di Federica Marengo mercoledì 10 aprile 2024
-Si è tenuto nella mattinata di ieri a Palazzo Chigi, il Consiglio dei Ministri nel corso del quale sono stati approvati diversi provvedimenti, oltre al Documento di Economia e Finanza (Def).
Tale documento, presenta solo un quadro tendenziale, mentre manca quello programmatico. Gli elementi utili per la nuova Manovra, infatti, saranno integrati nel piano fiscale strutturale di medio termine , previsto dalle nuove regole di governance della UE ,che dovrà essere presentato entro la fine dell’estate.
Il Def presentato ieri è l’ultimo del suo genere, in attesa che entro il 20 settembre (ma gli accordi potrebbero essere siglati prima) vengano approvate le nuove regole comuni Ue sulla rendicontazione pubblica con i Piani strutturali.
Le nuove regole del Patto di Stabilità e Crescita dell’Unione Europea, quindi, hanno determinato tempi diversi, come hanno sottolineato dal Governo, in accordo con la stessa Commissione UE.
Veerle Nuyts, la portavoce dell’Esecutivo europeo ha fatto sapere che : “Nelle attuali circostanze , non sarà richiesto agli Stati membri di rispettare le linee guida sul formato e il contenuto dei programmi di stabilità e convergenza da presentare in aprile. I documenti di programmazione 2024 potrebbero essere più limitati del solito e di conseguenza alcuni Stati membri potrebbero preferire inviare versioni più snelle di questi documenti”.
Come si legge nell’introduzione al Documento di Economia e Finanza, scritta dal ministro Giorgetti: “Il Governo punta a concordare con la Commissione UE l’estensione a sette anni dell’aggiustamento di finanza pubblica per mettere il debito su un sentiero di riduzione. Il futuro Piano strutturale di bilancio di medio termine non potrà che partire dai risultati già conseguiti con il Pnrr, consolidando gli investimenti e le riforme su transizione ecologica e digitale e, rispondendo alle esigenze di investimento della difesa e agli imprescindibili obiettivi di miglioramento dell’equità sociale e di ripresa demografica del Paese. Nell’immediato, il Governo intende continuare nell’adozione di misure volte a intervenire sul profilo del deficit, migliorandolo ulteriormente anche attraverso una revisione della disciplina dei crediti d’imposta al fine di ricondurlo al di sotto del 3% del Pil entro il 2026, come previsto nella Nadef”.
Nel Def, quindi, la crescita per il 2024 è stata rivista al ribasso, attestandosi all’1%, rispetto alle stime della Nadef di ottobre ,che fissava il Pil all’1,2%, il debito salirà al 137,8% e il deficit sarà al 4,3%, per via della complessa situazione internazionale (l’incertezza determinata dalle due guerre in corso in Ucraina e Medio Oriente) e della pesante eredità dei crediti del Superbonus , con il suo conto arrivato a 219 miliardi.
Nel 2026, invece, la crescita dovrebbe registrare un +1,1%, il deficit si dovrebbe assestare al 3% del Pil e il debito al 139,8% ,per poi scendere al 139,6% nel 2027 con un deficit del 2,2% e un Pil allo 0,9%.
In merito, il ministro dell’Economia Giorgetti, che, insieme al Viceministro all’Economia Leo, ha tenuto una conferenza stampa subito dopo il Consiglio dei Ministri, ha dichiarato: “Non ci aspettavamo il disastro del Superbonus, quindi , la prossima legge di Bilancio dovrà tenere conto del nuovo quadro, ma tenendo anche fede a quelli che sono gli obiettivi prioritari, che sono quelli di confermare la decontribuzione così come l’abbiamo definita nel 2024. Quello della decontribuzione, che scade nel 2024, è un obiettivo che intendiamo assolutamente replicare nel 2025, è il vero obiettivo che ci poniamo quando andremo a definire il piano strutturale entro il 20 settembre”.
