di Federica Marengo giovedì 21 dicembre 2023
-Proseguono gli scontri tra Israele e Hamas nella Striscia. L’esercito israeliano ha fatto sapere di aver colpito 230 obiettivi a Gaza e infrastrutture di Hezbollah nel Libano, a fronte del lancio di razzi da parte di quest’ ultimo Inoltre, secondo quanto ha riferito su X dal portavoce militare in arabo, Avichay Adraee, le truppe israeliane avrebbero ucciso quattro tra i sette comandanti di brigata di Hamas.
Hamas, che ha annunciato che quattro persone, tra cui Bassem Ghaben, responsabile del varco di Karam Abu Salem, sono state uccise in attacchi israeliani contro un punto di passaggio tra la Striscia di Gaza e Israele, ha rifiutato la proposta di Israele di una tregua di 7 giorni in cambio del rilascio di 40 ostaggi, e ha fatto sapere tramite un comunicato che: “Nessun dialogo sugli accordi di scambio di prigionieri se non dopo la fine dell’aggressione” israeliana.
Abu Obeida il portavoce dell’ala militare di Hamas, secondo quanto ha riferito Haaretz, ha dichiarato: “L’obiettivo di Israele di eliminare le forze della resistenza non si realizzerà. Se Israele vuole che i suoi prigionieri vivano, non ha altra via che fermare l’aggressione e la guerra”.
Sempre Hamas, infine, ha pubblicato un video con le immagini di tre ostaggi, i cui corpi sono stati poi recuperati dall’esercito israeliano nei giorni scorsi, corredato da una didascalia in cui si indica il Premier Netanyahu come responsabile della loro morte.
Intanto, l’Oms ha denunciato in queste ore: “Nel nord di Gaza non ci sono più ospedali funzionanti”, seguita dall’Onu ,che ha lanciato un nuovo allarme: “Almeno 570mila persone muoiono di fame nella Striscia”.
In merito alla risoluzione Onu presentata dagli Emirati Arabi Uniti, che prevede la sospensione delle ostilità in una formula che eviterebbe un nuovo veto da parte degli USA, e ampie pause e corridoi umanitari urgenti ed estesi e che chiede alle parti in conflitto di rispettare i loro obblighi verso il diritto internazionale in materia di protezione dei civili, e il cui voto da parte del Consiglio di Sicurezza è nuovamente slittato, il portavoce della missione Usa all’Onu, Evans, ha dichiarato: “ Ci sono serie e diffuse preoccupazioni che l’attuale bozza di una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che mira a potenziare gli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza potrebbe in realtà rallentare le forniture. L’obiettivo di questa risoluzione è facilitare e aiutare a espandere l’assistenza umanitaria a Gaza, e non possiamo perdere di vista questo scopo. Dobbiamo assicurarci che qualsiasi risoluzione aiuti e non danneggi la situazione sul campo”.
Infine, il Presidente turco Erdogan ha telefonato a Presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi per congratularsi della recente rielezione e per fare il punto sugli sforzi per il cessate il fuoco e l’accesso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Il portavoce della presidenza egiziana, il consigliere Ahmed Fahmy, ha affermato che entrambi hanno espresso la volontà di stringere relazioni bilaterali più strette fra i due Paesi e aumentare le aree di cooperazione.
In Italia, invece, stamane, la Commissione Bilancio della Camera si è riunita per decidere sul parere relativo alla proposta di ratifica del Trattato del nuovo Meccanismo europeo di Stabilità presentata dalle Opposizioni. I partiti di Maggioranza, FdI e Lega, hanno votato parere negativo, mentre FI e Noi moderati si sono astenuti. Per le Opposizioni, invece, il M5S non ha partecipato ai lavori, mentre Pd, Azione, Italia Viva, +Europa e AV hanno votato a favore.
I partiti di Maggioranza FdI e Lega hanno espresso parere contrario, in quanto: “La proposta di legge è carente di meccanismi idonei a garantire il coinvolgimento del Parlamento nel procedimento per la richiesta di attuazione del MES e tale esclusione potrebbe incidere sulla possibilità per il Parlamento di monitorare in modo adeguato i versamenti ulteriori del capitale sottoscritto”.
Quindi, la contrarietà a ratificare, espressa dalla Maggioranza, è stata motivata con argomenti estranei alle dinamiche di Governo e legate ai poteri del Parlamento.
