di Federica Marengo martedì 10 giugno 2025

-Con un’affluenza del 30,58% (i dati sono stati forniti dal ministero dell’Interno), i quattro quesiti referendari abrogativi sul Lavoro e il quinto sulla Cittadinanza, su cui si è votato domenica 8 e lunedì 9 giugno, non hanno raggiunto il quorum del 50% dei votanti più uno necessario. Il dato sull’affluenza, inoltre, si abbassa con il voto degli italiani all’estero, raggiungendo il 29,9%. Gli aventi diritto al voto erano 51.303.216, di cui 5.302.299 residenti all’estero.
Il quorum, poi, non è stato raggiunto neppure nelle regioni dove si è registrata un’affluenza alle urne maggiore: in Toscana, infatti, ha votato il 39,09% degli elettori/elettrici; in Emilia Romagna il 38,1%; in Piemonte il 35,2%; in Liguria il 35,08%. L’affluenza più bassa, è stata registrata in Trentino Alto Adige (22,7%); in Sicilia (23,1%) e in Calabria (23,81%).
Nel dettaglio, il primo quesito (scheda verde), riguardante il reintegro licenziamenti illegittimi ha ottenuto 12.249.649 Sì, pari all’89,06% e 1.504.299 No, pari al 10,94%.
Il secondo quesito (scheda arancione), riguardante Licenziamenti e limite indennità, ha ottenuto 12.036.422 Sì, pari all’87,60% e 1.703.647 No, pari al 12,40%.
Il terzo quesito (scheda grigia) , riguardante la tutela dei contratti a termine ,ha ottenuto 12.220.430 Sì, pari all’89,04% e 1.503.797 No, pari al 10,96%.
Il quarto quesito, (scheda rosa) riguardante gli infortuni sul lavoro, ha ottenuto 12.011.983 Sì, pari all’87,35% e 1.738.973 No, pari al 12,65%.
Il quinto quesito (scheda gialla), riguardante la Cittadinanza italiana, ha ottenuto 9.023.628 Sì, pari al 65,49% e 4.754.415 No, pari al 34,51%.
Sempre nelle giornate di domenica 8 giugno e di lunedì 9 giugno, si è votato per i ballottaggi delle elezioni amministrative in 13 città, tra cui Taranto e Matera, capoluoghi di provincia.
A Taranto, è stato eletto sindaco, Pietro Bitetti ,con il 54,66%, candidato del centrosinistra sostenuto da Pd, Azione , Avs, Demos , Unire Taranto e liste civiche, ma non dal M5S. Il candidato del centrodestra, Checco Tacente, si è attestato al 45,34%.
A Matera, invece, è stato eletto sindaco Antonio Nicoletti, candidato di centrodestra , con il 51,31% dei voti, aumentando ,dunque , i consensi ottenuti al primo turno (37%). Il candidato di centrosinistra, Roberto Cifarielli , non sostenuto dal campo largo, si è attestato al 48,69%, mentre al primo turno aveva ottenuto il 43,5% dei voti.
Quanto all’agenda del Governo, nella giornata di ieri, 10 giugno, la Presidente del Consiglio Meloni, ha partecipato con un videomessaggio all’Assemblea 2025 di Centromarca-Associazione italiana dell’Industria di Marca.
Nel suo intervento, la Premier, che ha ringraziato “tutti gli associati e le imprese presenti, per l’impegno e la passione che da sessant’anni a questa parte contraddistinguono il lavoro dell’industria di marca in Italia” e per il contributo che il comparto assicura all’ economia e alla solidità del sistema produttivo italiano, ha sottolineato: “La marca non è solo un simbolo commerciale, ma è soprattutto uno strumento che crea valore aggiunto e che contribuisce a consolidare il fascino del Made in Italy, rafforzando quelle filiere produttive fatte in gran parte da piccole e medie imprese e garantendo anche ai prodotti tipici e di eccellenza dei territori la vetrina che meritano”.
