di Federica Marengo martedì 1° ottobre 2024
-Dopo l’allargamento della guerra in Medio Oriente con le incursioni di terra dell’esercito israeliano “mirate e limitate” in Libano, contro Hezbollah, e la risposta dell’Iran, la Presidente del Consiglio Meloni ha rilasciato, tramite una nota di Palazzo Chigi, delle dichiarazioni sulla situazione nel Paese dei Cedri.
La Premier, quindi, ha fatto sapere: “Sto seguendo da vicino la drammatica situazione in Libano in contatto costante con i Ministri della Difesa e degli Esteri. La protezione dei civili resta la priorità così come garantire la sicurezza dei militari del contingente italiano di UNIFIL presenti nel sud del Libano. L’Italia continuerà a lavorare con i suoi alleati per la stabilizzazione del confine tra Israele e Libano e il ritorno degli sfollati alle proprie case. Una de-escalation a livello regionale è urgente e necessaria e l’Italia continuerà a fare la sua parte anche in qualità di Presidente del G7”.
Ciò, poi, è stato ribadito in una conversazione telefonica avuta dalla Presidente del Consiglio con il Premier del Libano Mikati, di cui, sempre Palazzo Chigi, ha dato conto in una nota: “Nel rinnovare la vicinanza dell’Italia al Libano e al popolo libanese e nel ricordare i primi aiuti immediati alla popolazione civile stanziati ieri dal Governo, il Presidente del Consiglio ha ribadito l’impegno italiano per un cessate il fuoco e una soluzione diplomatica al conflitto che permetta agli sfollati di tornare alle proprie case. L’Italia, anche quale Presidenza di turno del G7, continuerà a lavorare per una de-escalation a livello regionale. Il Presidente Meloni ha infine ricordato il ruolo cruciale dei militari italiani presenti nel sud del Libano all’interno della missione UNIFIL, sottolineando l’importanza della loro sicurezza”.
Intanto, il Vicepremier e ministro degli Esteri, Tajani, che ieri ha partecipato in videoconferenza a un incontro straordinario dei Ministri degli Esteri dell’Unione Europea incentrato sugli ultimi sviluppi in Medio Oriente, ha esposto in cinque punti principali la sua posizione: “Nuovi aiuti umanitari alla popolazione libanese; possibilità di evacuazione coordinata dei cittadini italiani ed europei dal Libano; sostegno ed eventuale rafforzamento della missione Unifil, a fronte della richiesta fatta a Israele di salvaguardia per i militari Onu; conferma della richiesta di cessate-il-fuoco e sostegno ad un accordo politico per l’elezione del nuovo presidente in Libano”.
Inoltre, come si legge in un comunicato della Farnesina: “Il Ministro ha confermato la forte preoccupazione del Governo italiano per le conseguenze del conflitto in corso sulla popolazione”, dichiarando: “L’Italia è in prima linea per alleviare le sofferenze dei civili. Oltre alle iniziative in favore della popolazione palestinese, abbiamo stanziato altri 17 milioni di euro per rispondere all’esigenze della popolazione sfollata”.
A tal proposito, il Vicepremier e ministro Tajani ha deciso di “attivare presso la Farnesina una iniziativa di coordinamento per gli aiuti al Libano allargata alla società civile italiana e ha riferito ai colleghi UE quanto emerso nel colloquio telefonico con il Ministro degli Esteri israeliano Katz, in particolare con la richiesta di rispetto del ruolo e della sicurezza dei militari Onu impegnati nella missione UNIFIL al confine fra Israele e Libano”.
Il Ministro Tajani ha ricordato che “l’impegno diplomatico e militare italiano per la stabilità del Libano continuerà e l’Italia è pronta a rafforzare il sostegno alla missione UNIFIL”, sottolineando come “sia cruciale il cessate il fuoco e il ripristino della tranquillità lungo la linea Blu: in occasione della riunione G7 di New York della scorsa settimana, infatti, le parti sono state invitate a dare piena attuazione alla risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza”.
Per il Vicepremier e ministro Tajani, “la UE deve favorire una svolta politica in Libano per risolvere la crisi politica che da mesi impedisce l’elezione del Presidente della Repubblica libanese e, di conseguenza, permettere al Governo di libanese di ritornare a operare in piena efficacia”.
