di Federica Marengo giovedì 27 febbraio 2025

–Ieri mattina, la Presidente del Consiglio Meloni ha partecipato in videoconferenza alla riunione dei 27 capi di Stato e di governo convocata dal Presidente del Consiglio Ue, Costa, nella quale si è parlato della guerra in Ucraina e della difesa europea e il Presidente francese Macron ha riferito del suo incontro alla Casa Bianca con il Presidente USA Trump.
A seguire, la Premier ha incontrato a Palazzo Chigi il Premier svedese Ulf Kristersson, con cui , come riportato da una nota della Presidenza del Consiglio, si è confrontata sui principali temi dell’agenda Ue e internazionale, in vista del Consiglio Europeo informale che si terrà il 6 marzo, quali: la guerra in Ucraina, la sicurezza e la difesa euroatlantica, la competitività dell’Unione e il contrasto all’immigrazione irregolare.
Proprio in riferimento a quest’ultimo tema, la Presidente Meloni ha ringraziato il Premier Kristersson per il sostegno espresso alle posizioni dell’Italia nell’ambito della causa pregiudiziale presso la Corte di Giustizia dell’Ue sul concetto di Paese sicuro di origine.
In ultimo, la Premier ha ribadito con l’omologo svedese le eccellenti relazioni bilaterali tra i due Paesi, discutendo delle opportunità di rafforzamento in ambiti di mutuo interesse come l’innovazione e lo Spazio.
Al termine dell’incontro, la Presidente del Consiglio Meloni e il Premier svedese Kristersson hanno tenuto delle dichiarazioni congiunte alla stampa.
Nel suo intervento, la Premier, ricordando la “solida amicizia personale e la comunanza di vedute che rispecchiano lo storico legame” tra Italia e Svezia, ha rinnovato “la solidarietà e il cordoglio del popolo italiano per la tragedia di Örebro di inizio febbraio”, per poi illustrare i temi affrontanti durante il bilaterale, in vista del Consiglio europeo informale, convocato per il prossimo 6 marzo, dedicato alla guerra in Ucraina e alla sicurezza, e del Consiglio europeo ordinario del 20 marzo, dedicato al tema della competitività.
Per la Presidente Meloni, la sicurezza dei cittadini e la competitività del sistema produttivo sono due questioni che “l’Europa non può permettersi di eludere”. Quanto alla sicurezza, essa vuole dire difesa, per cui “l’Europa deve avere il coraggio di lavorare in maniera concreta per consolidare quel pilastro europeo dell’Alleanza Atlantica di cui si parla da molto tempo e che deve affiancarsi al pilastro nordamericano, in un’ottica di complementarità strategica”, essendo “la Nato, ancora di più dopo l’ingresso della Svezia e della Finlandia, la pietra angolare della nostra sicurezza”.
Tuttavia, l’Alleanza Atlantica “deve avere oggi anche un approccio che sia il più possibile a 360 gradi, ovvero, dal punto di vista geografico, “l’attenzione al fianco Sud dell’Alleanza, oltre al fianco Est” e “ un approccio a 360 gradi anche nel considerare il concetto di minaccia oggi, “molto più esteso di quanto non lo fosse in passato”.
Quindi, la Premier ha sottolineato la necessità di “spendere di più, ma anche di riuscire ad incrementare gli investimenti”, elogiando “ la scelta, annunciata, della Presidente Ursula von der Leyen di escludere le spese per la difesa dal Patto di Stabilità, ma considerandolo un “primo passo”, cui devono seguire “altre soluzioni”, e di “gettare le basi di una pace giusta e duratura in Ucraina”, obiettivo raggiungibile “solo se a Kiev verranno fornite adeguate garanzie di sicurezza per essere certi che quanto accaduto in questi tre anni non accada di nuovo e per essere certi che le Nazioni europee che più si sentono minacciate possano invece sentirsi al sicuro”.
Per la Presidente Meloni, tali garanzie di sicurezza devono essere realizzate “nel contesto dell’Alleanza Atlantica, perché questa è la cornice migliore per garantire una pace che non sia né fragile né temporanea e che scongiuri il rischio che l’Europa possa ripiombare presto nel dramma della guerra”, ritenendo altre soluzioni, “ più complesse e meno efficaci”.
La Presidente del Consiglio Meloni ha poi sottolineato che “sicurezza vuol dire anche sicurezza dei confini e contrasto all’immigrazione irregolare”, su cui, con il Premier svedese Kristersson, ha registrato una grande convergenza di vedute.
