di Federica Marengo martedì 28 novembre 2023
-Annunciata dal Qatar nella giornata di oggi, l’intesa per prorogare per altri due giorni la tregua e la liberazione degli ostaggi in cambio di detenuti palestinesi. Infatti, in cambio di 20 ostaggi, saranno scarcerati 60 palestinesi, affidati alla Croce Rossa.
Tuttavia, secondo il quotidiano Haaretz, Israele non sarebbe disposto ad ampliare la tregua oltre domenica, per un totale di 10 giorni, malgrado gli USA siano in pressing per ulteriori proroghe, al fine di consentire l’arrivo di altri aiuti a Gaza e il rilascio di altri ostaggi, mentre cresce la tensione tra Hamas e Israele, con tre esplosioni nel nord della Striscia in prossimità delle forze di Tel Aviv. Hamas ha fatto sapere che si tratta di una reazione alla violazione della tregua da parte di Israele.
Infine, secondo il Jerusalem Post, un rappresentante di Hamas avrebbe dichiarato che inviterà Elon Musk a visitare Gaza per vedere “la portata della distruzione causata su Gaza a seguito dei bombardamenti israeliani”. Musk ,fondatore di Tesla è stato lunedì in Israele e ha visitato uno dei kibbutz preso di mira nell’attacco di Hamas del 7 ottobre.
L’Egitto, invece, ha fatto sapere di aver continuato i suoi intensi sforzi per fornire aiuti umanitari alla Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah , “grazie all’entrata in vigore della tregua umanitaria nella sua prima fase, che si è conclusa lunedì e che continuerà durante la seconda fase fino a mercoledì”
A proposito di Egitto, l’Italia ha risposto alla sua richiesta di intervento, per far fronte all’assistenza dei profughi civili in arrivo da Gaza. La richiesta è arrivata tramite il Meccanismo europeo di protezione civile che, sin da subito, si è attivato per supportare le autorità locali nella gestione dell’emergenza umanitaria e per coordinare gli aiuti degli Stati membri. Il Dipartimento della Protezione civile, d’intesa con il ministero degli Esteri, quindi, ha reso noto che coordinerà, attraverso la Centrale remota per le operazioni di soccorso sanitario, la raccolta del materiale sanitario che successivamente sarà inviato in Egitto.
Intanto, stamane, a Roma, la Premier Meloni ha presieduto presso la Sala Verde di Palazzo Chigi, insieme con il ministro dell’Economia, Giorgetti, il Vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Salvini, e la ministra del Lavoro, Calderone, l’incontro con le sigle sindacali Cgil , Cisl e Uil. Al centro del confronto, durato tre ore, la Manovra e in particolare la modifica dell’articolo 33, che prevede una stretta sul coefficiente di calcolo delle pensioni per alcuni medici e operatori sanitari.
Il Governo si è detto disponibile a rivedere le norme sulle pensioni dei medici e operatori sanitari e delle altre categorie del pubblico impiego, come i dipendenti e le dipendenti degli enti locali e i maestri e le maestre d’asilo, presentando tre ipotesi: la salvaguardia dell’assegno per chi va in pensione raggiunti i requisiti di vecchiaia, taglio ma “graduale” per chi sceglie l’anticipo e il mantenimento dei diritti acquisiti al 31 dicembre 2023.
Tuttavia, la Presidente del Consiglio nell’incontro ha spiegato che l’introduzione del meccanismo di gradualità per chi va in pensione anticipatamente si applicherà soltanto al comparto Sanità, ma che non vi saranno penalizzazioni “per chi si ritira con la pensione di vecchiaia”, né per chi raggiunge i requisiti della pensione di anzianità al 31.12.2023 e che, per il comparto sanità , si sta valutando un ulteriore meccanismo di tutela, in modo da ridurre la penalizzazione all’approssimarsi all’età della pensione di vecchiaia, ovvero: si dovrebbe ridurre la penalizzazione per coloro che, pur andando in pensione anticipatamente, si avvicinano al requisito anagrafico della pensione di vecchiaia.
