di Federica Marengo sabato 27 gennaio 2024
-Ancora oggi, Giorno della Memoria, in cui si ricordano le vittime della Shoah e dell’Olocausto e l’ingresso dell’Armata rossa nel campo di concentramento di Auschwitz, hanno riecheggiato le dichiarazioni rilasciate ieri dal Presidente della Repubblica Mattarella, nel suo intervento alle celebrazioni per questa giornata ,svoltesi al Quirinale, nel quale aveva sottolineato che: “La storia della deportazione e dei campi di concentramento non può essere separata dalla storia delle tirannidi fasciste in Europa: ne rappresenta il fondamento condotto all’estremo, oltre ogni limite della legge morale che è incisa nella coscienza umana”, esortando “chi ha sofferto allora a non ostacolare la pace oggi”.
Il Presidente del Senato La Russa, invece, che ha fatto sapere che Palazzo Madama ha aderito alla campagna #WeRemember del World Jewish Congress (Wjc) per ricordare la data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz-Birkenau, per cui, sul Senato della Repubblica le bandiere sono poste a mezz’asta e la facciata sarà illuminata dal colore giallo, a partire dal tramonto e fino all’alba di domenica 28 gennaio, ha dichiarato: “In occasione del Giorno della Memoria desidero rinnovare il sentimento di sincera vicinanza al popolo ebraico e inchinarmi alla memoria di chi non c’è più. La Shoah è senza ombra di dubbio il male assoluto, una tragedia immane, il simbolo di un odio bestiale che mai più deve ripetersi. È necessaria, anzi indispensabile, una memoria condivisa che ripudi con forza ogni forma di odio, di razzismo, di antisemitismo e antisionismo. Il Giorno della Memoria e i crimini della Shoah devono entrare nella quotidianità, nelle scuole, nel cuore dei giovani, perché ogni giorno dell’anno sia il Giorno della Memoria”.
Illuminata di giallo anche la facciata della Camera, il cui Presidente Fontana, nel suo indirizzo di saluto in occasione del concerto dedicato al Giorno della Memoria, “Ascoltare la storia per non dimenticare”,svoltosi il 22 gennaio a Montecitorio, ha detto: “L’Olocausto non ha eguali nella storia umana perché fu organizzato in modo sistematico, in base a una precisa e determinata volontà sterminatrice. Il 27 gennaio di 79 anni fa venivano, infatti, abbattuti i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz, il più grande di quelli costruiti dalla follia nazista. Quello che portò alla Shoah fu il risultato di un’ideologia di morte basata sul mito della razza e del sangue, fu il frutto amaro di una concezione che negava la pari dignità degli esseri umani, distinguendoli in superiori e inferiori. I segni di quella ferocia sono impressi in modo indelebile nel corpo, nella mente e nel cuore di chi è sopravvissuto e ha dovuto convivere per sempre con quel dolore. A loro va il nostro omaggio commosso”.
Il Vicepremier e ministro degli Esteri Tajani , dapprima su X e, poi a margine del Forum Economia della Consulta di Forza Italia a Milano, ha dichiarato: “Oggi ricordiamo tutte le vittime dell’olocausto, la pagina più buia della storia. Continueremo ad impegnarci per prevenire ogni forma di antisemitismo. ‘L’antisemitismo e Hamas sono le nuove SS, la nuova Gestapo, perché la caccia all’ebreo è stata compiuta in maniera scientifica” ‘Dobbiamo far sì che vengano rispettati i diritti della popolazione civile palestinese, ci sono troppe vittime. Non sono militanti di Hamas, e l’ho detto a Israele. Quanto alle manifestazioni pro-Palestina annunciate in questi giorni e vietate oggi in tutta Italia in occasione del Giorno della Memoria, L’importante è che sia garantita la sicurezza, che le manifestazioni che forse era più opportuno svolgere in una giornata diversa. Ricordiamo i sei milioni di ebrei sterminati, e anche Rom, sinti, omosessuali, testimoni di Geova uccisi per questo e sterminati con una volontà di genocidio. Fatti, che non possiamo cancellare dalla nostra memoria”.
