di Federica Marengo venerdì 30 maggio 2025

-Nella giornata di ieri, la Presidente del Consiglio Meloni, arrivata a Samarcanda, in Uzbekistan, per la prima tappa del suo primo viaggio ufficiale in Asia centrale, ha avuto un incontro bilaterale con il Presidente Shavkat Mirziyoyev, cui è seguita la cerimonia di scambio degli accordi, nella quale la Premier ha tenuto una sua dichiarazione.
La Presidente Meloni, ringraziato il Presidente Mirziyoyev, per la “straordinaria accoglienza” riservatale e riservata alla delegazione italiana, e , dettasi contenta per aver visitato Samarcanda, città “crocevia del rapporto tra Europa e Asia”, proiettata tra tradizione e futuro, ha sottolineato: “L’Uzbekistan è per l’Italia, Presidente, un partner molto molto importante, le nostre relazioni sono relazioni solide ed eccellenti già da molto tempo, ma già dal 2023 noi abbiamo lavorato per portarle a un altro livello chiaramente con il partenariato strategico e ora con il tentativo di rafforzare ancora di più quel partenariato strategico. Le materie come abbiamo visto nella prima fase del nostro incontro sulle quali cooperare in modo rafforzato sono moltissime e sono molto contenta del fatto che siamo stati molto concreti nella volontà di mettere in campo su tutte le materie prioritarie un lavoro che a partire da oggi si farà in modo ancora più concreto, ancora più cadenzato. Le molte intese che firmeremo oggi dimostrano quanto sia ampio il valore della nostra cooperazione”.
Poi, la Premier, si è soffermata sugli investimenti già attivi delle aziende italiane in Uzbekistan per circa 3 miliardi, e su quelli che si stanno discutendo per ulteriori 2,4 miliardi, passando in rassegna una serie di settori in cui rafforzare la cooperazione tra i due Paesi: gli investimenti reciproci, particolarmente nella piccola e media impresa, l’accordo per la migrazione e la formazione, gli investimenti sulla cultura e su progetti che già sono in essere al Politecnico di Torino e all’ Università di Pisa, l’agricoltura, l’energia e le materie prime critiche.
Infine, al termine delle sue dichiarazioni, la Presidente Meloni ha sottolineato: “Come si vede la nostra cooperazione è una cooperazione a 360 gradi. La dichiarazione congiunta che abbiamo firmato, il partenariato strategico, prevedono dialogo strategico tra i nostri Ministri degli Esteri, commissione economica mista, e sono due strumenti che intendiamo utilizzare immediatamente perché vogliamo che questa sia una visita storica e una cosa per essere storica deve iniziare qualcosa di nuovo e quello che noi vogliamo fare da oggi è avere una capacità di concretezza estrema per valutare ogni sei mesi il livello del lavoro che stiamo facendo”.
Nella giornata di oggi, invece, la Presidente del Consiglio è giunta in Kazakhstan, dove ha partecipato all’Astana International Forum, dal titolo: “Connecting Minds Shaping the Future”, articolato in tre direttrici: politica estera e sicurezza interna; transizione energetica e cambiamento climatico; economia e finanza, promosso dal Presidente Toqaev e dal Governo kazako, nel corso del quale ha tenuto un intervento.
Nel suo discorso, la Premier, ringraziando per l’invito e per la calorosa accoglienza riservatale, ha evidenziato: “Oggi inizia la mia prima visita ufficiale in Kazakhstan dall’inizio del mio mandato come Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica italiana. Visita che non considero solo di protocollo, ma di sostanza. Intendiamo suggellare l’amicizia che unisce le nostre Nazioni con fatti concreti, valorizzando la collaborazione strategica su molti settori fondamentali. Visita che segna anche un momento storico nelle nostre relazioni, con il primo Vertice tra l’Italia e le cinque Nazioni dell’Asia Centrale”.
