di Federica Marengo domenica 10 dicembre 2023
-Proseguono nella Striscia di Gaza, i combattimenti tra Israele e Hamas. Nelle ultime ore, le forze di difesa israeliane, hanno annunciato che l’aviazione ha attaccato obiettivi di Hezbollah in Libano, tra cui, posizioni militari dalle quali sono stati effettuati lanci in territorio israeliano.
In merito, l’esercito israeliano, ha fatto sapere che: “Uno dei razzi lanciati ieri dagli Hezbollah contro Israele è stato tirato da una distanza di 20 metri da un compound dell’Onu nel Sud del Libano” e che, “così facendo, l’organizzazione terroristica degli Hezbollah mette in pericolo le vite dei soldati dell’Unifil e continua a violare la Risoluzione 1701 dell’Onu. Il capo missione dell’Unifil è stato informato dell’accaduto”.
Tuttavia, il capo dell’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa), Philippe Lazzarini, ha dichiarato che “Un cessate il fuoco è vitale per porre fine all’inferno sulla Terra a Gaza”, sottolineando: “La disumanizzazione dei palestinesi ha permesso alla comunità internazionale di sopportare i continui attacchi israeliani a Gaza. È sicuramente la situazione peggiore che abbia mai visto. Le persone vengono all’Onu per chiedere protezione, ma anche la bandiera blu non è più protetta. La situazione ha raggiunto un punto catastrofico”.
A fargli eco, il vicedirettore del Programma alimentare mondiale (Pam) delle Nazioni Unite, Carl Skau, che ha aggiunto: “Metà della popolazione di Gaza sta morendo di fame, mentre continuano i combattimenti tra Hamas e Israele. In alcune aree nove famiglie su dieci non riescono a mangiare tutti i giorni”, aggiunge il funzionario, sottolineando che le condizioni a Gaza hanno reso le consegne di aiuti umanitari “quasi impossibili” e il capo dell’Organizzazione mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, che, nel corso di una sessione speciale del comitato esecutivo dell’Oms, convocata per discutere le condizioni nei territori palestinesi, ha evidenziato: “L’impatto del conflitto sulla salute è catastrofico” e gli operatori sanitari stanno svolgendo un lavoro impossibile in condizioni inimmaginabili”,
Estremamente preoccupato per la situazione a Gaza, all’indomani del mancato voto a favore del cessate il fuoco da parte del Consiglio di sicurezza , anche il segretario generale dell’Onu, Guterres, che, deprecando la “paralisi delle Nazioni Unite di fronte alla guerra”, ha detto: “Stiamo correndo un serio rischio di collasso del sistema umanitario a Gaza, dove la situazione si sta rapidamente trasformando in una catastrofe con implicazioni potenzialmente irreversibili per i palestinesi nel loro complesso e per la pace e la sicurezza nella regione”.
Intanto, mentre i ribelli sciiti Houthi, dallo Yemen hanno fatto sapere che “prenderanno di mira tutte le navi nel Mar Rosso dirette in Israele, se la Striscia di Gaza non riceverà il cibo e le medicine necessarie”, il primo ministro del Qatar, ha dichiarato che: “Gli sforzi di mediazione per assicurare un nuovo cessate il fuoco a Gaza, e per il rilascio di altri ostaggi detenuti da Hamas, proseguono nonostante i continui bombardamenti israeliani che stanno “restringendo la finestra” per un risultato positivo”.
Secondo quanto reso noto dal Dipartimento di Stato e dal Pentagono, invece, il governo americano , ha approvato “con urgenza”, senza passare dal Congresso, la vendita a Israele di quasi 14mila munizioni da 120 mm per carri armati Merkava da utilizzare nella guerra contro Hamas a Gaza, per un valore di 106,5 milioni di dollari.
Il Premier israeliano Natanyhau, ha avuto un colloquio telefonico della durata di cinquanta minuti con il Presidente russo, Putin, definita “poco amichevole”. Secondo l’ufficio del Primo ministro israeliano, durante la conversazione con Putin, Netanyahu ha espresso la propria “insoddisfazione per la posizione anti-israeliana sulla guerra contro Hamas, presentata dai funzionari di Mosca alle Nazioni Unite e in altri forum” e ha espresso “una critica risoluta alla cooperazione tra Russia e Iran”. Il presidente Putin, invece , avrebbe detto a Netanyahu che “Mosca rifiuta il terrorismo, ma non può sostenere la terribile situazione dei civili di Gaza”.
Infatti, per l’agenzia di stampa statale TASS, la conversazione si è concentrata sulla “catastrofica situazione umanitaria nella Striscia di Gaza”, con il Presidente Putin che ha detto che “La risposta militare di Israele all’attacco terroristico di Hamas non può portare “a conseguenze così terribili per la popolazione”.