Quindi, la Presidente Meloni ha rivendicato le misure attuate in collaborazione con l’Esecutivo: “Il Governo ha potuto contare sulla vostra collaborazione per aiutare le famiglie italiane ad affrontare il caro prezzi e difendere il loro potere d’acquisto, in tempi di alta inflazione. Mi riferisco all’iniziativa del “carrello tricolore”, che ha visto tutti gli attori delle filiere dell’agroalimentare e dei beni di largo consumo ritrovarsi uniti per sostenere i consumatori in un momento che era molto complesso. Iniziativa che ci ha ricordato qualcosa di straordinario, e che va al di là degli indicatori economici: facciamo parte di una grande comunità, che non lascia indietro nessuno e che sa occuparsi di difendere i più fragili. Spirito che si ritrova anche in altri interventi che abbiamo portato avanti insieme, come ad esempio la “Carta Dedicata a te”: misura che vale 500 milioni di euro per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità, e che è stata rafforzata dall’impegno della grande distribuzione organizzata ad offrire ai titolari della carta un’ulteriore scontistica del 15%. Però mi piace ricordare anche il lavoro che ci unisce per garantire massima trasparenza nei confronti dei cittadini, anche attraverso l’obbligo di indicazione in etichetta dell’origine della materia prima per i prodotti simbolo del Made in Italy”.
Infine, la Premier ha evidenziato la capacità del settore di contribuire a fondare il tessuto produttivo italiano sul profitto, ma anche e soprattutto sulla capacità di creare valore sociale; di essere attento ai bisogni delle famiglie e dei lavoratori, di “ valorizzare il capitale umano, di portare ricchezza nei territori dove opera e di guardare allo sviluppo della Nazione a 360 gradi”, esortando a remare “ tutti nella stessa direzione”, per “ difendere il bene comune e costruire un’Italia più coesa, più forte, più giusta”.
Ancora nella giornata di ieri, si è svolta a Palazzo Chigi una riunione sull’ex Ilva di Taranto, presieduta dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Mantovano, cui hanno preso parte : il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Urso, la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Calderone, il consigliere per i rapporti con le parti sociali, Stefano Caldoro, i sindacati Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil, Ugl metalmeccanici, Usb e Federmanager, i rappresentanti di Invitalia, i commissari straordinari di Acciaierie d’Italia e i commissari straordinari del Gruppo Ilva.
Come riportato da Palazzo Chigi in una nota, nel corso della riunione, “ Il Governo ha confermato il massimo impegno a tutti i livelli per il rilancio della siderurgia e la tutela dell’occupazione” e ha chiarito “che la trattativa per la vendita dell’ex Ilva prosegue con continue interlocuzioni”, assicurando “la copertura finanziaria per il proseguimento delle attività dell’azienda, attraverso un decreto legge”, e confermando “le attuali condizioni per il beneficio della Cig”.
Quest’oggi, invece, la Presidente del Consiglio ha partecipato, a sorpresa, agli Stati generali dei Commercialisti 2025, che si sono tenuti a Roma.
Nel corso del suo intervento, la Premier, che ha sottolineato l’importanza dei Commercialisti quale anello di congiunzione tra Stato e cittadini, imprese e famiglie, ha rivendicato l’attuazione da parte del Governo della riforma fiscale, sintetizzabile nel titolo “Meno burocrazia, più fiducia nei cittadini”, sottolineando: “Il sistema fiscale non deve soffocare la società, ma aiutarla a prosperare. Non la deve opprimere ma deve chiedere il giusto e utilizzare le risorse come un buon padre di famiglia. Con buonsenso e senza gettare i soldi dalla finestra, che è quello che abbiamo tentato di fare in questi anni”.
