di Federica Marengo venerdì 20 agosto 2021

-La tensione a Kabul resta altissima: sarebbero infatti diecimila, secondo Emergency gli afghani pronti a partire dall’aeroporto internazionale di Kabul dove, da domenica scorsa, ovvero dalla presa del potere da parte dei Talebani, sono stati 12 i morti, uccisi da colpi d’arma da fuoco sparati per disperdere la folla, allontanata anche questa mattina, con lacrimogeni, esortando chi non fosse in possesso dei documenti richiesti a far ritorno a casa .
Intanto, continuano i ponti aerei con l’Italia e l’aeroporto di Fiumicino dove, grazie ai voli dell’Aeronautica militare, in tarda mattinata sono atterrati altri 103 ex collaboratori e nelle prossime ore ne atterreranno altri 104, in cooperazione con l’Esercito americano.
A tal proposito, alle 19:00 (ora italiana), il Presidente Biden rilascerà alcune dichiarazioni sulle operazioni di evacuazione, nell’ambito delle quali potrebbe anche rispondere in merito a quanto reso noto da una fonte riservata del Wall Street Journal, secondo cui 23 funzionari dell’ambasciata a Kabul avevano firmato un dispaccio inviato lo scorso 13 luglio al Segretario di Stato Blinxen in cui segnalavano il rischio di un possibile collasso dello stato afghano subito dopo il ritiro americano dall’Afghanistan .
I diplomatici, quindi, avevano avvertito Blinxen sulla rapida avanzata dei Talebani e che le forze regolari afghane stavano cedendo, ma, nonostante questo, gli Stati Uniti non si sarebbero fermati.
Altre informazioni, poi, arrivate dall’Onu, attesterebbero l’esistenza di liste con nomi e l’attuazione da parte dei Talebani di una caccia all’uomo per cercare collaboratori a vario titolo con le istituzioni e gli organismi occidentali e attuare una vendetta anche a danno dei familiari di questi ultimi.
Una situazione dunque, quella dell’Afghanistan e di Kabul, sospesa tra caos, violenza e tentativi di fuga, monitorata dalle cancellerie internazionali: nel pomeriggio di oggi, riunione straordinaria da remoto dei ministri degli Esteri della Nato, alla quale ha partecipato il titolare della Farnesina, Di Maio, che stamane ha riferito sulla situazione al Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir).
Elaborata, al termine della riunione, una dichiarazione, nella quale si legge: “Siamo uniti nella nostra profonda preoccupazione per i gravi eventi in Afghanistan e chiediamo l’immediata fine della violenza. Esprimiamo inoltre profonda preoccupazione per le segnalazioni di gravi violazioni e abusi dei diritti umani in tutto l’Afghanistan. Chiediamo a tutte le parti in Afghanistan di lavorare in buona fede per stabilire un governo inclusivo e rappresentativo, anche con la partecipazione significativa di donne e minoranze. Qualsiasi futuro Governo afghano deve aderire agli obblighi internazionali dell’Afghanistan, salvaguardare i diritti umani di tutti gli afghani, in particolare di donne, bambini e minoranze, sostenere lo stato di diritto, consentire il libero accesso umanitario e garantire che l’Afghanistan non sia mai più rifugio sicuro per i terroristi. Negli ultimi vent’anni abbiamo negato con successo ai terroristi un rifugio sicuro in Afghanistan da cui coordinare attacchi. Non permetteremo a nessun terrorista di minacciarci. Rimaniamo impegnati a combattere il terrorismo con determinazione, risolutezza e solidarietà. Nelle circostanze attuali, la Nato ha sospeso ogni sostegno alle autorità afghane. Qualsiasi futuro governo afghano deve aderire agli obblighi internazionali dell’Afghanistan; salvaguardare i diritti umani di tutti gli afghani, in particolare donne, bambini e minoranze; sostenere lo stato di diritto; consentire il libero accesso umanitario; e garantire che l’Afghanistan non serva mai più come rifugio sicuro per i terroristi”.