In tale scenario in evoluzione, inoltre, si inserisce anche la proposta a Bruxelles della proroga del Pnrr, riguardo a cui, il ministro dell’Economia ha detto: “Mi consigliano di non insistere , invece io insisto. Sarà sicuramente un argomento di dibattito”.
Il ministro dell’Economia Giorgetti , dunque, assicurando, che la mancanza di un quadro programmatico è una “scelta prudente” in attesa delle nuove strategie contabili UE , ha sottolineato: “Una volta che avremo il quadro sapremo anche dove andare a incidere per tagliare la spesa e trovare le risorse” .
Infine, Giorgetti ha ritenuto positivo il dato dell’inflazione sotto controllo e ha auspicato che la Bce possa avviare il taglio dei tassi.
Il Viceministro dell’Economia Leo ha confermato che “Vi sono risorse stanziate per gli anni successivi, legate all’eliminazione dell’Ace (3,5 miliardi) e all’introduzione della Global minimum tax; un serbatoio già c’è. Prevediamo un tasso di disoccupazione in costante diminuzione nei prossimi anni”, mentre sull’inflazione ha auspicato che “vi sia finalmente un inizio di riduzione dei tassi”; ulteriori interventi di riduzione dell’Irpef , invece, dipenderanno dal concordato preventivo biennale e da elementi come la ripresa economica della Germania.
Critiche al Governo sul Def sono arrivate dalle Opposizioni, in particolare dal Pd, con il responsabile Economia del partito, Misiani che , in post social, ha scritto: “Il Documento di Economia e Finanza (DEF) approvato dal governo è finto e inutile.
Il governo, in primo luogo, dovrebbe spiegare perché i conti nel 2023 sono andati completamente fuori controllo, con un deficit enormemente superiore rispetto alle previsioni iniziali e pesanti riflessi sul debito, che nei prossimi anni tornerà a crescere in rapporto al PIL (contrariamente alle previsioni del settembre scorso). La colpa è del super bonus, viene ripetuto come un mantra. Gli extra costi del 110 per cento sono sicuramente il fattore chiave. Nessuno però ci ha ancora spiegato perché, dopo il decreto di febbraio 2023, per un intero anno nulla di serio sia stato messo in campo per frenarne i costi (che da fine 2022 a fine 2023 sono schizzati da 69 a 100 miliardi, fino a sfondare i 122 miliardi a fine marzo scorso). Secondo: il governo, presentando un DEF solo tendenziale (come fanno di solito gli esecutivi dimissionari…), sceglie di non dire nulla sulla politica di bilancio che prefigura per i prossimi tre anni. La scusa ufficiale è che “mancano le istruzioni” in relazione all’entrata in vigore del nuovo patto di stabilità europeo. La verità è un’altra. I nodi che in tanti avevamo evidenziato quando abbiamo discusso la legge di bilancio stanno venendo al pettine: crescita sovrastimata, nessuna vera strategia di rilancio dell’economia, il grosso delle misure (dal taglio del cuneo al primo modulo della riforma IRPEF) finanziate solo per il 2024. Ora che bisognerebbe indicare come trovare i soldi che mancano ,a spanne, almeno 20 miliardi, il governo si trincera dietro un rigoroso silenzio. Perché? Perché Meloni e Giorgetti dovrebbero iniziare a dire quali tasse aumenteranno e quali spese saranno tagliate. E dovrebbero ammettere che gran parte delle loro promesse non saranno mantenute. Quello che manca, in questo DEF, non sono le “istruzioni” europee. Manca la volontà di dire la verità all’Italia”.
Dalla Maggioranza, invece, il capogruppo alla Camera Foti (FdI) ha evidenziato: “Il Def è un atto realistico improntato alla serietà , sobrietà e allo sviluppo. Non accettiamo lezioni da parte di quelle sinistre che hanno voluto il Superbonus , che peserà 200 miliardi di debito pubblico e che ha tolto risorse alla Sanità, alla Scuola e alle Pensioni”.