La Presidente del Consiglio, secondo quanto ripotato dall’agenzia AdnKronos, che cita una fonte dei sindacati, avrebbe detto di comprendere i diritti acquisiti su alcune pensioni, che vengono calcolate in un certo modo ,ma che bisogna stare attenti, perché ,se si assicurano delle condizioni troppo vantaggiose ,si rischia di scaricare i costi sulle future generazioni, definendo un “problema enorme quello della pensione dei giovani” e , ricordando la norma “giusta” prevista in Manovra a favore delle generazioni più giovani, non senza sottolineare che : “Il gioco di scaricare tutto il costo delle pensioni sulle generazioni che arrivano dopo non lo abbiamo fatto noi. Certo, è più redditizio sul piano del consenso occuparsi di chi è qui e ora, ma il costo è stato scaricato su chi non si poteva difendere e non era consapevole di quello che stava accadendo”.
Quanto al lavoro e alla precarietà , la Presidente del Consiglio ha posto in rilievo che “tutte le misure adottate sono state concentrate sui contratti a tempo indeterminato, ribadendo che nell’ultimo anno sono stati creati 500mila nuovi posti di lavoro e 443mila di questi sono contratti a tempo indeterminato , dicendosi d’accordo sul tema della partecipazione dei lavoratori, definita “una materia chiave di volta nel sistema economico italiano”.
Inoltre, la Premier, ringraziando i segretari di Cgil, Cisl e Uil , per il confronto “franco e costruttivo”, ha esposto le questioni su cui il governo si trova d’accordo con i sindacati, come la necessità di rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori e la detassazione degli aumenti contrattuali.
In merito, la Presidente Meloni ha spiegato che “Sarebbe bello rendere la misura strutturale, ma diventa difficile in questo preciso contesto; quando non sappiamo ancora quali saranno le regole con le quali operiamo nei prossimi anni. Credo si possa riconoscere che il governo ce la sta mettendo tutta per arrivare a un nuovo patto stabilità e di crescita. Che sia sostenibile e orientato più alla crescita che non alla stabilità: l’unico modo per garantire stabilità è favorire la crescita, ma in questo momento diventa difficile fare scelte che ci impegnano per gli anni a venire”.
Nel corso dell’incontro, poi, un altro focus è stato quello sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e la sua revisione approvata ieri dalla Commissione europea. La Premier avrebbe ventilato la possibilità che l’intero Mezzogiorno venga dichiarato ‘Zona economica speciale’.
Critico, al termine dell’incontro il segretario della Cgil Landini, che, ai cronisti, ha dichiarato: “Un provvedimento così non lo aveva mai fatto nessun governo, stanno peggiorando drasticamente anche la legge Fornero. Riguardo all’ipotesi di modifica sulle pensioni di medici e infermieri e altre categorie, allo studio del governo, hanno citato dei titoli ma non ci hanno detto né dove vanno a prendere i soldi né come intendono procedere. Hanno detto che stanno pensando di intervenire sulla questione di differenziare tra vecchiaia e anzianità, ma non hanno indicato come fare. In ogni caso hanno confermato che intendono fare cassa, questa è la sostanza. Siamo di fronte ad un provvedimento che introduce il concetto che si può intervenire anche retroattivamente e mantiene anche un profilo di incostituzionalità, oltre che di gravità delle condizioni”, riecheggiato dal segretario della Uil Bombardieri, che ha detto: “Un incontro cordiale: alla Premier abbiamo presentato le istanze delle mobilitazioni degli ultimi giorni. Il Governo ha ascoltato, confrontandosi con noi su temi come i salari, gli extraprofitti. Ma il Governo ha riconfermato l’impostazione della manovra. Anche sulle pensioni: solo su questo aspetto il Governo sta considerando un eventuale modifica. Non ci sono altre decisioni di cambiamento non ce ne sono” .
Per il segretario della Cisl, Sbarra, invece: “E’ stato un incontro positivo nel metodo e nel merito. Abbiamo posto la necessità di cambiare e migliorare la legge di bilancio in alcune parte che consideriamo deboli e sbagliati. Le pensioni, la sanità, il fondo sulla disabilità e l’autosufficienza, il Pnrr. Il Governo si è impegnato a migliorare l’articolo 33 in materia di pensioni, a migliorare la governance sul Pnrr. Il Governo ha aperto anche sul tema della democrazia economica, nell’ambito delle riforme istituzionali” .
Nel pomeriggio, poi, proprio mentre a Palazzo Chigi si teneva la cabina di regia sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è arrivato da Bruxelles l’annuncio del via libera all’erogazione all’Italia della quarta rata di fondi.
