di Federica Marengo mercoledì 28 maggio 2025

-Nella giornata di lunedì 26 maggio, la Presidente del Consiglio Meloni ha incontrato a Palazzo Chigi il Primo ministro della Repubblica Federale Democratica di Etiopia, Abiy Ahmed Ali, con cui ha tenuto un bilaterale in cui è stata confermata l’importanza del partenariato tra le due Nazioni e, nel quale, come ha sottolineato Palazzo Chigi nella sua nota, è emerso “il profondo apprezzamento da parte etiopica per l’attuazione delle numerose iniziative concordate, nell’ambito del Piano Mattei per l’Africa, nei settori dell’acqua, del rafforzamento delle strutture sanitarie e dell’agricoltura sostenibile”.
Inoltre, la Premier Meloni ha “espresso apprezzamento per le incisive riforme economiche in corso, che permettono all’Etiopia di continuare ad intraprendere un percorso di crescita e di incremento deli investimenti italiani, sulla base della storica proficua collaborazione economica”.
Infine, la Presidente del Consiglio ha confermato che il 28 luglio si recherà ad Addis Abeba, in Etiopia, per co-presiedere con il Primo Ministro Abiy il Vertice delle Nazioni Unite sulla Sicurezza Alimentare.
A seguire, la Premier ha presieduto il Consiglio dei Ministri, nel quale sono stati approvati diversi provvedimenti.
In ambito fiscale, riguardo ai Tributi indiretti, il Consiglio dei Ministri ha approvato in esame preliminare, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giorgetti, , un decreto legislativo che introduce il Testo unico delle disposizioni legislative in materia di imposta di registro e di altri tributi indiretti, volto a razionalizzare e a semplificare il sistema fiscale e tributario italiano.
Come riportato dal comunicato stampa di Palazzo Chigi, le disposizioni oggetto del nuovo Testo unico riguardano: imposta di registro; imposta ipotecaria e catastale; imposta sulle successioni e donazioni; imposta di bollo; imposta di bollo per attività finanziarie oggetto di emersione; imposta sul valore delle attività finanziarie estere; imposte sostitutive e agevolazioni attinenti all’imposta di registro e agli altri tributi indiretti diversi dall’IVA.
Sempre nel medesimo Consiglio dei Ministri, il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, Calderoli, ha svolto una informativa “sullo stato di attuazione degli impegni assunti dalle regioni e dalle province autonome di Trento e di Bolzano nei casi in cui, in virtù dell’assunzione di un impegno da parte regionale o provinciale ad approvare i necessari interventi legislativi volti a superare i motivi di censura, il Consiglio abbia deliberato di non impugnare dinanzi alla Corte costituzionale la normativa di interesse, ai sensi della direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 ottobre 2023 sulla razionalizzazione dell’attività istruttoria del Governo”.
Ancora, il Consiglio dei Ministri, su proposta della Presidente Meloni, “ha deliberato la determinazione di intervento nel giudizio di legittimità costituzionale promosso dalla Regione Toscana avverso l’art. 1, comma 1, della legge 28 febbraio 2025, n. 20 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 dicembre 2024, n. 208, recante misure organizzative urgenti per fronteggiare situazioni di particolare emergenza, nonché per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza) e, in particolare, le modificazioni riportate nell’Allegato recante “Modificazioni apportate in sede di conversione al decreto-legge 31 dicembre 2024, n. 208 – Articoli 9-bis e 9-ter”.
In ultimo, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giorgetti, ha approvato, in esame preliminare, “la nota metodologica, da adottarsi con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, relativa all’aggiornamento e alla revisione della metodologia per i fabbisogni dei comuni per il 2025 e il fabbisogno standard complessivo per ciascun comune delle regioni a statuto ordinario, relativamente alle funzioni di istruzione pubblica, gestione del territorio e dell’ambiente – servizio smaltimento rifiuti, del settore sociale e servizi di asili nido, alle funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo, polizia locale, viabilità e territorio e trasporti e alle funzioni nel settore sociale al netto del servizio di asili nido.
