di Federica Marengo mercoledì 18 giugno 2025

-Da domenica 15 giugno a martedì 17 giugno, la Presidente del Consiglio Meloni ha partecipato al G7 ad Kananaskis, in Canada, al quale hanno preso parte, oltre i leader delle 7 potenze mondiali, anche la Presidente della Commissione Ue von der Leyen, il Presidente del Consiglio Ue Costa, il segretario generale della Nato Rutte, il segretario generale delle Nazioni Unite ,Guterres e il Presidente ucraino Zelensky.
Nel corso del Vertice, in cui sono stati discussi i principali dossier internazionali, quali la guerra in Medio Oriente e la crisi tra Israele e Iran, la guerra in Ucraina, i dazi USA , il commercio globale, le materie prime critiche e le migrazioni, la Premier ha tenuto diversi bilaterali, a partire da quello con il Primo ministro del Regno Unito, Starmer, tenuto alla vigila del summit.
Con il Premier britannico, la Presidente Meloni ha discusso della situazione in Medio Oriente e del conflitto in Ucraina, anche in vista del Vertice Nato dell’Aja del 24 e 25 giugno, “registrando una piena convergenza di vedute”, come ha sottolineato Palazzo Chigi nella nota diramata al termine dell’incontro.
Al centro del bilaterale tra Italia e Regno Unito, anche le principali materie di collaborazione bilaterale, quali: l’energia, la promozione degli investimenti, la sicurezza, la difesa, con particolare riferimento al programma strategico Global Combat Air Programme (GCAP), e il contrasto alla migrazione irregolare e alla lotta alla tratta degli esseri umani.
La Presidente del Consiglio ha poi incontrato il Cancelliere della Repubblica federale tedesca, Merz, già incontrato qualche settimana fa a Roma, a Palazzo Chigi, con cui ha confermato la volontà comune di riunire nella Capitale, a inizio 2026, una nuova edizione del Vertice intergovernativo Italia-Germania e di mantenere uno stretto coordinamento sui temi più importanti dell’agenda Ue, come le migrazioni e la competitività.
Tra i temi affrontati durante il bilaterale, anche le guerre in Medio Oriente e in Ucraina, “nel quadro delle relazioni transatlantiche e in vista del prossimo vertice Nato dell’Aja”.
Nella giornata del 16 giugno, invece, la Premier Meloni, a margine del G7, ha avuto un bilaterale con il Primo ministro del Canada Carney, nel quale, come si legge nella dichiarazione congiunta, diffusa la termine dell’incontro, i due Leader hanno riaffermato il valore vitale e strategico della partnership Italia-Canada e della loro cooperazione fruttuosa con UE, Nato e G7, per la pace globale, lo stato di diritto, la crescita e la prosperità delle istituzioni internazionali.
Inoltre, si è parlato di implementare la collaborazione tra i due Paesi nell’ambito dell’Intelligenza artificiale, dei minerali critici, nella difesa, nello spazio, nella scienza, nella tecnologia , nell’innovazione. A tal proposito è stata lanciata dal Premier canadese una collaborazione con l’Italia sui minerali critici, le energie convenzionali e pulite e l’idrogeno.
Infine, sono state annunciate dalla Presidente Meloni e dal Premier Carney altri ambiti di cooperazioni tra i due Paesi, quali: prosperità e innovazione, con investimenti nei settori energia, difesa e infrastrutture e collaborazione nell’ambito dell’energia nucleare, dell’idrogeno dell’Intelligenza artificiale , sicurezza e difesa.
Sempre nella stessa giornata e , sempre a margine dei lavori del G7, la Premier ha avuto un bilaterale con il Presidente USA Trump, nel quale si è parlato “dei più recenti sviluppi in Iran, riaffermando l’opportunità di riaprire la strada del negoziato” e nel quale la Presidente Meloni ha ribadito “la necessità, in questo momento, di lavorare per il raggiungimento di un cessate il fuoco a Gaza”.
La Presidente del Consiglio, nel corso del colloquio, ha anche confermato” l’importanza del conseguimento di un accordo sul negoziato commerciale UE-USA e di affrontare il tema delle prospettive del prossimo Vertice Nato dell’Aja.