Tale notizia è stata così commentata in un videomessaggio dalla Premier ,che poco prima aveva accolto in visita ufficiale a Palazzo Chigi il Presidente della Repubblica Ceca, Pavel: “La Commissione ha approvato oggi la quarta richiesta di pagamento dell’Italia, di 16,5 miliardi di euro, confermando che l’Italia ha raggiunto tutti i 28 obiettivi e traguardi previsti. La valutazione positiva della Commissione europea dimostra i grandi progressi fatti dall’Italia e, a pochi giorni dall’approvazione da parte della Commissione europea della revisione generale del PNRR, conferma il grande impegno del Governo per attuare pienamente il PNRR e rendere il Paese più moderno e più competitivo. Gli obiettivi e i traguardi raggiunti nella quarta rata riguardano importanti riforme nei settori dell’inclusione sociale e degli appalti pubblici, nonché misure necessarie per proseguire l’attuazione delle riforme in materia di giustizia e pubblica amministrazione. I principali investimenti oggetto della richiesta di pagamento sono legati alla digitalizzazione, in particolare per quanto riguarda la transizione dei dati delle Pubbliche Amministrazioni locali verso il cloud, lo sviluppo dell’industria spaziale, l’idrogeno verde, i trasporti, la ricerca, l’istruzione e le politiche sociali. Il pagamento dei 16,5 miliardi di euro è previsto entro la fine di quest’anno. L’Italia avrà così ricevuto entro il 2023 circa 102 miliardi di euro, quindi più della metà dell’interno ammontare Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. L’Italia sarà anche l’unico Stato membro dell’Unione europea ad aver già ricevuto il pagamento della quarta rata. Si conferma così il grande lavoro del Governo, di tutti i livelli istituzionali, della Cabina di regia del PNRR, perché queste risorse arriveranno interamente a terra e lo faranno nei tempi previsti”.
Il ministro per gli Affari europei, le Politiche di Coesione e il Sud, con delega al PNRR, Fitto, nel corso di una conferenza stampa, a Palazzo Chigi, ha sottolineato: “Oggi il nostro Paese ha avuto il via libera dalla Commissione europea per la quarta rata del Pnrr. È un risultato molto rilevante e importante, non solo ,perché l’Italia è l’unico Paese in Europa ad aver raggiunto questo risultato ,ma perché tiene fede agli impegni”.
Riguardo alla sessione di lavoro della cabina di regia sul PNRR, presieduta sempre dal ministro Fitto, con all’ordine del giorno la revisione del Piano, con l’integrazione del nuovo Capitolo REPowerEU, approvata nei giorni scorsi dalla Commissione europea, organizzata in 8 singoli tavoli settoriali di lavoro, con l’alternarsi dei rappresentanti degli enti locali e di tutte le organizzazioni di categoria, Palzzo Chigi ha reso noto che: “Al centro l’illustrazione delle linee guida del nuovo PNRR, e l’importante lavoro svolto per dare impulso alla crescita economica e per la modernizzazione del Paese, attraverso sette nuove riforme, di cui cinque relative alla missione REPowerEU. Nel corso dei tavoli istituzionali, il Ministro Fitto ha ripercorso le tappe della revisione, e della strategia seguita per coordinare il PNRR al fondo complementare, alle risorse delle politiche di coesione e del fondo di sviluppo e coesione. Con la revisione il Governo ha liberato importanti risorse che risulteranno strategiche per la crescita strutturale del Paese, attraverso provvedimenti finalizzati allo sviluppo del sistema produttivo e a garantire una alta qualità della spesa”, ha affermato il Ministro Fitto. “I risultati finora ottenuti confermano la validità del percorso intrapreso e del metodo di lavoro adottato. E per questo esprimo grande soddisfazione, e il ringraziamento per la collaborazione da parte di tutti”, ha aggiunto Fitto. Nei prossimi giorni il confronto con i soggetti attuatori continuerà a livello tecnico, per definire le modalità e i termini per assicurare la realizzazione di tutti gli interventi avviati”.
Le congratulazioni all’Italia per il via libera della IV° rata di fondi del PNRR, sono poi arrivate dalla Presidente della Commissione UE, Von der Leyen, che ha dichiarato: “L’Italia ha raggiunto un’altra tappa importante nell’attuazione del suo piano per la ripresa. Ha attuato importanti riforme della normativa in materia di appalti pubblici e del sistema giudiziario per migliorare il contesto imprenditoriale. Il Paese ha investito negli asili nido e nell’educazione della prima infanzia; ha promosso la diffusione dell’idrogeno e la pubblica amministrazione digitale. All’Italia giungano i complimenti per la risolutezza nell’attuazione delle riforme concordate con Bruxelles. Continueremo a sostenerla, perché il piano per la ripresa sia un successo”.