La Presidente del Consiglio Meloni, invece, ha dichiarato, tramite nota di Palazzo Chigi: “Il 27 gennaio di 79 anni fa, con l’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, il mondo ha visto con i suoi occhi l’orrore della Shoah, il deliberato piano nazista di persecuzione e sterminio del popolo ebraico. Con la Shoah l’umanità ha toccato il suo abisso. Un evento storico la cui unicità – per presupposti, scientificità della pianificazione e modalità di esecuzione – è necessario ribadire con chiarezza. Questi sono giorni particolarmente difficili per le comunità ebraiche. Il feroce attacco di Hamas del 7 ottobre scorso ha scatenato una nuova ondata di odio contro il popolo israeliano e ha rinvigorito quei focolai di antisemitismo, che non si erano mai spenti del tutto e che hanno trovato nuovo vigore, molto spesso nascosti dietro la critica alle scelte del Governo israeliano.L’antisemitismo è una piaga da estirpare. E noi dobbiamo lavorare per combatterla in tutte le sue declinazioni, vecchie e nuove. È una priorità di questo Governo e siamo felici che in questa sfida così impegnativa possiamo contare sulle competenze, le capacità e l’esperienza del generale Pasquale Angelosanto, come Coordinatore nazionale per la lotta all’antisemitismo.È nostro dovere coltivare ogni giorno la memoria di ciò che è accaduto e accrescerne, sempre di più, la consapevolezza nelle giovani generazioni.È un impegno che questo Governo sta portando avanti con grande costanza e determinazione. Penso, ad esempio, ad uno dei provvedimenti di cui andiamo più orgogliosi: la legge che istituisce il Museo della Shoah. A Roma è presente la più antica comunità ebraica d’Europa e la Città Eterna non poteva non accogliere un’istituzione museale specificatamente dedicata alla storia della Shoah, al pari dei Musei presenti in altre grandi Capitali europee e dello Yad Vashem di Gerusalemme. È un’istituzione che si occuperà di tramandare la memoria della Shoah e che siamo certi darà un contributo determinante affinché la malvagità del disegno criminale nazifascista e la vergogna delle leggi razziali del 1938 non cadano nell’oblio”.
In una nota, i senatori della Lega Daisy Pirovano, Massimiliano Romeo e Giorgio Bergesio, hanno illustrato il Ddl di cui sono firmatari, spiegando:“La lotta contro l’odio ha bisogno di tutta la società: la Lega ha presentato un disegno di legge per ostacolare la diffusione del pensiero antisemita nel nostro Paese. La nostra proposta prevede l’introduzione della definizione operativa di ‘antisemitismo’ nel nostro ordinamento, promuovendo interventi da parte delle istituzioni per la prevenzione di qualunque atto antisemita e per contrastarne qualunque manifestazione d’odio. Prevista la creazione di un unico punto di raccolta dati sugli atti di antisemitismo, misure per il contrasto del linguaggio d’odio sulle piattaforme, l’elaborazione di linee guida sull’antisemitismo da adottare nelle scuole. Vorremmo attuare corsi di formazione per insegnanti, educatori, forze dell’ordine e promuovere una campagna di comunicazione istituzionale per diffondere la cultura della non discriminazione. Importante sostenere misure per il contrasto di manifestazioni che promuovono l’odio, attraverso simboli antisemiti, minacciando la convivenza sociale. Obiettivo della Lega è fare comunità contro l’antisemitismo, coinvolgendo ogni parte della nostra società nel contrasto all’odio, partendo dall’impegno delle istituzioni”.
