di Federica Marengo sabato 14 dicembre 2024
-Mentre alla Camera proseguono i lavori di emendamento alla legge di Bilancio per l’approdo di quest’ultima in Aula nella prossima settimana, nella giornata di ieri, la Presidente del Consiglio Meloni , nell’ambito dei dossier di politica estera, ha tenuto a Palazzo Chigi una serie di incontri bilaterali, a cominciare dal quello con il Presidente della Palestina, Mahmoud Abbas, già recatosi nella mattinata al Quirinale dal Presidente della Repubblica Mattarella.
In merito, al colloquio, incentrato sulla guerra in Medio Oriente, nella nota diffusa da Palazzo Chigi, si legge che la Premier, ribadendo “il pieno sostegno all’azione dei mediatori per la cessazione delle ostilità a Gaza e il rilascio degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas, ha valorizzato il forte impegno del Governo italiano in tutti i settori, incluso quello dell’assistenza fornita alla popolazione civile della Striscia, con particolare riferimento all’iniziativa “Food for Gaza””.
Quindi, la “Presidente Meloni ha ribadito l’impegno dell’Italia a lavorare ad una soluzione politica duratura, basata sulla prospettiva dei due Stati, in cui Israele e Palestina co-esistano fianco a fianco in pace, con sicurezza per entrambi. Ha, inoltre, reiterato la volontà del Governo di svolgere un ruolo di primo piano nella stabilizzazione e nella ricostruzione della Striscia e di sostenere il processo di riforma e rafforzamento delle Istituzioni palestinesi”.
Della guerra in Medio Oriente e della situazione in Siria dopo la caduta del regime di Assad ad opera dei ribelli jihadisti filo-turchi, si è parlato anche nella riunione in videoconferenza, l’ultima a presidenza italiana, dei leader del G7, nell’abito della quale sono state discusse le “principali questioni internazionali, nella prospettiva del passaggio di consegne tra la Presidenza italiana del Gruppo e quella canadese”.
Come riportato da Palazzo Chigi in una nota, nel corso dell’incontro vi è stato uno “scambio di vedute sulle principali aree di crisi internazionale”, come la guerra in Ucraina, riguardo cui i Leader e le Leader del G7 “hanno nuovamente condannato la brutale aggressione russa, riaffermando l’intenzione di sostenere la lotta del popolo ucraino per la libertà, la sovranità e l’indipendenza. Hanno inoltre deprecato la crescente collaborazione militare tra Russia e Corea del Nord e hanno indicato l’intenzione di continuare ad applicare misure contro gli attori che sostengono lo sforzo bellico di Mosca”.
In merito al Medio Oriente, invece, i Leader e le Leader del G7 “hanno discusso la situazione in Siria e hanno auspicato che la fine del regime di Assad segni l’avvio di una transizione pacifica e ordinata attraverso la definizione di un processo politico inclusivo. Hanno poi ribadito l’importanza di rispettare la tregua in Libano, che rappresenta un importante passo in avanti verso la pace. I G7 hanno rinnovato il sostegno al piano promosso dagli Stati Uniti per una tregua a Gaza, con il rilascio di tutti gli ostaggi e un aumento dell’assistenza umanitaria alla popolazione civile, nella prospettiva di porre fine alla crisi e assicurare un percorso verso una soluzione a due Stati”.
Sulla situazione in Venezuela, poi, il Gruppo dei Sette, ha reiterato “la condanna per le continue violazioni dei diritti umani, rinnovando l’impegno per facilitare una transizione pacifica verso la democrazia”.
A seguire, poi, sono state ricapitolate “le molteplici iniziative concrete lanciate nel corso dell’anno dal G7 a presidenza italiana, “a cominciare dal finanziamento di 50 miliardi di dollari in prestiti “Extraordinary Revenue Acceleration” (ERA) che saranno presto erogati e ripagati a valere sulle entrate straordinarie derivanti dall’immobilizzazione dei beni sovrani russi” ed è stato rievocato “il pacchetto di decisioni assunte per favorire lo sviluppo sostenibile, in particolare in Africa, intervenendo su settori cruciali come: sicurezza alimentare, attraverso l’ Apulia Food Systems Initiative per rafforzare la produzione agricola nel continente africano; transizione energetica, con il lancio di Energy for Growth in Africa per la realizzazione di infrastrutture per la produzione e distribuzione di energia verde; contrasto al cambiamento climatico, istituendo l’Adaptation Accelerator Hub, per sostenere le Nazioni più vulnerabili negli interventi di adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici, in linea con gli obiettivi assunti in ambito COP. Sono state messe in luce le sinergie tra questi programmi e il Global Gateway dell’Unione Europea, la Partnership for Global Infrastructure and Investment e la strategia che l’Italia ha sviluppato a livello nazionale con il Piano Mattei”.
Inoltre, “La Presidenza italiana ha rilanciato il ruolo del G7 rispetto a grandi temi globali della contemporaneità, come l’intelligenza artificiale e la migrazione”. Riguardo l’IA, il piano d’azione definito nelle sue linee strategiche nel corso del Vertice in Puglia e poi elaborato dai Ministri del Lavoro “traccia alcuni confini allo sviluppo di questa tecnologia affinché sia impiegata al servizio dell’uomo, senza moltiplicare le disuguaglianze fra le Nazioni e all’interno delle nostre società”.
