di Federica Marengo giovedì 3 ottobre 2024
-L’agenda della Presidente del Consiglio Meloni e del Governo, nelle ultime ore, è stata scandita dalla guerra in Medio Oriente e dalla serie di eventi susseguitisi, legati all’allargamento del conflitto da Gaza al Libano, che hanno portato ieri alla convocazione d’urgenza di un G7 in conferenza telefonica e all’istituzione di un tavolo permanente a Palazzo Chigi per monitorare la situazione.
Tuttavia, la Premier Meloni continua a lavorare anche a dossier di politica interna. Nella mattinata di ieri, infatti, si è svolto a Palazzo Chigi, preceduto dalle comunicazioni della Presidente Meloni proprio sull’aggravarsi della crisi mediorientale, il Consiglio dei Ministri che ha varato alcuni provvedimenti, tra cui un decreto contenente disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale, nonché dei relativi procedimenti giurisdizionali.
Il provvedimento, varato insieme con un decreto legislativo per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2022/868 del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 maggio 2022, relativo alla governance europea dei dati e che modifica il regolamento (UE) 2018/1724 e con un decreto legislativo per l’adeguamento della disciplina sanzionatoria prevista dal testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa tenutasi sempre a Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei Ministri dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Mantovano, dal Vicepremier e ministro per gli Affari Esteri e la Cooperazione internazionale Tajani e dalla ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Calderone.
Il testo di legge sui flussi introduce nuove norme sull’ingresso e la permanenza dei lavoratori/lavoatrici stranieri in Italia, con l’obiettivo, spiegato dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Mantovano, di “semplificare il più possibile, abbattere i tempi, dare delle regole certe ed evitare le truffe”, causate dal sistema fino ad oggi in vigore.
Pertanto, il decreto prevede che sia irricevibile la domanda del datore di lavoro che nel triennio precedente non abbia sottoscritto il contratto di soggiorno all’esito di una precedente domanda accettata per l’ingresso in Italia di un migrante.
Inoltre, si stabilisce che il contratto di soggiorno per il lavoratore/lavoratrice straniero che arriva in Italia sia sottoscritto per via telematica in modo da rispettare il termine di 8 giorni previsto per legge, ma non sempre rispettato.
Il provvedimento, poi, prevede click day separati , a seconda della tipologia di lavoratori/lavoratrici e un tetto massimo di richieste per ciascun datore di lavoro, fissato a tre istanze. Il Governo , però, ha in previsione il passaggio a una programmazione regionale dei click day , per poi procedere alla totale abolizione.
Quanto ai lavoratori stagionali con il contratto scaduto, il decreto stabilisce che il lavoratore/lavoratrice possa restare in Italia con un permesso di 60 giorni in più, in attesa di sottoscrivere un nuovo contratto. Inoltre, vi è la possibilità di convertire il contratto di lavoro stagionale in contratto di lavoro a tempo determinato o indeterminato, senza incidere sulle quote dei decreti flussi.
Il provvedimento introduce anche nuove forme di tutela per i lavoratori/lavoratrici stranieri vittime di caporalato. A chi denuncia casi di sfruttamento o collabora attivamente nell’attività di accertamento verrà dato un permesso di soggiorno della durata iniziale di sei mesi rinnovabile per un ulteriore anno e prorogabile ulteriormente. Ampliata anche la platea dell’assegno di inclusione, che verrà riconosciuto anche alle vittime di sfruttamento.
Nel 2025, poi, in via sperimentale, verranno rilasciati 10 mila ulteriori visti d’ingresso per badanti.
Introdotta, invece, una stretta per le domande di lavoratori/ lavoratrici provenienti da Paesi caratterizzati da un elevato rischio di presentazione di domande corredate da documentazione contraffatta o in assenza di presupposti di legge.
Riguardo al capitolo Ong, il provvedimento stabilisce una stretta sugli aerei delle Organizzazioni non governative che pattugliano il Mediterraneo per individuare barche di migranti in difficoltà. Il personale delle Ong a bordo degli aerei dovrà avvertire immediatamente e con priorità gli enti competenti per l’area di eventuali incidenti in mare, attenendosi alle loro indicazioni. In caso di violazione, è prevista una multa fino a 10 mila euro, oltre al fermo dell’aereo.
Nel decreto, poi, è presente una norma, che consente la visione del cellulare dei migranti che arrivano in Italia per garantire l’identificazione e al minimo la provenienza geografica. I dati a cui le autorità potranno accedere saranno soltanto quelli finalizzati all’identificazione o all’accertamento della provenienza, con divieto, specificato nella nuova norma, di accesso alla corrispondenza e a qualsiasi forma di comunicazione.
Nel corso dell’operazione di identificazione sarà poi possibile la presenza di un mediatore/mediatrice culturale. Dell’operazione sarà redatto un verbale e tale operazione dovrà essere autorizzata dall’autorità giudiziaria.
