di Federica Marengo lunedì 23 dicembre 2024
-All’indomani della partecipazione al vertice Nord-Sud nella Lapponia finlandese, tenutosi nello scorso fine settimana, che ha visto al centro del confronto tra l’Alta rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Kallas ,il ministro capo della Finlandia Orpo, il ministro di Stato della Svezia, Kristersson, il Premier greco Mītsotakīs, i temi della sicurezza, della difesa e della migrazione, e della visita al Contingente militare italiano presso la base aerea di Šiauliai, in Lituania, per portare il suo messaggio di auguri per le festività, rivolto anche ai Contingenti videocollegati e a tutti i Contingenti italiani presenti nei teatri operativi del mondo, la Presidente del Consiglio Meloni ha tenuto questa mattina un intervento a Roma, alla cerimonia di inaugurazione della nuova Piazza Pia e del prolungamento del sottopasso di Lungotevere in Sassia, alla vigilia dell’apertura della Porta Santa e dell’inizio del Giubileo 2025, alla quale erano presenti diverse autorità tra cui: il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede, Monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero vaticano per l’Evangelizzazione, il Sindaco di Roma Gualtieri, il Presidente della Regione Lazio Rocca e il Vicepremier e Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Salvini.
Nel suo discorso, la Premier ha sottolineato: “Tra qualche ora il Santo Padre darà inizio al Giubileo con l’apertura della Porta Santa. Dalla notte di domani Roma aprirà le sue porte ancora di più di quanto non faccia ogni giorno a milioni di pellegrini che raggiungeranno San Pietro e le altre Basiliche giubilari. In questi due anni noi abbiamo – tutti – lavorato, lavorato tanto, lavorato bene per fare sostanzialmente in modo che la città eterna fosse all’altezza del compito e fosse all’altezza delle aspettative. L’opera che inauguriamo questa mattina è probabilmente la più imponente – un investimento da oltre 85 milioni di euro -, che ci consente sostanzialmente di ottenere due obiettivi, da una parte rendere il traffico di questa zona più veloce, dall’altra, come è stato ricordato, restituire alla città un grande e sicuro spazio pedonale, capace di contenere fino a 150 mila persone per gli eventi giubilari. Ma ci sono diverse importanti opere: alcune di loro sono state già inaugurate, altre lo saranno presto, stanno per esserlo. Sullo sfondo abbiamo lavorato al potenziamento dei servizi essenziali, a partire dai pronto soccorso, come ricordava il Presidente Rocca. Sono risultati importanti che sono stati raggiunti in poco tempo, che sono stati raggiunti nel rispetto dei molti vincoli che una città antica e preziosa come Roma impone e in uno spirito di collaborazione che anche io voglio ricordare, perché ha davvero visto tutti i soggetti coinvolti lavorare con il massimo impegno. Se noi oggi siamo in grado di inaugurare quest’opera lo si deve soprattutto al grande lavoro svolto da ANAS e quindi anche da Ferrovie dello Stato, dai progettisti, dagli operai, dalle maestranze che l’hanno fisicamente realizzata e che ringrazio una ad una. E penso lo si debba anche un po’ al metodo che questo Governo ha voluto mettere in campo fin dal suo insediamento, perché noi abbiamo immediatamente istituito una Cabina di regia a Palazzo Chigi, formata dal Governo, da Roma Capitale, dalla Regione Lazio, dalla Santa Sede, da tutti gli enti pubblici e privati che erano coinvolti, che è stato un tavolo capace di affrontare in tempo reale gli ostacoli e le difficoltà che di volta in volta si presentavano. Per questo credo che vada ringraziato particolarmente il Sottosegretario Alfredo Mantovano, che ha lavorato molto. È accaduto anche qui che ci fossero degli ostacoli. È stato ricordato che nel corso dello scavo, è stata scoperta l’esistenza di parti di una villa di epoca romana. La prassi, noi lo sappiamo bene, avrebbe imposto il blocco del cantiere a tempo indeterminato e le cose invece non sono andate così. La villa romana è stata smontata pezzo per pezzo, è stata trasferita, i suoi resti sono stati messi al sicuro senza che questo incidesse sui