di Federica Marengo martedì 15 gennaio 2024
-Nel giorno del suo compleanno, la Presidente del Consiglio Meloni ha partecipato telefonicamente alla trasmissione in radio visione “Un giorno da Pecora” su Rai Radio Uno, nella quale ha raccontato di aver ricevuto gli auguri da parte di vari leader politici italiani, come il leader del M5S, Giuseppe Conte, ma anche leader internazionali , come il Premier inglese, Sunak, e da cariche istituzionali , tra cui la presidente della Commissione UE, Von der Leyen. Poi, rivelando che le piacerebbe ricevere come regalo la possibilità di dormire di più, alla domanda se compirà i 50 anni a Palazzo Chigi (nel 2027), visto che la legislatura scadrà a ottobre di quell’anno, ha risposto: “Per forza, ci tocca”, anche se “una legislatura intera” trascorrere “un anno a Palazzo Chigi li fa”, nel senso che “un anno sembrano cinque”.
Numerosi gli auguri pervenuti sui social sia da esponenti del suo partito, FdI che dalle persone comuni, ai quali ha risposto con un videomessaggio di ringraziamento.
Tuttavia la Premier ha trascorso la giornata a lavoro, a Palazzo Chigi, coordinandosi con i ministri di Esteri e Difesa, Tajani e Crosetto, sul dossier riguardante la guerra in Medio Oriente e gli attacchi dei ribelli Houthi alle navi israeliane e occidentali nel Mar Rosso che, per via dello stallo nel Canale di Suez, rischiano di produrre degli effetti negativi sull’economia italiana , ovvero: un’impennata dei prezzi di alcuni prodotti e un danno economico per il commercio marittimo, pari ai 500 milioni di euro al mese.
Nel pomeriggio , infatti, la Presidente del Consiglio Meloni ha avuto un colloquio telefonico con il Premier del Libano Mikati. nel quale è stata ribadita la volontà comune di evitare l’allargamento del conflitto e si è parlato di come rafforzare la mediazione in corso tra Libano e Israele, sottolineando la massima disponibilità dell’Italia a lavorare con tutte le parti in causa.
La Premier , poi, si è dedicata anche alla preparazione dei numerosi impegni in agenda che l’attendono in settimana: domani, dovrebbe presiedere il Consiglio dei Ministri, che, secondo indiscrezioni giornalistiche, verterà, tra le altre cose, sul varo di un provvedimento riguardante le elezioni Europee in Italia, mentre si attende di sapere se la Presidente del Consiglio e la segretaria del Pd Schleien si candideranno,
Come riportato dalla bozza di tale Dl, le elezioni Europee dovrebbero tenersi dalle 14 alle 22 di sabato 8 giugno e dalle 7 alle 23 di domenica 9 giugno. Il testo introdurrebbe anche una novità per i sindaci dei Comuni con più di 5mila abitanti e fino a 15mila, dove ora vige il limite di due mandati, che potrebbero quindi candidarsi per un terzo mandato consecutivo.
Infatti, nelle “Disposizioni in materia di elezione del sindaco e del consiglio comunale”, si legge: “All’articolo 51, comma 2, del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, il secondo periodo è sostituito dai seguenti: “Per i sindaci dei comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti, il limite previsto dal primo periodo si applica allo scadere del terzo mandato. Le disposizioni di cui ai precedenti periodi non si applicano ai comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti'”.
Sempre a proposito di elezioni, stavolta Amministrative-Regionali, la Maggioranza non ha ancora trovato la quadra per siglare un accordo sui candidati alla presidenza delle Regioni Sardegna, Basilicata e Piemonte.
In particolare, per le elezioni regionali in Sardegna, la Lega continua a sostenere la riconferma del Presidente uscente, Solinas, che ha depositato il contrassegno di lista, mentre FdI sostiene il sindaco di Cagliari Truzzu, già organizzatosi per la campagna elettorale. Sulla stessa linea di una riconferma per i presidenti uscenti ,anche FI sia in Basilicata con Bardi che in Piemonte con Cirio.
Nulla di nuovo , infatti, a una settimana dalla scadenza del termine fissato per la scadenza delle liste, è emerso dalla riunione del Consiglio federale della Lega, svoltosi questo pomeriggio a Milano, dove il segretario , nonché Vicepremier e ministro, Salvini ha fatto sapere di aver parlato di fisco, Agenzia delle Entrate e di Bce.
Tuttavia, malgrado il mancato raggiungimento di un’intesa anche sulla proposta di legge sul terzo mandato ,presentata dal Carroccio e, che non convince né FdI né FI, da vari esponenti dei tre partiti al Governo sono arrivate in queste ore rassicurazioni che “una quadra si troverà”.