Nella giornata conclusiva del 17 giugno, la Premier Meloni ha incontrato il segretario generale dell’ONU, Guterres con cui ha parlato dell’iniziativa UN80 “per una riforma del sistema delle Nazioni Unite che ne accresca l’efficienza, e del ruolo dell’Italia nell’Organizzazione, con particolare riferimento alla missione UNIFIL e alla co-presidenza italiana, insieme all’Etiopia, del prossimo Vertice sui Sistemi Alimentari che si terrà ad Addis Abeba il 28-29 luglio”.
Riguardo alla situazione in Medio Oriente, la Presidente del Consiglio ha condiviso con il Segretario generale delle Nazioni Unite “la necessità di continuare a lavorare per il raggiungimento di un cessate il fuoco a Gaza che fermi i combattimenti e consenta l’ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia”.
Al termine del summit, che si è concluso con la firma congiunta della dichiarazione finale da parte di tutti i leader, compreso il Presidente USA Trump, la Premier ha tenuto un punto stampa nel quale ha sintetizzato le conclusioni del Vertice e ha risposto alle domande della stampa.
La Presidente Meloni, fatti i complimenti alla Presidenza canadese e al Premier Carney per l’organizzazione del Vertice e per “una leadership bene esercitata in un momento particolarmente complesso”, ha sottolineato come vi sia stata una convergenza di vedute nel G7 sulla situazione in Medio Oriente e sulla necessità di giungere alla pace e alla stabilità nell’area, così come sul considerare l’Iran la “principale fonte di instabilità nella regione” e nel ritenere che non possa dotarsi dell’arma nucleare.
Quindi, i leader del G7 sono stati tutti concordi, di fronte alla minaccia reale , alla luce degli ultimi rapporti dell’Agenzia Internazionale per l’Energia atomica, sul fatto che Israele abbia il diritto di difendersi, ma che l’obiettivo è arrivare a negoziazioni che consentano davvero di impedire che Teheran diventi una potenza nucleare. Tuttavia, un primo tentativo di negoziazione tra USA e Iran sul programma nucleare, ospitato anche in Italia, è fallito, ma , visto ciò che sta accadendo, lo scenario potrebbe cambiare.
La Premier ha anche sottolineato come questo sia il momento giusto per ottenere un cessate il fuoco a Gaza, proposta presentata dall’Italia che ha trovato la convergenza degli altri leader, infatti, il riferimento a un cessate il fuoco a Gaza è contenuto nella Dichiarazione finale del G7.
Riguardo alla guerra in Ucraina, tema di cui si è discusso tra i leader e con il Presidente ucraino Zelensky, che ha partecipato al Summit, vi è stata un’uguale convergenza di vedute nel sostenere gli sforzi degli USA e del Presidente Trump per una pace giusta e duratura e nell’individuare le mosse per portare anche la Russia “seriamente a un tavolo delle trattive”, ovvero: continuare a sostenere l’Ucraina ed esercitare pressione su Mosca con le sanzioni.
Al centro del Vertice, vi sono state poi altre questioni come: il commercio globale, le catene di approvvigionamento e la necessità di un’autonomia strategica e che tali catene siano solide e controllabili; le materie prime critiche, con la proposta da parte del Canada di un’alleanza del G7 sui materiali primi critici e per la produzione di materie prime critiche, il commercio mondiale e la necessità di riequilibrare gli squilibri e di aprire un dibattito sulla riforma delle organizzazioni legate al commercio internazionale, le migrazioni, tema su cui l’Italia ha guidato la sessione di lavoro, in continuità con il G7 del 2024 a presidenza italiana, a dimostrazione che tutti riconoscono la leadership dell’Italia e, dati i risultati italiani in materia di contrasto all’immigrazione illegale.
In seguito, la Presidente del Consiglio Meloni ha risposto alle domande della stampa, a cominciare da quella sullo scontro in atto tra Israele e Iran e sulla posizione convergente dei Leader del G7 sulla de-escalation, alla luce delle dichiarazioni con diversa sfumatura del Cancelliere tedesco Merz, che valutava l’ intervento israeliano sull’Iran come “una cosa che serve a tutti”.
