di Federica Marengo giovedì 5 dicembre 2024

-Nel pomeriggio di ieri, la Presidente del Consiglio Meloni ha incontrato a Palazzo Chigi il Premier ungherese Orban. Al centro del colloquio, come si legge nel comunicato stampa congiunto, rilasciato al termine dell’incontro, diverse questioni, a cominciare dalla Presidenza semestrale di turno del Consiglio dell’Unione europea assunta dall’Ungheria, per la quale la Premier si è congratulata con l’omologo, “in particolare per l’adozione della dichiarazione di Budapest sulla competitività, oltre all’apertura del primo capitolo dei negoziati di adesione con l’Albania e i progressi fatti con Bulgaria e Romania per quanto riguarda l’ampliamento dell’area Schengen”.
Poi, sulla scorta dei colloqui avuti nel corso dell’ultima visita di Orban a Roma, è stato ribadito da parte di entrambi, “l’impegno a promuovere ulteriormente il partenariato bilaterale” ed è stata espressa soddisfazione “per i proficui rapporti commerciali (scambi dal valore di 14 miliardi di euro nel 2023), e la volontà di rafforzare ulteriormente gli investimenti e il commercio, soprattutto nei settori delle infrastrutture e dell’energia”.
Quanto ai temi internazionali, in merito ai quali “I due Capi di Governo confidano di continuare a rafforzare il dialogo politico e a coordinarsi reciprocamente”, si è parlato della situazione in Medio Oriente; “del loro sostegno a una pace giusta e duratura in Ucraina basata sui principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale, e del loro impegno per la ricostruzione in vista della prossima Ukraine Recovery Conference che sarà ospitata dall’Italia nel luglio 2025”.
Inoltre, “I due Leader hanno espresso soddisfazione per l’eccellente livello di cooperazione raggiunto in ambito NATO nei settori della sicurezza e della difesa, in particolare attraverso il supporto al battaglione multinazionale a guida ungherese da parte delle Forze Armate italiane (260 soldati). Hanno confermato che continueranno a garantire la presenza a supporto delle iniziative della NATO e dell’UE per la stabilizzazione dei Balcani occidentali, e hanno ribadito il loro forte sostegno al processo di allargamento dei Paesi della regione”.
Infine, si è parlato “dell’importanza di contrastare la migrazione irregolare”, auspicando “un rafforzamento della cooperazione con i Paesi di origine e di transito, per affrontare le cause profonde e per combattere il traffico e la tratta di essere umani al fine di prevenire perdite di vite e le partenze irregolari” e , condividendo “l’urgenza di un quadro giuridico aggiornato per facilitare, aumentare ed accelerare i rimpatri dall’Unione europea, con particolare attenzione al consolidamento del concetto di Paesi di origine sicuri”.
Sottolineata, poi, “l’importanza di esplorare nuove modalità per prevenire e contrastare la migrazione irregolare, nel rispetto del diritto UE e internazionale, sulla base del percorso avviato dall’accordo Italia-Albania”.
Nella mattinata di oggi, invece, la Presidente del Consiglio Meloni avrebbe dovuto incontrare a Palazzo Chigi il Premier francese Barnier , in carica da tre mesi , per la sua prima visita di Stato, ma la visita è stata annullata dopo l’approvazione da parte dell’Assemblea nazionale francese della mozione di sfiducia presentata contro il suo governo, che ne ha decretato la caduta.
Nel pomeriggio, quindi, la Premier ha ricevuto a Palazzo Chigi il neo Vicepresidente esecutivo della Commissione europea per la Coesione e le riforme, Raffaele Fitto. Come si legge nella nota della Presidenza del Consiglio, “È la prima volta che il Presidente Meloni incontra Raffaele Fitto nelle nuove funzioni di Vicepresidente della Commissione europea. Al centro del colloquio, le sfide future della Commissione europea, a partire dalla realizzazione delle riforme e degli investimenti di lunga durata che contribuiscano a rafforzare la crescita europea. Il Presidente Meloni ha assicurato il contributo pragmatico dell’Italia al lavoro che la Commissione dovrà svolgere per i prossimi cinque anni”.
Diversi saranno poi gli incontri istituzionali che la Presidente Maloni terrà nella prossima settimana: mercoledì 11 dicembre, la Premier incontrerà i Reali di Spagna; venerdì 13 dicembre il Presidente dell’Autorità Nazionale palestinese; il 14 dicembre il Primo Ministro libanese Mikati e il Presidente della Repubblica argentina Milei.
Intanto, sul fronte dei lavori parlamentari, ieri, il Senato ha approvato in via definitiva, con 99 voti a favore, 65 contrari e un astenuto, il decreto flussi in materia di ingressi dei lavoratori stranieri, tutela e assistenza alle vittime di caporalato, gestione dei flussi migratori e protezione internazionale e definizione dei Paesi sicuri.
Tra le misure principali del decreto, vi è la norma in base alla quale la competenza per i procedimenti di convalida del provvedimento di trattenimento o di proroga del trattenimento disposto dal questore nei confronti del richiedente protezione internazionale viene trasferita dalla Sezione specializzata del Tribunale alla Corte di Appello in composizione monocratica.
Per dare il tempo alle Corti d’Appello di organizzarsi, tale norma entrerà in vigore decorsi 30 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge.
Il testo stabilisce anche che il questore possa disporre l’accesso immediato ai dispositivi elettronici in possesso del cittadino straniero (cellulari, palmari, smartphone, tablet, notebook), se questi, rintracciato in occasione dell’attraversamento irregolare della frontiera o giunto in seguito di operazioni di salvataggio in mare, non collabora con le autorità per l’accertamento della sua identità.
