di Federica Marengo giovedì 18 gennaio 2024
-La Presidente del Consiglio Meloni nel primo pomeriggio di oggi ha incontrato a Palazzo Chigi il Presidente della Repubblica del Kazakhstan, Kassym-Jomart Tokayev, ricevuto anche dal Presidente della Repubblica Mattarella al Quirinale.
Il bilaterale è stato così commentato, con una nota, da Palazzo Chigi: “La visita conferma il valore strategico del partenariato e l’eccellente livello delle relazioni. Lo scambio di importanti protocolli d’intesa che riguardano numerosi settori strategici di mutuo interesse e l’adozione di una dichiarazione congiunta testimoniano la volontà di diversificare e approfondire i legami in tutti i settori di comune interesse”.
Sempre nella dichiarazione congiunta, il Presidente della Repubblica del Kazakhstan ha augurato alla Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana “il successo della Presidenza italiana del G7” e l’ha invitata “a recarsi in visita in Kazakhstan nel prossimo futuro”
Nell’ambito dei protocolli d’intesa siglati tra Italia e Repubblica del Kazakhstan, anche quelli inerenti l’Università e la Ricerca, specie nel settore scientifico e tecnologico. Presente dunque a Palazzo Chigi tra i ministri sottoscriventi, anche la ministra competente Bernini, che via social, ha commentato: “La cooperazione internazionale con la diplomazia della scienza sono essenziali per affrontare le sfide globali. La condivisione di risorse e lo scambio di idee sono elementi fondamentali della ricerca. Il memorandum of understanding che ho firmato oggi con il Ministro della Scienza e dell’Istruzione Superiore della Repubblica Kazako, Sayasat Nurbek va in questa direzione.L’obiettivo è rafforzare la collaborazione tra i nostri due Paesi all’interno della formazione superiore, della ricerca e dell’innovazione grazie ad attività congiunte nei campi della geologia, agritech, climatologia, biotecnologia, decarbonizzazione, creative industry e industrial design, settori chiave per le nostre aziende”.
La Premier Meloni ha poi incontrato, sempre a Palazzo Chigi, alla presenza di padre Paolo Benanti, neo presidente della commissione AI per il Dipartimento informazione ed editoria, nonché membro italiano del Comitato sull’intelligenza artificiale delle Nazioni Unite, Bill Gates , fondatore di Microsoft, per un confronto proprio sul tema dell’Intelligenza Artificiale ,al centro anche dell’agenda del G7, presieduto quest’anno dall’Italia.
Sull’incontro, Palazzo Chigi ha scritto in una nota: “Nel corso dell’incontro si è discusso delle opportunità e dei rischi dell’IA e sulla necessità di governare i cambiamenti futuri, evitando così di subirli. Il colloquio ha permesso anche di ribadire la centralità dell’Africa per la Presidenza italiana G7, alla vigilia del Vertice Italia-Africa previsto il 28-29 gennaio”.
La Fondazione Bill & Melinda Gates, ha diramato poi un comunicato sull’incontro nel quale ha citato tra gli argomenti al centro del confronto: le “priorità sanitarie globali, le tecnologie verdi innovative e l’accesso all’intelligenza artificiale per tutti in vista degli incontri del G7 che si terranno sotto presidenza italiana”.
Infine, nella Sala Monumentale della Presidenza del Consiglio si è tenuto nel pomeriggio, il tavolo tra il Governo e le organizzazioni sindacali sull’ex Ilva di Taranto, che, in una nota, Palazzo Chigi ha riferito essere avvenuto “ in un clima propositivo e costruttivo”.
Sempre riguardo al tavolo, nella nota di Palazzo Chigi, si spiega: “Nel corso dell’incontro, il Governo ha illustrato ai sindacati i contenuti del decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 16 gennaio, e ha informato i rappresentanti dei lavoratori in merito agli ultimi sviluppi del confronto con il socio di maggioranza, ArcelorMittal: Acciaierie d’Italia (AdI) lo scorso 15 gennaio, nonostante le trattative in corso, ha presentato istanza presso la Camera di commercio di Milano per la composizione negoziata.La delegazione del Governo ha annunciato che il socio pubblico di Acciaierie d’Italia, Invitalia, ha inviato nella giornata di ieri una lettera ad Acciaierie d’Italia holding e Acciaierie d’Italia per chiedere la verifica dei presupposti per avviare le procedure per l’amministrazione straordinaria dell’ex Ilva. Il Governo ha annunciato che, qualora sia avviata la procedura di amministrazione straordinaria, sarà garantita la liquidità corrente con un prestito ponte a condizioni di mercato per 320 milioni di euro. I rappresentanti dell’esecutivo hanno informato che la fase di amministrazione straordinaria sarà temporanea e che il Governo è alla ricerca dei migliori partner privati con l’obiettivo di salvaguardare la continuità produttiva, tutelare l’occupazione e garantire la sicurezza dei lavoratori.Le parti hanno convenuto sul momento estremamente difficile dell’ex Ilva e hanno concordato di proseguire il confronto impegnandosi a fare ciascuno la propria parte per la tutela della produzione e dell’occupazione e la salvaguardia dell’ambiente e della sicurezza dei luoghi di lavoro.