A seguire, una conferenza stampa del Segretario Generale della Nato, Stoltenberg: “La priorità della Nato è portare le persone fuori da Kabul e mantenere operativo l’aeroporto della capitale afghana. La situazione rimane difficile e imprevedibile. La nostra sfida maggiore è garantire che le persone raggiungano ed entrino all’aeroporto di Kabul. Nord America e Europa devono continuare a stare uniti nella Nato. La situazione in corso in Afghanistan non cambia questo. Con lo spostamento globale dei poteri, le azioni aggressive della Russia e l’ascesa della Cina è ancora più importante mantenere un legame transatlantico forte”.
Nel suo intervento, infine, il ministro degli Esteri Di Maio, ha sottolineato: “Ritengo che la riunione straordinaria di oggi sia cruciale, in un momento in cui la nostra Alleanza deve affrontare e riflettere seriamente sull’esito del nostro impegno in Afghanistan. La gravità della situazione attuale è chiara a tutti. È fondamentale che l’aeroporto continui a funzionare per tutto il tempo necessario, e in questo senso permettetemi di ringraziare Tony Blinken, che ho sentito nei giorni scorsi, e i nostri alleati statunitensi per il loro ruolo decisivo. La nostra priorità principale ora è la protezione dei civili. Nell’ambito delle operazioni gestite da noi ,ci siamo già occupati dell’evacuazione del personale Nato e di quello degli alleati, oltre che dei loro collaboratori locali e delle famiglie afghane, accogliendo immediatamente la richiesta del Segretario Generale Stoltenberg del 15 agosto. Allo stato attuale sono previste ulteriori evacuazioni. A tal fine, parte del personale dell’Ambasciata italiana è stata trasferita in aeroporto e sta sostenendo questi sforzi. Ora è fondamentale rimanere uniti e lavorare insieme, anche in coordinamento con l’UE, per evitare l’ulteriore deterioramento della situazione umanitaria. Dobbiamo fare del nostro meglio affinché i diritti fondamentali, in particolare delle donne, delle ragazze e delle minoranze, per i quali ci siamo battuti, non vengano annullati. Lo dobbiamo ai tanti che hanno sacrificato le loro vite e al nostro investimento collettivo sul futuro di questo Paese. Non voltiamo le spalle all’Afghanistan. Ora come Nato, dobbiamo agire su diversi livelli. Innanzitutto garantire una narrazione pubblica coerente e un’azione ben coordinata. Poi, l’avvio di una profonda riflessione interna, basata sul riconoscimento obiettivo delle nostre responsabilità in relazione a ciò che è andato storto, ma anche sulla consapevolezza di non essere stati in Afghanistan invano. Dobbiamo essere chiari sul fatto che abbiamo combattuto a lungo per ampliare la gamma di libertà e diritti fondamentali degli afghani e che la maggior parte di loro ne ha beneficiato, giorno per giorno, per quasi 20 anni”.
Restando nelle cancellerie internazionali, si è tenuto stamane a Mosca, un bilaterale tra la cancelliera tedesca Merkel e il Presidente russo Putin. Sul tavolo, non solo la crisi afghana, con la proposta del Governo tedesco di scegliere il Pakistan come Paese confinante d’accoglienza dei rifugiati a cui destinare i fondi UE, ma anche la liberazione del dissidente Navanly ,l’Ucraina, la Bielorussia e il gasdotto Nord Stream2, tra Russia e Germania.