In merito, il Vicepremier e ministro degli Affari Esteri,nonché segretario di FI, Tajani , a margine di un evento elettorale, in vista delle elezioni Europee, ha dichiarato: “Il Governo ha lavorato bene in attesa delle decisioni della futura Commissione Europea e del Patto di stabilità. In accordo con la Commissione Europea è stato presentato un testo e nella seconda parte dell’anno con la nuova Commissione potremo raggiungere tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati. In modo particolare il mantenimento del taglio del cuneo fiscale e il mantenimento dei provvedimenti a favore delle donne che hanno da due figli in su per impedire che le donne siano obbligate a scegliere tra maternità e lavoro. Noi dobbiamo battere il calo demografico”.
Dal Consiglio dei Ministri, poi, è arrivato il via libera al Decreto che semplifica le imposte di Successione e Donazione.
Tra gli altri provvedimenti approvati dal Consiglio dei Ministri, anche l’ok alle date di domenica 8 giugno e lunedì 9 giugno per lo svolgimento delle elezioni dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia. Il Governo proporrà tale data al Presidente della Repubblica, che indirà con proprio Decreto i comizi elettorali.
Come si legge nel comunicato stampa pubblicato da Palazzo Chigi: “Il Ministro dell’interno Matteo Piantedosi ha svolto una informativa sull’assegnazione del numero dei seggi alle circoscrizioni per le stesse elezioni e sulla data delle elezioni amministrative. I 76 seggi italiani saranno così suddivisi tra le cinque circoscrizioni elettorali, sulla base del censimento riportato nel d.P.R. 20 gennaio 2023, recante il dato della popolazione al 31 dicembre 2021: 20 seggi alla circoscrizione I (Nord-Ovest); 15 seggi alla circoscrizione II (Nord-Est); 15 seggi alla circoscrizione III (Italia centrale); 18 seggi alla circoscrizione IV (Italia meridionale); 8 seggi alla circoscrizione V (Italia insulare). In abbinamento alle consultazioni europee, il Ministro Piantedosi ha indetto, con proprio decreto, le elezioni amministrative per sabato 8 e domenica 9 giugno 2024. La scelta delle date è vincolata dalle norme del cosiddetto “election-day” (decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98).Inoltre, ai sensi dell’articolo 25, quarto comma, della legge 24 gennaio 1979, n. 18, il Consiglio dei ministri ha deliberato di autorizzare il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani a emanare il comunicato che attesta il raggiungimento delle intese con ciascuno Stato membro dell’Unione Europea atte a garantire le condizioni necessarie all’esercizio del voto degli italiani residenti negli altri Stati membri. Sull’atto del Governo n. 127, recante: “Intese raggiunte dal Governo italiano con i Paesi membri dell’Unione europea, per garantire le condizioni necessarie per l’esercizio del voto degli italiani residenti nei Paesi membri dell’Unione europea nelle elezioni per il Parlamento europeo”, sono stati acquisiti i pareri favorevoli delle competenti Commissioni parlamentari”.
Sempre nello stesso comunicato di Palazzo Chigi, si legge che il Ministro dell’Interno Piantedosi, ha tenuto un’altra Informativa alla luce della quale il Consiglio dei Ministri “Ha deliberato di conferire mandato all’Avvocatura dello Stato ai fini del ricorso in Cassazione avverso la sentenza della Corte d’Appello di Roma del 24 gennaio 2024, relativa alle modalità di emissione e alle caratteristiche della carta d’identità elettronica (CIE), disciplinate dal decreto interministeriale 23 dicembre 2015 e successive modifiche, il quale prevede, per i genitori dei minori, la definizione di “padre” e “madre”.
Infine: “Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, ha deliberato la proroga di sei mesi dello stato di emergenza già deliberato in conseguenza dell’eccezionale incremento dei flussi di persone migranti in ingresso sul territorio nazionale attraverso le rotte migratorie del Mediterraneo”.