In merito, però, il deputato di Italia Viva Marattin ha obiettato: “Ogni volta che la Repubblica sottoscrive aumenti di capitale di organismi internazionali, aumento che peraltro viene escluso dal governo e dal parere del Mef, si tratta di un incremento del saldo netto da finanziare che è sottoposto ad autorizzazione legislativa del Parlamento e non può non esserlo. “Dopo la nostra contestazione, il governo ha cambiato quella parte del parere. Rimane contrario. E rimane sbagliato, se possibile con un motivo in più: perché l’articolo 9 citato non è un articolo che viene cambiato dalla riforma del Mes. È uguale alla versione del 2012” .
A seguire, si è passati al voto dell’Aula, in quanto la Camera ha dato l’ok alla richiesta avanzata da FdI di modificare i lavori e passare subito alla discussione sulla ratifica del Mes. La Camera poi ha bocciato la ratifica del MES con 184 no (i deputati di FDI , Lega e M5S) , 72 sì (i deputati di Pd, Azione, Italia Viva e +Europa) e 44 astenuti (FI , Noi moderati e AVS).
Critiche, le Opposizioni, con la segretaria del Pd, Schlein che ha dichiarato: “Sulla ratifica del Mes si è spaccato il governo e la maggioranza a dimostrazione di un europeismo di facciata da parte di alcuni della maggioranza, ma soprattutto del danno alla credibilità del Paese. Avevano detto che avrebbero utilizzato il Mes sul patto di stabilità e invece succede che si sono smascherati da soli: mercoledì hanno accettato a testa bassa un accordo fatto da Francia e Germania e adesso confessano con questo voto sul Mes, che non è mai entrato nella trattativa, di essere stati sconfitti sul patto, ma il messaggio ritorsivo danneggia il paese. Per un tweet di Salvini stanno ledendo la credibilità internazionale dell’Italia. Giorgetti dovrebbe dimettersi, perché è stata una colossale smentita quella che la sua maggioranza ha messo in atto oggi in Parlamento. Quindi dovrebbe ragionare sulle conseguenze di questo voto”.
Il Presidente del M5S Conte, invece, ha sottolineato: “Solo oggi decidete sul Mes e ve ne assumente le responsabilità. Noi lo abbiamo rifiutato quando tutti volevano costringere l’Italia. Nel dicembre 2020 abbiamo lavorato financo per migliorare questo strumento, per rendere il Mes un accordo comunitario e non intergovernativo. Oggi avete portato alla chetichella la votazione sul Mes in Aula, ma pensate che gli italiani siano così stupidi? Mascherate i vostri fallimenti e il Mes rimarrà grazie a voi un accordo intergovernativo e non comunitario”.
Per il leader di Azione Calenda: “Oggi la maggioranza si spacca sul Mes e così il Campo largo . E’ la testimonianza che questo Paese non si può governare con un bipolarismo che produce solo contraddizioni “, mentre il leader di Italia Viva Renzi ha sottolineato: “Siamo in presenza di un fatto enorme. I populisti stanno insieme, quindi Meloni, Salvini e Conte sono la stessa cosa, sono tutti e tre leader di partito che sono contro l’Europa, vivono di sovranismo e populismo e questo crea dei problemi sia a destra che a sinistra, la divisione è trasversale. Da un lato c’è l’imbarazzo di Forza Italia, il partito che doveva essere europeista e dall’altro c’è la grande contraddizione del campo largo e Conte che ha detto che vota convintamente contro il Mes. Siamo in presenza di un fatto che è destinato a scombussolare le alleanze e i giochi politici italiani”.
Il deputato di +Europa, Della Vedova, infine, ha accusato: “Le motivazioni che vengono portate dalla maggioranza sono sbagliate e il patto di stabilità che ha firmato Giorgetti prevede l’analisi di sostenibilità del debito pubblico: altro che Mes!”.
Dalla Maggioranza , invece, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’attuazione del programma di governo, Fazzolari ha detto: “Il governo si è rimesso al voto parlamentare. Il Parlamento ha deciso di votare contro la modifica dell’attuale Mes. Il Mes rimane in piedi, comunque è un meccanismo di salvataggio degli Stati membri in difficoltà. Che cosa non viene fatto? Non si estende il meccanismo del Mes anche al salvataggio delle grandi banche in difficoltà. All’Italia questo non serve, il nostro sistema bancario è tra i più solidi d’Europa e del mondo intero e non abbiamo bisogno di modificarlo per salvare grandi banche in difficoltà di altri Stati”.
Per il Viceministro dell’Economia, Leo: “Il Parlamento è sovrano e noi dobbiamo prendere atto delle decisioni parlamentari”.
