di Federica Marengo giovedì 29 giugno 2023
-All’indomani delle Comunicazioni alle Camere, la Presidente del Consiglio Meloni è arrivata a Bruxelles per partecipare al Consiglio Europeo. Poco prima di partire per il vertice Ue, sui suoi profili social ,ha scritto: “Con buona pace di coloro che prevedevano catastrofi di ogni sorta, stiamo costruendo una Nazione forte e credibile a livello internazionale. Un’Italia capace di affermare i propri interessi e di tutelare i bisogni dei suoi cittadini”. Poi, al suo arrivo, fermatasi per un punto stampa con i cronisti, ha dichiarato: “La bozza delle conclusioni del Consiglio mi sembra soddisfacente. Sulle migrazioni siamo riusciti a far cambiare punto di vista all’Ue. I dodici miliardi in più annunciati da Ursula von der Leyen per la migrazione nell’ambito della revisione di bilancio “sono un buon punto di partenza. È importante capire che per risolvere questo problema abbiamo bisogno di soldi che non devono essere spesi solo a livello di sicurezza. Abbiamo bisogno di cooperazione. La discussione è aperta anche per il bilancio dei prossimi anni. Vedremo cosa diranno gli altri Paesi, ma quello dei fondi per la migrazione e la cooperazione con i Paesi terzi è un punto strategico. Penso, ad esempio, all’energia. Ed è su questo che sta lavorando l’Italia. L’Europa ha un problema con l’energia. L’Africa è un grande produttore di energia, possiamo fare le cose insieme. La discussione è aperta anche per il bilancio dei prossimi anni. Vedremo cosa diranno gli altri Paesi, ma quello dei fondi per la migrazione e la cooperazione con i Paesi terzi è un punto strategico”,
Poi, in un punto stampa, a una domanda sul tema dell’inflazione, del rialzo dei tassi da parte della BCE e delle conseguenze sui mutui a tasso variabile, ha risposto: “Sul tema dei mutui, con i rincari provocati dal rialzo dei tassi, “siamo già intervenuti”, perché per il governo “è un tema sensibile. Bisogna comunque fare di più, soprattutto a fronte delle scelte che vengono portate avanti dalla Bce, sulle quali ho già detto che cosa penso. Sulle soluzioni sto discutendo con il ministro dell’Economia, perché l’impegno del governo deve essere quotidiano. Nella nostra legge Finanziaria abbiamo immaginato una norma per consentire a tutti di poter convertire il loro mutuo a tasso variabile in quello a tasso fisso”.
A proposito del tema migrazione, la Presidente della Commissione UE, von der Leyen, ha dichiarato: “Dobbiamo guardare a tutte le possibilità che abbiamo per combattere i trafficanti. Abbiamo visto con le tragedie nel Mediterraneo quanto operino in modo cinico e il nostro obiettivo principale è fermare questo crimine organizzato”: presenterò tre report sul rafforzamento delle frontiere esterne, così che ovunque nell’Ue abbiamo una gestione simile delle frontiere esterne; il secondo, sulla nostra lotta al traffico; e il terzo sui nostri investimenti nella stabilità economica dei Paesi d’origine perché questa è la miglior strada per avere le connessioni tra le persone e per far sì che ci sia una migrazione legale, sicura e qualificata e anche per combattere i trafficanti”, riecheggiata dalla Presidente del Parlamento UE, Metsola, che ha sottolineato: “Alla luce dei fatti in Russia, Putin è più debole e noi di una cosa siamo certi, che la nostra priorità è l’Ucraina. La migrazione non può essere strumentalizzata per la campagna elettorale, l’accordo deve arrivare prima delle Europee. Dobbiamo condurre una battaglia contro i trafficanti. Quando noi parliamo di numeri, non dobbiamo mai dimenticare un principio: non una persona deve morire in mare”.