Nella giornata di oggi, invece, si sono svolte le celebrazioni per il 172mo anniversario della fondazione della Polizia di Stato, in occasione delle quali il Presidente della Repubblica Mattarella ha ricevuto al Quirinale i vertici.
Nel suo messaggio, il Capo dello Stato ha espresso “fiducia, apprezzamento e riconoscenza, miei e della Repubblica per il compito e l’impegno della Polizia di Stato”, e ha sottolineato: “I vostri compiti sono di ampio spettro, dal contrasto alla criminalità organizzata a quello della criminalità informatica, dalla prevenzione e contrasto al territorio interno e internazionale, al controllo del territorio per la sicurezza dei cittadini, dal soccorso in caso di calamità naturali alla gestione dei flussi migratori quando si svolgono al di fuori dei canali legali, dalla sicurezza stradale alle iniziative per prevenire e contrastare violenze, in particolare quella contro le donne. L’opera quotidiana delle donne e degli uomini viene svolta per rinsaldare la cornice di sicurezza entro cui possa svilupparsi appieno l’esercizio della libertà costituzionale. Ne sorreggono e ne ispirano l’espletamento il principio di solidarietà e la finalità di rafforzare la coesione sociale, tanto più in una stagione che registra nuovi strumenti delle condizioni della vita sociale, con grandi benefici ma anche con nuovi pericoli dovuti al loro utilizzo illecito da parte della criminalità, come avviene nel web e nelle prospettive dell’intelligenza artificiale. Una stagione inoltre caratterizzata da tante tensioni internazionali, che in parte si riverberano sugli assetti interni. Tutte cose che presentano rischi personali come avvenuto di recente. Ho manifestato la mia solidarietà e vicinanza al capo della Polizia, con la ferma condanna nei casi in cui vengano aggrediti agenti nello svolgimento dei loro compiti”.
Stamane, le celebrazioni si sono tenute dapprima presso la Scuola Superiore di Polizia, con la deposizione presso il Sacrario dei Caduti di una corona da parte del ministro dell’Interno Piantedosi e del Capo della Polizia Pisani e poi in piazza del Popolo, alla presenza oltre che dello stesso Capo della Polizia , che ha tenuto il suo discorso, delle più alte cariche dello Stato, come i presidenti di Senato e Camera, La Russa e Fontana, e di esponenti del Governo.
Il ministro dell’Interno, Piantedosi, intervenendo all’evento ha dichiarato: “Voglio ribadire la mia piena fiducia nell’operato di quanti, donne e uomini delle forze di Polizia, con equilibrio e professionalità garantiscono che il dissenso, anche quello più aspro, possa essere sempre manifestato in piena sicurezza”.
Per l’occasione, la Premier Meloni, che, mercoledì 17 aprile sarà a Tunisi nell’ambito del Piano Mattei, ha scritto sui suoi profili social: “Da 172 anni onorate la divisa con coraggio e senso del dovere. Custodi di legalità e sicurezza del territorio, siete sempre pronti a mettere a repentaglio la vostra vita per salvare quella altrui. Nel giorno dell’Anniversario di Fondazione, la mia profonda riconoscenza va alle donne e agli uomini della Polizia di Stato. A voi tutti, gli auguri di un’Italia intera. Grazie per esserci sempre”.
Intanto, sul fronte dei lavori parlamentari , il Senato ha approvato con 89 sì, 18 no e 34 astenuti il disegno di legge che contiene la disciplina per il sequestro degli apparecchi elettronici come gli smartphone, i tablet e il pc, che ora passa alla Camera. A esprimere voto favorevole insieme con la Maggioranza, dalle Opposizioni, Italia Viva, mentre il Pd si è astenuto e il M5S ha votato no.
Alla Camera, invece, dove si sono discusse le mozioni di Maggioranza e Opposizione in materia di lotta al precariato e si è votato in merito, l’Aula di Montecitorio ha approvato le mozioni di Maggioranza e parti di quelle dell’Opposizione.
©Riproduzione riservata