E la quadra potrebbe essere trovata già domani dalla Premier Meloni e dai Vicepremier Salvini e Tajani, in occasione del Consiglio dei Ministri.
Tornando ai dossier su cui è a lavoro la Presidente del Consiglio sono anche in fase di elaborazione, previo tavolo tecnico, le norme per regolare le attività degli influencer e garantire la trasparenza della beneficienza.
Sul fronte dei rapporti con la UE, poi, al centro dell’Eurogruppo e dell’Ecofin di domani, cui parteciperà il ministro dell’Economia Giorgetti, il tema del no alla ratifica del trattato sul nuovo Meccanismo Europeo di Stabilità espresso dal Parlamento italiano.
A tal proposito, alla vigilia della riunione a Bruxelles, il commissario agli Affari Europei, Gentiloni, ha dichiarato: “Certamente c’è rammarico per la decisione sul Mes ma, come si dice, il Parlamento è sovrano. Penso che però il rammarico debba tradursi anche nella spinta per trovare il modo per risolvere questa questione, perché non possiamo evitare una possibilità di utilizzo di queste risorse che peraltro è sostenuta dalla quasi totalità dei Paesi. Quindi c’è rispetto per la scelta del Parlamento, rammarico, volontà di andare avanti”.
Il Presidente dell’Eurogruppo, Paschal Donohoe, invece, al termine dell’Eurogruppo, ha spiegato: “Il ministro Giorgetti ci ha aggiornati sulla situazione dopo il voto negativo sulla ratifica del trattato del Mes, naturalmente non possiamo fare progressi su questo fronte. La mancata ratifica da parte dell’Italia significa che i nostri sforzi per costruire un’unione bancaria continuano a mancare di un sostegno comune al Fondo di risoluzione unico e continuano a mancare di uno strumento potente per aiutarci ad affrontare gli effetti delle difficoltà bancarie. Giorgetti ha fornito una panoramica molto fattuale dei recenti sviluppi all’interno del Parlamento italiano. Ci siamo impegnati a continuare a collaborare con lui. Dopo lo scambio con Giorgetti , al momento l’unico impegno che c’è è di riflettere sulle conseguenze della decisione dell’Italia e tornare su questo tema in futuro, C’è un desiderio da parte di tutti di ascoltare attentamente Giorgetti e impegnarsi con lui per vedere se sia possibile trovare un modo per rafforzare la nostra Unione bancaria”.
Il direttore generale dello stesso Meccanismo europeo di stabilità, Pierre Gramegna, in conferenza stampa, ha detto: “Per quanto fossi felice della ratifica dei 19 parlamenti dei Paesi dell’Eurozona, mi rammarico della decisione del Parlamento italiano di non ratificare la riforma del trattato del Mes. E’ un’opportunità persa per rendere l’Eurozona più resiliente e rafforzare l’Unione bancaria. Con questa mancata ratifica, molte questioni rimangono in sospeso. Fortunatamente è successo in un momento in cui non abbiamo una crisi finanziaria in corso”.
Restando ancora in tema UE, la Premier Meloni, mercoledì incontrerà la Presidente della Commissione UE Von der Leyen a Forlì per un vertice cui parteciperà anche il ministro per gli Affari europei, Sud, Coesione e PNRR, Raffaele Fitto, e il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, in cui, a otto mesi dall’alluvione , si discuterà delle risorse da impiegare per la ricostruzione e la messa in sicurezza del territorio.
In mattinata, invece, la Presidente del Consiglio sarà a Bologna, nella sede della Regione Emilia-Romagna, per la firma dell’accordo sul Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, con il presidente Bonaccini ,che ,sempre mercoledì, alle 11, avrà un colloquio da remoto con il Vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Salvini.
Sempre a proposito di Mes, la Premier Meloni è attesa venerdì alle ore 12 dal Gran Giurì alla Camera dopo la richiesta del presidente del M5s Conte in merito alle dichiarazioni di quest’ultima in Aula sul tema. Il Presidente Conte ,invece , sarà ascoltato dal Gran Giurì nella giornata di giovedì.
Infine, il 20 e 21 gennaio, la Presidente del Consiglio sarà in Turchia per un bilaterale con il Presidente Erdogan ,incentrato sul conflitto in Medio Oriente nel quale quest’ultimo ha un ruolo centrale.
Quanto ai lavori parlamentari, in questa settimana, approderà in Aula, alla Camera, la riforma della prescrizione, mentre al Senato arriveranno le riforme costituzionali dell’Autonomia differenziata e del Premierato.
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