Poi, ricordando come l’Italia sia stata “la prima Nazione dell’Unione europea ad aver deciso di investire sulle relazioni con l’Asia centrale e con le singole Nazioni che ne fanno parte, avviando un formato stabile per la condivisione di idee”, facendo da “apripista”, come “ dimostra il primo Vertice UE-Asia Centrale che si è svolto lo scorso aprile, che non a caso ha elevato i rapporti tra la regione e l’Unione europea a livello di partenariato strategico”, la Presidente del Consiglio ha sottolineato come tale scelta sia “scritta nel Dna stesso del popolo italiano”, grazie alla “capacità di creare ponti e occasioni di dialogo, esplorando strade che altri non avevano avuto il coraggio di percorrere”, eredità ricevuta da “uno degli italiani più famosi della storia, Marco Polo, che secoli fa ha attraversato queste terre per arrivare ai confini più lontani nel mondo all’epoca conosciuto”.
Ancora, citando Halford Mackinder, uno dei padri della geopolitica moderna, che “ ha sostenuto la tesi che l’Asia Centrale rappresenti uno dei “perni” attorno ai quali ruota il destino del mondo”, la Premier Meloni ha detto: “Non sono una studiosa di geopolitica, osservo semplicemente la realtà. E la realtà ci dice che questa regione costituisce da sempre un crocevia tra Occidente e Oriente e che occupa un ruolo strategico nello scenario globale, soprattutto in tempi difficili come quelli che stiamo vivendo. L’Asia Centrale è sempre stata un ponte. Le trasformazioni e i mutamenti che questa parte del pianeta ha vissuto nei secoli l’hanno resa ciò che è oggi, ovvero la cerniera tra due continenti, il punto di contatto tra l’Europa e l’Asia, la congiuntura tra mondi in passato lontanissimi ma che oggi sono più interconnessi che mai. E so cosa significa, perché lo dico da italiana, da figlia di una Nazione cerniera tra Europa e Africa, al centro di quel Mediterraneo globale che proietta la sua rilevanza ben al di là del suo spazio geografico. Ecco perché credo che non ci sia luogo migliore di questo per interrogarsi sulle connessioni che ci legano e su quelle che possiamo costruire, senza paura di andare oltre gli schemi a cui siamo stati abituati. Ecco perché è possibile creare nuove opportunità di cooperazione anche, e forse soprattutto, tra partner all’apparenza lontani tra loro e con storie profondamente diverse. Partner che però sono capaci di vedere la scacchiera nel suo complesso, e non solo il quadrante che apparentemente li riguarda più da vicino. Questo è l’approccio dell’Italia, e so che è anche il vostro approccio, nella direzione di un’interconnessione davvero globale, dall’Asia all’Europa, dal Mediterraneo all’Indo-Pacifico”.
Quindi, la Presidente Meloni ha lanciato un monito riguardo la cooperazione tra i due Paesi: “Ma se vogliamo davvero modellare il futuro, come ci invita a fare il titolo di questo Forum, dobbiamo avere il coraggio di guardare oltre i nostri confini geografici e aprire nuove strade. Partendo, ovviamente, da ciò che già ci unisce e che rende i nostri rapporti estremamente solidi. Penso al settore energetico, dove la nostra cooperazione può contribuire a fare la differenza, sia negli ambiti più tradizionali che in quelli più innovativi, nel segno di quel principio di neutralità tecnologica che siamo impegnati ad affermare per garantire sistemi economici e sociali sostenibili. Mi riferisco anche all’ambito delle materie prime critiche, dove la nostra collaborazione punta a generare benefici condivisi e opportunità reciproche. Non dimentico le sfide ambientali, come quella che ci vede in prima linea per gli interventi di rigenerazione del Mare d’Aral, patrimonio che è nostro compito e dovere tutelare. Il Fondo Italiano per il Clima è uno strumento importante che ci piacerebbe utilizzare ancora di più per rafforzare ulteriori progetti comuni. Le nostre interconnessioni guardano anche alle infrastrutture digitali e fisiche, di cui il Middle Corridor rappresenta probabilmente la sfida più promettente e affascinante. Crediamo fortemente nel potenziamento di questo progetto, che è al centro del partneriato strategico avviato con l’Unione europea a Samarcanda e che può dare un contributo significativo alla sicurezza e alla stabilità delle catene di approvvigionamento, da e verso l’Europa. L’interdipendenza dei nostri destini è un fatto, anche quando siamo chiamati a difendere insieme la nostra sicurezza, la sicurezza dei nostri cittadini, la sicurezza dei nostri popoli. Dobbiamo continuare ad unire gli sforzi anche per combattere il terrorismo e per smantellare le organizzazioni criminali transnazionali che lucrano sul traffico di droga, di armi e di esseri umani”.
