di Federica Marengo martedì 27 giugno 2023
-Alla vigilia del suo intervento alle Camere ,in vista della partecipazione al Consiglio europeo, la Premier Meloni è intervenuta con un messaggio al convegno dell’Adnkronos, presso il Palazzo dell’Informazione , dal titolo “Demografica”, proprio sul tema del calo demografico e della natalità, tra le questioni care al Governo.
Nel suo messaggio, la Presidente del Consiglio, Meloni, riconfermata all’unanimità Presidente del partito dei Conservatori europei, in un passaggio, ha sottolineato: “Vincere l’inverno demografico, ci ha ricordato Papa Francesco, significa combattere qualcosa che va ‘contro le nostre famiglie, contro la nostra Patria, e anche contro il nostro futuro’. Questa è la nostra sfida. Una sfida ambiziosa, ma che non abbiamo paura di affrontare. Il Governo c’è ed è pronto a fare la sua parte. I figli, i bambini, sono vita e speranza, come i semi da piantare per far crescere una foresta. Per decenni la cultura dominante ci ha detto esattamente il contrario. Ora è arrivato il momento di spezzare questa narrazione e invertire la tendenza, promuovendo la bellezza della genitorialità e costruendo un immaginario per la vita. Noi vogliamo restituire agli italiani una Nazione nella quale essere padri non sia più considerato fuori moda ed essere madri non sia vista una scelta solo privata, ma un valore socialmente riconosciuto. Una Nazione nella quale fare un figlio vuol dire riconoscere di aver fatto una cosa bellissima, più grande di noi stessi, che non ci toglie nulla, che non ci priva di nulla e che non ci impedisce di realizzare i nostri sogni. E che contribuisce ad accumulare quegli anni di futuro, quel Pil demografico, indispensabile per assicurare che il fluire delle generazioni non si interrompa”.
Nel pomeriggio, invece, la Premier ha presieduto il Consiglio dei Ministri a Palazzo Chigi, che ha varato : disposizioni urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, il Disegno di legge Quadro in materia di ricostruzione post calamità, interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del codice della strada , la semplificazione dei controlli sulle attività economiche in attuazione della delega al Governo prevista dalla legge sulla concorrenza del 2022, e l’ abrogazione di norme prerepubblicane relative al periodo 1871-1890 e ulteriori abrogazioni di norme relative al periodo 1861-1870.
Inoltre, il Consiglio dei ministri, su proposta della Presidente Meloni, “visto il parere espresso all’unanimità dal Consiglio superiore della Banca d’Italia, ha deliberato la nomina del dottor Fabio Panetta a Governatore dell’Istituto, a partire dal 1° novembre 2023, successivamente al termine naturale del mandato del Governatore Ignazio Visco, previsto per il prossimo 31 ottobre”.
Via libera del Consiglio dei Ministri, anche alla nomina del generale Francesco Paolo Figliuolo , comandante del Comando operativo di vertice interforze, già commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 da marzo 2021 a marzo 2022, come commissario alla ricostruzione dopo l’alluvione, che a maggio ha colpito l’Emilia Romagna e parte di Marche e Toscana.
Subcommissari all’emergenza saranno invece i Presidenti delle rispettive Regioni : Bonaccini (Emilia Romagna), Giani (Toscana) e Acquaroli (Marche).
Quanto ai provvedimenti, questi ultimi sono stati illustrati in conferenza stampa, sempre a Palazzo Chigi ,dal Vicepremier e ministro delle Infrastrutture Salvini, dal ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Musumeci e da quello della Pubblica Amministrazione, Zangrillo.
Domani, invece, la Premier sarà alle Camere per riferire in vista del Consiglio UE del 29 e 39 giugno. Al centro del suo intervento nelle Aule di Palazzo Madama e di Montecitorio , tutti i temi del vertice : dalle politiche migratorie alla competitività industriale , dalla cooperazione UE-Nato ai rapporti con la Cina, passando anche per le difficoltà finanziarie della Tunisia (proprio oggi è slittata a lunedì la visita a del Commissario UE, Varhelyi per la firma dell’intesa UE-Tunisia, in base alla quale il Paese del Nord Africa riceverà 150 milioni di euro da Bruxelles subito e altri 900 dopo l’intesa con il Fondo Monetario Internazionale) e la ricerca di un accordo tra Tunisi e Bruxelles su cui si continua a lavorare, e per la guerra in Ucraina, con un aggiornamento sulla situazione in Russia, alla luce dei recenti avvenimenti della crisi militare interna.