Tale aggiornamento, ha specificato Palazzo Chigi, “determina i nuovi coefficienti di riparto dei fabbisogni standard da utilizzarsi per l’assegnazione del Fondo di solidarietà comunale (FSC) per l’annualità 2025, in base a quanto disposto dall’articolo 1, comma 449, lettera c), della legge 11 dicembre 2016, n. 232”.
Successivamente, sempre nel pomeriggio del 26 maggio, la Presidente Meloni si è recata a Villa Doria Pamphilj, dove ha tenuto un intervento alla presentazione ufficiale dei trofei della Louis Vuitton Cup e dell’America’s Cup, che si svolgeranno a Napoli nel 2027.
Nel suo intervento, la Premier ha dichiarato: “Io penso che questo evento, sono certa che questo evento, contribuirà a rafforzare un protagonismo del Sud che è ormai evidente a tutti, che in questi anni ha saputo riscoprire il suo dinamismo, il suo orgoglio, registrato una crescita del PIL e dell’occupazione che era superiore a quello della media nazionale, cioè un Sud che non è più fanalino di coda ma che diventa locomotiva dello sviluppo italiano. Quindi dinamico, ambizioso, attrattivo di investimenti”, sottolineando come organizzare l’America’s Cup a Napoli significhi “accelerare l’imponente piano di riqualificazione, di rigenerazione che abbiamo insieme avviato per trasformare l’area di Bagnoli in un moderno polo turistico balneare e commerciale, quindi non solo un semplice intervento urbanistico, diciamo così, ma qualcosa di molto di più e cioè un nuovo modello di sviluppo di integrazione tra ambiente cultura e opportunità”.
Inoltre, la Premier , che ha anche ricordato la nave Amerigo Vespucci e la centralità del mare per l’Italia, ha evidenziato che l’arrivo dell’America’s Cup coinvolgerà anche il sistema della formazione, portando la vela nelle scuole e integrandola con l’insegnamento delle discipline scientifiche e tecnologiche, così da unire la formazione scientifica e l’esperienza sportiva.
Nella giornata di ieri, 27 maggio, invece, la Presidente del Consiglio ha annunciato, tramite videomessaggio, la pubblicazione del bando per la riqualificazione del Parco Verde di Caivano.
La Premier ha quindi evidenziato: “Quando poco meno di un anno fa sono andata a Caivano per inaugurare il nuovo Centro sportivo “Pino Daniele”, la struttura che ha preso il posto dell’ex Delphinia, il simbolo del degrado e dell’abbandono di quel territorio, avevo promesso ai cittadini che il lavoro del Governo non sarebbe finito lì. Che c’era ancora tanto da fare, e che non ce ne saremmo andati via una volta spenti i riflettori. Così è stato. Stiamo mantenendo quell’impegno, e oggi sono felice di annunciare un passo in più per il futuro di Caivano. È stato pubblicato il bando per riqualificare gli immobili popolari comunali del Parco Verde, alloggi che era stati costruiti dopo il terremoto dell’Irpinia del 1980 per accogliere chi non aveva più un tetto sulla testa ma che negli ultimi quarant’anni sono stati del tutto abbandonati. Cadendo, purtroppo, in molti casi, nelle mani di soggetti condannati per reati di camorra. Abbiamo prima riportato la legalità, sgomberando da quelle case chi non aveva titolo a starci, e ora avviamo il percorso per rimettere a nuovo e in sicurezza 750 appartamenti, le aree verdi, i locali commerciali, le strade e i marciapiedi. Un intervento che vale oltre 130 milioni di euro, totalmente finanziato dai privati, per consegnare a chi ne ha diritto case belle e sicure, degne di una Nazione civile. Il cammino prosegue. E stiamo lavorando anche per replicare ciò che abbiamo sperimentato con successo a Caivano in altri territori della nostra Nazione. Presto anche i cittadini di Rozzano, Orta Nova, Rosarno, San Ferdinando e alcuni quartieri di Roma, Napoli, Catania e Palermo potranno contare su un presente e su un futuro fatto di decoro, bellezza, legalità e opportunità. È un impegno gravoso, ma è quello che gli italiani si aspettano da noi. E noi non vogliamo deluderli”.