tempi di realizzazione dell’opera. Non lo voglio ovviamente chiamare un miracolo perché, insomma Eminenza, sarebbe oggettivamente eccessivo, ma sicuramente si può definire un piccolo miracolo civile di quelli cui noi siamo capaci quando vogliamo essere capaci di ricordarci il nostro valore. Io penso che lo si debba definire questo il “metodo Giubileo” proprio per ricordarci che in Italia le cose si possono fare, si possono fare bene, si possono fare velocemente, che la Pubblica Amministrazione può stupire quando vuole stupire, sa farlo sicuramente quando è motivata da grandi obiettivi come la celebrazione di un evento storico come il Giubileo. Ma io penso che debba riuscire a farlo con lo stesso spirito anche nei piccoli obiettivi quotidiani che insieme definiscono il benessere dei cittadini. Vale per tutti e penso che forse l’Anno Santo possa essere un’occasione da questo punto di vista. Certo dal prossimo anno la capitale accoglierà milioni di persone da ogni parte del mondo, questo rappresenta anche una grande occasione di crescita per il nostro sistema produttivo, però alla fine non è questo – che pure è molto importante – l’essenza del Giubileo, perché l’Anno Santo è prima di tutto un evento di fede che ci consente di fare un po’ i conti con noi stessi. Quando si chiede a chi ha vissuto l’esperienza di un pellegrinaggio di raccontare quell’esperienza ci si sente spesso rispondere che quel cammino ha rappresentato un punto di svolta, come se quel tempo passato con sé stessi ci liberasse sostanzialmente da quello che è superfluo. Lo zaino del pellegrino è uno zaino leggero perché contiene solamente l’essenziale. Allora l’augurio che io faccio a tutti noi per il 2025, che è anche l’Anno Santo, è che ognuno di noi e noi tutti come comunità nazionale riusciamo a fare lo stesso cammino, cioè a mettere nello zaino solo quello che è davvero utile per andare più veloci, ma anche per riuscire a vedere quello che veramente essenziale”.
Nel primo pomeriggio, poi, la Presidente Meloni ha presieduto a Palazzo Chigi il Consiglio dei Ministri, nel quale è stato dato il via libera ad alcuni decreti.
Approvato, quindi, il decreto contenente disposizioni urgenti per la proroga dell’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell’Ucraina, fino al 31 dicembre 2025.
Via libera, poi, al decreto Caivano bis, volto ad estendere ad altre zone definite ad “alta vulnerabilità sociale” il modello Caivano, ovvero a trasformare la struttura del Commissario straordinario per Caivano in Commissario per le aree degradate e bisognose di interventi.
A tal riguardo sono sette le zone individuate: Rozzano (Milano), il quartiere Alessandrino-Quarticciolo di Roma, il quartiere Scampia-Secondigliano di Napoli, Orta Nova (Foggia), Rosarno-San Ferdinando (Reggio Calabria), il quartiere San Cristoforo di Catania e il quartiere palermitano di Borgo Nuovo.
Il piano, che dovrà essere definito dal commissario straordinario entro due mesi, sarà finanziato con 180 milioni di euro in un triennio.
Via libera del Consiglio dei Ministri anche allo schema di decreto legislativo volto a istituire l’Albo nazionale delle botteghe storiche. Il provvedimento, varato su proposta del ministro per la Pubblica Amministrazione Zangrillo, in attuazione della legge per la concorrenza, ha come obiettivo la tutela e la valorizzazione del carattere storico e di eccellenza di attività esistenti da almeno cinquant’anni e connotate da un particolare interesse.
Infine, ok all’avvio dell’iter per la nomina del nuovo direttore dell’Agenzia delle Entrate.
Sempre a Palazzo Chigi, la Premier Meloni ha partecipato alla riunione della Cabina di regia della Zona economica speciale (Zes) del Mezzogiorno nella quale ha illustrato gli obiettivi raggiunti e le prospettive del governo in materia.
Da Bruxelles, è poi arrivata la notizia del versamento da parte della Commissione europea all’Italia della sesta rata del PNRR pari a 8,7 miliardi di euro, in seguito alla valutazione positiva della Commissione, adottata lo scorso 26 novembre, connessa al conseguimento di 39 obiettivi, di cui ventitré milestone e sedici target.