Riguardo al ricongiungimento familiare, il decreto prevede come necessario il requisito del soggiorno legale per almeno due anni nel territorio nazionale per i cittadini stranieri e la conformità dell’alloggio, legata alla verifica del numero degli occupanti e ai requisiti minimi di superficie ed igienico-sanitari.
Quanto ai respingimenti, viene estesa la possibilità di disporre il respingimento con accompagnamento coattivo alla frontiera anche nei confronti dei cittadini stranieri rintracciati in operazioni di controllo alle frontiere, incluse quelle di soccorso in mare, e condotti nelle zone di transito e di frontiera individuate per l’applicazione delle procedure accelerate alle domande di protezione internazionale.
In merito alla protezione speciale, viene assegnata alla Commissione nazionale per il diritto di asilo la competenza in materia di revoca, che è ammessa se sussistono fondati motivi per ritenere che il cittadino straniero costituisca un pericolo per la sicurezza dello Stato.
Riguardo l’impugnazione dei provvedimenti in materia di protezione internazionale, in molteplici casi, vengono ridotti della metà i termini per l’impugnazione.
Ridotto poi da 60 a 10 giorni, il termine entro il quale può essere impugnato davanti al prefetto il provvedimento di fermo amministrativo delle navi Ong che soccorrono i migranti in mare.
In materia di regolamentazione dell’ingresso dei lavoratori/lavoratrici stranieri, il decreto prevede per il 2025 fino a 10.000 nulla osta al lavoro al di fuori delle quote annuali per colf e badanti e l’ aggiornamento delle quote di ingressi di lavoratori/lavoratrici stranieri stagionali : per i settori agricolo e turistico-alberghiero vengono aumentate a 110.000 (47.000 devono essere prioritariamente riservate ai lavoratori/lavoratrici del settore agricolo).
Al fine di ridurre i tempi di gestione e aumentare i controlli nel 2015, le procedure di richiesta di nulla osta e rilascio del permesso di soggiorno per motivi di lavoro saranno interamente digitalizzate .
Riguardo al click day, per migliorarne l’efficienza e ridurre la pressione sui sistemi informatici, viene introdotto un sistema per la gestione delle richieste di ingresso suddiviso per tipologia di lavoratori/lavoratrici.
In merito al Caporalato, accresciuta da 50 mila a 60 mila euro la sanzione massima prevista per le violazioni in materia di somministrazione di lavoro e di mercato del lavoro.
Previsto poi, per il lavoratore/lavoratrice straniero vittima di caporalato, che contribuisce utilmente alla emersione del reato e all’individuazione dei responsabili, il patrocinio a spese dello Stato, anche in deroga ai limiti di reddito previsti come condizione per l’ammissione al beneficio.
Consentito ai cittadini/cittadine stranieri fino al 2027 l’esercizio temporaneo, nel territorio nazionale, delle professioni sanitarie e di operatore socio-sanitario senza il riconoscimento delle rispettive qualifiche professionali conseguite all’estero.
In ultimo, elencati i Paesi sicuri per stabilire la fondatezza di una domanda di asilo. Essi sono: Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Capo Verde, Costa d’Avorio, Egitto, Gambia, Georgia, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Marocco, Montenegro, Perù, Senegal, Serbia, Sri Lanka e Tunisia. Prevista anche un’ informativa annuale del Governo sull’individuazione dei Paesi di origine sicuri, mediante una relazione trasmessa alle competenti Commissioni parlamentari.
Nella giornata di oggi, invece, dopo l’ok alla fiducia posta dall’esecutivo, via libera definitivo della Camera, con 151 voti a favore, 111 contrari e 4 astenuti, al decreto Fisco, collegato alla legge di Bilancio.
Il provvedimento prevede: la riapertura dei termini del Concordato preventivo biennale , scaduto il 31 ottobre, che di chiuderà il 12 dicembre (esclusi dalla remissione dei termini i soggetti con regime forfetario); l’estensione ai genitori single con reddito entro i 28mila euro del bonus Natale da 100 euro che arriverà con la tredicesima. Stanziati poi 20 milioni di euro in più per gli straordinari delle forze armate.
Rinviato dal 2 dicembre al 16 gennaio l’acconto delle imposte per le Partite Iva con ricavi fino a 170 mila euro; si potrà pagare in un’unica soluzione o anche in 5 rate. La proroga non riguarda il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi assicurativi dovuti all’Inail.
In ambito sanitario, introdotte misure per il taglio delle liste di attesa: le Regioni potranno recuperare le risorse non spese, stanziate durante l’emergenza Covid19 (2020-2021) per attuare i piani operativi di smaltimento.
Poi, nell’ottica di un riequilibrio tra le Regioni, della spesa sanitaria, viene introdotto il Payback farmaceutico. Il meccanismo prevede, nella determinazione di quanto assegnare alle Regioni ,che l’Agenzia nazionale per il farmaco tenga conto non solo del numero degli abitanti, ma anche dei rispettivi superamenti dei tetti di spesa, redistribuendo così gli importi alle Regioni.
Stanziati 4,7 miliardi per il credito di imposta Transizione 4.0, ovvero per gli investimenti utili alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi, mentre vengono aumentate di 343 milioni di euro le risorse per il patrimonio di Autostrade dello Stato, la società in-house del ministero delle Infrastrutture controllata dal Mef per la gestione di tratte autostradali.
In materia di trasporto pubblico locale, incrementato di 50 milioni per il 2024 il Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del servizio.
In arrivo , anche 3,7 milioni di euro per l’anno 2024 al Commissario straordinario nazionale per indennizzare le imprese della pesca e dell’acquacoltura di Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia e Veneto che hanno subito danni a causa della diffusione del granchio blu.
Infine, previsto l’aumento di 3 milioni di euro al tetto del 2×1000 per i contributi ai partiti.
©Riproduzione riservata