Infine, riguardo ai richiedenti asilo, questi ultimi collaboreranno con le autorità italiane per l’accertamento della loro identità, esibendo o producendo gli elementi in possesso anche se detenuti sui dispositivi elettrici mobili relativi all’identità, all’età e alla cittadinanza.
Introdotta una riduzione da 14 a 7 giorni per fare ricorso contro il rigetto della domanda di asilo e il trattenimento del richiedente asilo, qualora non abbia consegnato il passaporto o altro documento in corso di validità o non presti idonea garanzia finanziaria o nelle more del perfezionamento della procedura concernente la prestazione della garanzia finanziaria.
Tornando all’agenda di Governo, nella giornata di ieri, la Premier Meloni, prima di presiedere la conferenza telefonica del G7 sugli ultimi sviluppi della guerra in Medio Oriente , ha incontrato a Palazzo Chigi il Presidente di Microsoft, Brad Smith. Al centro del colloquio, di cui ha dato conto la Presidenza del Consiglio in una nota (leggibile sul sito governo.it): “l’ investimento che Microsoft ha annunciato di realizzare in Italia per incrementare i data center necessari per sostenere la crescente richiesta di servizi di intelligenza artificiale; il consolidamento del ruolo dell’Italia come hub digitale nel Mediterraneo, anche in linea con le priorità del Piano Mattei per l’Africa e la Partnership for Global Infrastructure and Investment (PGII), lanciata in ambito G7 e le prospettive dello sviluppo tecnologico e informatico globale, con particolare riferimento allo sviluppo dell’intelligenza artificiale, alle opportunità da cogliere e ai rischi da prevenire”.
Nel pomeriggio di oggi, invece, la Presidente del Consiglio Meloni ha incontrato a Palazzo Chigi il Presidente della Repubblica del Kyrgyzstan, Sadyr Japarov, con cui ha discusso dei principali temi dell’agenda regionale ed internazionale e con cui sono state siglate delle intese bilaterali nei settori della cooperazione in materia di giustizia e di cultura ed è stata adottata una dichiarazione congiunta in cui si esprime la volontà di approfondire i canali di dialogo e la collaborazione negli ambiti di comune interesse. Il Governo italiano ,poi , ha confermato l’impegno nel continuare a rafforzare la cooperazione con gli Stati dell’Asia Centrale.
Sempre nella giornata di oggi, ma a Mirabella Eclano , in Irpinia, sito Unesco, si è svolta la prima giornata dei lavori del G7 dei ministri e delle ministre dell’Interno , apertasi ufficialmente ieri con l’arrivo delle delegazioni e , presieduto, nell’ambito della presidenza di turno dell’Italia, dal ministro dell’Interno Piantedosi.
Presenti, oltre i ministri e le ministre degli Interni di Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti , anche il Vice Presidente della Commissione europea e la Commissaria per gli Affari Interni, i Ministri di Algeria e Libia, il Vice Ministro tunisino e i rappresentanti di Interpol, Oim, Unhcr, Unodc.
La prima sessione dei lavori, si è aperta questa mattina con l’intervento del ministro Piantedosi, incentrato sul tema della sicurezza in relazione agli scenari internazionali in continua evoluzione, ovvero la sicurezza interna alla luce del rischio terrorismo e delle guerre in atto in Ucraina e in Medio Oriente.
Il titolare del Viminale , quindi, nel suo intervento, ha sottolineato : “L’allerta è già alta da tempo. Questi due conflitti stanno continuando a generare una polarizzazione all’interno delle nostre società, incrementando il rischio che alcuni soggetti aderiscano a ideologie violente ed estremistiche , andando a commettere atti terroristici nei nostri territori. Dobbiamo affinare le nostre capacitò di prevenire e rispondere a queste minacce”.
Poi, in merito alle polemiche scaturite dai divieti alle manifestazioni pro Palestina organizzate per il 5 ottobre , Piantedosi ha detto: “Cercheremo di gestire tutto contemperando la doverosa garanzia della libertà di espressione di chiunque, ma garantendo comunque la sicurezza dei cittadini”.
Nel primo pomeriggio, invece, si è svolta la seconda sessione dei lavori, incentrata sulla sicurezza nella sua dimensione cyber e sul tema delle criptovalute, mentre a seguire, la terza sessione ha visto i ministri e le ministre dell’Interno a confronto sulla prevenzione e sul contrasto delle reti criminali internazionali responsabili della diffusione delle droghe sintetiche, in particolare del Fentanyl.
In chiusura della prima giornata, la “cena di lavoro” è stata incentrata sui rischi e le opportunità nei campi di applicazione dell’intelligenza artificiale (IA). Nella stessa serata , la Banda musicale della Polizia ha suonato brani di carattere sinfonico.
Domani, nella seconda giornata, a cui parteciperanno anche i ministri dell’Interno dei Paesi terzi, i temi al centro dei lavori saranno: i flussi migratori e le strategie di contrasto al traffico di esseri umani. In conclusione, il ministro dell’Interno Piantedosi terrà una conferenza stampa.
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