di Federica Marengo sabato 1° marzo 2025

-Nella mattinata di ieri, si è tenuto a Palazzo Chigi il Consiglio dei Ministri, presieduto dalla Premier Meloni e dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Mantovano.
Nel corso della riunione di Governo, sono stati approvati diversi provvedimenti, a cominciare dal decreto legge per contrastare il caro bollette.
Tale decreto, approvato su proposta della Presidente Meloni, del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Pichetto Fratin e del Ministro dell’Economia e delle Finanze Giorgetti, contiene, quindi, “misure urgenti in favore delle famiglie e delle imprese di agevolazione tariffaria per la fornitura di energia elettrica e gas naturale nonché per la trasparenza delle offerte al dettaglio e il rafforzamento delle sanzioni dell’autorità di vigilanza”.
Come sottolineato dal comunicato stampa di Palazzo Chigi, il decreto ha il fine di potenziare e ampliare per il 2025 i meccanismi di protezione delle famiglie a basso reddito , delle piccole e medie imprese (Pmi) e delle imprese energivore in relazione ai costi per i consumi energetici.
Pertanto, il Governo ha stanziato 3 miliardi di euro (1 miliardo e 600 milioni per le famiglie e 1 miliardo e 400 milioni per le imprese), senza ricorre a nuovo deficit per il bilancio pubblico, ma utilizzando le risorse disponibili a qualsiasi titolo sul bilancio della Cassa per i servizi energetici e ambientali.
Per le famiglie con reddito Isee fino a 25 mila euro, dunque, è stato stanziato un contributo straordinario di 200 euro per il prossimo trimestre, se ne faranno richiesta. Il contributo sarà riconosciuto nel II° trimestre 2025 a chi ha già presentato l’Isee e nel I° trimestre utile in caso di nuova presentazione.
Il contributo sarà aggiuntivo (circa 500 euro) rispetto all’agevolazione (bonus sociale) già riconosciuta ai nuclei con redditi Isee fino a 9.530 euro, fino a 15.000 euro con 3 figli e fino a 20.000 euro con più di 3 figli.
Inoltre, il provvedimento introduce la proroga di due anni dell’obbligo per i vulnerabili di passare al mercato libero e la norma in base alla quale, allo scattare di determinate soglie di prezzo dell’energia, lo Stato rinuncerà all’Iva, attraverso un meccanismo di verifica delle maggiori entrate Iva derivanti per l’appunto da tale aumento, le quali verranno stanziate su un apposito fondo e utilizzate per il finanziamento di specifiche riduzioni e agevolazioni sulla fornitura di energia elettrica e di gas naturale, individuate dall’Arera (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente) con proprie delibere , in favore di famiglie e microimprese vulnerabili.
Il decreto prevede poi misure di investimento e sostegno per famiglie e microimprese vulnerabili, in misura non superiore al 50% del totale delle risorse disponibili, che consentiranno di utilizzare, in base all’andamento futuro dei prezzi dell’energia, anche altri 3 miliardi e 500 milioni di euro del Fondo sociale per il Clima.
Per le piccole e medie imprese, il provvedimento stanzia 600 milioni di euro per il taglio per un semestre degli oneri di sistema, che determinerà una riduzione del costo delle bollette intorno al 20%.
Altri 600 milioni di euro sono invece sono stati stanziati per il fondo per la transizione energetica nel settore industriale con copertura a valere sulla quota parte dei proventi derivanti dalle aste delle quote di emissione di CO2 dell’anno 2024.
Infine, il provvedimento introduce l’obbligo di trasparenza per i gestori, al fine di consentire un’agevole leggibilità delle offerte e dei contratti anche con la previsione di documenti tipo da parte di Arera. Previste, in caso di inosservanza, sanzioni amministrative pecuniarie fino a 155 milioni di euro.
Si precisa , però, che “Arera potrà deliberare l’adozione di misure cautelari, anche prima dell’avvio del procedimento sanzionatorio, assicurando il più utile e tempestivo perseguimento degli interessi tutelati e, qualora ciò non comprometta la fruibilità del servizio da parte degli utenti, potrà sospendere l’attività di impresa fino a 6 mesi o proporre al Ministro competente la sospensione o la decadenza della concessione”.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta della Presidente del Consiglio Meloni e del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Pichetto Fratin, anche un altro provvedimento, che introduce una soluzione strutturale al problema degli alti costi energetici, ovvero: il disegno di legge delega al Governo in materia di energia nucleare sostenibile, che si pone come obiettivo, quello di inserire il nucleare sostenibile e da fusione nel “mix energetico italiano” e di intervenire, a livello socio-economico e ambientale in linea con le politiche europee di decarbonizzazione, da realizzare entro il 2050, e con gli obiettivi di neutralità carbonica e di sicurezza degli approvvigionamenti.