In conclusione del suo intervento, la Presidente del Consiglio ha esortato: “Tutto intorno a noi sembra cambiare e le poche certezze che pensavamo di avere non sono più tali. In questo cambiamento d’epoca, i blocchi omogenei di un tempo non esistono più e i rapporti tra le Nazioni si fondano su schemi nuovi, molto spesso inediti. Il presente ci sfida e mette ognuno di noi alla prova. Ma è un’occasione, un’occasione per dimostrare il nostro valore, e tocca a noi decidere come agire. Possiamo rifugiarci nelle sicurezze ormai svanite del passato, oppure possiamo tentare di guardare oltre, dimostrando quel coraggio che i nostri popoli si aspettano da noi. Io non ho dubbi, e so che non sarà sola in questo cammino”.
Terminato il Forum, la Presidente Meloni ha avuto un incontro bilaterale con il Presidente kazako, Qasym-Jomart Kemeluly Toqaev, seguito dalla cerimonia di scambio di accordi, per un valore di 5 miliardi.
La Premier ha quindi rilasciato una sua dichiarazione, nella quale ha sottolineato il proposito di rafforzare e migliorare i già ottimi rapporti di cooperazione tra l’Italia e il Kazakhstan, affermando in un passaggio: “Sappiamo che la nostra collaborazione è piuttosto ampia. Penso che potremmo migliorare ulteriormente gli ambiti su cui lavoriamo insieme. Abbiamo parlato di molte cose e non le ripeteremo per ragioni di tempo, ma abbiamo discusso, ad esempio, del tema delle materie prime critiche. Quindi, non solo petrolio e gas, energia, infrastrutture, tutti i settori in cui operiamo, difesa – dove abbiamo un’ottima cooperazione, e possiamo migliorare – fino alla cultura, perché anche in questo campo esiste un’eccellente cooperazione tra i nostri popoli. Culture antiche che si incontrano, scambiano; questo fa la differenza anche per l’amicizia dei nostri popoli.
E poi, infine, anche la cooperazione regionale. Grazie per il primo vertice a livello di leader che si terrà nel pomeriggio. Grazie per averlo organizzato.
Vorrei che questo fosse un giorno storico, signor Presidente, questo è il messaggio che voglio trasmettere. Quindi, grazie per quello che abbiamo fatto, ma grazie soprattutto per quello che faremo”.
Il Presidente del Kazakhstan, Tokayev, poi, ha dichiarato: “Credo, e sono fiducioso, che i nostri legami saranno estremamente articolati. Attribuiamo grande importanza allo sviluppo degli scambi commerciali tra i nostri Stati. L’Italia è il terzo partner commerciale del Kazakistan e il primo all’interno dell’Unione Europea. Il volume degli scambi ha raggiunto i 20 miliardi di dollari. Esistono numerose opportunità per aumentare il commercio tra i due Paesi e apprezziamo il fatto che molte aziende italiane operino con successo nel nostro mercato. Per quanto riguarda il mio governo, forniremo una corsia preferenziale alle vostre imprese, siano esse grandi o piccole. E se dovessero sorgere problemi sul nostro mercato, vi prego di farmelo sapere. Troveremo molti modi amichevoli per trovare sempre soluzioni. E credo che non debbano esserci ostacoli né impedimenti allo sviluppo futuro della nostra relazione in così tanti ambiti. Apprezziamo l’intenzione e l’impegno del governo italiano, da lei guidato, di rafforzare il rapporto con il Kazakhstan non solo sul piano commerciale e degli investimenti, ma anche in relazione ai legami e alla cooperazione tra i nostri Parlamenti. Apprezziamo molto anche i nostri scambi nell’ambito umanitario. Ritengo dunque che la sua visita sia molto importante per dare un impulso deciso allo sviluppo della nostra cooperazione. Non ho dubbi che Kazakhstan e Italia continueranno ad agire sulla scena internazionale posizionandosi come partner strategici”.