Inoltre, il Premier israeliano Netanyhau, rivolgendosi ai miliziani di Hamas, ha avvertito: “E’ l’inizio della fine di Hamas. Ai terroristi io dico che è finita, non morite per Sinwar, arrendetevi adesso. Negli ultimi giorni, decine di terroristi si sono arresi di fronte alle nostre forze, gettano le armi e si consegnano ai nostri eroici combattenti”.
Hamas, che ha fornito un nuovo bilancio relativo ai morti dall’inizio della guerra, che sarebbero 17.997, tramite il portavoce delle Brigate al-Qassam, Abu Obaidan, in un messaggio pre registrato, trasmesso da Al Jazeera, ha fatto sapere che: “Israele non sarà in grado di recuperare nessuno dei suoi ostaggi a meno che non si impegni in colloqui su accordi di scambio mirati. Diciamo agli israeliani che Netanyahu, Gallant e altri membri del gabinetto di guerra non possono riportare indietro i loro prigionieri senza negoziati. L’ultima uccisione di un prigioniero che hanno cercato di riprendere con la forza lo dimostra”.
Nel frattempo, in Italia, è polemica tra le forze di Governo e di Opposizione sulla Manovra.
Al testo, che dovrebbe arrivare in Aula, in Senato, per la discussione, il 18 dicembre e, che dovrebbe ricevere il via libera definitivo entro la fine dell’anno , pena l’esercizio provvisorio, sono state apportate infatti delle modifiche dal Governo con la presentazione di tre emendamenti, depositati nella serata di giovedì scorso presso la Commissione Bilancio.
Uno di questi, in particolare, oltre quello che interviene con delle correzioni sul taglio delle pensioni previsto per alcune categorie della pubblica amministrazione, tra cui medici e infermieri, che non convince né sindacati né gli stessi medici e infermieri, che hanno confermato lo sciopero per il 18 dicembre, riguarda lo stanziamento da 100 milioni di euro per Forze di polizia, Forze armate e vigili del fuoco, ottenuti con un taglio alla dote parlamentare per le modifiche alla Legge di Bilancio (dimezzato per i prossimi due anni, passando da 100 a 50 milioni , 52 milioni nel 2025 e ridotto anche per gli anni a venire di 25 milioni di euro l’anno) e al nuovo fondo per l’immigrazione e l’accoglienza di circa 15 milioni l’anno per tre anni, introdotto con il Dl Anticipi, già approvato dal Senato e in fase di approvazione, questa settimana, alla Camera.
Critiche, dunque, nei confronti dell’Esecutivo, le Opposizioni, con il capogruppo al Senato del Pd, Boccia, che ha parlato di “Governo in tilt” e di “rischio di esercizio provvisorio”, mentre il Presidente del M5S Conte ha escluso “qualsiasi condivisione del percorso con la Maggioranza”.
Ma il Governo difende le modifiche alla Legge di Bilancio, con il Vicepremier e ministro degli Affari Esteri Tajani, che ha dichiarato: “La legge di Stabilità conterrà ulteriori interventi per il comparto sicurezza-difesa e per il soccorso pubblico.Si tratta di circa 100 milioni di euro che, con l’emendamento del governo, andranno a sostenere le misure annunciate nell’incontro tra l’esecutivo e i rappresentanti di forze armate e forze di polizia. Fatti concreti che attuano gli impegni per i quali c’è stata una forte iniziativa di Forza Italia”.
Altro dossier al centro dello scontro tra Maggioranza e Opposizione, è quello della ratifica del Trattato del Meccanismo europeo di Stabilità (l’Italia è l’unico Paese a non averlo ancora ratificato), che sarebbe dovuto arrivare in Aula alla Camera questa settimana.
Il capogruppo della Lega alla Camera, Molinari, stamani, in un’intervista alla trasmissione “Il Caffè della Domenica” di Maria Latella, su Radio 24, ha dichiarato: “Il patto di stabilità è lontano dall’essere concluso, e anzi vi do una notizia: penso proprio che il 14 dicembre non discuteremo di Mes. Le spiego perché: il ministro Giorgetti ha fatto giustamente presente che è in calendario ma esistono provvedimenti che vengono prima. La posizione della Lega è nota, pensiamo sia uno strumento superato ma aspetteremo di capire le indicazioni della Meloni in merito”.
Nel pomeriggio, invece, il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Fitto, ospite della trasmissione di Rai Tre, “In mezz’ora”, ha dichiarato: “Sul Mes c’è un ragionamento più ampio, andrei per ordine. Vediamo in questo Consiglio Ue cosa si definisce sulle politiche di bilancio, ma non può essere visto in modo autonomo. Il Consiglio europeo deve affrontare le modifiche del bilancio Ue e altri dossier rilevantissimi, poi abbiamo la trattativa sul Patto di Stabilità. Le cose vanno raccordate, pensare che ci sia una discussione a parte che non tenga conto di questi due elementi sinceramente non ci convince. Il ministro Giorgetti è riuscito nell’Ecofin ad aprire già un importante momento di dialogo e di interlocuzione su questo, lo vedremo nei prossimi giorni e io mi auguro che si possa chiudere questa trattativa positivamente per il nostro Paese”.
