di Federica Marengo lunedì 20 novembre 2023
-Mentre l’esercito israeliano ha trovato un tunnel “terroristico” sotto l’ospedale di Al Shifa e, dopo il Parlamento di Hamas, ha occupato il Palazzo di Giustizia, a Gaza, quest’oggi, è entrato il primo ospedale da campo. Inoltre, 28 bambini prematuri, sono stati condotti in Egitto tramite il valico di Rafah.
Riguardo all’accordo sul rilascio degli ostaggi, il Presidente USA, Biden ha ribadito che non vi è ancora un’intesa , ma che “le differenze si sono ridotte e siamo più vicini a un accordo”. I familiari degli ostaggi, che hanno protestato davanti al Parlamento israeliano per chiedere di interrompere la discussione sulla proposta di legge per introdurre la pena di morte nei confronti dei terroristi, avanzata dal partito di estrema destra “Potere ebraico” del ministro Ben Gvir, hanno sollecitato Tel Aviv a “riportare indietro tutti”.
Intanto, sul fronte dei combattimenti, bombardamenti israeliani si sono registrati nel sud del Libano, così come un raid su un ospedale indonesiano , che ha causato la morte di almeno 12 persone. Al riguardo , il Presidente turco Erdogan, ha dichiarato che i raid di Israele ricordano la Seconda Guerra Mondiale.
Proprio dalla Turchia, secondo quanto annunciato in un’intervista al sito Haber7 da un attivista turco, Volkan Okcu, che fa parte dell’organizzazione dell’iniziativa, un migliaio di navi partiranno con l’intenzione di dirigersi verso Israele per forzare il blocco marittimo israeliano su Gaza ed interrompere le rotte commerciali verso Israele.
A Strasburgo, invece, la Presidente del Parlamento europeo, Metsola, in apertura della plenaria dell’Eurocamera, ha chiesto di porre fine alla catastrofe umanitaria a Gaza e di tutelare tutti i bambini.
In ambito diplomatico, invece, i ministri degli Esteri di Arabia, Egitto e Autorità Nazionale Palestinese si sono recati in Cina per negoziare su questioni volte a smorzare il conflitto tra Palestina e Israele, a proteggere i civili e a spingere per una soluzione giusta della questione palestinese.
Il Cremlino, poi, tramite il sui ufficio stampa, ripreso dall’agenzia russa Interfax, ha fatto sapere che i Paesi del Brics terranno domani un vertice straordinario in videoconferenza sul conflitto israelo-palestinese al quale parteciperà anche il Presidente Putin.
Restando in tema di politica estera, il Vicepremier e titolare della Farnesina, Tajani, alla vigilia del vertice intergovernativo Italia-Germania, cui prenderà parte anche la Premier Meloni, ha rilasciato un’intervista al quotidiano tedesco Die Welt, nella quale, ribadendo che l’unico scenario possibile per il post elezioni Europee del 2024 sia quello di un accordo tra il Ppe, i socialdemocratici, i liberali e il conservatore Ecr”, che escluda AFD e Id, in merito al dossier immigrazione e all’accordo Italia-Albania, su cui terrà domani delle Comunicazioni alla Camera, ha dichiarato: “Sul tema dell’immigrazione, “è stato fatto un passo avanti a livello europeo .Si comincia a capire che la migrazione è un problema europeo e non italiano. E quando il cancelliere tedesco Olaf Scholz dice di comprendere gli accordi che abbiamo raggiunto con l’Albania e di seguirne da vicino l’attuazione, significa che anche in Germania si comincia a pensare in modo diverso rispetto al passato. Perché se non si affronta il problema della migrazione primaria, non si può fare nulla per quella secondaria” non si tratta di ridurre il numero degli arrivi, ma di garantire più spazio per accogliere le persone. Perché c’è il rischio che il loro numero continui a crescere a causa della guerra in Medioriente. Questo meccanismo significa anche un maggiore controllo su chi arriva nell’Ue. Infine, è anche una questione di sicurezza interna. Anche il terrorista che ha compiuto l’attentato a Bruxelles aveva raggiunto l’Ue attraverso il Mediterraneo e Lampedusa. Una parte dell’accordo stabilisce che i centri saranno trattati come se fossero in Italia. Durante la loro permanenza, i migranti sono trattenuti nei centri e posti sotto la supervisione e l’amministrazione italiana. I centri stessi sono sotto il controllo italiano, mentre l’Albania è responsabile all’esterno. I migranti rimangono nei centri solo per la durata della revisione della loro domanda. Se viene approvata, vengono inviati in Italia. Se viene respinta, li riportiamo nel loro Paese d’origine. Per ridurre i numeri, abbiamo bisogno di una strategia paneuropea in Africa, un piano di investimenti simile al Piano Marshall per promuovere lo sviluppo della regione in modo che le persone non vogliano più lasciare le loro case”.
