di Federica Marengo mercoledì 19 maggio 2021

-“Tra otto mesi, il mio incarico termina, come sapete l’incarico di Presidente della Repubblica dura sette anni, io sono vecchio, tra qualche mese potrò riposarmi. Quando mi è stato chiesto se ero disposto a essere eletto Presidente della Repubblica mi sono preoccupato perché conoscevo quanto sia impegnativo e faticoso il compito del Presidente. Ma ci sono due cose che aiutano: ho chiamato intorno a me dei collaboratori molto bravi che mi aiutano a decidere in modo tempestivo e appropriato. Poi, in Italia, in base alla nostra Costituzione non c’è un solo organo che decide ma tanti organi diversi, le decisioni sono distribuite tra tante persone”. Così, stamane, il Presidente della Repubblica Mattarella, a Roma, in visita presso l’Istituto comprensivo “Fiume Giallo”, in occasione dell’ottava edizione de “Il mio diario”, l’agenda della Polizia di Stato.
Poi, il Capo dello Stato, rivolgendosi agli alunni, continuando, ha detto: “Le decisioni che toccano di più la vita dei cittadini le prende il governo molte le prende il Governo. Il Presidente della Repubblica deve conoscere tutto, seguire tutte le decisioni degli altri per poter eventualmente intervenire con dei suggerimenti. L’attività è impegnativa ma tra otto mesi il mio incarico termina. È importante aver riaperto le scuole ed essere qui, tutte le scuole ed essere qui per sottolineare la ripresa della vita normale del nostro Paese. Essere qui in questa scuola mi ha fatto pensare e voglio sottolineare una cosa: pensavo a come è importante aver riaperto le scuole, tutte le scuole, ed essere qui per sottolineare la ripresa della vita normale in Italia. Adesso, i vaccini hanno iniziato a sconfiggere il virus, ma nei mesi scorsi, mentre noi eravamo in casa, le forze dell’ordine erano in giro per garantire il rispetto delle regole e la nostra sicurezza. Nella vita della nostra Italia ci si aiuta, c’è un rapporto di collaborazione e ciò da senso alla nostra vita in comune. Aiutarsi vicendevolmente è molto importante, vale ovunque, vale in un grande Paese come l’Italia. Se ci si aiuta vicendevolmente si vive meglio, si sta meglio. Ma da grandi questo si dimentica. Vivere insieme significa che ognuno ha bisogno degli altri e quindi aiutarsi rende migliore la vita di tutti quanti. Probabilmente questa è la cosa più importante. Stiamo passando attraverso un’esperienza molto grave, quella della pandemia che ci costringe ad avere le mascherine. In questo anno, abbiamo imparato ancora una volta che dipendiamo gli uni dagli altri. Abbiamo avuto bisogno dei medici, degli infermieri, delle persone che al supermercato continuano a lavorare, e aiutare gli altri significa in definitiva aiutare se stessi. Quando ci si aiuta non soltanto ne riceve un beneficio la persona che viene aiutata, ma anche colui che aiuta. Ogni tanto, da grandi, questo si dimentica e non ci si aiuta abbastanza e si vive peggio. Che cosa desiderate voi a casa, a scuola? L’armonia, la serenità, andar d’accordo?. Ecco questo è quello che va fatto da bambini e da grandi. Aiutarsi vicendevolmente è la cosa più importante che tiene insieme e fa vivere meglio”.“.
Infine, rispondendo ad alcune domande dei bambini, ha sottolineato: “La legge più importante è la Costituzione che contiene molte indicazioni: l’art 2 parla dei diritti inviolabili; subito dopo l’art 3 indica il valore dell’uguaglianza e questo è il diritto principale. Siamo tutti uguali di fronte alla legge, qualunque sia il colore della pelle, l’etnia, siamo tutti uguali. C’è una cosa che ce l’ha ricordato, la pandemia, con tutti costretti a indossare le mascherine: siamo tutti uguali, questo è il fondamento dei diritti, l’uguaglianza dei cittadini”.