Poi, raggiunta Bologna, la Presidente Meloni ha partecipato, insieme ad alcuni ministri e parlamentari , al Vicepremier e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Tajani e alla Presidente del Parlamento UE Metsola, all’Assemblea di Confindustria, svoltasi presso il Teatro EuropAuditorium, nella quale ha tenuto un intervento.
La Premier ha rivendicato i risultati positivi raggiunti finora dal Governo in materia di economia, pur nel contesto economico internazionale difficile e incerto, grazie a una strategia basata su tre pilastri: la serietà, l’efficacia e la visione di uno sviluppo di lungo termine , la gestione seria dei conti pubblici e i dati record sull’occupazione, riguardo cui ha sottolineato la necessità di stabilizzare il trend.
La Presidente del Consiglio Meloni ha poi evidenziato i risultati raggiunti dal suo Esecutivo in materia di investimenti stranieri, favoriti da un sistema industriale manifatturiero di prim’ordine, dall’attrattività del Made in Italy, dall’economia solida, dalla stabilità politica, che assicura continuità di visione, ricordando: “ Il fondo sovrano norvegese, il fondo più ricco al mondo, ha aumentato del 14% i propri investimenti in Italia. Microsoft ha annunciato un investimento da 4,3 miliardi di euro per espandere la sua infrastruttura di data center. Silicon Box ha voluto che l’Italia fosse sede del nuovo maxi impianto per l’assemblaggio dei semiconduttori, 3 miliardi di euro di investimento. Google ha scelto la Sicilia per realizzare una rete di cavi sottomarini in fibra ottica nel Mediterraneo. Gli Emirati Arabi Uniti, in occasione della visita di Sheikh Mohammed bin Zayed, hanno annunciato di voler investire in Italia 40 miliardi di euro, forse l’investimento estero più rilevante che sia stato annunciato in questa Nazione”.
Da qui, la Premier ha sottolineato come la “leva degli investimenti esteri” abbia consentito al Governo di affrontare dossier industriali molto delicati, quali KKR-Tim, Ita-Lufthansa, Ex Ilva, dossier, in merito al quale ha detto: “Nonostante la situazione sia oggettivamente molto complessa, situazione che abbiamo ereditato, il Governo continuerà a fare la propria parte. Sono certa che ognuno farà lo stesso per garantire il futuro dell’acciaio, difendere i livelli occupazionali, tutelare l’indotto perché, consentitemi di dirlo, c’è anche bisogno che tutti gli attori diano una mano e non ci siano attori che preferiscono mettere i bastoni tra le ruote. Credo che tutti comprendano cosa c’è in ballo”.
Quindi, la Presidente Meloni ha dichiarato che il proposito del Governo è quello di procedere a investimenti strategici nell’ambito dell’Intelligenza artificiale, delle materie prime critiche, nel dominio della subacquea e nella ricerca spaziale e di rafforzare il Made in Italy, ovvero “la capacità del tessuto produttivo italiano di creare prodotti che non hanno eguali, lanciando all’Europa e al mondo il messaggio: “Make” in Italy, un messaggio già concretizzato con il provvedimento che riguarda i grandi programmi di investimento esteri in Italia per i quali sono previste norme che semplificano le procedure, la nomina di un commissario che significa un unico interlocutore anche a garanzia di tempi rapidi e risposte certe.
Poi, la Premier ha affrontato il nodo del costo dell’energia, posto in evidenza anche dal Presidente di Confindustria Orsini nel suo intervento all’Assemblea, in merito al quale ha dichiarato: “ Inutile che io vi dica che il Governo è perfettamente consapevole dell’impatto che i costi energetici hanno sulle famiglie e sulle imprese, soprattutto su quelle di piccole e medie dimensioni, e lo sappiamo anche perché dall’inizio di questo Governo noi abbiamo stanziato circa 60 miliardi di euro, che è l’equivalente di due leggi finanziarie, per cercare di alleviare i costi. Ora è evidente che continuare a cercare di tamponare spendendo soldi pubblici non può essere la soluzione e per questo abbiamo accompagnato le risorse con diversi interventi alcuni dei quali rispondono anche alle necessità richiamate proprio dalla Confindustria. Uno strumento già disponibile per il disaccoppiamento del prezzo dell’energia prodotta da fonti rinnovabili da quello del gas è quello dei contratti pluriennali a prezzo fisso di acquisto di energia prodotta da fonti rinnovabili, dove il corrispettivo viene stabilito tra le parti e riflette i reali costi di produzione per ciascuna tecnologia. Ricordo l’Energy Release e il Gas Release sul quale bisogna lavorare, stiamo dialogando con la Commissione Europea, Roberta mettici una buona parola.