Poi, sui rapporti con la Tunisia, alla luce del Memorandum firmato nel luglio scorso, ha affermato: “Le relazioni tra Italia e Tunisia continuano a essere eccellenti. Sono stato lì solo un mese fa per finalizzare un accordo su 4.000 visti di lavoro aggiuntivi. E nelle ultime settimane, meno migranti hanno lasciato la Tunisia per l’Italia perché Tunisi ha rafforzato i controlli sulle sue coste. Ma questi cambiamenti richiedono tempo, non c’è una bacchetta magica che possa essere agitata per accelerare tutto”.
Tuttavia, in queste ore, il Governo sembra intenzionato ad accelerare sull’approvazione del nuovo disegno di legge sui femminicidi, volto a rafforzare le misure a tutela delle donne.
Il testo con le norme definitive, infatti, dovrebbe approdare entro domani dalla Commissione Giustizia, presieduta dalla senatrice leghista Bongiorno, presso cui i lavori inizieranno alle 11:00, all’Aula di Palazzo Madama, e dovrebbe ottenere il via libera entro il 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Il Ddl 923 contenente misure di “Contrasto alla violenza domestica e di genere”, già approvato dalla Camera dei deputati, stabilisce l’inasprimento di misure di prevenzione, da attuare verso i possibili violenti. Tra queste: il braccialetto elettronico, la distanza minima di avvicinamento, l’arresto in flagranza differita, partendo dalla valutazione dei cosiddetti ‘reati spia’.
Prevista anche la riduzione dei tempi per la valutazione del rischio, affinché magistrati e forze di Polizia possano attuare interventi per scongiurare minacce e violenze. Tra le norme, presente anche una provvisionale, a titolo di risarcimento anticipato a favore delle vittime. Previsti inoltre l’allontanamento urgente dalla casa familiare anche fuori dei casi di flagranza e campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, a partire dalle scuole.
La Presidente del Consiglio Meloni, che a causa di una lieve influenza non ha potuto prendere parte al Consiglio Supremo di Difesa convocato dal Presidente della Repubblica Mattarella, che è stato dunque rinviato, dovrebbe essere in Aula , al Senato, giovedì 23 novembre per rispondere alle domande dei senatori nell’ambito del Question Time. Tra i temi , oggetto di interrogazione, la crisi in Medio Oriente e l’accordo Italia-Albania sull’immigrazione.
In queste ore, poi, in attesa del giudizio della Commissione UE sulla Manovra, dopo i pareri positivi incassati dalle agenzie di rating, e della discussione alla Camera sulla ratifica del trattato sul Meccanismo Europeo di Stabilità, proprio da Bruxelles è arrivata una notizia positiva per l’Italia: l’Esecutivo UE ha prorogato fino a fine giugno 2024 (inizialmente era stata proposta una proroga fino a fine marzo 2024) le misure previste dal Quadro Temporaneo di crisi e transizione per gli aiuti di Stato, che era stato approvato lo scorso marzo per il protrarsi della guerra russo-ucraina. In una nota, la Commissione Ue spiega che ,con la proroga ,gli Stati membri potranno “mantenere i loro regimi di sostegno per coprire il prossimo periodo di riscaldamento invernale. Come rete di sicurezza nel caso in cui alcune aziende continuino a essere colpite dalle perturbazioni economiche causate dalla crisi”.
Soddisfazione è stata espressa dalla Presidente del Consiglio, che nelle scorse ore si è congratulata con il neo eletto Presidente dell’Argentina, Milei, la quale ha affermato: “Questa decisione ci consentirà di continuare a sostenere imprese, lavoratori e fasce sociali più bisognose. L’esecutivo europeo accoglie così la richiesta, portata avanti prima di tutto dall’Italia, di consentire una fase di uscita graduale e sostenibile dalle misure di sostegno adottate dal governo negli scorsi mesi. Questa decisione , consentirà al governo italiano di continuare a sostenere le imprese e i lavoratori. Soprattutto le donne, i giovani e le fasce sociali più bisognose. Soprattutto nelle zone del Mezzogiorno d’Italia, che ancora devono riguadagnare competitività. Si apre così, la possibilità di lavorare con la Commissione europea per la futura definizione di misure più mirate. E di carattere più strutturale per stimolare la crescita e la capacità di attrarre investimenti nelle nostre Regioni del Sud. Si tratta di un ulteriore tassello, accanto alla creazione di una Zes unica, per accrescere la competitività e le opportunità di sviluppo economico del nostro Mezzogiorno e dell’intero Paese”.
In merito, il ministro per gli Affari europei, il Sud , le Politiche di Coesione e il PNRR, Fitto, ha commentato su X: “Una misura temporanea chiesta dall’Italia per continuare a sostenere i lavoratori più fragili e le imprese che investono nel Mezzogiorno”.
Infine, riguardo al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, venerdì , presso la Sala Koch del Senato, è previsto un confronto tra esponenti del Governo, del Parlamento, esperti ed esponenti delle strutture di controllo, sulle prospettive del Piano e sul potenziale di riforme e di crescita, diventato ancora più strategico alla luce della complessa congiuntura internazionale.
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