di Federica Marengo giovedì 21 novembre 2024
-Dopo aver partecipato al G20 di Rio de Janeiro, la Presidente del Consiglio Meloni si è recata nella giornata di ieri in Argentina in visita ufficiale per incontrare a Buenos Aires il Presidente Javier Milei, con il quale, al termine del bilaterale, il primo in America Latina dall’insediamento del governo, ha rilasciato delle dichiarazioni congiunte alla stampa.
La Premier, nel corso del suo intervento, ha ricordato la fratellanza e l’amicizia che lega i due Paesi e i due popoli, “alimentata dalla presenza della più grande comunità italiana all’estero” , composta da “oltre un milione di italiani e di circa 20 milioni di italo-discendenti che vivono oggi in Argentina” e ha sottolineato come il legame che unisce Italia e Argentina abbia “radici profonde addirittura antecedenti a quando i due Paesi hanno ottenuto la loro indipendenza come Stati liberi e sovrani”.
Quindi, ringraziato il Presidente Milei per aver scelto di visitare Roma, come prima capitale europea subito dopo la sua elezione e, rievocando l’incontro a Palazzo Chigi del 12 febbraio scorso, e al Vertice G7 dei leader in Puglia, nel giugno scorso, la Presidente Meloni ha illustrato i temi al centro del bilaterale, evidenziando la volontà di lavorare insieme e l’unità di vedute su molti dossier, quali: la guerra in Ucraina, il conflitto in Medio Oriente, la crisi del Venezuela.
Tre, dunque, le direttrici delle relazioni tra Italia e Argentina: la prima, è la collaborazione politica, riguardo cui è stato scritto un piano d’azione Italia-Argentina 2025-2030, nel quale sono stati individuati i settori principali della suddetta collaborazione bilaterale; la seconda direttrice è il contrasto al crimine organizzato, al narcotraffico, alla corruzione, al riciclaggio, all’infiltrazione nel sistema economico e sociale e al traffico di esseri umani, utilizzando i metodi di indagine dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. L’Italia, infatti, come spiegato dalla Premier Meloni, “è protagonista dell’iniziativa europea EL PACCTO 2.0, di assistenza tecnica nella lotta alla criminalità organizzata, ed è costantemente impegnata con il programma che si chiama proprio Falcone-Borsellino, che è uno dei fiori all’occhiello della diplomazia giuridica e di sicurezza italiana, che è dedicata alla formazione di magistrati e di funzionari di polizia”.
La terza direttrice, è il rilancio dei rapporti economici e commerciali, riguardo cui la Presidente del Consiglio ha sottolineato: “Il potenziale di crescita è un potenziale straordinario, anche grazie alle oltre 300 imprese italiane che sono attive nella Nazione, che impiegano più di 16 mila lavoratori, che generano un giro d’affari di quasi 3 miliardi di Euro.
Da questo punto di vista, le politiche molto coraggiose di liberalizzazione del mercato e per sostenere gli investimenti che il Presidente Milei sta portando avanti, possono aprire dal nostro punto di vista nuove opportunità, essere un ulteriore incentivo per accrescere la presenza italiana, come intendiamo fare. Intendiamo arricchire ancora la nostra collaborazione, soprattutto in settori strategici, come la transizione energetica, le infrastrutture, l’approvvigionamento di materie prime critiche, il trasporto aereo, lo spazio”.
Infine, la Premier Meloni ha evidenziato la condivisione politica con il Presidente Milei, in quanto entrambi si battono per “difendere l’identità dell’Occidente, i punti cardine della sua civiltà, la libertà e l’uguaglianza delle persone, la democraticità dei sistemi, la sovranità delle Nazioni”.
A seguire, la Presidente del Consiglio ha tenuto un intervento al Teatro Coliseo di Buenos Aires, nel quale ha ribadito il profondo legame tra Italia e Argentina: “Io non avrei potuto concludere la mia prima visita ufficiale in Argentina e la mia prima visita in America Latina senza passare del tempo con voi in questo magnifico teatro che, come veniva ricordato, è uno dei simboli del legame tra Italia e Argentina. Perché Italia e Argentina sono due Nazioni sorelle, sono Nazioni sorelle di una fratellanza che è cominciata ancora prima che l’Italia e l’Argentina guadagnassero la loro indipendenza. Una fratellanza che è stata costruita dall’amore, dalla dedizione, dal sacrificio di quegli italiani che nonostante fossero lontani da casa, non hanno mai dimenticato le loro origini e hanno continuato a tramandare quella tradizione di generazione in generazione. Così l’Italia, per quelle milioni di persone che discendono dai italiani, anche per quelle che in Italia non sono magari mai state, continua a essere, per usare la definizione di un eroe del nostro risorgimento, la patria del cuore, una casa, perché la casa è quel posto che i tuoi piedi possono lasciare ma il tuo cuore non lascia mai. Quel legame è la base di quello che oggi ancora può essere un rapporto molto forte tra Italia e Argentina, deve essere un rapporto molto più forte tra Italia e Argentina, però ancora prima voglio dire che quel legame che voi avevate con la vostra casa, con la vostra madrepatria, non è mai stato un impedimento, no? Perché l’identità, alla fine, non è mai un limite, non è mai un fardello, è sempre un valore aggiunto, quel legame non vi ha reso più deboli, ma vi ha reso più forti, non vi ha isolato, ma vi ha dato gli strumenti per integrarvi meglio. È stato quel legame, è stata quella identità, è stata quella consapevolezza a consentirvi di contribuire alla crescita di questa comunità, come avete saputo fare. Quel legame ancora oggi può e deve fare la differenza per l’Italia come per l’Argentina, perché, diciamoci la verità, voi avete sempre fatto la vostra parte, la politica forse non l’ha fatto sempre. Allora, io sono qui soprattutto per colmare quell’assenza, per riannodare, rafforzare i fili di questo rapporto. Ne ho parlato a lungo con il Presidente Milei, il rapporto tra i nostri Governi deve saper riflettere questo legame. Io fondamentalmente sono qui soprattutto per dirvi una cosa, non so se vi sia mai capitato di non sentirvi, come posso dire, abbastanza supportati dall’Italia, non so se possa addirittura esservi capitato, non credo, di pensare di non essere sufficientemente considerati se fosse mai accaduto, voglio dirvi che non accadrà di nuovo. Voglio dirvi che l’Italia ci sarà perché è importante per voi, ma perché è importante per lei. I nostri italiani, figli di italiani sparsi nel mondo, sono la più straordinaria rete diplomatica che noi abbiamo mai avuto e dobbiamo saper fare per loro quello che loro hanno saputo fare per noi. Quindi questa è una promessa che vi faccio per oggi e per il futuro. Viva l’Italia, viva l’Argentina, viva il nostro legame”.