Soddisfatto il Vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Salvini, che , a margine dell’inaugurazione di una stazione ferroviaria nel pistoiese, ha sottolineato che “Il no al Mes non è solo una vittoria per la Lega ,ma per l’Italia e gli italiani. Dire sì al Mes avrebbe voluto significare che un pensionato, un precario, un disoccupato, un operaio avrebbe dovuto mettere dei soldi per salvare una banca tedesca. Conveniva ai tedeschi, non agli italiani. Sono contento che anche in questo caso la Lega abbia dimostrato coerenza e competenza, visto che da più di 10 anni sosteniamo questa tesi. Il Parlamento che è sovrano oggi ha detto definitivamente no a quello che era una fregatura per l’Italia. Tutti dicono che il Mes non serviva. Gli altri lo hanno votato, se una cosa non serve io non la voto. Anzi, siccome l’Italia ha messo dei soldi in questo istituto, visto che non ci serve possiamo anche chiederli indietro questi soldi”.
Il capogruppo alla Camera di FI, Barelli, riguardo all’astensione del suo partito ha evidenziato: “Tajani ha avvisato Meloni e Salvini sull’astensione, il governo regge. Forza Italia da sempre sostiene che il Mes è uno strumento che va migliorato ma che non è in ogni caso un’urgenza del paese. Oggi ci sarebbe piaciuto condividere in Aula il successo che il nostro governo ha ottenuto sostenendo l’accordo tra Parlamento Ue e Consiglio sul nuovo patto sull’immigrazione che prevede finalmente una condivisione di responsabilità, solidarietà e oneri tra i 27 Stati. A Forza Italia sarebbe piaciuto discutere in Aula anche l’altro successo ottenuto dal governo in questi giorni; il nuovo patto di stabilità che contiene molte delle richieste italiane e che permetterà di liberare energie da destinare alla crescita”.
Fonti di Palazzo Chigi, citate dalle agenzie di stampa, hanno riferito che “Il Governo prende atto del voto di Montecitorio e sottolineano che in ogni caso, il Mes è in piena funzione nella sua configurazione originaria. La scelta del Parlamento italiano di non procedere alla ratifica può essere l’occasione per avviare una riflessione in sede europea su nuove ed eventuali modifiche al trattato, più utili all’intera Eurozona”.
Il Presidente dell’Eurogruppo Paschal Donohoe, in merito alla contrarietà dell’Italia alla ratifica del Mes, ha dichiarato: “Ho preso atto del voto espresso dal Parlamento italiano in merito alla ratifica del trattato. Pur nel pieno rispetto delle deliberazioni parlamentari, mi rammarico per l’esito. L’Italia rimane l’unico Paese che blocca la finalizzazione di una riforma su cui tutti ci siamo impegnati nel 2021. Si tratta di un elemento chiave della rete di sicurezza comune nell’Eurozona, a vantaggio di tutti i Paesi membri. Continuerà il mio impegno a riguardo con le autorità italiane nei prossimi mesi”.
Nel pomeriggio, poi, il Governo, tramite il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Ciriani, ha posto la fiducia sul maxi-emendamento alla Manovra. ll testo del ddl sulla Legge di Bilancio, quindi, è stato trasmesso alla Commissione Bilancio per il parere. L’Aula del Senato si riunirà domani mattina alle 10 per le dichiarazioni di voto, cui seguirà la votazione per appello nominale.
A seguire, si terrà un Consiglio dei ministri “tecnico” per approvare la nota di variazioni al bilancio, su cui si esprimerà l’Assemblea di Palazzo Madama, che procederà al voto finale con conseguente incardinatura immediata della Manovra alla Camera, dove sarà votata fra il 29 e il 30 dicembre.
In serata, infine, la Premier Meloni , che ha disdetto tutti gli impegni per via di uno stato influenzale, ha espresso tramite nota di Palazzo Chigi, il suo cordoglio per quanto accaduto a Praga, dove quindici persone sono state uccise e altre venticinque sono rimaste ferite in una sparatoria avvenuta nella sede dell’Università , in piazza Jana Palacha, nella città vecchia. .
Nella nota di Palazzo Chigi si legge: “Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha inviato un messaggio al Primo Ministro della Repubblica Ceca, Petr Fiala, in cui esprime il più sentito cordoglio alle famiglie delle vittime della sparatoria avvenuta a Praga, la vicinanza ai feriti e a tutta la popolazione della Repubblica Ceca. Il Presidente Meloni ribadisce la più ferma condanna di ogni forma di violenza, fanatismo e terrorismo, evidenziando che l’Europa ha il dovere di reagire e rafforzare ogni strumento utile a garantire la massima sicurezza dei cittadini”.
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