Poi, la Presidente Meloni ha ribadito il prossimo obiettivo del Governo: il taglio delle tasse al ceto medio, “struttura portante del sistema produttivo italiano”, per rendere il sistema più equo e sostenibile e , replicando alle accuse delle opposizioni, ha evidenziato i risultati positivi registrati nella lotta all’evasione fiscale: “A chi ci accusa di aiutare gli evasori rispondiamo con i fatti, che non possono essere smentiti. Il governo ha raggiunto i risultati migliori nella storia all’evasione. Chi vuole fare il furbo non ha spazi. E chi è onesto ,ma è in difficoltà, deve essere messo nelle condizioni di pagare quello che deve. I numeri parlano chiaro”.
In conclusione del suo intervento, la Premier ha esortato a continuare a lavorare insieme, perché :“Se lavoriamo insieme, se la politica ha l’umiltà di ascoltare le categorie e poi si assume la responsabilità di fare sintesi, è possibile ottenere grandi risultati per consegnare a chi verrà dopo di noi, è questo il nostro obiettivo, un’Italia migliore di come l’abbiamo trovata, una nazione più giusta, forte, consapevole di quello che rappresenta”.
La Presidente del Consiglio Meloni è poi tornata sul tema della lotta all’evasione da parte del Governo in un post social nel quale ha sottolineato: “I numeri parlano chiaro, questo è il Governo che ha raggiunto i risultati migliori nella lotta all’evasione: nel 2024 si è registrato il recupero più alto di sempre, pari a 33,4 miliardi di euro. La nostra visione è molto chiara: chi vuole fare il furbo non ha spazi, ma chi è onesto e si trova in difficoltà merita di essere messo nelle condizioni di poter pagare ciò che deve. Risultato che non è frutto del caso, ma del percorso avviato con la riforma fiscale e con i provvedimenti che questo Governo ha voluto, dal rafforzamento della precompilata al provvedimento contro l’odioso fenomeno delle attività “apri e chiudi”, ovvero quelle attività che eludono il fisco aprendo e chiudendo in breve tempo, non pagando tasse e contributi, per poi riaprire sotto un altro nome. Finora sono state chiuse d’ufficio oltre 10 mila attività di questo tipo, un risultato importante per lo Stato ma ancor più importante per gli imprenditori onesti, che subiscono la concorrenza sleale di queste attività. L’Italia che lavora, che produce, che rispetta le regole è la nostra forza. Insieme stiamo costruendo un futuro nel quale ogni cittadino, ogni lavoratore, ogni imprenditore, possa sentirsi protetto e valorizzato”.
La Premier, inoltre, in un post social per la Festa della Marina Militare, ha scritto: “In occasione della Giornata della Marina Militare Italiana, desidero rivolgere un pensiero di profonda gratitudine agli uomini e alle donne che ogni giorno servono la Nazione con disciplina, coraggio e senso del dovere. Con il loro impegno garantiscono la sicurezza dei nostri mari e rappresentano l’Italia nel mondo, portando in alto il Tricolore con onore e professionalità. Buon anniversario alla Marina Militare. L’Italia è orgogliosa di voi”.
