di Federica Marengo mercoledì 30 luglio 2025

-Di ritorno dall’Etiopia dove, fra il 27 e il 28 luglio, ha co-presieduto il Vertice dell’Onu sulla sicurezza alimentare e ha tenuto una serie di incontri bilaterali per fare il punto sul Piano Mattei, la Presidente del Consiglio Meloni, nel pomeriggio di oggi, ha presieduto il Consiglio dei Ministri, nel corso del quale sono stati approvati una serie di provvedimenti.
Via libera, dunque, alle disposizioni in materia di Roma Capitale, a disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti e per la bonifica dell’area denominata Terra dei fuochi; a misure urgenti per il commissariamento dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali; a uno schema di disegno di legge quadro per la salute e la sicurezza nelle piscine; alle modifiche e integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122, in materia di valutazione degli studenti del secondo ciclo di istruzione e a modifiche e integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria.
In particolare, il ddl costituzionale per Roma Capitale stabilisce il conferimento alla Capitale di poteri legislativi e finanziari e, in quanto riforma costituzionale, dovrà passare al vaglio delle Camere per le quattro letture previste.
La Premier Meloni ha quindi presentato il provvedimento e commentato la sua approvazione in un videomessaggio social , in cui ha sottolineato: “La Capitale d’Italia è Roma. E Roma non è una città come le altre. È la Città Eterna, è la Capitale del cristianesimo e del Mediterraneo. Ma è anche il Comune più popoloso e più esteso della Nazione, custodisce la maggiore concentrazione di beni storici e culturali al mondo, ospita il Vaticano, gli Organi costituzionali, numerose Organizzazioni internazionali e le rappresentanze diplomatiche. Eppure, a fronte di tutto questo, del ruolo che Roma ha, delle funzioni che svolge e del peso che sostiene per adempiere a quel ruolo e a quelle funzioni, la città è governata , di fatto , con gli stessi poteri di un Comune da poche migliaia di abitanti. Ed è impietoso il paragone con le altre Capitali europee e mondiali, che godono di status particolari e sono delegate ad esercitare poteri specifici. È un tema di cui si discute da svariati decenni, ma che nessuno, prima di noi, aveva avuto il coraggio e la determinazione di affrontare concretamente. Oggi il Governo ha approvato una riforma costituzionale che inserisce Roma Capitale tra gli Enti costitutivi della Repubblica e attribuisce a Roma Capitale poteri legislativi su materie che toccano la vita quotidiana dei romani, come l’urbanistica, il trasporto pubblico locale, il commercio, il turismo, la valorizzazione dei beni culturali e ambientali. La riforma prevede anche che, con una successiva legge, sia stabilito il nuovo ruolo che dovranno avere i Municipi nell’assetto futuro della città. Grazie a questa riforma, frutto di un lavoro condiviso con la Regione Lazio e il Campidoglio, potremo finalmente restituire a Roma il valore che merita e che la storia le riconosce. È un impegno che abbiamo fissato nel programma di governo e che abbiamo mantenuto, un altro impegno mantenuto, perché tutte le Nazioni serie e degne di questo nome si rendono conto di quanto siano importanti la credibilità, il prestigio, l’autorevolezza della propria Capitale. E noi non vogliamo più essere da meno, perché investire su Roma significa investire sul futuro della Nazione”.
ll sindaco di Roma, in quota dem, Roberto Gualtieri, nel punto stampa in Campidoglio , tenuto al termine del Cdm, ha dichiarato: “Il testo varato dal governo segna una svolta. Con una forte volontà di rilanciare un progetto di riforma che altrimenti rischiava di arenarsi. È importante il testo in sé del governo, ma anche il coinvolgimento e l’interlocuzione serrata con il sindaco e Roma Capitale, in cui abbiamo limato un testo che quindi considero assolutamente condiviso. Voglio esprimere grande soddisfazione per l’approvazione e per questo voglio ringraziare la Presidente Meloni, la ministra Casellati, e tutto l’Esecutivo per aver approvato un testo così importante e atteso da tempo. L’auspicio è che la legge costituzionale e quella ordinaria per la riforma di Roma Capitale vadano di pari passo. E soprattutto che questo spirito di collaborazione e condivisione prosegua durante l’iter legislativo. Il testo ,se condiviso con Roma Capitale, avrebbe un’ampia maggioranza parlamentare e questo porterebbe ad un’approvazione, anche entro questa legislatura”. “La condizione è una condizione necessaria, non solo auspicabile”.
Inoltre, dopo i pareri favorevoli espressi dal Consiglio di Stato, il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera definitivo ai regolamenti che riformano il voto di condotta e la disciplina della valutazione degli studenti della Scuola secondaria, che saranno operativi già a partire dall’anno scolastico 2025/2026.
Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Valditara ha così commentato in un comunicato il varo dei regolamenti: “È un segnale forte e chiaro: nella scuola italiana il rispetto per la persona e per le istituzioni è imprescindibile. Con questa riforma, il voto di condotta torna a essere un importante strumento educativo per far crescere cittadini responsabili e consapevoli. Vogliamo una scuola autorevole, non autoritaria, in cui il merito, il rispetto e la centralità della persona sono fondamentali”.
Nel comunicato del Ministero dell’Istruzione e del Merito si spiega che: “La riforma restituisce centralità al voto di condotta, che assume un valore formativo e non meramente disciplinare: un indicatore del rispetto delle regole e delle persone e dell’impegno verso la comunità scolastica. Il comportamento degli studenti sarà valutato lungo l’intero anno scolastico e terrà conto, in particolare, di eventuali episodi di violenza o aggressione ai danni del personale scolastico e degli altri studenti.
Saranno ammessi alla classe successiva le studentesse e gli studenti che, in sede di scrutinio finale, avranno ottenuto una valutazione superiore a sei decimi. Inoltre, un voto di condotta pari a sei decimi comporterà la sospensione del giudizio di ammissione alla classe successiva e la redazione di un elaborato su tematiche di cittadinanza attiva, collegato ai motivi che hanno determinato il voto ottenuto. Inoltre, viene completamente rivista la funzione delle sanzioni a carico degli studenti: non più strumenti unicamente punitivi ma, al contrario, una occasione di crescita educativa grazie alla volontà di assegnare – in luogo di una mera sospensione dalle lezioni – attività di approfondimento sulle conseguenze dei propri comportamenti o lo svolgimento di attività di cittadinanza solidale presso enti o associazioni previamente individuati dalle scuole”.
La Presidente del Consiglio Meloni, poi, a seguito della pubblicazione da parte del ministero degli Esteri russo di una lista di dirigenti e cariche istituzionali dei Paesi occidentali presunti “russofobi”, nel quale sono stati inseriti il Presidente della Repubblica ,Mattarella, il Vicepremier e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Tajani e il ministro della Difesa, Crosetto, ha dichiarato in una nota, riportata da Palazzo Chigi: “L’Italia ha scelto con fermezza di stare al fianco dell’Ucraina di fronte alla brutale guerra di aggressione scatenata dalla Russia ormai tre anni fa, e continua a garantire il proprio sostegno al popolo ucraino nella sua eroica resistenza. La pubblicazione da parte del Ministero degli Esteri di una lista di presunti “russofobi”, accusati di aver “incitato all’odio” contro la Russia, non è altro che l’ennesima operazione di propaganda, finalizzata a distogliere l’attenzione dalle gravi responsabilità di Mosca, ben note alla comunità internazionale e che la comunità internazionale ha condannato fin dall’inizio. Desidero, per questo, rivolgere la mia solidarietà al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ai ministri Antonio Tajani e Guido Crosetto e a tutti coloro che sono stati destinatari di questa inaccettabile provocazione”.
Infine, in serata ,la Premier Meloni ha avuto una conversazione telefonica con il Premier israeliano, Netanyahu. Come si legge nella nota di Palazzo Chigi: “Il Presidente Meloni ha insistito sulla necessità di porre immediatamente fine alle ostilità, a fronte di una situazione a Gaza che – ha sottolineato – è insostenibile ed ingiustificabile. La conversazione ha costituito anche l’occasione per ribadire l’urgenza indifferibile di garantire un accesso umanitario pieno e senza ostacoli alla popolazione civile, rinnovando l’impegno dell’Italia in tale ambito, tramite l’iniziativa Food for Gaza. Grazie all’impegno italiano saranno accolti ulteriori 50 civili palestinesi e verrà predisposto il lancio di aiuti per la popolazione di Gaza”.
Sul fronte dei lavori parlamentari, via libera della Camera, con 168 voti favorevoli, 109 contrari e 6 astenuti, al ddl recante disposizioni urgenti per l’organizzazione e lo svolgimento di grandi eventi sportivi, nonché ulteriori disposizioni urgenti in materia di Sport e via libera, con 149 voti favorevoli, 3 astenuti e 91 contrari, al ddl recante disposizioni urgenti in materia di università e ricerca, istruzione e salute.
Inoltre, l’Aula di Montecitorio ha respinto con 95 voti favorevoli, 3 astenuti e 149 contrari, le questioni pregiudiziali riferite al ddl recante misure urgenti di sostegno ai comparti produttivi, già approvato dal Senato, su cui poi il Governo ha posto la fiducia.
Al Senato, invece, via libera definitivo con voto per alzata di mano al Dl fiscale già approvato dalla Camera. Il testo ha ottenuto l’ok con i voti favorevoli della maggioranza, contrarie le opposizioni.
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