Intanto, sempre ieri, a Roma, il Senato ha approvato in via definitiva, con 83 voti favorevoli, 47 contrari e un astenuto, il nuovo Codice della Strada.
Il provvedimento in 36 articoli, prevede per il capitolo Sicurezza, l’inasprimento delle sanzioni per chi guida sotto l’effetto di alcol e /o droga. Con un tasso alcolemico tra 0,5 e 0,8 grammi per litro, infatti, la sanzione da 573 euro potrà arrivare fino a 2.170 euro, cui si aggiunge il ritiro della patente da 3 fino a 6 mesi; con un tasso alcolemico maggiore, fino a 1,5 grammi per litro, oltre alla sanzione da 800 euro fino a i 3.200 euro, è previsto il ritiro della patente da 6 mesi a 1 anno e fino a 6 mesi di carcere. Con un tasso alcolemico oltre gli 1,5 grammi per litro, la sanzione è tra i 3500 euro fino a 6000 euro, la sospensione della patente da 1 a 2 anni e il carcere da 6 mesi a 1 anno.
Per i recidivi, poi, è previsto l’obbligatorietà dell’alcolock, il dispositivo(un etilometro collegato al motore della macchina) che impedisce l’avvio del motore dell’auto qualora il guidatore/guidatrice sia in stato di ebrezza.
In caso di positività al test antidroga, è prevista la sospensione immediata della patente e la revoca di 3 anni in caso di conferma dei risultati.
Più stringenti anche le norme in caso di guida con lo smartphone. Per chi verrà colto ad usare lo smartphone mentre guida è prevista una multa che va da un minimo di 250 euro a un massimo di 1.100 euro, cui si aggiunge la sospensione della patente per una settimana, se si hanno almeno 10 punti; in caso contrario, la sospensione è di quindici giorni. Qualora si sia recidivi, la multa arriva fino a 1.400 euro, con la sospensione della patente fino a 3 mesi,cui si aggiunge la decurtazione dei punti della patente tra 8 e i 10 in una volta sola. In caso in cui si causino incidenti, è previsto il raddoppio dei tempi.
Quanto al capitolo velocità e autovelox, chi supera di oltre 10 chilometri orari (senza raggiungere i 40) i limiti di velocità pagherà una multa tra i 173 euro e i 694 euro; se la violazione sarà compiuta entro un centro abitato e per due volte in un anno, l’importo salirà da 220 euro a 880 euro. Chi riceverà più contestazioni nello stesso tratto stradale , gestito dallo stesso ente e nell’arco di un’ora, dovrà pagare solo quella più grave, aumentata di un terzo.
I neopatentati e le neopatentate, non potranno guidare gli autoveicoli con una potenza superiore ai 75 chilowatt per tonnellata e le autovetture oltre i 105 chilowatt/tonnellata per 3 anni dopo l’esame.
Per quanto riguarda le biciclette, gli automobilisti dovranno mantenere un metro e mezzo di distanza dalla due ruote che intendono sorpassare; per i monopattini, è previsto l’obbligo della targa, del casco e dell’assicurazione. Inoltre, i monopattini non potranno circolare in contromano e su strade extraurbane che hanno limiti di velocità superiori ai 50 chilometri orari.
In ultimo, introdotta la revoca o la sospensione della patente fino a 1 anno per chi abbandona gli animali per strada e se tale comportamento causerà un incidente mortale o con feriti è previsto il carcere fino a 7 anni.
Soddisfazione per l’approvazione del nuovo Codice della Strada, è stata espressa dal Vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Salvini, promotore della riforma ,il quale ha dichiarato: “Più sicurezza sulle nostre strade. Finalmente, dopo decenni, abbiamo aggiornato le regole del Codice della Strada per garantire prevenzione, più tutela delle due ruote, stop ai monopattini selvaggi e linea dura contro chi usa il telefonino alla guida, contro chi si droga ed è ubriaco recidivo al volante e contro i criminali che abbandonano gli animali lungo le strade”.
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