Dal Premier polacco Morawiecki, che ha ribadito sia gli ottimi rapporti con l’Italia che il proposito della Polonia di non accogliere migranti arrivati in altri Paesi UE, è stata presentata una proposta che prevede più fondi, la riforma di Frontex e niente ricollocamenti.
Quindi, dopo l’incontro e il pranzo dei leader dei 27 Paesi dell’Unione con il segretario della Nato, Stoltenberg, in vista del vertice di Vilnius dell’11 e del 12 luglio e dopo il discorso della Presidente del Parlamento UE, Metsola , è iniziata la sessione dei lavori dedicata alla guerra in Ucraina e alla situazione in Russia, durante la quale è intervenuto in videocollegamento il Presidente ucraino Zelensky.
Prima dell’inizio dei lavori, la Premier Meloni, ha incontrato il Presidente di Cipro Nikos Christodoulidīs, con cui, secondo fonti di Palazzo Chigi, ha parlato “di sicurezza e stabilità del Mediterraneo, della necessità di risposte efficaci da parte dell’Ue, della difesa dei confini esterni e di un approccio costruttivo e non predatorio nei confronti dei Paesi di origine e transito, come previsto nel Piano Mattei per l’Africa”. Le stesse fonti di Palazzo Chigi hanno definito lo scambio “proficuo”, focalizzato anche sulla collaborazione energetica , che vede l’Italia come “hub energetico per il continente europeo”, e conferma “la stretta cooperazione tra Italia e Cipro, che rappresenta un partner importante per l’Italia anche nel contesto del Med9 e Med5”.
Sul tavolo del Consiglio Europeo, però, oltre a guerra in Ucraina, immigrazione , dossier Tunisia, anche altri temi come : il rafforzamento della Difesa europea, la riforma della governance economica UE, le relazioni con la Cina.
Quanto alla politica interna, sempre la Presidente Meloni, in una lettera inviata al Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro, in occasione del Festival del Lavoro, in corso a Bologna, ha evidenziato: “Il lavoro rappresenta una priorità di questo governo. Fin dal nostro insediamento stiamo lavorando per dare risposte ai lavoratori e alle imprese, per far fronte all’aumento dell’inflazione, alle eccessive rigidità del mercato del lavoro e al peso spesso soffocante della burocrazia. Tanti, i provvedimenti che abbiamo approvato, a partire dal Decreto Lavoro, e le scelte coraggiose che abbiamo assunto per tagliare il cuneo fiscale e riformare un sistema fallimentare , quello incentrato sul reddito di cittadinanza, che non ha garantito alle persone né la possibilità di uscire dalla loro condizione di povertà né di essere sostenute verso percorsi di formazione e reinserimento lavorativo”.
Nel frattempo, in Italia, sul fronte dei lavori parlamentari, la Commissione Esteri della Camera ha dato mandato la relatore perché il Dl di ratifica del Meccanismo europeo di stabilità arrivi domani in Aula, dove inizierà il dibattito; poi, entro il 6 luglio , la ratifica o il rinvio.
La Commissione Finanze sempre della Camera, invece, ha completato l’esame della Delega fiscale e la prossima settimana voterà il mandato al relatore per l’invio del testo in Aula. Tra le misure, introdotte con gli emendamenti : il taglio delle tasse sulla tredicesima dei dipendenti, e la cancellazione della tassa piatta incrementale per i lavoratori dipendenti attraverso un subemendamento, che introduce invece alleggerimenti sui premi di produttività e la possibilità di rateizzare tutti gli acconti e i saldi Irpef per lavoratori autonomi e imprenditori individuali.
Previsto anche il progressivo superamento del Superbollo sulle auto diesel , ma a costo zero per i conti dello Stato.
Alla Camera, inoltre, via libera definitivo al Dl Lavoro con 154 sì, 82 no e 12 astenuti, tra cui i deputati di Azione e Italia Viva.
Al Senato, infine, ieri, via libera definitivo con 100 voti a favore , 74 contrari e un astenuto al Dl Inps,su cui il Governo aveva posto la fiducia.
©Riproduzione riservata