Già nei prossimi giorni sarà aperto al Mimit e al Ministero del Lavoro un tavolo sulla vicenda che riunirà tutti i soggetti interessati: istituzioni locali; sindacati; associazioni datoriali.I Ministri delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso e del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone incontreranno nelle prossime ore i rappresentanti delle imprese fornitrici e dell’indotto, così come da loro richiesto, manifestando la disponibilità ad analoghi incontri con i rappresentanti dei lavoratori”.
D’accordo con il commissariamento, i sindacati, che hanno “convenuto sul momento estremamente difficile dell’ex Ilva e hanno concordato di proseguire il confronto impegnandosi a fare ciascuno la propria parte per la tutela della produzione e dell’occupazione e la salvaguardia dell’ambiente e della sicurezza dei luoghi di lavoro”.
Il segretario generale dell’Ugl metalmeccanici, Spera, al riguardo, ha dichiarato: “Ora c’è bisogna di creare un cronoprogramma effettivo per dare continuità all’attività produttiva. I commissari che dovrà indicare il governo auspichiamo arrivino dal mondo produttivo non da quello della finanza. Il governo dunque lavori ora ad un percorso di reindustrializzione per dare una svolta definitiva ad una vertenza che dura da molti anni”.
Sulla vertenza ex Ilva di Taranto è poi intervenuto anche il ministro dell’Economia Giorgetti, dal World Economic Forum di Davos, sottolineando: “Sull’ex Ilva ,noi ci stiamo impegnando al massimo per fare chiarezza. Perché per fare l’acciaio green servono tanti investimenti e quindi abbiamo bisogno di partner che li facciano insieme a noi questo è il momento della chiarezza. In questo momento , c’è un partner che ancora non ha chiarito la sua posizione. Ma ci sono molti interessati a produrre a Taranto, il più grande insediamento produttivo di acciaio europeo”.
Nei prossimi giorni sarà aperto al Mimit e al Ministero del Lavoro un tavolo che riunirà: istituzioni locali; sindacati; associazioni datoriali. I ministri delle Imprese e del Made in Italy, Urso e del Lavoro e delle Politiche sociali, Calderone , che, a breve, incontreranno i rappresentanti delle imprese fornitrici e dell’indotto (in sciopero, nella giornata di oggi), così come da loro richiesto, e con i rappresentanti dei lavoratori.
Intanto, sul fronte dei lavori parlamentari, via libera della Camera, con 138 voti a favore, 92 contrari e 10 astenuti al Dl che introduce sanzioni amministrative e rafforza la tutela penale dei beni, in caso di distruzione, danneggiamento, deturpamento e l’imbrattamento di beni culturali e paesaggistici. A favore del provvedimento,il centrodestra, contrarie, le Opposizioni, ad eccezione di Italia viva e Azione, che si sono astenuti.
Per il ministro della Cultura Sangiuliano, che ha ringraziato il Parlamento per il lavoro svolto sul ddl di iniziativa governativa, è stata “una bella giornata per la cultura italiana e, in particolare, per il patrimonio artistico e architettonico della Nazione”. Il ministro ha sottolineato che “il provvedimento, fortemente voluto, stabilisce un principio cardine: d’ora in poi, chi arrecherà dei danni al patrimonio culturale e paesaggistico sarà costretto a pagare di tasca propria il costo delle spese per il ripristino integrale delle opere. Chi si renderà responsabile di atti vandalici nei confronti dell’arte e dei monumenti nazionali, patrimonio della nostra identità e dell’umanità, deve sapere che ne risponderà direttamente in prima persona dal punto di vista patrimoniale; si parla di sanzioni amministrative immediatamente irrogabili dal prefetto del luogo dove il fatto è commesso, sulla base delle denunce dei pubblici ufficiali e anche che chi danneggia, imbratta, deturpa un monumento deve risarcire lo Stato per le spese che vengono sostenute per ripristinare lo stato dei luoghi, posto che, come dimostra un’ampia casistica, occorre spendere somme ingenti, perché occorre chiamare personale specializzato che utilizza macchinari costosi”.