Sul tavolo del Governo , poi: la ratifica del Meccanismo Europeo di Stabilità, con la conferenza dei capigruppo della Camera ,che dovrà decidere domani se il testo, come previsto ,arriverà in Aula il 30 giugno o se la discussione sarà rinviata a settembre, come vorrebbero le forze di Maggioranza, ricompattatesi su tale decisione, nonostante il pressing delle Opposizioni , tutte per la ratifica, ad eccezione del M5S e di AVS.
In casa delle Opposizioni, invece, dopo il risultato negativo delle elezioni Regionali in Molise, dove è stato eletto Presidente il candidato del centrodestra, sostenuto dal Terzo Polo, Roberti, con il 62,4% dei voti , contro il 36,3% del candidato del centrosinistra e del M5S Gravina, e l’1,4% del civico Izzo, e primo partito è risultato FdI con il 19%, seguito da FI, al 12% , Lega al 5%, Noi moderati al 7% e Udc al 3%, mentre il Pd si è attestato all’11%, AVS al 4,5% e il M5S al 7%, la segretaria del Pd , Schlein, ha riunito il partito sulla proposta di legge sul salario minimo, aprendo alla collaborazione con gli altri partiti di centrosinistra e con i 5S.
Sul fronte economico, poi, botta e risposta tra la Presidente della Banca Centrale Europea Lagarde e il Vicepremier e ministro degli Esteri Tajani, dopo l’annuncio da parte di quest’ultima al forum dell’istituto centrale a Sintra (in Portogallo), di un ulteriore rialzo dei tassi di interesse a luglio, poiché ha spiegato: “Il nostro lavoro non è ancora finito. L’’impatto complessivo degli incrementi dei tassi decisi a partire dallo scorso luglio, pari a 400 punti base, non si è ancora esplicato appieno” ha specificato la banchiera centrale . E’ improbabile la prospettiva che nel prossimo futuro la Banca Centrale sia in grado di dichiarare con assoluta certezza che il livello massimo dei tassi sia stato raggiunto. Le decisioni della nostra politica monetaria devono essere definite di volta in volta a ogni riunione e continuare a essere guidate dai dati. Due fonti di incertezza incidono sul ‘livello’ e sulla ‘durata’ auspicabili della nostra politica dei tassi di interesse. L’inflazione nell’area dell’euro è troppo elevata e rimarrà prevedibilmente tale per troppo tempo. Sta però cambiando la natura della sfida che pone andando sul livello delle interpretazioni macro. Il tasso di inflazione sta diminuendo con l’attenuarsi degli shock che l’avevano inizialmente sospinto al rialzo e con la progressiva trasmissione dei nostri interventi di politica monetaria all’economia. Tuttavia, gli effetti di tali shock si stanno ancora esplicando, rendendo il calo dell’inflazione più lento e il processo inflazionistico più persistente. Tale persistenza è riconducile alla propagazione dell’inflazione nell’economia in più fasi, poiché diversi operatori economici tentano di trasmettersi i costi a vicenda. Sebbene le proiezioni degli esperti della Bce l’avessero previsto già da diverso tempo, abbiamo rivisto la nostra valutazione sulla base dei nuovi dati”.
In merito, il Vicepremier e ministro degli Esteri Tajani ha commentato: “Non credo che vada in direzione della crescita continuare ad aumentare i tassi di interesse, soprattutto non condivido gli annunci fatti in largo anticipo come fatto oggi da Lagarde. Noi soffriamo di un’inflazione diversa dagli Usa, è provocata dal costo delle materie prime a causa della guerra, oggi aumentare il costo del denaro significa mettere le imprese in difficoltà. Con i tassi troppo alti si rischia la recessione”.
L’Istat, intanto, ha reso noti i dati della fiducia del mese di giugno, secondo i quali , nel mese in corso, l’indice del clima di fiducia dei consumatori è aumentato da 105,1 a 108,6, valore massimo da febbraio 2022, mentre , l’indice composito del clima di fiducia delle imprese ha registrato una flessione, passando da 108,6 a 108,3,e segnando una diminuzione per il secondo mese consecutivo e posizionandosi sul livello più basso dallo scorso dicembre.
Per le imprese, tutti i comparti hanno registrato una diminuzione dell’indice di fiducia ad eccezione di quello delle costruzioni. L’indice di fiducia è calato nel comparto manifatturiero, nei servizi di mercato e nel commercio al dettaglio. In controtendenza, nelle costruzioni l’indice è salito da 159,4 a 162,5.
In ultimo, per le domande trimestrali sulle esportazioni rivolte alle imprese manifatturiere trimestralmente, l’Istat ha stimato una diminuzione, per il terzo trimestre consecutivo, del numero di imprese che segnala ostacoli all’attività di esportazione.
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