Infine, in merito alla presenza di cittadini italiani ed europei in Libano, Tajani ha informato i colleghi del fatto che “molti italiani hanno già lasciato il Paese”, ma che “il Governo è pronto ad eventuale assistenza in caso di evacuazione d’urgenza”, suggerendo di “coordinare gli sforzi a livello UE per la protezione di tutti i cittadini dell’Unione che potessero trovarsi in difficoltà”.
Riguardo alla situazione in Libano, come riportato da una nota del ministero della Difesa, il ministro Crosetto, invece, ha dichiarato: “Sto seguendo personalmente, istante per istante, l’evoluzione della situazione nel Sud del Libano ove, nelle ultime ore, abbiamo assistito ad una ulteriore intensificazione degli scontri. Sono in costante contatto con il Comandante del contingente nazionale, con il Capo di Stato Maggiore della Difesa, con il Comandante Operativo di Vertice Interforze. Ho mantenuto anche costanti contatti con la parte israeliana e libanese. Tutti ci auguriamo che la ragione prevalga e non si estenda ulteriormente un conflitto già drammatico. Abbiamo chiesto che le operazioni di Israele siano limitate e mirate ai soli obiettivi militari, evitando di coinvolgere la popolazione, già duramente provata ed il contingente Unifil.
Da mesi, come Governo Italiano, abbiamo rappresentato in ogni sede che sarebbe stato necessario dare effettiva ed immediata attuazione alla Risoluzione dell’ONU 1701 (che prevede una fascia di territorio a sud del Litani ed a nord della Blue Line in cui siano presenti solo le armi delle Forze Armate Libanesi e di UNIFIL) anche modificando regole di ingaggio che non aveva dato i frutti auspicati”.
Quanto al personale militare italiano, il ministro della Difesa Crosetto ha fatto sapere che quest’ultimo “ha raggiunto le posizioni protette e al momento si trova precauzionalmente nei bunker UNIFIL”, evidenziando che esso: “ non è un obiettivo diretto degli attacchi, ma non bisogna sottacere che l’aumento del livello e dell’intensità degli scontri rende la situazione delicata”.
In conclusione, il ministro Crosetto ha affermato di “aver tenuto informati e che terrà informati degli ulteriori sviluppi la Presidenza della Repubblica, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ed il Collega Tajani”.
Sul fronte delle Opposizioni, i partiti di centrosinistra chiedono che la Premier Meloni tenga un’Informativa urgente alle Camere in merito alla situazione in Medio Oriente. Per la segretaria del Pd, Schlein e il responsabile Esteri dem Provenzano , infatti: “L’esercito israeliano deve ritirarsi dal territorio libanese. La sovranità territoriale non può essere violata, il diritto internazionale deve valere sempre. Non possiamo rassegnarci all’orrore quotidiano. L’Europa e la comunità internazionale non possono restare a guardare in silenzio. Diciamo basta ai bombardamenti di Netanyahu e ai lanci di missili di Hezbollah. Deve cessare il fuoco a Gaza e in Libano, per preservare la popolazione, liberare gli ostaggi e riaprire lo spazio della politica, per riaffermare il rispetto delle risoluzioni delle Nazioni Unite e della legalità internazionale, per ristabilire la sicurezza e la piena operatività della Missione Unifil. Al nostro contingente militare impegnato nella missione di pace e agli operatori umanitari presenti in Libano rinnoviamo la nostra gratitudine e vicinanza. Chiediamo al Governo di riferire con urgenza alle Camere e di attivarsi al massimo per garantire la sicurezza di tutti i cittadini ancora presenti in Libano e di valutare, anche nell’ambito di un’iniziativa europea e in collaborazione con le organizzazioni della società civile, l’apertura di corridoi umanitari”.
Dal M5S, il leader Conte, ha scritto in un post su Facebook: “Il Diritto è sospeso, la Politica è completamente sparita. Noi del Movimento 5 Stelle non ci rassegneremo mai a tutto questo e faremo di tutto, in ogni sede, per contrastare questo declino dell’umanità, questa spirale di morte e di distruzione. Questo per noi significa essere “progressisti””.