Complimenti espressi anche dal Vicepresidente Dombrovskis.
Non solo Manovra e PNRR, però, tra i dossier sul tavolo del Governo, ma anche la sicurezza. La Presidente del Consiglio, infatti, come si legge in una nota di Palazzo Chigi: “Ha presieduto oggi il Comitato Interministeriale per la Cybersicurezza CIC, che vede la partecipazione del Sottosegretario Alfredo Mantovano, Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica ASSM, e delle Amministrazioni di governo centrale con competenze in ambito cyber.Nel corso della riunione dell’organismo, la cui composizione e i relativi compiti sono definiti dal decreto-legge istitutivo dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale ACN, è stato valutato l’attuale stato di sicurezza cibernetica alla luce della delicata situazione geopolitica internazionale relativa ai conflitti in Ucraina e Medio Oriente, a seguito dei quali si è registrato un incremento degli attacchi informatici e dell’attivismo hacker indirizzato anche verso siti istituzionali. I lavori del CIC – cui hanno partecipato, su invito del Presidente del Consiglio dei Ministri, anche il Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Giovanni Melillo, e il Direttore del Dipartimento Informazioni per la Sicurezza, Elisabetta Belloni – hanno messo a fuoco e precisato le misure di salvaguardia digitali necessarie per assicurare la migliore protezione nell’attuale contesto delle infrastrutture critiche ed essenziali dell’Italia”.
Restando in tema di sicurezza, il ministro dell’Interno Piantedosi ha partecipato a Bruxelles, al Forum sul tema dell’immigrazione illegale, presieduto dalla Presidente della Commissione UE Von der Leyen, che ha lanciato un’alleanza globale contro in trafficanti, e nel quale il titolare del Viminale ha ribadito che si tratta di una sfida europea e che è necessario attuare un piano europeo per i rimpatri volontari.
Nel frattempo, la Camera ha approvato con 162 voti favorevoli, 106 contrari e 2 astenuti, il Dl recante disposizioni urgenti in materia di immigrazione e protezione internazionale , nonché per il supporto alle politiche di sicurezza e la funzionalità del Ministero dell’Interno, che ora passa al Senato.
Palazzo Chigi, poi, ha fatto sapere che “Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha dato disposizioni all’Avvocatura generale dello Stato affinché si costituisca come parte civile, in rappresentanza della Presidenza del Consiglio dei ministri e del Ministero dell’interno, nel procedimento penale conseguente al naufragio avvenuto il 26 febbraio 2023 a poca distanza della costa di Cutro. La decisione è stata presa in considerazione della estrema gravità dei fatti, che hanno visto la morte di almeno 94 migranti e un elevato numero di dispersi”.
Sul fronte delle Opposizioni, le critiche di Pd e M5S si sono concentrate sulla fine del mercato tutelato dell’energia. Quindi, la segretaria del Pd, Schlein, nel corso di una conferenza stampa tenuta nella sede nazionale del partito, ha lanciato un appello all’Esecutivo a modificare il decreto energia approvato ieri dal Consiglio dei ministri . In particolare è stato chiesto di “prorogare la misure sul mercato tutelato, senza il quale si esporrebbero 5 milioni di piccoli utenti ad aumenti del prezzo del gas e dell’energia”.
Dalla Maggioranza, sebbene sia stato sottolineato come la fine del mercato tutelato sia stata una scelta presa dai precedenti Governi Conte II e Draghi, il Vicepremier e ministro Salvini si è detto favorevole alla proroga , spiegando: “Di mercato tutelato abbiamo parlato stamane e conto che con il dialogo si riesca a rimediare a un errore che ci siamo trovati sul tavolo. Ci sono interlocuzioni del ministro Fitto con la commissione ,auspicando una soluzione positiva.. L’interlocuzione con la commissione europea ci sarà, contiamo di risolvere il problema senza gli emendamenti. Anche perché non abbiamo cifre da investire nel settore come Francia e Germania. Conto che si riesca a rimediare ad un obiettivo che purtroppo Draghi e chi c’era prima di lui avevano messo come milestone nel Pnrr. Il piano, riferisce è ridiscuterne tempi e modi. Una volta portato a casa questo, finanziariamente ci staremo dentro, non è un problema. Il problema è che è una trattativa a due”.
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