La Premier Meloni, secondo quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi, ha così commentato il via libera dell’Esecutivo Ue: “L’Italia si conferma lo Stato membro Ue che ha ricevuto l’importo maggiore di finanziamento, pari a 122 miliardi di euro, corrispondente al 63% della dotazione complessiva del PNRR. Un risultato positivo che permetterà all’Italia di investire in molti settori strategici intensificando la produzione in attività in cui questo Governo ha creduto fin dal suo insediamento. Il pagamento della sesta rata è frutto di un intenso lavoro, svolto in sinergia anche con la Commissione europea, che ci spinge a proseguire in questa direzione per il benessere della Nazione e dei cittadini”.
Inoltre, Palazzo Chigi , nella medesima nota, ha spiegato che : “Tra gli obiettivi conseguiti con il pagamento della sesta rata, figurano investimenti strategici quali il potenziamento dei collegamenti ferroviari del Mezzogiorno e del centro Italia, la realizzazione di nuove infrastrutture per il trasporto del gas (Linea Adriatica) e per l’autonomia energetica dell’Italia, il rinnovo della flotta per il Comando nazionale dei Vigili del Fuoco, i crediti d’imposta per la transizione ecologica 4.0 e l’attivazione della misura per la transizione ecologica 5.0, rispetto alla quale sono in corso modifiche normative per renderla più accessibile e vantaggiosa per le imprese, il rafforzamento della dotazione organica dei tribunali penali, civili e amministrativi, l’avvio degli interventi per nuovi impianti sportivi nei plessi scolastici e la formazione delle competenze tecniche, digitali e manageriali per efficientare le prestazioni del sistema sanitario nazionale. Agli investimenti si aggiungono importanti riforme, fra cui i provvedimenti normativi in favore degli anziani non autosufficienti e delle persone con disabilità, le azioni per prevenire e contrastare il lavoro sommerso, lo sfruttamento dei lavoratori e le altre forme di lavoro irregolare, oltre alla definizione di uno standard nazionale per la professione di guida turistica”.
Il Ministro per gli Affari europei, il PNRR e le Politiche di coesione, Tommaso Foti, invece ha espresso “particolare soddisfazione per il conseguimento del target relativo alla giustizia amministrativa che, a fronte di una riduzione dell’arretrato pari al 35% per il Consiglio di Stato e al 25% per i TAR, ha visto pressoché azzerato il totale dei procedimenti da smaltire. Al positivo lavoro svolto per traguardare la sesta rata fa seguito l’impegno del Governo per formalizzare, entro fine anno, anche la richiesta di pagamento della settima rata, pari a 18,3 miliardi di euro, prestando la massima attenzione all’attività di monitoraggio del Piano e delle misure inserite nelle ultime tre rate, alle risultanze delle Cabine di coordinamento presso le Prefetture e ai conseguenti piani di azione, all’allineamento della piattaforma ReGiS con l’Italia reale degli investimenti in corso, al fine di individuare i necessari correttivi per la piena e puntuale attuazione del Piano nei tempi previsti”.
In ultimo, la Presidente del Consiglio Meloni ha presieduto a Palazzo Chigi un vertice sull’attuazione del Protocollo tra Italia e Albania, al quale hanno preso parte il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri Antonio Tajani, in collegamento da remoto, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il Ministro della Difesa Guido Crosetto, il Ministro per gli Affari europei, il PNRR e le Politiche di coesione Tommaso Foti e il Sottosegretario Alfredo Mantovano, autorità delegata per i servizi di sicurezza.
In merito al Vertice ,si legge in una nota di Palazzo Chigi: “Anche alla luce della recente sentenza della Corte di Cassazione che ha indicato le competenze relative all’individuazione dei Paesi di origine sicura a livello nazionale, il vertice ha ribadito la ferma intenzione di continuare a lavorare, insieme ai partner Ue e in linea con le Conclusioni del Consiglio europeo dello scorso 19 dicembre, sulle cosiddette “soluzioni innovative” al fenomeno migratorio. Il Presidente Meloni ha inoltre condiviso il forte consenso che è emerso in questo senso, anche in occasione della riunione promossa insieme ai Primi Ministri danese e olandese con gli Stati membri più interessati al tema, a margine dello scorso Consiglio europeo”.
Intanto, la legge di Bilancio, approvata dalla Camera venerdì 20 dicembre con 204 sì e 110 no, è approdata questa mattina in Commissione Bilancio al Senato per l’esame e arriverà in Aula il 27 dicembre per il via libera definitivo.
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