In Italia, invece, il Premier Draghi, dopo un colloquio telefonico con il Presidente francese Macron e con il Presidente russo Putin, è a lavoro per la convocazione di un G20 straordinario, mentre la questione è al centro del dibattito della Maggioranza, con Italia Viva e Lega critiche nei confronti delle dichiarazioni del neo Presidente del M5S Conte, il quale, ieri, da Salerno, dove si è recato in vista delle Amministrative del 3 e del 4 ottobre, ha sostenuto la necessità di dialogare in maniera “serrata” con il nuovo Governo talebano definito “abbastanza disteso”, per poi replicare via social alle accuse dei renziani e del centrodestra di avere pronunciato parole “improvvide, scrivendo: “In realtà ,adesso è prioritario che l’Europa e l’intera comunità internazionale si facciano promotrici di corridoi umanitari per salvaguardare la vita di chi in questo momento è in pericolo. Al contempo, è assolutamente necessario che tutta la comunità internazionale esprima una compatta pressione (ho inteso questo, quando nell’ambito di un più articolato ragionamento politico, ho parlato di “serrato dialogo”) sui talebani affinché siano costretti ad accettare condizioni e garanzie per il riconoscimento e la tutela dei diritti e delle libertà fondamentali della popolazione. Le armi hanno fallito e al momento non si preannunciano altre strade se non vogliamo abbandonare a se stessa la popolazione afgana. E adesso dobbiamo fare ricorso a tutti gli strumenti utili a ottenere questo obiettivo. Il Movimento 5 Stelle è impegnato in questo, ad altri lasciamo le rozze polemiche politiche”.
M5S, per cui , dunque, sono prioritari i corridoi umanitari, così come per il Pd, che ha lanciato una mobilitazione e una raccolta fondi per le Ong che operano a Kabul. Per Forza Italia, invece, la linea è quella del Presidente Berlusconi, che , ritenendo quanto accaduto in Afghanistan “inaccettabile”, ha proposto un piano umanitario con Onu e Nato per portare in Italia coloro che hanno collaborato con il nostro Paese.
Accoglienza sì, ma limitata a donne e bambini, per non rischiare l’ingresso di migliaia di potenziali terroristi, per il segretario della Lega, Salvini, approdato questo pomeriggio in Sardegna per una riunione con Berlusconi, per lanciare la Federazione dei partiti di centrodestra di Governo e realizzare una lista comune per le imminenti Amministrative.
Dall’Opposizione, invece, la Presidente di Fratelli d’Italia, Meloni, ha evidenziato il ritardo del Governo italiano nell’evacuare i connazionali e ha invitato a una ripartizione equa dei rifugiati a partire dagli Stati Uniti responsabili del disastro afghano.
Sul fronte della pandemia, diffusi come ogni settimana i dati della cabina di regia , elaborati dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute. Ancora in calo , l’indice Rt a 1,11, rispetto alla scorsa settimana (11,26) e alla precedente (1,56); in leggero aumento, ma stabile , l’incidenza per ogni 100 mila abitanti a 74 casi, rispetto ai 73 di una settimana fa e ai 68 della precedente.
Nessuna Regione poi, supera la soglia critica di ricoveri in terapia intensiva e in area medica , ma i dati risultano in aumento (le intensive, al 4,9% e le aree mediche al 6,2%). Diciotto , le Regioni a rischio moderato, tre a rischio basso (Lombardia, Veneto e Lazio): Italia, ancora tutta in zona bianca.
Scongiurato, quindi, il passaggio in zona gialla della Sicilia che, con la Sardegna, è riuscita a stabilizzare i ricoveri in terapia intensiva al 9,2% (il parametro fissato dall’ultimo decreto è del 10%,del 15% per le aree mediche e di 50 casi per ogni 100 mila abitanti). Resta alta, tuttavia, nelle due Isole, l’incidenza , con la Sardegna a 156, 4 e la Sicilia a 155,8, seguite dalla Toscana a 127,3.
Dominante, la variante Delta; necessario accelerare la campagna vaccinale e completarne il ciclo, oltre che attuare il tracciamento dei casi e seguire le misure di sicurezza (mascherine al chiuso e distanziamento).