Un tema, quello della scadenza del mandato del Presidente della Repubblica e delle prossime elezioni previste per il febbraio 2022, su cui si è espresso questa mattina, alla luce delle dichiarazioni del Capo dello Stato, il segretario della Lega, Salvini, che, intercettato dai cronisti fuori dal Senato, ha detto: “Siamo a metà maggio e ho testa e cuore al ritorno al lavoro di milioni di italiani. Febbraio è lontano, non abbiamo candidati nostri e il Quirinale non dovrebbe avere candidati di parte. Mi limito a ricordare che se il presidente Draghi ritenesse di proporsi ovviamente avrebbe il nostro convinto sostegno, però da qui a febbraio manca tanto tempo e quindi…”, per poi lanciare una stoccata ai dem: “A differenza del Pd, che ha almeno dieci candidati di partito come Presidente della Repubblica, noi aspettiamo il tempo dovuto e se Draghi ritenesse di fare quella scelta avrebbe il nostro convinto sostegno”.
Intanto, è tensione all’interno della Maggioranza sul tema delle riaperture anticipate delle attività ancora chiuse a causa delle misure anti Covid19 e della revisione del coprifuoco e, proseguite anche all’indomani dell’approvazione in Consiglio dei Ministri del Dl riaperture, firmato nella serata di ieri dal Presidente Mattarella e pubblicato stamane in Gazzetta Ufficiale, che ha stabilito l’allungamento alle 23:00 del coprifuoco da oggi e fino al 7 giugno poi alle 24:00, fino alla sua sospensione definitiva il 21 giugno e l’organizzazione del calendario delle riaperture (le più vicine nel tempo: i centri commerciali nel fine settimana del 22 e 23, i bar e i ristoranti al chiuso anche a cena dal 1 giugno e i matrimoni e le feste, ma con invitati muniti di Green Pass, dal 15giugno).
Se , infatti, il centrosinistra ha sostenuto e sostiene la linea, sostenuta peraltro anche dal Premier, della prudenza e della gradualità, il centrodestra di Governo, Lega e Forza Italia, hanno esortato ,e continuano ad esortare, l’Esecutivo a un “maggiore coraggio” e a rivedere il calendario delle riaperture e il coprifuoco, in base ai dati sul contagio e le vaccinazioni, già dalla fine di maggio, trovando una sponda nel partito di coalizione all’Opposizione, Fratelli d’Italia, che ha criticato il Governo per la mancata abolizione immediata del coprifuoco.
L’Esecutivo, comunque, prosegue il suo lavoro sia sui decreti attuativi del Recovery Plan, il Dl Semplificazione e il Dl sulla governance del Piano, sia sul Dl Sostegni che , con ogni probabilità, sarà varato domani in Consiglio dei Ministri e che contiene misure per 40 miliardi, 14 dei quali destinati alle imprese più colpite dalla crisi, un pacchetto di norme da 5 miliardi a sostegno dei lavoratori (tra cui sgravi sulle nuove assunzioni, contratti di solidarietà e proroga del Reddito di emergenza fino a settembre), e un fondo aggiuntivo di 5 miliardi destinato ai progetti esclusi dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in quanto non in linea con le direttive UE o fuori budget.
Tutto ciò, mentre il Dl Sostegni 1, da 32 miliardi, di cui 11 alle imprese, dopo l’ok di ieri della Camera, con 473 sì ,alla questione di fiducia posta dal Governo alla Camera, è stato convertito in legge con 375 voti a favore e 45 astensioni.
Sul fronte della gestione della pandemia, invece, il ministro della Salute Speranza, che nel pomeriggio ha firmato un’ordinanza per prorogare ulteriormente il coprifuoco alle 24:00 solo per oggi, e solo per la finale di Coppa Italia di calcio che si terrà a Reggio Emilia con pubblico contingentato , nel corso del Question Time alla Camera, ha annunciato: “Si prevede che il 28 maggio l’Ema rilasci l’autorizzazione al vaccino Pfizer per la fascia 12-15 anni. Per il momento solo questo immunizzante è previsto a partire dall’età di 16 anni, gli altri dai 18. E’ un fatto molto importante, perché vaccinare i giovani è altamente strategico ed è essenziale per la riapertura in sicurezza del prossimo anno scolastico. Aspettiamo la decisione dell’Ema anche per dare maggiori informazioni su queste fasce d’età. Ad oggi, come è noto quasi un terzo degli italiani ha avuto una prima dose somministrata, e questo è un dato importante e incoraggiante. Siamo arrivati a circa 28,5 milioni di dosi somministrate. Abbiamo protetto nel nostro piano in primis le fasce più deboli, i fragili, gli anziani, le persone che incontrando il virus potevano avere un rischio più alto. Oggi si pone con grande attualità il tema di andare chiaramente anche alle altre generazioni. Nella fase che arriva abbiamo circa 20 milioni di dosi che saranno a disposizione per il mese di giugno, e questo ci può consentire senz’altro di estendere le vaccinazioni ad altre generazioni”.