Il Presidente della Repubblica Mattarella, che ha assistito, a Genova, al ritorno della Nave Scuola Amerigo Vespucci, a conclusione del suo Tour Mondiale durato due anni in cui ha raggiunto cinque Continenti, trenta Paesi, trentacinque porti nel mondo e diciotto nel mar Mediterraneo, nel suo messaggio, reso noto dal Quirinale, ha scritto: “Le donne e gli uomini della Marina Militare rappresentano un’eccellenza, il volto di un’Italia che si fa carico, con alto senso di responsabilità, della missione di contribuire a salvaguardare la pace e la sicurezza, in aderenza ai valori costituzionali. Nel giorno della vostra festa, mentre saluto la Bandiera, rivolgo il primo pensiero alla memoria dei marinai caduti che hanno testimoniato con il sacrificio della vita la loro dedizione alla Patria. Le guerre e le forti tensioni geopolitiche che caratterizzano quest’epoca hanno visto la Marina Militare confermare la propria capacità di operare con efficacia in contesti complessi, con sfide ad alta intensità, in sinergia con i Paesi alleati, per la tutela della libertà di navigazione. Il valore strategico della dimensione marittima si è ulteriormente accentuato con le minacce che si sono manifestate nell’area del Mediterraneo allargato e con quelle dirette contro le infrastrutture critiche subacquee. Le nostre unità navali, i sottomarini, gli aerei, la brigata marina San Marco, i reparti speciali e le Capitanerie di porto, guidano e partecipano a numerose impegnative operazioni, nazionali e internazionali, spaziando in tutti i quadranti del globo, dall’Indo-Pacifico al Mar Rosso, dal Circolo Polare Artico all’Oceano Atlantico e Indiano, assicurando con la loro presenza una capacità di intervento in aree di primario interesse e la salvaguardia della vita umana in mare. La lunga tradizione marinara, rappresentata idealmente dalla Nave Scuola Amerigo Vespucci che proprio oggi, a Genova, termina una impegnativa campagna navale di particolare rilevanza, ha nutrito la crescita di competenze preziose e dell’immagine dell’Italia. In questo giorno di festa, mi è grato rivolgere a tutto il personale militare e civile, in servizio e in congedo , e alle loro famiglie, l’apprezzamento della Repubblica per il quotidiano impegno e il senso del dovere dimostrati in ogni circostanza. Viva la Marina Militare, viva le Forze Armate, viva la Repubblica”.
In giornata, la Premier ha presieduto a Palazzo Chigi una riunione con i Vicepremier Tajani e Salvini, con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Mantovano, e con alcuni ministri, tra cui il ministro della Giustizia Nordio, la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, Roccella e il leader di Noi moderati, Lupi, nella quale si è parlato dei principali temi politici sul tavolo, come la proposta di legge unitaria sul fine vita che dovrebbe approdare in Senato il 17 luglio.
Giovedì 12 giugno, invece, la Presidente Meloni incontrerà a Palazzo Chigi il segretario generale della Nato, Rutte, in vista del summit dell’Alleanza Atlantica, che si svolgerà all’Aia il 24 e il 25 giugno.
Ieri, il segretario della Nato Rutte, a margine di un evento a cui ha partecipato a Londra, dopo aver incontrato il Premier Starmer, ha sottolineato la necessità per l’Alleanza Atlantica di aumentare del 400% le sue capacità di difesa aeree e missilistiche per “mantenere una deterrenza credibile” e ha lanciato l’allarme sulla necessità di difendere i cieli dei 32 Paesi membri dalla minaccia posta dall’aviazione russa, che rimarrà anche dopo la fine della guerra in Ucraina.
Al centro del vertice Nato dell’Aia , quindi, vi sarà il tema dell’aumento delle spese militari pari al 5% del Pil, di cui 3,5% del Pil all’anno per gli armamenti e 1,5% del Pil per gli investimenti strategici, come le infrastrutture fisiche, l’industria e la sicurezza informatica.
A tal riguardo, l’Italia ha già reso nota la sua disponibilità a un aumento delle spese militari pari al 2% del Pil e la possibilità di giungere al 5% entro il 2035.
Intanto, sul fronte dei lavori parlamentari, la Camera ha approvato, con 294 voti a favore e uno contrario, il ddl recante disposizioni urgenti ai fini dell’organizzazione e della gestione delle esequie del Santo Padre Francesco e della cerimonia per l’inizio del ministero del nuovo Pontefice, già approvato in Senato.
Le quattordici Commissioni permanenti di Montecitorio , poi, hanno proceduto al rinnovo degli Uffici di Presidenza, confermando tutti i Presidenti e le Presidenti.
In ultimo, la Camera ha approvato la mozione presentata dalla maggioranza concernente il rapporto della Commissione Ue contro il razzismo e l’intolleranza (ECRI) sul fenomeno di profilazione razziale da parte delle forze dell’ordine in Italia. Respinte, le tre mozioni presentate dalle opposizioni.
Al Senato, invece, in discussione in Aula, questa settimana, il dl Irpef 2025 e il ddl su Economia dello Spazio.
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