Nel pomeriggio, la Presidente del Consiglio ha avuto incontri bilaterali con il Presidente della Repubblica del Turkmenistan, Serdar Berdimuhamedov, il Presidente della Repubblica del Tagikistan, Emomalī Rahmon, il Presidente della Repubblica del Kyrgyzstan, Sadyr Japarov e ha partecipato al Vertice Asia Centrale-Italia, tenendo un punto stampa al termine dei lavori,nel quale si è soffermata sull’esito della due giorni della visita ufficiale in Asia Centrale: “Sono molto soddisfatta da questa mia prima visita in Asia Centrale, dove siamo stati accolti magnificamente, come immagino abbiate visto, tanto in Uzbekistan quanto in Kazakhstan. Oggi abbiamo avuto l’occasione di incontrare, in alcuni casi nuovamente, anche gli altri tre presidenti delle altre tre Repubbliche, in quello che è un fatto storico: cioè la celebrazione del primo vertice Italia-Asia Centrale a livello dei leader. Vi ricordo che l’Italia è stata la prima Nazione dell’Unione Europea a decidere che ci dovesse essere un formato, diciamo, costante di dialogo con questi Paesi, con questa Regione; non era mai stato celebrato a livello dei leader, ci tenevo particolarmente e penso che sia un segnale importante. Penso che la via che l’Italia ha segnato già nel 2019 abbia fatto da apripista, se si ricorda che ad aprile scorso è stato celebrato anche un vertice Ue-Asia Centrale, perché, chiaramente questa Regione è una Regione che sta assumendo sempre maggiore rilevanza; è una Regione, diciamo, leader per molte cose; quarta, per esempio, per le riserve naturali di gas; prima per bacini idrici del mondo; tra le prime per materie prime critiche ; popolazione molto giovane: è un crocevia della storia, è, diciamo, un ponte tra Oriente e Occidente. Sono Nazioni con le quali è anche molto utile dialogare delle materie internazionali, perché hanno chiaramente una posizione geostrategica particolarmente rilevante e, quindi, credo che questo segnale dato dall’Italia sia molto importante, ma vedo anche che è stato accolto straordinariamente bene. Chiaramente è l’inizio di un nuovo livello delle nostre relazioni sia a livello bilaterale, come sapete con il Kazakhstan abbiamo firmato intese per un valore che arriva quasi ai 5 miliardi di euro; con l’Uzbekistan anche abbiamo firmato molte intese, volume d’affari ,più o meno, che mobilita è di circa 3 miliardi di euro. Sono molte le materie sulle quali lavoriamo insieme, vanno chiaramente dall’energia alla gestione delle acque , passando per le infrastrutture, le materie ambientali, fino alla cultura, la mobilità, la migrazione legale, c’è davvero un ventaglio infinito di iniziative che stiamo portando avanti e porteremo avanti insieme e che abbiamo preso l’impegno a promuovere ancora di più. Quindi, devo dire che sono molto soddisfatta e che penso che questa sia una scelta strategica dell’Italia particolarmente rilevante. Io avevo detto che nel 2025, questa zona del mondo sarebbe stata una mia priorità, sono contenta di aver mantenuto quell’impegno”.
Alla Premier sono state poste poi una serie di domande sui temi internazionali dai dazi alla guerra in Ucraina e all’incontro bilaterale con il Presidente francese Macron previsto a Roma, a Palazzo Chigi per il 3 giugno.
Nel frattempo, a Roma, sul fronte dei lavori parlamentari, la Camera ha approvato con 163 voti favorevoli, 91 contrari e 1 astenuto, il ddl recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario (Ddl Sicurezza), che martedì 3 giugno approderà in Senato per l’avvio della discussione nelle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia, cui seguirà la presentazione e l’esame di emendamenti e ordini del giorno e la discussione generale sul provvedimento.
Sempre alla Camera , si è svolta la discussione generale del ddl Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2024, già approvato dal Senato; la discussione generale della proposta di legge sull’ Istituzione della Giornata della ristorazione e il Governo ha posto la questione di fiducia sul ddl recante ulteriori disposizioni urgenti in materia di attuazione delle misure del PNRR e per l’avvio dell’anno scolastico 2025/2026, già approvato dal Senato.
Al Senato, invece, via libera definitiva alle modifiche al codice penale e al codice di procedura penale e altre disposizioni per l’integrazione e l’armonizzazione della disciplina in materia di reati contro gli animali, già approvato dalla Camera.
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