Intanto, vietato dalla Questura il corteo pro Palestina in programma a Roma per sabato pomeriggio 5 ottobre, ovvero a quasi un anno dall’attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre 2023, ma i manifestanti e promotori hanno fatto sapere che saranno ugualmente in piazza e che ricorreranno al Tar.
Il ministero dell’Interno ,però, con il ministro Piantedosi ha ribadito la correttezza della decisone presa, motivando la scelta: “Ho letto che qualcuno in barba al divieto pensa di manifestare, vedremo: esiste una posizione di principio e una operativa. Le notizie che arrivano da quel fronte, anche libanese, non sono rassicuranti. Noi non vietiamo quasi mai le manifestazioni. Però ,in questo caso, con preavvisi che in maniera più o meno allusiva tendevano a celebrare la data del 7 ottobre come l’esaltazione di un eccidio, francamente non era possibile lasciar fare”.
Innalzate, quindi, le misure di protezione sui 205 siti sensibili presenti sul territorio italiano.
Riguardo alla politica interna e ai dossier economici, la Premier Meloni,ieri, ha incontrato a Palazzo Chigi il Presidente e Amministratore Delegato del fondo d’investimento statunitense BlackRock, Larry Fink. Come spiega la Presidenza del Consiglio in una nota: “Il colloquio fa seguito alla partecipazione dell’AD Fink all’evento tenutosi lo scorso giugno nel corso del Vertice G7 di Borgo Egnazia sulla Partnership for Global Infrastructure and Investment (PGII) co-presieduto dal Presidente del Consiglio Meloni e dal Presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Nel corso del colloquio, i due interlocutori hanno avuto un approfondito scambio di vedute su possibili investimenti del Fondo USA in Italia nell’ambito dello sviluppo di ‘data center’ e delle correlate infrastrutture energetiche di supporto. Il Presidente del Consiglio ha, inoltre, condiviso con l’AD Fink le opportunità di investimento nel campo delle infrastrutture nazionali di trasporto e in altri settori di natura strategica. È stato concordato come immediato seguito operativo la costituzione di un ristretto gruppo di lavoro, coordinato da Palazzo Chigi, dedicato all’attuazione dei progetti da sviluppare in collaborazione. Nell’illustrare la priorità annessa allo sviluppo di un nuovo partenariato paritario con il Continente africano e l’istituzione di nuovi strumenti di finanziamento per progettualità condivise con le Nazioni africane, si è discusso di ulteriori strumenti finanziari multilaterali nell’ambito della finanza climatica.
Infine, nel corso della riunione è stato affrontato anche il tema della ricostruzione dell’Ucraina, in vista della Conferenza che si terrà in Italia nel 2025”.
Sul fronte dei lavori parlamentari, via libera del Senato con 98 voti a favore, 66 contrari e un astenuto, alla fiducia posta dal governo sul Decreto Omnibus, che ora passa alla Camera per la conversione definitiva in legge entro l’8 ottobre, ma l’ok dell’Aulla è già stato fissato per domani.
Il provvedimento prevede una serie di misure, tra cui : il ravvedimento speciale per gli anni 2018-2022 per i contribuenti che aderiscono al concordato preventivo biennale entro il 31 ottobre.
I contribuenti potranno aderire versando l’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi , delle relative addizionali e dell’imposta regionale sulle attività produttive, parametrata al livello di affidabilità fiscale e un’imposta sostitutiva dell’Irap al 3,9%.
Il versamento di tale imposta sostitutiva dovrà essere effettuato in un’unica soluzione entro il 31 marzo 2025 oppure procedere al pagamento rateale in un massimo di 24 rate mensili di pari importo, maggiorate di interessi calcolati al tasso legale con decorrenza dal 31 marzo 2025.
In caso di pagamento rateale, l’opzione per ciascuna annualità , si perfeziona mediante il pagamento di tutte le rate, mentre il pagamento di una delle rate , diverse dalla prima, entro il termine di pagamento della rata successiva, non comporta la decadenza del beneficio della rateazione.
Previsto, inoltre, più tempo per i controlli per chi decade: un anno in più (fino al 31 dicembre 2025) per chi aderisce solo al concordato preventivo, e tre anni (fino al 31 dicembre 2027) per chi aderisce al ravvedimento.