Proprio in merito all’Intelligenza Artificiale, i leader e le leader del G7 “hanno ideato un logo che consentirà di sapere quali organizzazioni aderiscono all’Hiroshima AI Process, impegnandosi a usare in modo sicuro, trasparente, etico e affidabile l’IA”.
Riguardo alle questioni migratorie, l’accordo raggiunto nella riunione in Puglia sulle modalità per affrontare il tema “ha costituito uno degli assi portanti della Presidenza italiana, rilanciando l’impegno a estendere la cooperazione nella gestione dei flussi, in partenariato con i paesi di origine e transito, sulla base di una strategia articolata su tre pilastri: 1) affrontare le cause profonde della migrazione irregolare; 2) rafforzare la gestione delle frontiere e il contrasto alla criminalità organizzata transnazionale, monitorandone i flussi finanziari, per combattere le reti criminali che lucrano dal traffico di migranti e dalla tratta di esseri umani; 3) attivare canali regolari per una migrazione legale, sicura e pianificata. Queste linee d’azione, concordate in occasione del Vertice dei Leader in Puglia, sono state declinate operativamente dai Ministeri degli Interni dei G7 e saranno riprese nel corso della Presidenza canadese”.
Ricapitolati anche gli altri obiettivi raggiunti “in un’ampia varietà di ambiti, dal commercio alla sicurezza economica, dalla salute all’inclusione sociale, dalla sicurezza cibernetica alle questioni finanziarie globali, inclusi i progressi realizzati verso un sistema fiscale più giusto a livello internazionale”, il Gruppo dei Sette, ha evidenziato che “ciò che ha rappresentato al meglio lo spirito della Presidenza italiana è stata la costante ricerca dell’unità del Gruppo come promotore di un’offerta di valori rivolta al mondo. Un G7 forte nella sua coesione, ma aperto al dialogo e a recepire le istanze che provengono dal Sud Globale per risolvere assieme le grandi questioni del tempo corrente”.
In conclusione, la Presidenza italiana ha lasciato le consegne a quella canadese “lungo un tracciato di continuità che riguarda sia l’attenzione del G7 per i focolai di instabilità internazionale sia l’ulteriore sviluppo delle linee d’azione avviate nei mesi scorsi, frutto dell’impegno e del lavoro di tutte le amministrazioni italiane coinvolte in questo sforzo congiunto”, esprimendo “un ringraziamento per tutti i membri del Governo, i loro collaboratori e le squadre impegnate nella cura dei contenuti, dei negoziati e dell’organizzazione della Presidenza italiana del G7”.
In serata, poi, la Presidente del Consiglio Meloni ,a poche settimane dalla sua visita in Argentina, ha incontrato a Palazzo Chigi il Presidente Javier Milei, intervenuto oggi ad Atreju, la manifestazione annuale di FdI.
Al centro del bilaterale, come evidenziato da Palazzo Chigi in una nota, “ la comune volontà di rafforzare ulteriormente il già solido partenariato bilaterale, con l’obiettivo di concludere nei prossimi mesi un Piano d’Azione 2025-2030 che consenta di approfondire i già ampi ambiti di cooperazione tra le due Nazioni”, ma anche “la cooperazione giudiziaria e quella di sicurezza, con particolare riferimento alla lotta alla criminalità organizzata transnazionale, nonché la volontà italiana di accrescere la propria presenza economico-commerciale in Argentina, a partire dai settori energetico e ad alto valore”.
Al termine dell’incontro, “i due Leader hanno concordato di mantenere uno stretto coordinamento anche sui principali temi dell’agenda internazionale”.
Nel pomeriggio di oggi, invece, la Premier Meloni ha ricevuto a Palazzo Chigi il Premier del Libano, Najib Mikati, al quale “ha confermato l’impegno del Governo italiano per sostenere la tenuta del cessate il fuoco in Libano, ricordando anche il fondamentale ruolo svolto dall’Italia attraverso il contingente presso la missione UNIFIL e il comando del Comitato Tecnico-Militare per il Libano, che ha il compito di coordinare il sostegno internazionale alle Forze Armate Libanesi”.
Quanto alla situazione in Siria, la Presidente del Consiglio Meloni “ha sottolineato la necessità di preservarne l’unità e l’integrità territoriale e l’importanza di assicurare l’inclusività e la protezione delle minoranze”, condividendo con il Premier Mikati “l’urgenza di creare le condizioni per un ritorno dei rifugiati che sia volontario, sicuro, dignitoso e sostenibile”.
Infine, martedì 17 e mercoledì 18 dicembre, la Premier sarà in Parlamento per le Comunicazioni in vista del Consiglio Ue del 19 dicembre e parteciperà al vertice Ue- Balcani occidentali, mentre il 21 e 22 dicembre sarà a Saariselka, in Finlandia , per il Vertice Nord-Sud.
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