Per l’Esecutivo, quindi, il Mes e la riforma del Patto di Stabilità e Crescita sono complementari e l’ok alla ratifica del Trattato del Mes può avvenire solo a condizione che la revisione del Patto di stabilità non penalizzi l’Italia con regole di rientro dal debito eccessivamente rigide.
Le tensioni tra i Paesi frugali e quelli maggiormente indebitati, tra cui, per l’appunto, l’Italia, infatti, stanno rendendo le trattative sulle nuove regole della governance economica europea difficili e complesse e, seppur sia stato fatto un passo in avanti sui parametri del deficit, nel corso dell’ultimo Ecofin, non è stata ancora trovata una sintesi, determinando la convocazione di una riunione straordinaria dei ministri delle Finanze della UE fra il 18 e il 21 dicembre ( le trattative però proseguiranno anche a margine del Consiglio europeo, previsto per il 14 e 15 dicembre).
La posizione del Governo italiano è stata ribadita dal ministro dell’Economia e delle Finanze Giorgetti, secondo cui :“Occorre un periodo transitorio che tenga conto delle finalità strategiche che l’Europa si è data in termini di sicurezza, di transizione digitale ed energetico-ambientale, che richiedono regole fiscali coerenti per poterle finanziare , altrimenti rimangono dei nobili principi e auspici, ma senza possibilità concreta di traduzione. Le regole fiscali sono un mezzo per realizzare questi fini e non un fine esse stesse”.
Per le Opposizioni, in particolare per il capogruppo al Senato di Italia Viva, Borghi, intervenuto nel programma Agenda, su SkyTg24, “L’Italia non ha ratificato fin qui il Meccanismo europeo di stabilità (Mes) per motivi solo ideologici. Questo ha indebolito la trattativa che si sta portando avanti sulla riforma del Patto di stabilità. Il governo ragiona in una logica contrattuale, una sorta di scambio: ‘Ti do il Mes, tu mi dai la rimodulazione del Pnrr e il Patto di stabilità’, in un gioco delle tre carte dal quale in realtà non usciamo bene. Il Mes è una assicurazione per il sistema bancario europeo, in cui siamo tutti dentro. Gli stessi pregiudizi delle forze sovraniste e populiste ci hanno impedito di chiedere a suo tempo il Mes sanitario. Con una disposizione di 37 miliardi di euro, priva di condizionalità, avremmo potuto ammodernare il nostro sistema sanitario, a cominciare dall’edilizia. Le drammatiche immagini di Tivoli ci ricordano che il 60 per cento degli edifici ospedalieri ha più di 70 anni”.
Sulla stessa linea, Piero De Luca, deputato del Pd, secondo cui “Un nuovo rinvio sarebbe masochismo politico”, riecheggiato dal segretario di +Europa Magi.
Presente a Bruxelles, al Consiglio Europeo, per l’Italia, la Premier Meloni, che il 12 e il 13 dicembre riferirà in Aula, rispettivamente , alla Camera e al Senato le sue Comunicazioni, in vista dell’importante vertice tra i leader della UE.
La Presidente del Consiglio, però, prima degli impegni internazionali che l’attendono in settimana, ha partecipato questa mattina al XXIV° Concerto di Natale presso l’Aula del Senato, insieme con il Presidente della Repubblica Mattarella, salutato da una standing ovation e dai ministri Crosetto (Difesa) e Sangiuliano (Cultura) e dal Presidente del Senato stesso , La Russa, che nel suo saluto iniziale ha auspicato la fine delle guerre in Ucraina e in Medio Oriente e una pace giusta.
Il Concerto è stato eseguito dall’Orchestra e dal Coro della Fondazione Arena di Verona e ha visto la conduzione in diretta Tv di Milly Carlucci e la partecipazione dell’attore e regista, neo-direttore del Centro Sperimentale di Cinematografia, Sergio Castellitto, che, in occasione del 150° anniversario della morte di Alessandro Manzoni, ha letto un brano tratto dal capitolo finale del romanzo I Promessi Sposi.
La Premier, Meloni, poi, in serata, tramite i suoi profili social, ha inviato un messaggio di congratulazioni al Presidente argentino Milei , in occasione del suo insediamento: “Buon lavoro a Milei, insediatosi oggi alla Casa Rosada. L’Argentina è storicamente una Nazione amica dell’Italia, dove vive la più grande comunità di nostri connazionali all’estero, con la quale intendiamo consolidare le nostre relazioni bilaterali e collaborare sui principali temi dell’agenda internazionale”.
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