In Senato, invece, all’indomani del via libera all’emendamento proposto da FdI per estendere le stesse risorse a tutte le Regioni, è terminato l’ esame degli emendamenti al ddl Calderoli riguardante la Riforma costituzionale dell’Autonomia differenziata. Martedì prossimo , quindi, si svolgerà la votazione finale.
Soddisfatto, il ministro per gli Affari Regionali e l’Autonomia Calderoli, che ha dichiarato: “Oggi è una bella giornata e siamo contenti di questo ulteriore passo avanti. Per martedì è già previsto il voto finale sulla riforma da parte del Senato, e anche martedì confido che sarà una bella giornata. Qualche giorno in più, dopo decenni di attesa, non cambia la sostanza né la bontà del disegno di legge che applica la Costituzione, così come previsto dal Titolo V. Attendiamo fiduciosi questo passaggio per un provvedimento che non spacca il Paese. Ma vuole unirlo con la riduzione dei divari e con la prospettiva di risolvere una volta per tutte sia la questione meridionale, sia la questione settentrionale. Avanti così”.
A determinare il via libera al Ddl , l’ok all’emendamento a prima firma del senatore di FdI, De Priamo (al centro di un vertice di Maggioranza) che prevede che anche alle Regioni che non facciano richiesta di trasferimento delle competenze siano trasferite risorse pari a quelle delle Regioni che invece ne facciano richiesta.
Critiche, nonostante ciò le Opposizioni, con il capogruppo del Pd, Boccia, che ha sottolineato: “Il tema è che non c’è un solo centesimo, Fdi vuole apparire il partito che salva la coesione, ma è un giochino è tra loro e la Lega”.
Sulla stessa linea , Italia Viva, che ha parlato di “presa in giro.
Il capogruppo 5Stelle, Patuanelli, invece, astenutosi, pur condividendo lo spirito della modifica, ha detto: “L’emendamento De Priamo pone un piccolo rimedio, un pannicello caldo di fronte al vero problema, di come questo ddl vuole attuare l’Autonomia. Il vero problema è che vuole farlo a saldi invariati. Questo è impensabile se non si vuole distruggere la coesione di questo Paese”.
Dalla Maggioranza, il senatore di FdI, Balboni, ha replicato alle Opposizioni: “Al presidente del gruppo Pd al Senato, Francesco Boccia, che continua a sostenere che l’emendamento di Fratelli d’Italia non ha risorse e quindi è un bluff, vorrei chiedere invece quali erano le risorse a disposizione quando il governatore dell’Emilia Romagna Bonaccini (Pd) avviava le intese per attuare l’Autonomia differenziata con il presidente del Consiglio Gentiloni (Pd). Questa è una legge procedimentale, che non stanzia risorse, ma determina le regole ed i criteri per attuare la Costituzione. Le risorse saranno trovate quando si passerà alla fase successiva e saranno stanziate con la legge che il Parlamento dovrà approvare in sede di approvazione delle intese. Se non ci saranno le risorse, vorrà dire che l’intesa non avrà attuazione. Il Pd la smetta di mistificare”.
Infine, sembra essere stato trovato l’accordo nel Centrodestra sulla scelta del candidato alla presidenza della Regione Sardegna, nell’ambito delle elezioni che di svolgeranno il 25 febbraio. Via libera , dunque , della Lega al candidato sostenuto da FdI, il sindaco di Cagliari ,Truzzu.
A confermarlo, il vicesegretario della Lega, Andrea Crippa, che, parlando alla Camera, ha detto: “Oggi si dovrebbe definire la questione» del candidato del centrodestra alle Regionali del 25 febbraio in Sardegna: «Non è chiusa ma credo che alla fine, vista anche l’insistenza di FdI, il candidato sarà Truzzu”,
Una conferma dell’intesa è arrivata anche dal segretario del Carroccio, nonché Vicepremier e ministro, Salvini, che ha dichiarato: “L’unità del Centrodestra viene prima delle logiche di partito o personali”.
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