La norma si pone come obiettivo quello di rendere il concordato preventivo biennale con il Fisco riservato alle Partite Iva più attrattivo, in modo da reperire le risorse per estendere il taglio delle aliquote Irpef anche al ceto medio.
Altra misura contenuta nel Decreto Omnibus, sono le erogazioni veloci per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Si tratta di una semplificazione del procedimento di erogazione delle risorse destinate al finanziamento degli investimenti del PNRR, assicurando così la liquidità necessaria per i pagamenti di competenza dei soggetti attuatori del Piano.
Quindi, le amministrazioni ,cui fanno capo gli interventi, dovranno erogare entro 30 giorni dall’acquisizione delle richieste di erogazione una somma pari fino al 90% del costo dell’intervento.
I soggetti attuatori dovranno poi attestare l’ammontare delle spese risultanti dall’avanzamento degli investimenti, mentre le amministrazioni dovranno effettuare tutti i controlli prima dell’erogazione del saldo finale.
Due emendamenti del governo al testo, poi, introducono una stretta in materia di pirateria Tv, anche in ambito sportivo. Il primo emendamento prevede che anche i fornitori dei servizi Vpn e quelli di Dns pubblicamente disponibili abbiano l’obbligo di bloccare l’accesso ai contenuti diffusi abusivamente.
Il secondo emendamento, invece, prevede l’introduzione della pena del carcere fino a un anno per chi presti servizi di accesso alla rete pur essendo a conoscenza di condotte penalmente rilevanti: questi hanno l’obbligo di segnalare immediatamente gli abusi all’autorità giudiziaria o alla polizia giudiziaria.
Riguardo al capitolo bonus, il Decreto Omnibus introduce il “bonus Natale”, ovvero l’indennità esentasse di 100 euro con la tredicesima. Per accedere al bonus bisognerà avere un reddito fino a 28 mila euro da lavoratore dipendente a tempo indeterminato, con coniuge e almeno un figlio fiscalmente a carico (o in nuclei monogenitoriali con un figlio a carico) , e una sufficiente capienza fiscale. Sono escluse, causa norma pregressa non modificata, le famiglie di fatto. La misura è rivolta a 1,1 milione di italiani per una spesa di 100, 3 milioni di euro.
Sempre in materia di bonus, incrementato poi di 2 milioni di euro , il bonus psicologo, il cui stanziamento sale a 12 milioni in totale per tutto il 2024. Il bonus è erogato da Inps ed è riconosciuto per un importo fino a 50 euro per ogni seduta.
Un emendamento al decreto, introduce anche un contributo straordinario , con dotazione di 10 milioni di euro per il 2024, per gli allevatori alle prese con i danni prodotti dalla peste suina. Il suddetto contributo a titolo di sostegno dipende dall’entità del danno economico subito, sulla base dei requisiti, delle condizioni e delle procedure individuate dai Dm dell’Agricoltura del 28 luglio 2022, del 29 settembre 2023 e del 29 dicembre 2023.
Tali contributi sono subordinati al rispetto delle regole Ue sugli aiuti di Stato nel settore agricolo e agroalimentare e all’Agea è riconosciuto un importo del 2% dei contributi erogati come rimborso per le spese di gestione.
Quanto al Turismo, dal 1° gennaio 2025, caravan, case mobili per vacanze e tutti i mezzi mobili di pernottamento su ruote che si trovano in strutture ricettive turistiche all’aperto, non saranno più considerati un bene immobile, ma saranno irrilevanti ai fini catastali.
Esteso di un anno , il periodo nel quale le risorse derivanti da operazioni di rinegoziazione dei mutui possono essere utilizzate dagli enti territoriali senza vincoli di destinazione.
Il Decreto Omnibus prevede anche una norma sui rifiuti della Sicilia con la quale si rafforzano i poteri del Commissario straordinario che vengono allineati ai poteri degli analoghi Commissari straordinari, come il Commissario per la gestione dei rifiuti della Capitale.
Infine, riguardo alla Fondazione Santa Lucia, il provvedimento stabilisce il diritto di prelazione nell’acquisto dell’ospedale specializzato in riabilitazione neuromotoria alla Fondazione Enea Tech e Biomedical, che agisce attraverso la costituzione di un soggetto no profit partecipato dalla Regione Lazio.
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