tremila euro a testa. Con il Superbonus sono stati ristrutturati anche sei castelli privati, per il costo totale di un miliardo, è tutto quello che nella legge di bilancio 2024 abbiamo potuto spendere con il pacchetto famiglia per aiutare le mamme e incentivare la nascita dei figli. Sul Premierato, quando c’è stato qualche giorno fa il dibattito sulle questioni di ordine pubblico, il presidente della Repubblica è intervenuto e qualcuno ha detto questa è la ragione per la quale il governo Meloni vuole togliere poteri al presidente della Repubblica, perché con la riforma il presidente non potrebbe più fare quello che fa: falso. Con il premierato avrebbe tranquillamente potuto dire e fare esattamente quello che ha fatto, è un falso problema è l’unico che la sinistra può usare, perché non può dire di essere terrorizzata dalla possibilità che i cittadini scelgano chi governa. La sinistra cerca di schermarsi dietro il Presidente della Repubblica, che chiaramente ha un grande consenso, ma noi siamo stati molto attenti, proprio perché sappiamo che il Presidente è una figura di garanzia per tutti non abbiamo voluto toccare i suoi poteri”.
Stamane, invece, la premier ha presieduto a Palazzo Chigi la seduta del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS), alla presenza del Segretario del CIPESS, Sottosegretario Alessandro Morelli, durante la quale sono state approvate una serie di proposte in materia di politiche di coesione, infrastrutture e investimenti pubblici.
All’ordine del giorno della seduta: l’assegnazione delle risorse , nell’ambito del Fondo per lo sviluppo e la coesione, alla Regione Abruzzo per la realizzazione dell’intervento ferroviario Roma-Pescara e al POC (Programma operativo complementare 2014-2020) per investimenti strategici destinati alla tutela dell’ambiente, alla promozione dell’occupazione e al sostegno della competitività delle imprese.
Al riguardo, la presidente Meloni ha spiegato: “La riunione di oggi del Cipess è una tappa importante nell’azione del Governo. Lo dico perché fin dal nostro insediamento ci siamo posti un obiettivo chiaro: utilizzare gli investimenti pubblici come leva fondamentale per lo sviluppo della Nazione, spendere le risorse bene e velocemente, evitando sprechi e inefficienze, e realizzare così infrastrutture attese da decenni e che rimarranno ai nostri figli e produrranno benessere e crescita duratura. È una delle cifre di questo Governo, e la riunione di oggi del CIPESS aggiunge un tassello in più a questa strategia di lungo periodo. Il primo punto all’ordine del giorno , riguarda il finanziamento della ferrovia Roma-Pescara, un’opera di rilevanza strategica per due Regioni (Lazio e Abruzzo), ma per tutto il Centro Italia, perché permetterà di contribuire a colmare quel divario infrastrutturale che esiste oggi tra il Tirreno e l’Adriatico. Nel PNRR erano previsti 620 milioni di euro per quest’opera. Nell’ambito della revisione del Piano abbiamo, tuttavia, preso atto dell’impossibilità di completare l’opera nei modi e nei tempi previsti. Circostanza che avrebbe portato a perdere quelle risorse e rinunciare al completamento di un’opera strategica. Dunque, abbiamo dovuto stralciare dal PNRR il finanziamento alla Roma-Pescara ed individuare fonti alternative per assicurare il completamento dell’opera. Grazie al lavoro dei Ministri Salvini e Fitto, che saluto e ringrazio per il lavoro fatto, il Governo ha individuato le risorse necessarie alla realizzazione dell’opera. Oggi assegniamo quelle risorse, a valere sul Fondo di Sviluppo e coesione 2021-2027. Copriamo tutto il finanziamento che serve e assicuriamo anche una copertura aggiuntiva di 100 milioni di euro, che si sarebbero dovuti aggiudicare entro il 2023. Dunque, oggi mettiamo in sicurezza un’opera strategica la finanziamo integralmente, assicurando anche risorse aggiuntive, e ci impegniamo a realizzarla. Nei prossimi giorni, il CIPESS dovrà adottare tutti gli atti necessari per assegnare queste risorse e procedere velocemente alla realizzazione dell’infrastruttura. L’altro punto all’ordine del giorno, su cui voglio soffermarmi, riguarda il Programma operativo complementare 2014-2020 della Regione Abruzzo. Parliamo di oltre 146 milioni di euro che serviranno a intervenire su diversi settori strategici. Tra questi: ricerca e sviluppo, innovazione, tutela dell’ambiente e prevenzione e gestione dei rischi, competitività delle piccole e medie imprese, occupazione, istruzione e formazione professionale e rafforzamento della capacità amministrativa. Dobbiamo essere molto fieri del lavoro che abbiamo fatto. Sono risultati che abbiamo cercato con grande determinazione per realizzare opere fondamentali per la Nazione”.
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