di Federica Marengo sabato 22 giugno 2024
-Si sono tenuti a Latina quest’oggi uno sciopero di due ore e una manifestazione indetta dai sindacati dei lavoratori e delle lavoratrici agricoli Flai e dalla Cgil per protestare contro il caporalato e lo sfruttamento nei campi agricoli, dopo la vicenda di Satnam Singh, bracciante di origine indiana, morto per le gravi ferite riportate sul lavoro, a seguito della perdita di un braccio ,tranciato da un macchinario, e poi abbandonato senza soccorsi davanti alla casa dove viveva.
Alla manifestazione hanno preso parte anche i partiti di Opposizione, con la segretaria del Pd Schlein e una delegazione dem , una delegazione del M5S e di AVS,guidata dal leader Fratoianni, per cui l”e misure del Governo sono insufficienti”.
Martedì 25 giugno, invece , a scioperare e a manifestare sarà la comunità indiana di Latina, insieme con Fai e la Uila , con Cisl e Uil e Usb, cui si unirà una delegazione della Lega, perché , spiegano dal partito: “Bisogna tenere alta l’attenzione contro la piaga del caporalato”.
La Cgil ha chiesto “dignità, rispetto per la salute e la sicurezza dei lavoratori e l’impegno di tutte le istituzioni, le forze politiche e sociali nel contrastare lo sfruttamento, il caporalato e le condizioni disumane, spesso avvallate da norme che alimentano la clandestinità, in cui sono costrette a lavorare le persone nel settore agricolo”, ribadendo quanto detto ieri al Ministero del Lavoro, al tavolo presieduto dalla ministra titolare del dicastero Calderone e dal ministro dell’Agricoltura , della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Lollobrigida con i sindacati , le associazioni di categoria, Inps e Inail, convocato all’indomani del Consiglio dei Ministri nel quale la Premier Meloni, esprimendo il cordoglio e la sua vicinanza ai familiari del bracciante indiano, ha definito l’accaduto : “atti disumani che non appartengono al popolo italiano” , auspicando che tale “barbarie venga duramente punita”.
In tale circostanza, il Governo ha illustrato i punti cardine della sua strategia per contrastare il caporalato e lo sfruttamento, ovvero: il rafforzamento dei controlli, per cui sono in arrivo 750 nuovi ispettori/ispettrici del lavoro , e il sostegno, ovvero incentivi e benefici fiscali, alle imprese che rispettano le regole e che aderiscono alla rete del lavoro agricolo di qualità. Si tratta di norme che a breve saranno introdotte nel Dl Agricoltura, cui si aggiungeranno emendamenti specifici su proposta di sindacati e associazioni datoriali, mentre, al contempo, si procederà a controlli a tappetto e all’incrocio di banche dati.
Su quanto accaduto a Latina è poi intervenuto il Presidente della Repubblica Mattarella, nel corso del suo intervento a Solferino in occasione delle celebrazioni per i 160 anni della Croce Rossa italiana, sottolineando: “Il volontariato, nelle sue diverse forme, è un orgoglio del nostro Paese. Trasmette energia preziosa. I valori che esprime sono parte della cultura, e della stessa identità, del nostro popolo. Questo è il carattere dell’Italia, ampiamente diffuso nella concreta vita quotidiana ed è quel che la rende, in conformità alla sua storia, un Paese di grande civiltà. Contro questa grande civiltà stridono ,gravi ed estranei, episodi e comportamenti come quello avvenuto tre giorni fa, quando il giovane Satnam Singh, lavoratore immigrato è morto, vedendosi rifiutati soccorso e assistenza, dopo l’ennesimo incidente sul lavoro. Una forma di lavoro che si manifesta con caratteri disumani e che rientra in un fenomeno, che affiora non di rado, di sfruttamento del lavoro dei più deboli e indifesi, con modalità e condizioni illegali e crudeli. Fenomeno che, con rigore e fermezza, va ovunque contrastato, eliminato totalmente e sanzionato, evitando di fornire l’erronea e inaccettabile impressione che venga tollerato ignorandolo”.
Non solo il contrasto al caporalato e allo sfruttamento, al centro del dibattito politico tra Maggioranza e Opposizioni, ma anche la riforma dell’Autonomia differenziata dopo il via libera della Camera, che non piace ai partiti e ai Presidenti di Regione di centrosinistra e che suscita perplessità anche all’interno del centrodestra e tra i Presidenti delle Regioni del Mezzogiorno.
Alle critiche del Pd, che ha definito la riforma “spacca Italia” e che ha lanciato la raccolta firme per un referendum abrogativo, ha quindi replicato il capogruppo di FdI alla Camera Foti, che ha evidenziato come la riforma dell’Autonomia differenziata fosse “voluta anche dalla sinistra che ora la critica”.
Nella Maggioranza , invece, se la Lega assicura che sull’Autonomia “si andrà avanti”, è il vicepresidente della Camera, in quota Forza Italia, Mulè a frenare: “E’ una legge monca , che va corretta o rischiamo la bocciatura in caso di referendum”, raccogliendo le perplessità del Presidente della Regione Calabria, Occhiuto, stemperate, invece, dall’azzurro Nervi, che ha assicurato: “Il testo è migliorato. Monitoreremo con attenzione”. A tal proposito, mentre i Presidenti della Regione Veneto e della Regione Friuli Venezia Giulia, Zaia e Fedriga, in quota centrodestra, hanno espresso soddisfazione per il via libera al ddl, il Presidente della Regione Puglia, Emiliano, della Regione Campania, De Luca e la Presidente della Regione Sardegna Todde, in quota centrosinistra, stanno valutando di impugnare il provvedimento.
Infine, ad incrementare le tensioni tra le forze politiche, si è aggiunto il tema della ratifica del Mes, Meccanismo Europeo di Stabilità o fondo salva-Stati, di cui Bruxelles ha nuovamente sollecitato l’approvazione da parte del Parlamento italiano. Tuttavia, a rispondere a tale sollecitazione è stato, nelle scorse ore, il ministro dell’Economia e delle Finanze Giorgetti, che a Bruxelles, nel corso dell’Ecofin, la riunione dei ministri/e delle Finanze dell’area Euro, ha dichiarato: “Il Parlamento non è nelle condizioni di approvarlo e non lo approva. A breve, è impossibile. A lungo, dipende se cambia, se migliora , se cambia natura , come abbiamo sempre chiesto noi. E’ una discussione appena iniziata, ma in mezzo a delle difficoltà. Tra l’altro ho incontrato molte resistenze da quasi tutti i Paesi, diciamo così, specialmente i nordici”.
Sulla stessa linea, il Vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, nonché segretario della Lega, Salvini, che ha affermato: “Non ratificheremo mai il Mes, non ci serve”, mentre dalle Opposizioni , il Pd ha depositato nuovamente una proposta di legge per la ratifica , così come Italia Viva, che con +Europa ha chiesto un nuovo voto in Parlamento, rivolgendosi ai moderati di centrodestra.
Tutto ciò, in attesa del risultato dei ballottaggi delle elezioni comunali. In 110 Comuni, infatti, tra cui le città capoluogo: Bari, Firenze, Perugia, Campobasso e Potenza, si voterà domani dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15 per eleggere il nuovo sindaco o sindaca.
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