Stiamo anche lavorando a un’analisi del funzionamento del mercato italiano per comprendere se eventuali anomalie nella formazione del prezzo unico nazionale possano essere la causa di aumenti ingiustificati, perché sarebbe inaccettabile se ci fossero speculazioni sulla pelle di chi produce e crea occupazione. E poi, come ho detto, sono necessari interventi di lungo periodo, di cui la scelta di riprendere il cammino del nucleare, puntando alle tecnologie più innovative per realizzare mini reattori sicuri e puliti che possano consentirci di avere maggiore sicurezza energetica a costi sensibilmente inferiori agli attuali. Una scelta coraggiosa per centrare gli obiettivi di decarbonizzazione rafforzando però la sovranità industriale ed economica dell’Italia, e rimanere in questo modo competitivi sul mercato perché, come ha giustamente ricordato il Presidente Orsini, non basta che i nostri prodotti siano di qualità, devono anche rimanere concorrenziali. E mentre il disegno di legge sul nucleare va verso l’esame parlamentare nasce Nuclitalia, che è la società che si occuperà dello studio di tecnologie nucleari di nuova generazione, che potrà contare sull’eccellenza di tre grandi realtà del sistema Italia, che sono Enel, Leonardo e Ansaldo Energia. Però sulla materia energetica, Presidente Orsini, voglio dirle che siamo sempre aperti a suggerimenti, idee nuove, proposte serie. È un tema sul quale c’è bisogno della collaborazione di tutte le persone di buona volontà perché è essenziale per la nostra competitività. La porta del Governo su questa materia è e rimane sempre aperta”.
Ancora, la Presidente del Consiglio, in linea con quanto evidenziato dal Presidente Orsini nella sua relazione e dalla Presidente del Parlamento UE Metsola, ha parlato dei correttivi che Bruxelles deve apportare sulle politiche del Green Deal e della transizione ecologica, “che ha procurato danni enormi alla sostenibilità economica e sociale delle nostre società senza peraltro produrre i vantaggi ambientali che erano stati decantati”, così come nell’ambito dell’automotive , “comparto che sta pagando il prezzo più alto con ricadute pesanti sulla produzione industriale complessiva”, in merito a cui ha sottolineato: “Sapete che su questo tema ci siamo schierati fin dall’inizio, abbiamo lavorato molto, sapete che la Commissione europea ha avviato diversi correttivi alla sua rotta iniziale. Grazie anche, forse soprattutto, all’impegno italiano sono state di fatto sospese le multe ai produttori di auto, anche se purtroppo non ancora a quelli di veicoli pesanti, con l’obiettivo di interrompere, lo diceva bene il Presidente Orsini, quella assurda spirale che ha visto chiudere stabilimenti produttivi o comprare quote verdi dai principali competitor cinesi e americani pur di non ricadere nelle sanzioni. Abbiamo anche ottenuto l’anticipo alla seconda parte del 2025 della revisione dell’intero regolamento sui veicoli leggeri.
Siamo consapevoli che non è abbastanza. Bisogna insistere, insistere per affermare pienamente il principio della neutralità tecnologica perché il passaggio indispensabile per puntare su vettori energetici alternativi che possono contribuire alla decarbonizzazione. Va rivisto il metodo di calcolo delle emissioni tenendo conto dell’inquinamento prodotto da un veicolo lungo tutto il suo ciclo di vita. Bisogna garantire all’automotive, come a tutti gli altri settori industriali energivori, la possibilità di acquistare energia a prezzi più bassi e competitivi. Ma la buona notizia è che siamo sempre meno soli in questa battaglia.