Proprio, in merito ai giovanissimi, poi, la Regione Lazio ha fatto sapere che saranno 70, gli hub presso i quali i maturandi (circa 50 mila) e gli insegnanti non ancora immunizzati potranno recarsi per vaccinarsi nei giorni 1-2 e 3 giugno.
Tra le novità introdotte poi dal Dl Riaperture, anche la norma che stabilisce il rilascio del Green Pass nazionale (in attesa di quello europeo) ,che accerti l’avvenuta vaccinazione o la guarigione dalla malattia da sei mesi o l’esito negativo del tampone eseguito 48 ore prima, per spostarsi tra le Regioni di colore diverso o e partecipare a matrimoni, eventi, convegni, congressi, già dopo la prima dose di vaccino, a quindici giorni dalla somministrazione e fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale, e che ne proroga la validità da 6 a 9 mesi.
A proposito di viaggi e vacanze, è braccio di ferro tra il Commissario Straordinario all’Emergenza, Generale Figliuolo e i Presidenti di Regione sulla possibilità di effettuare le somministrazioni del richiamo anche nei luoghi di villeggiatura, possibilità che per Figliuolo pare improbabile da attuare, vista la mancanza di un sistema di trasmissione dati tra una Regione e l’altra. Quindi, l’esortazione alle Regioni da parte del Commissario all’Emergenza di vaccinare gli under 60 e i fragili ancora sotto la soglia.
In Europa, invece, la Presidente della Commissione UE, Von der Leyen, ha reso noto il raggiungimento di 200 milioni di vaccinati nell’Unione, dato che avvicina sempre di più all’obiettivo prefissato del 70% di immunizzazioni entro luglio, riecheggiata dal Vicepresidente Dombrovskis, che alla Plenaria del Parlamento UE, ha evidenziato: “Si sta arrivando ad una svolta nella lotta alla pandemia, ma nessuno è sicuro finché tutti non saranno sicuri. In questo momento cruciale, l’accesso universale ed equo ai vaccini e ai trattamenti deve essere la priorità numero uno della comunità globale. Il modo più efficace per raggiungere questo obiettivo è chiaro: dobbiamo continuare a incrementare la produzione. Dobbiamo condividere i vaccini in modo più ampio e più veloce. E dobbiamo rendere i vaccini accessibili a prezzi abbordabili. L’UE ha una rinnovata responsabilità, come principale produttore ed esportatore di vaccini, per garantire l’accesso globale, soprattutto per i più vulnerabili. Il sistema commerciale globale basato su regole può e deve contribuire a questo obiettivo. La Commissione intende presentare presto una proposta all’Organizzazione mondiale del commercio incentrata su tre componenti: in primo luogo, l’agevolazione degli scambi e le discipline sulle restrizioni all’esportazione; in secondo luogo, l’espansione della produzione, anche attraverso impegni da parte di produttori e sviluppatori di vaccini; e terzo, chiarimento e facilitazione delle flessibilità dell’accordo Trips relativo alle licenze obbligatorie. Siamo inoltre aperti all’esame di altre opzioni, purché contribuiscano all’obiettivo di espandere la produzione e facilitare un equo accesso ai vaccini e alle terapie. A tale riguardo, l’UE è pronta a impegnarsi in modo costruttivo per esaminare in che misura le proposte relative a una rinuncia mirata e limitata nel tempo ai diritti di proprietà intellettuale contribuiscono a tali obiettivi”.
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