Dalle Opposizioni, la segretaria del Pd, Schelin, a Cassino per rendere omaggio al monumento dedicato a Primo Levi e alle vittime della Shoah, ha sottolineato: “Le parole del presidente Mattarella hanno ricordato alcuni principi di condivisione a cui nessuno si può sottrarre, la Shoah come male assoluto, un orrore senza paragoni. La memoria deve servire per continuare a contrastare quella matrice di odio, il ricordo di quando questo Paese adottò nell’indifferenza le leggi razziali. E’ un passato da non dimenticare perché possa insegnarci anche qualcosa sull’impegno quotidiano per rinsaldare i valori della democrazia e della nostra Costituzione antifascista. Il presidente ha ribadito anche l’importanza di continuare a investire sulla cultura e sull’educazione a partire dalle scuole, affinché questa memoria diventi impegno quotidiano contro ogni forma di odio e discriminazione”,
A Milano, la senatrice Liliana Segre ,testimone della Shoah, ha ricevuto stamane la laurea magistrale honoris causa in Scienze storiche presso l’Università Statale. Presenti nell’aula magna, alla cerimonia, la ministra dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini ed Elio Franzini, il rettore dell’Università degli Studi di Milano.
La senatrice Segre ha dichiarato: “Non sono adatta a parlare del 27 gennaio, perché chi ha passato quello che ho passato io non aspetta questa data per ricordarsi di una vita fa: 365 giorni all’anno, non solo oggi, tutti i giorni possono essere uguali e diversi quel luogo non si dimentica mai. Poi, nel corso di un’intervista-dialogo con il giornalista e conduttore Enrico Mentana, ha sottolineato: “Viviamo un tempo in cui mi è difficile far parte degli ottimisti”.
La ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, al suo arrivo presso l’Università Statale ha detto: “Liliana Segre molto generosamente ha già accettato lauree honoris causa dalla nostra comunità accademica. E’ un simbolo della Shoah che è incomprensibile, ancora adesso incomprensibile, ma necessaria da conoscere. Soprattutto da non dimenticare mai. Questo è il vero significato: mai dimenticare”.
Quindi, in merito alle proteste degli studenti pro-Palestina fuori dall’Ateneo, ha detto: “Non rispondo agli studenti che protestano anche contro la decisione del Viminale di bloccare i cortei, perché soprattutto di fronte a questo ateneo e a una figura come Liliana Segre non vedo il significato di questa manifestazione, quindi preferisco non dire nulla”.
Sit-in con striscioni pro-Palestina , infatti, si sono tenuti in varie città da nord a sud , con tensioni e scontri tra manifestanti e forze dell’ordine a Milano, dove il corteo ,che era stato vietato dal sindaco Sala, sulla base della circolare del Viminale, che, come per altre manifestazioni previste in altre città, ne aveva chiesto il rinvio ad altra data, è stato fermato.
Manifestazioni di attivisti pro Palestina si sono tenute anche a Roma, Cagliari, Napoli e Palermo.
Messaggi in occasione della Giornata della Memoria sono poi arrivati anche dai vertici UE, a cominciare dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che su X ha scritto: “Nel Giorno della Memoria dell’Olocausto, ricordiamo le vittime e pronunciamo i loro nomi ad alta voce. Oggi gli atti antisemiti sono in aumento, in modo allarmante. È nostro dovere proteggere e far prosperare la vita ebraica in Europa“, seguita dal presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, che , sempre su X, ha evidenziato: “Nel giorno della memoria dell’Olocausto, nel rendere omaggio alle vittime, rinnoviamo il nostro impegno nella lotta contro l’antisemitismo e ogni forma di odio. La tragedia di milioni di innocenti ha influenzato profondamente i valori fondamentali dell’Ue e non sarà mai dimenticata”.
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha lanciato un appello all’unità di tutti i Paesi contro le “forze dell’odio e della divisione”, nel quale ha sottolineato: “Oggi assistiamo al diffondersi dell’odio a una velocità allarmante, soprattutto su internet, dove è passato dall’essere ai margini a diventare corrente di opinione generale. Spero che non resteremo mai in silenzio di fronte alla discriminazione e che non saremo mai tolleranti nei confronti dell’intolleranza. Dobbiamo parlare a voce alta per i diritti umani e la dignità di tutti, senza perdere di vista l’umanità degli altri”.
Infine, Papa Francesco , su X, ha esortato: “Il ricordo e la condanna dell’orribile sterminio di milioni di persone ebree e di altre fedi, avvenuto nel secolo scorso, aiuti tutti a non dimenticare che la logica dell’odio e della violenza non si può mai giustificare, perché nega la nostra stessa umanità”.
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