La Premier ha quindi risposto: “No, tutti quanti andiamo nella direzione di una de-escalation. Credo che quello che il Cancelliere tedesco , anche se non ritengo di dover interpretare le parole degli altri , semplicemente volesse dire è simile a quello che le ho detto io adesso. Noi sappiamo che oggi c’è una minaccia e che bisogna lavorare per disinnescare quella minaccia. Dopodiché, ovviamente siamo tutti convinti che quella minaccia vada disinnescata con delle negoziazioni, ma le ho anche detto e vi ho anche detto che un tentativo è stato fatto e purtroppo non si è arrivati al risultato. E quindi è possibile che oggi lo scenario cambi? Io penso di sì. Penso che sia possibile oggi uno scenario diverso in cui si arriva a delle negoziazioni e si arriva all’obiettivo che tutti condividiamo che è la rinuncia da parte dell’Iran a essere una potenza nucleare. E sono d’accordo sul fatto che un Iran come potenza nucleare non sarebbe una minaccia solamente per Israele, sarebbe una minaccia anche per tutti noi”.
In merito all’ipotesi che il Presidente USA Trump decida di intervenire nel conflitto tra Israele e Iran, la Presidente Meloni ha risposto che: “Quando accadrà, ovviamente, convocheremo le persone che dobbiamo convocare e prenderemo le nostre decisioni”.
Riguardo l’immigrazione e il confronto con il sistema adottato negli USA dal Presidente Trump, la Premier ha risposto: “Il sistema americano, anche sul piano della legislazione, è un sistema molto diverso dal nostro. Io sono contenta della strategia che noi abbiamo messo in campo, che è una strategia basata, come lei sa, su molti livelli. C’è un tema che riguarda ovviamente il contrasto alle organizzazioni dei trafficanti, c’è un tema che riguarda chiaramente norme più stringenti contro la migrazione illegale, dopodiché c’è tutto un tema che riguarda la cooperazione con i Paesi di origine e di transito che forse è anche uno degli elementi che danno i risultati migliori, ci sono le soluzioni innovative sulle quali continuo a registrare grande interesse, anche diverse richieste di collaborazione su questi temi, e c’è la questione dei rimpatri che ovviamente stiamo discutendo a livello di Unione europea. Penso che dobbiamo stare nelle ricette che sono compatibili con le nostre legislazioni, con i nostri riferimenti, ma mi pare che i risultati stiano arrivando e mi pare che l’interesse che gli altri leader dimostrano verso un tema che l’Italia ha messo al centro, con una ricetta che l’Italia ha messo al centro, dimostri una leadership che oggi è chiara per tutti”.
Tornando al conflitto Israele-Iran, alla domanda se fosse d’accordo con il Presidente francese Macron, che il cambio di regime a Teheran sarebbe un errore che porterebbe al caos e se fosse d’accordo con Trump su una possibile mediazione del Presidente russo Putin, la Presidente del Consiglio ha risposto: “Sul tema della possibilità che Putin medi, francamente dalle interlocuzioni di questi giorni non mi pare che ci fosse questa grande disponibilità da parte di nessuno, se devo essere onesta. Dopodiché, per come la vedo io, francamente affidare a una nazione in guerra la mediazione su un’altra guerra non mi sembrerebbe l’opzione migliore da prendere in considerazione, ma non è – le devo dire – un’opzione sul campo, anche dalle parole che ho ascoltato personalmente in questi giorni. Dopodiché, visti i rapporti che Putin ha con gli Ayatollah, se vuole convincerli a dismettere il programma nucleare, a meno che non lo sostenga, noi siamo ovviamente disponibili da questo punto di vista. Per quello che riguarda le parole di Macron, guardi, io ho sempre pensato che lo scenario migliore fosse quello di un oppresso popolo iraniano che riesce a rovesciare il regime. Dopodiché ovviamente si deve fare il pane con la farina che si ha, cioè si deve operare nello scenario nel quale si opera, per cui l’obiettivo è quello di impedire che l’Iran sia una potenza nucleare. Ripeto, con la negoziazione fino a ieri non si è riusciti Cambia lo scenario? È possibile che oggi cambi lo scenario e noi dobbiamo guardare all’obiettivo, non a quella che è la nostra idea perfetta per ottenere quell’obiettivo. È evidente che finché la minaccia esiste, Israele ha anche il diritto a muovere per difendere la sua sicurezza”.