Come dimostra il fatto che nelle conclusioni dell’ultimo Consiglio europeo siamo riusciti per la prima volta a mettere nero su bianco il principio della neutralità tecnologica, battaglia condotta dall’Italia in prima fila. E come dimostra anche il fatto che il nostro non paper sull’automotive elaborato dal Ministro Urso e promosso dall’Italia insieme alla Repubblica Ceca e oggi sostenuto da altre 15 nazioni europee. Confido che molto altro possa cambiare con il nuovo Governo tedesco. Con il Cancelliere Merz abbiamo già iniziato a confrontarci su come rilanciare la nostra base industriale.
Penso che se l’Italia e la Germania riescono a collaborare, se le due principali economie manifatturiere d’Europa trovano una piattaforma comune d’azione, allora ci sono le condizioni per ottenere ottimi risultati”.
Ancora, la Presidente Meloni ha esortato la Ue ad avere il coraggio di “rimuovere quei dazi interni che si è autoimposta in questi anni”, evidenziando: “ Basti questo dato, secondo il Fondo Monetario Internazionale il costo medio per vendere bene tra gli Stati dell’Unione europea equivale a una tariffa di circa il 45% rispetto al 15% stimato per il commercio interno negli Stati Uniti. Per non parlare dei servizi dove la tariffa media stimata arriva al 110%. Non può essere sostenibile. Il rilancio del mercato unico europeo è quindi una priorità, perché chiaramente consentirebbe di mettere l’Europa anche a riparo da scelte protezionistiche di altre nazioni.Anche la Commissione europea ne è consapevole, sta lavorando a un piano d’azione in questa direzione”.
La Premier si è poi soffermata sulla necessità per l’Ue di procedere a un’azione di semplificazione, iniziata con i primi tre pacchetti Omnibus , e sul rapporto dell’Ue con gli USA, riguardo cui ha detto: “Sapete come la penso ma mi pare che siamo d’accordo per mantenere la forza dell’Occidente, i nostri destini sono interconnessi. Quando poco più di un mese fa sono stato ospite del Presidente degli Stati Uniti a Washington, avevo proposto un incontro a Roma tra Unione europea e Stati Uniti. Un primo incontro è avvenuto il 18 maggio a Palazzo Chigi tra il Vice Presidente J.D. Vance e la Presidente von der Leyen, è stato l’inizio di un dialogo che l’Italia ha continuato a facilitare anche in questi giorni, che va portato avanti con saggezza e con buon senso e, se posso permettermi, anche con un approccio più politico che burocratico. E non solo sul fronte delle relazioni commerciali, ma su molti ambiti sui quali abbiamo bisogno che Europa e Stati Uniti lavorino nella stessa direzione, nel segno della libertà, della democrazia, dei valori che uniscono le due sponde dell’Atlantico”.
Infine, la Presidente del Consiglio Meloni ha aperto alla proposta del Presidente di Confindustria di elaborare un Piano industriale straordinario per l’Italia, di rilanciare gli investimenti e accelerare sulla semplificazione e sburocratizzazione, di introdurre correttivi ai piani Transizione 5.0 e Transizione 4.0 da inserire nella revisione del PNRR, su cui è in corso un’interlocuzione con la Commissione Ue e nella revisione della politica di coesione, approvata dalla Commissione europea sulla proposta del Vice Presidente Raffaele Fitto e di realizzare un Piano Casa, invitando la platea a “pensare in grande, perché l’Italia è grande”.
Al termine del suo intervento all’Assemblea di Confindustria, la Presidente Meloni ha visitato il Tecnopolo di Bologna.
Stamane, invece, la Premier è partita per l’Uzbekistan, dove domani, a Samarcanda, incontrerà per un bilaterale il Presidente Shavkat Mirziyoyev. Il viaggio in Asia, proseguirà ad Astana, capitale del Kazakistan, dove il 30 maggio la Premier Meloni parteciperà all’Astana International Forum, piattaforma di dialogo tra l’Asia Centrale e il mondo, dedicata quest’anno al tema: “Connecting Minds, Shaping the Future”, nel quale si parlerà di politica estera e sicurezza internazionale, transizione energetica e cambiamento climatico, economia e finanza e terrà un intervento in una delle sessioni principali.
