di Federica Marengo venerdì 28 giugno 2024
-A Bruxelles, il via libera alle nomine dei vertici UE è arrivato poco prima della mezzanotte, nel corso della seduta notturna del Consiglio europeo, dopo aver discusso della guerra in Ucraina e in Medio Oriente e aver approvato l’agenda strategica 2024-2029.
Indicata, quindi , per un secondo mandato alla presidenza della Commissione UE, Ursula Von der Leyen, che, ora, dovrà ottenere dal Parlamento Europeo il sì alla sua riconferma, nel voto a scrutinio segreto che dovrebbe tenersi fra il 18 e il 19 luglio.
E’ proprio la Presidente della Commissione UE in pectore, Von der Leyen, a far sapere in nottata che in queste tre settimane che mancano al voto a Strasburgo, lavorerà alla sua riconferma , partendo dalle delegazioni della maggioranza: popolari, socialisti e democratici e liberali, per poi confrontarsi con tutti le delegazioni e gli eurodeputati , “purché a favore dell’Europa, dei diritti fondamentali e dell’Ucraina”.
Il Consiglio ha poi nominato il socialista Antonio Costa, ex Premier del Portogallo come Presidente del Consiglio UE, che entrerà in carica il 1° dicembre , il quale nel suo primo messaggio ha affermato: “Sarò il Presidente di tutti e Ventisette e cercherò l’unità in ogni vertice”.
Infine, designata come Alto rappresentante della Politica estera, la Premier estone, liberale, Kaja Kallas, che ha affermato: “E’ un onore per me, per il mio piccolo Paese ,guidare la diplomazia europea in tempi tanto instabili”.
Quanto all’Italia, la Presidente del Consiglio Meloni, ha confermato la linea espressa alla vigilia del Consiglio UE e condivisa con i partiti di Maggioranza (ovvero il no al “pacchetto” preconfezionato di nomine) , astenendosi sulla riconferma alla presidenza della Commissione Ue di Ursula Von der Leyen ed esprimendo voto contrario alla designazione di Costa come presidente del Consiglio Ue e di Kallas, come Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, in quanto ,ha spiegato in un punto stampa a margine della riunione dei 27 capi di Stato e di Governo, ha voluto rispettare le indicazioni arrivate dai cittadini con le elezioni, sottolineando: “La proposta formulata da popolari, socialisti e liberali per i nuovi vertici europei è sbagliata nel metodo e nel merito”.
Poi, rispondendo a una domanda sul rischio isolamento per l’Italia, ha evidenziato: “Io penso che si sia decisamente meno isolati quando si ha la capacità di esercitare una leadership. Penso che sia questo il ruolo che spetta all’Italia. Penso che il ruolo dell’Italia non sia quello di aspettare quello che fanno gli altri e accodarsi. Io sono sempre stata convinta che la leadership stia nel fatto che qualcuno si accorga che tu esista”, assicurando sulla partita per i commissari che: “All’Italia verrà riconosciuto quello che le spetta, non per le simpatie espresse dal governo, ma perché è un Paese fondatore ed è la terza economia europea. E perché è una necessità per l’Europa lavorare bene con l’Italia. Io mi sono guadagnata il rispetto tra i miei colleghi, perché sono abituata a dire le cose come le penso. Sono rispettata, perché non ho una doppia faccia”.
In ultimo, alla domanda su un eventuale ritorsione nei confronti dell’Italia per la sua posizione contraria, la Premier Meloni ha detto: “Se tu non sei d’accordo con alcune decisioni, e tra virgolette, “qualcuno te la fa pagare” , io penso che, se fosse così, sarebbe vergognoso. Lo escludo”.
Riguardo agli alleati di Governo, il Vicepremier e ministro degli Affari Esteri, Tajani, segretario di Forza Italia, appartenente al gruppo dei popolari, che ha rivendicato per l’Italia una vicepresidenza e un commissario con un portafoglio di rilievo, ha tentato di convincere i popolari a dialogare con i conservatori e riformisti europei , guidati dalla Presidente del Consiglio, Meloni, sottolineando che “escluderli da ogni forma di dialogo significherebbe spingerli verso la Le Pen”.
A tal proposito, il Vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Salvini, segretario della Lega , appartenente al gruppo Identità e democrazia, insieme con Marine Le Pen di Rassemblement National, da sempre contrario ad accordi con i socialisti e ad un mandato bis per Ursula Von der Leyen, ventilando la costituzione di un gruppo alternativo, ha parlato di “colpo di Stato”, spiegando: “Non si tiene conto della volontà di cambiamento espresso dagli elettori di tutta Europa”.
Ad escludere una collaborazione con i conservatori e riformisti e con il gruppo Identità e democrazia, dalle Opposizioni , che parlano di “Euroflop e disfatta” , di “futuro orbaniano per l’Italia” e di “Italia isolata”, la segretaria del Pd, appartenente al gruppo dei socialisti e democratici che, riunitosi ieri, prima del Consiglio UE, ha indicato come unica via per allargare la maggioranza europea quella di rivolgersi ad altri democratici e siglare un’intesa con i Verdi.
Tuttavia, a meno da 24 ore dalla chiusura del Consiglio Ue, Palazzo Chigi ha fatto sapere ,tramite nota, che : “È stata trasmessa oggi, alla Commissione europea, la richiesta di pagamento della sesta rata del nuovo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, pari a 8,5 miliardi di euro. La formale richiesta presentata dall’Italia segue i lavori della Cabina di regia del 24 giugno scorso, presieduta dal Presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, per la verifica del conseguimento dei 37 obiettivi connessi”.
Inoltre, nella nota si riporta quanto dichiarato dalla Premier Meloni, ovvero che: “La richiesta di pagamento della sesta rata del PNRR conferma il positivo lavoro del Governo ed il primato dell’Italia, al primo posto in Europa per obiettivi raggiunti. Ai numerosi investimenti inseriti nella sesta rata, si aggiunge anche il varo di importanti riforme, tra le quali le misure dedicate alle persone con disabilità e agli anziani non autosufficienti. Tutto questo a dimostrazione che, dietro le grandi opere del PNRR, continuano ad esserci sempre le persone: gli anziani, le famiglie numerose, i disabili, con le loro fragilità e con tutte le loro difficoltà, alle quali il Governo non volterà mai le spalle. Dobbiamo tutti lavorare sodo fino all’entrata in vigore dell’ultima riforma e al collaudo dell’ultima opera del Piano dell’Italia, nessuno deve rimanere indietro”.
Poi , sempre nella stessa nota, Palazzo Chigi precisa che “In linea con quanto avvenuto con le precedenti richieste di pagamento, il versamento della sesta rata avverrà al termine del consueto iter di valutazione previsto dalle procedure europee, finalizzato a verificare l’effettivo raggiungimento dei target e delle milestone programmati”, riportando quanto dichiarato dal Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione ed il PNRR, Raffaele Fitto: “Anche per la sesta rata, come avvenuto per la quinta e come è stato evidenziato nel corso dell’ultima Cabina di regia. Siamo la prima Nazione a presentare la richiesta di pagamento, a conferma del costruttivo lavoro portato avanti dal Governo, in sinergica collaborazione istituzionale con la Commissione europea e con tutti i soggetti preposti all’attuazione del complesso ed articolato Piano italiano. Il lavoro sul PNRR prosegue alacremente ; nei prossimi giorni convocheremo la Cabina di regia per avviare l’attività di verifica e rendicontazione dei 69 traguardi ed obiettivi della settima rata, pari a 18,2 miliardi di euro”.
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