In merito all’indiscrezione secondo cui il Presidente USA Trump avrebbe bloccato una dichiarazione sull’Ucraina , la Premier Meloni ha detto: “No, non era prevista una dichiarazione sull’Ucraina. Durante la cena ieri, anche con il Presidente Trump, il Primo Ministro Carney ha condiviso con tutti i leader quali sarebbero stati i taking-notes, cioè i punti principali del suo report alla stampa sulla discussione che c’era stata sull’Ucraina, che più o meno ricalcano quello che io vi ho detto adesso, e siamo stati tutti d’accordo”.
Ancora, in merito all’accordo sulle tariffe commerciali tra USA e Ue, anche alla luce del bilaterale tra il Presidente Trump e la Presidente della Commissione Ue von der Leyen, a margine del G7, la Presidente Meloni ha sottolineato: “Guardi è una negoziazione in corso. Come lei sa, come immagino sappiate francamente, c’è stato anche un colloquio qui tra il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Significa che si continua a parlare, a cercare delle soluzioni. E se io dovessi vedere – e probabilmente anche voi avete visto – insomma, anche la costanza del dialogo, del rapporto che oggi c’è, la franchezza ma anche la costanza, la serenità del rapporto che oggi c’è, direi che lo scenario è parecchio cambiato. E direi anche che dobbiamo essere come Italia fieri del lavoro che abbiamo fatto per costruire un dialogo che fosse costante, franco, ma sicuramente sereno e aperto. Ovviamente sto facendo la mia parte, ma so che il negoziato sta andando avanti. Non voglio dirvi che sono ottimista, ma penso che bisogna continuare a lavorare e che alla fine una soluzione si troverà”.
Infine, riguardo la proposta italiana di un cessate il fuoco a Gaza, la Premier Meloni ha risposto: “Dunque, come io le ho detto, credo che il momento sia un momento nel quale si può arrivare a un cessato il fuoco a Gaza. Ho condiviso questo mio sentimento con tutti, con tutte le persone con le quali ho parlato in questi giorni e con tutte le persone che erano al Vertice, e ho trovato convergenza, tanto che questa comune posizione è nel documento finale del G7. Significa che siamo tutti convinti che bisogna spingere per questo risultato. Dopodiché ,siccome ho letto “il piano di pace italiano” ,che cosa penso io che dovrebbe accadere dopo se ci fosse un cessate il fuoco? Voi sapete che io ho sempre sostenuto il piano di ricostruzione presentato dai Paesi arabi. Credo che il ruolo dei Paesi arabi, segnatamente dei Paesi del Golfo, in questa fase, nella regione sia un ruolo fondamentale e credo che noi dobbiamo il più possibile sostenere la responsabilità di questi Paesi nell’aiutarci a trovare una soluzione su Gaza. Quindi, nel caso ci fosse un cessato fuoco, io ripartirei da lì. Grazie a tutti e buona serata”.
Di ritorno dal Canada in queste ore, la Presidente del Consiglio ha inviato una lettera in occasione della Relazione annuale 2025 Consap-Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici, pubblicato un post social di auguri e incoraggiamento ai maturandi ed ultimato la preparazione del Vertice sul Piano Mattei “The Mattei Plan for Africa and the Global Gateway: A commor effort with the African Continent”, che si terrà a Roma ,venerdì 20 giugno, a cui parteciperà anche la Presidente della Commissione Ue von der Leyen.
Intanto, sul fronte dei lavori parlamentari, via libera della Camera, con 138 sì, un no e 90 astenuti alla proposta di legge per l’istituzione della Giornata della ristorazione. Via libera definitivo dell’Aula, con 153 voti favorevoli, nessun contrario e 101 astenuti, al ddl recante disposizioni urgenti in materia di acconti Irpef per il 2025, già approvato al Senato.
In ultimo, approvata la mozione di maggioranza e la mozione di Italia Viva concernenti le iniziative per un piano di sostegno nazionale volto ad attirare e favorire la permanenza dei ricercatori europei ed extraeuropei in Italia.
In Senato, invece, è approdato ,senza mandato al relatore, il ddl costituzionale sulla separazione delle carriere giudicante e requirente della Magistratura, già approvato dalla Camera.
Approvato con modifiche, dall’Aula di Palazzo Madama, il ddl sulla determinazione del valore immobiliare, che ora passa alla Camera e il ddl di conversione in legge del decreto sul differimento del termine in materia di responsabilità erariale, che ora approda alla Camera.
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