A margine del Forum, la Presidente del Consiglio terrà un bilaterale con il Capo di Stato kazako, Kassym-Jomart Tokayev, con cui firmerà una Dichiarazione congiunta sul partenariato strategico bilaterale e accordi di cooperazione, in settori quali: infrastrutture, energia, materie prime critiche e sostegno alle Pmi.
Sempre al fine di rafforzare le relazioni bilaterali in ambito politico, economico e regionale, la Presidente del Consiglio incontrerà il Presidente del Kirghizistan, Sadir Japarov, il Presidente del Tagikistan, Emomali Rahmon e il Presidente del Turkmenistan, Serdar Berdimuhamedow.
Lo stesso 30 maggio ad Astan, la Presidente Meloni parteciperà al Vertice Italia-Asia Centrale, insieme con i Capi di Stato e di governo dei cinque Paesi dell’area: Kazakhstan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan, al termine del quale sarà presentata e sottoscritta una Dichiarazione congiunta sulla cooperazione regionale nei settori dell’energia, delle materie prime strategiche, della gestione sostenibile delle risorse idriche, della sicurezza ( lotta al terrorismo e al narcotraffico), della connettività e della formazione accademica e professionale.
Intanto, sul fronte dei lavori parlamentari, via libera della Camera, dove oggi si è tenuta l’informativa del Vicepremier e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale Tajani sulla situazione nella Striscia di Gaza, replicata poi anche al Senato, alla fiducia al ddl, recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario, su cui prosegue l’esame dell’Aula.
In Senato, invece, via libera con 85 voti a favore, 45 contrari e 10 astensioni, alla prima deliberazione sul ddl costituzionale di modifica dello Statuto speciale della Regione Friuli Venezia Giulia, tornato alla Camera per la seconda deliberazione.
Approvata poi dall’Aula di Palazzo Madama , con il parere favorevole del Governo, la mozione di maggioranza sulla riforma della legge di contabilità e sugli strumenti del ciclo di bilancio, mentre, con il parere contrario del Governo, è stata respinta la mozione di minoranza.
Infine, il Presidente della Repubblica, Mattarella, come reso noto da Quirinale, ha ricordato il 51° anniversario della strage di Piazza della Loggia, dichiarando: “L’attentato terroristico che il 28 maggio di cinquantuno anni or sono colpì il cuore di Brescia aveva come obiettivo la destabilizzazione della Repubblica, l’indebolimento della democrazia, l’attacco alle conquiste sociali. Alla memoria delle vittime, allo strazio dei loro familiari e amici, si rivolge il primo dei pensieri, con i più intensi sentimenti di cordoglio. La solidarietà che ci unisce nel ricordo alimenta una comunità di persone libere. La bomba di Piazza della Loggia, e la strategia eversiva nella quale era inserita, sono state la negazione violenta di questi valori. La Città di Brescia ha reagito con fermezza e coraggio. Le istituzioni democratiche, le parti politiche, sindacali e sociali sono state capaci di una risposta unita in difesa della nostra Costituzione, che la catena nera dell’eversione voleva aggredire. Vincere i terrorismi di quel decennio e sventare i piani eversivi è stato un percorso difficile e travagliato, pagato con il sangue da tanti innocenti. Le risorse morali e civili di chi si è battuto dalla parte della libertà e della democrazia hanno prevalso sugli stragisti, i conniventi e i loro complici. E la giustizia, sia pure con ritardo rispetto alle angosciose attese, ora è giunta a una prima sentenza anche sugli esecutori materiali. La verità è un contributo prezioso alla vita democratica e una spinta significativa è giunta costantemente dall’associazione dei familiari delle vittime. Verso di essi la Repubblica esprime gratitudine, confidando che una testimonianza così importante raggiunga le generazioni più giovani”.
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