Pertanto, la Premier ha ringraziato nuovamente il Primo ministro Kristersson per sostenere “la posizione del Governo italiano di fronte alla Corte di Giustizia europea sulla questione dei Paesi sicuri” e “il protocollo Italia-Albania”, evidenziando che : “La questione dei Paesi sicuri è cruciale non solamente per l’Italia, non solamente per il protocollo Italia-Albania, è cruciale per riuscire a portare avanti una politica di rimpatri che sia più efficace”.
Infine, la Presidente Meloni ha sottolineato “l’attenzione del Primo ministro svedese alla dimensione esterna della migrazione e la decisione della Svezia di aderire al processo di Roma, iniziativa ampia lanciata dal Governo italiano, che coinvolge sempre più Nazioni, e la sua partecipazione al Vertice Nord-Sud di Saariselkä, per affrontare questioni come quella della sicurezza delle infrastrutture critiche sottomarine ,”ambito dove l’Italia può mettere a disposizione una particolare competenza e un particolare know-how”, nonché lo sviluppo di una collaborazione bilaterale nei settori dell’industria della difesa, nel settore scientifico e tecnologico nel settore Spazio, “senza dimenticare i tanti investimenti che le più importanti imprese svedesi continuano a fare in Italia, così come gli investimenti importanti di tante aziende italiane all’estero e che rappresentano e dimostrano anche la fiducia che c’è nei reciproci sistemi produttivi”.
Stamane, invece, si sono svolti a Palazzo Chigi due vertici : uno, sul tema della Giustizia e l’altro sul tema del caro energia. Al vertice sulla Giustizia hanno preso parte oltre alla Premier e ai Vicepremier e ministri Tajani e Salvini, il Guardasigilli Nordio e alcuni presidenti di commissione delle Camere, tra cui la Presidente della Commissione Giustizia del Senato Bongiorno.
Al secondo vertice sul caro energia hanno partecipato oltre alla Presidente del Consiglio e ai Vicepremier e ministri Tajani e Salvini, il ministro dell’Economia Giorgetti e il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Pichetto Fratin.
Proprio per la mattinata di domani, infatti, è stato convocato a Palazzo Chigi il Consiglio dei Ministri con all’ordine del giorno il decreto bollette e il disegno di legge delega al Governo in materia di energia nucleare sostenibile.
Il decreto bollette, che sarà approvato per fronteggiare l’aumento del costo dell’energia registrato da famiglie e imprese, e che prevede coperture per 3 miliardi di euro, anziché 1,3-1,5 miliardi inizialmente stanziati, prevederebbe l’estensione della platea dei beneficiari del bonus sociale.
Al vaglio, anche iniziative di medio e lungo periodo di natura tecnica per rendere più efficiente il sistema complessivo e soluzioni strutturali come l’approvazione di un disegno di legge delega al Governo ad hoc sul nucleare di terza generazione avanzata e di quarta generazione, come illustrato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Urso nell’Audizione tenuta ieri presso la Commissione Attività produttive della Camera, che prevede la creazione di un nuovo soggetto industriale con imprese a controllo pubblico, una Newco italiana.
Successivamente, sempre nella giornata di oggi, la Premier Meloni, come reso noto da Palazzo Chigi, ha incontrato Joel Kaplan, Chief Global Affairs Officer di Meta, “nell’ambito di un ciclo di incontri mirati a discutere i temi legati alla transizione tecnologica e allo sviluppo dell’intelligenza artificiale”.
Discussi anche “la possibilità di valorizzare le attività già esistenti sul territorio italiano ed esplorare nuove possibilità di investimenti”.
Sul fronte dei lavori parlamentari, ieri, via libera della Camera con 163 voti a favore, 40 contrari e 57 astenuti, alla proposta di legge : “La partecipazione al lavoro. Per una governance d’impresa partecipata dei lavoratori” e , con 63 voti favorevoli e nessun contrario, alla creazione di un fondo per favorire l’organizzazione da parte delle scuole secondarie di secondo grado di viaggi nella memoria dei campi nazisti.
Al Senato, invece, approvato con 81 voti a favore, nessun contrario e 60 astensioni, il ddl delega al Governo per il recepimento delle direttive Ue e attuazione di altri atti UE, che ora passa alla Camera.
Infine, si è tenuto oggi lo sciopero dei magistrati contro la riforma della Giustizia e la separazione delle carriere e a difesa della Costituzione. L’incontro tra la Presidente del Consiglio Meloni e l’Associazione Nazionale Magistrati si terrà il 5 marzo a Palazzo Chigi.
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