Il suddetto disegno di legge delega , che sarà sottoposto all’esame e al voto del Parlamento, come spiega Palazzo Chigi nel suo comunicato, si pone quindi diversi obiettivi: “1) garantire la continuità nell’approvvigionamento energetico in presenza di un incremento costante della domanda e favorire il raggiungimento dell’indipendenza energetica; 2) concorrere agli obiettivi di decarbonizzazione necessari a fronteggiare il cambiamento climatico; 3) garantire la sostenibilità dei costi gravanti sugli utenti finali e la competitività del sistema industriale nazionale”.
Quanto alle linee di intervento, il provvedimento è volto a realizzare il superamento delle esperienze nucleari precedenti, con la dismissione degli impianti nucleari di prima e di seconda generazione, salvo eventuale riconversione, e l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili, incluse le tecnologie modulari e avanzate, per cui potrebbe essere istituita un’Autorità indipendente competente per la sicurezza nucleare, con compiti di regolazione, vigilanza e controllo sulle infrastrutture nucleari.
Il provvedimento è volto anche a disciplinare l’intero ciclo di vita dell’energia nucleare (eventuale fase di sperimentazione , progettazione , autorizzazione degli impianti ,esercizio degli impianti, gestione, stoccaggio e smaltimento dei rifiuti radioattivi e smantellamento degli impianti) e prevede un coordinamento e dialogo costante con i gestori delle reti elettriche e la valutazione del suo impatto sull’assetto complessivo del sistema elettrico nazionale e sul mercato elettrico.
In ultimo, il disegno di legge delega sul nucleare sostenibile prevede che i promotori dei progetti nucleari debbano “ fornire adeguate garanzie finanziarie e giuridiche per coprire i costi di costruzione, gestione e smantellamento degli impianti e per i rischi, anche a loro non direttamente imputabili, derivanti dall’attività nucleare”.
Tra gli altri provvedimenti varati dal Consiglio dei Ministri: un decreto legislativo che introduce disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento europeo riguardante la resilienza operativa digitale per il settore finanziario; le ipotesi di accordo sindacale per il triennio 2022-2024 del personale dei Corpi di polizia a ordinamento civile (Polizia di Stato e Polizia penitenziaria) e a ordinamento militare (Arma dei Carabinieri e Guardia di finanza), con esclusione dei rispettivi dirigenti e del personale di leva, e del personale delle Forze armate; la proroga per dodici mesi dello stato di emergenza già deliberato in conseguenza dei gravi incendi e dell’eccezionale ondata di calore che a partire dal 23 luglio 2023 hanno interessato il territorio delle province di Catania, di Messina, di Palermo e di Trapani e ha espresso giudizio positivo di compatibilità ambientale in merito ai progetti relativi alla realizzazione di tre impianti eolici, sette impianti agrovoltaici e un impianto fotovoltaico localizzati nelle regioni Puglia e Basilicata.
Al termine del Consiglio dei Ministri, il ministro dell’Economia e delle Finanze Giorgetti e il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Pichetto Fratin hanno illustrato in conferenza stampa a Palazzo Chigi i provvedimenti approvati.
La Presidente del Consiglio Meloni ha poi illustrato e commentato a sua volta, in un videomessaggio social, i provvedimenti varati in materia di energia, sottolineando: “Siamo intervenuti per dare risposta immediata a necessità del momento, ma abbiamo anche deciso di guardare al futuro con scelte di lungo periodo, perché è questo che serve all’Italia: scelte coraggiose e strutturali. E’ l’impegno che abbiamo assunto con gli italiani ed è l’impegno che intendiamo rispettare”.
Critiche sul decreto riguardante il caro bollette le Opposizioni che, ritenendo il provvedimento insufficiente, chiedono un intervento del Governo sul prezzo del gas. Critico sul disegno di legge delega in materia di energia nucleare sostenibile, AVS, che ha evidenziato come “in passato gli italiani abbiano già bocciato il nucleare a un referendum”.
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