Proprio sulla necessità di vaccinarsi si è espresso questa mattina il Presidente della Repubblica Mattarella nel suo discorso inaugurale al Meeting di Rimini 2021, pronunciato da remoto, nel quale ha detto: “Un virus temibile e sconosciuto ha propagato rapidamente i suoi effetti sull’uomo, sulle società, sulle economie, diffondendo morte e provocando una crisi ancor più pesante delle altre di questo primo scorcio di millennio. Ci siamo scoperti più fragili di quanto credevamo. Abbiamo compreso con maggiore chiarezza di aver bisogno del sostegno degli altri. Abbiamo fatto esperienza del dolore, della paura, della solitudine. Ma nella comunità abbiamo trovato risorse preziose, decisive per far sì che le nostre speranze, le nostre aspirazioni non venissero sradicate e potessero ancora trovare conferma e sviluppo. La pandemia ci ha dimostrato quanto ci sia bisogno di responsabilità. Occorre il coraggio della responsabilità. Nell’opera dei medici e del personale sanitario. Nel lavoro di chi svolge mansioni sociali. Nell’impegno di chi opera nel tessuto economico. Nell’azione dei governi e degli organismi internazionali. Ma anche nei comportamenti di ciascuno di noi. La responsabilità comincia da noi. Vaccinarsi ,tra i tanti esempi , è un dovere non in obbedienza a un principio astratto, ma perché nasce dalla realtà concreta che dimostra che il vaccino è lo strumento più efficace di cui disponiamo per difenderci e per tutelare i più deboli e i più esposti a gravi pericoli. Un atto di amore nei loro confronti, come ha detto pochi giorni fa Papa Francesco. Vi sono tanti aspetti che la società globale propone. Accanto a straordinarie opportunità, incrementate dallo sviluppo delle tecno-scienze, emergono anche nuovi rischi di omologazione, di esclusione, di smarrimento, di sfiducia. Anche di un io che si annulla nell’omologazione dell’uso improprio di quella grande risorsa positiva che offerta dal web. Libertà e democrazia richiedono, per rafforzarsi, un retroterra vivo di partecipazione, autonomia di organizzazione sociale, conoscenze diffuse in modo da alimentare una cultura ricca di creatività, trama di coesione, rispettosa delle reciproche differenze”.
Tutto ciò , mentre la struttura commissariale, sottolineando come la fascia d’età più scoperta resti quella fra i 50 e i 59 anni, ha reso noti i dati sull’andamento della campagna vaccinale: “Nel corso della prossima settimana verranno consegnati alle Regioni/Province autonome oltre 5,3 milioni di dosi dei vaccini a RNA messaggero adoperati nell’ambito della campagna vaccinale. Tali quantitativi andranno a sommarsi alle dosi di vaccino a mRNA attualmente disponibili presso le Regioni/P.A. per la somministrazione, le quali ammontano complessivamente a 4.129.000 per quanto riguarda Pfizer, e a 1.730.000 per Moderna. Salgono così a 11,2 milioni le dosi disponibili presso le Regioni. Lo fa sapere la struttura del commissario all’emergenza Covid Figliuolo. In particolare, si spiega in una nota, le strutture designate dalle singole Regioni/P.A. riceveranno 3,7 dosi di Pfizer e 1,68 milioni di dosi di Moderna, in esito agli approvvigionamenti realizzati da parte della Struttura Commissariale guidata dal Generale Francesco Paolo Figliuolo. Le dosi somministrate complessivamente nel corso della campagna vaccinale ammontano a 74.804.720 (aggiornamento di stamattina), a fronte di 81.203.456 dosi approvvigionate”.
Vaccinazione , essenziale, dunque, per accedere a scuola, alle mense aziendali e, con ogni probabilità, da settembre, ai luoghi di lavoro, grazie al Green Pass, il Certificato Verde Digitale , che attesti l’avvenuta somministrazione, la guarigione dalla malattia o la negatività al tampone rapido o molecolare effettuato 48 prima.
©Riproduzione riservata