di Federica Marengo sabato 11 novembre 2023
-In Medio Oriente, nelle ultime 24 ore, l’esercito israeliano ha combattuto contro i miliziani di Hamas vicino all’ospedale al-Shifa, il principale di Gaza, in quanto considerato il quartier generale dell’organizzazione e il rifugio del suo leader, Yahya Sinwar.
Secondo quanto riportato dal ministro della sanità palestinese , si sarebbero interrotte le comunicazioni con l’ospedale e sarebbero stati spenti tutti i generatori e la struttura sarebbe rimasta senza elettricità, acqua, Internet e farmaci e ,che , per questo, “almeno 39 neonati rischierebbero di morire”.
Ucciso,poi, dall’esercito israeliano, Ahmed Siam, comandante di Hamas ,che si nascondeva all’interno della scuola “Al Buraq”.
Intanto, a Riad, l’Arabia Saudita è stata la sede di un vertice straordinario tra Lega Araba e Organizzazione della Cooperazione Islamica, “in risposta alle circostanze eccezionali che si stanno verificando a Gaza”. Durante il vertice, il Presidente iraniano Raisi ha chiesto di “definire l’esercito israeliano come un’organizzazione terrorista”, mentre anche Nasrallah, leader del gruppo libanese Hezbollah, si è espresso duramente contro Israele, sottolineando che “Il tempo sta scadendo per l’entità sionista e per coloro che la sostengono” e che “quella che si sta compiendo è una strage danti al mondo intero”.
Per il Presidente turco, Erdogan: “L’Aiea dovrebbe indagare sulle armi nucleari di Israele”.
Infine, nella dichiarazione finale diffusa al termine del vertice straordinario arabo-islamico di Riad sul conflitto in corso tra Israele e Hamas , durante il quale si è tenuto il primo incontro, dopo la riconciliazione, tra il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman e il presidente iraniano Ebrahim Raisi, secondo cui: “L’unica soluzione a questo conflitto è la resistenza continua contro l’oppressione israeliana fino alla creazione dello Stato palestinese dal fiume al mare”, i leader dell’Organizzazione della Cooperazione Islamica (Oic) e della Lega Araba hanno chiesto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di fermare i combattimenti nella Striscia di Gaza.
In Italia, invece, il Governo, che continua a seguire gli sviluppi della crisi in Medio-Oriente, si prepara alle ultime Audizioni sulla Manovra che si terranno nella prossima settimana presso le Commissioni Bilancio riunite di Senato e Camera.
Lunedì, infatti, saranno auditi tra le altre: le associazioni produttive e Banca d’Italia, mentre, martedì toccherà all’Ufficio parlamentare di Bilancio e poi, al ministro dell’Economia Giorgetti.
Quindi, il Governo sarà chiamato ad operare una sintesi e a realizzare un pacchetto di emendamenti il più possibile esiguo nel numero, come già stabilito dall’Esecutivo. Al vaglio, infatti, visti gli scioperi preannunciati, (Cgil e Uil hanno proclamato una serie di scioperi territoriali di 8 ore fra venerdì 17 novembre e il 1°dicembre, mentre la Cisl manifesterà il 25 novembre a Roma) una modifica sulla stretta delle pensioni degli statali, con i sindacati dei medici sul piede di guerra, pronti allo sciopero del 5 dicembre ,proprio contro la stretta al calcolo delle pensioni prevista dalla legge di Bilancio.
A scendere in piazza per primi ,però, contro la Manovra , le politiche del Governo e per la Pace (a tal proposito, stabilita l’assenza di bandiere con la stella di David o della Palestina; presenti, solo quelle del Pd e le bandiere arcobaleno), sono stati i partiti di Opposizione , Pd , M5S e AVS, le cui guide, rispettivamente, la segretaria Schlein , il Presidente Conte, e i co-portavoce Bonelli e Fratoianni , si sono ritrovati questo pomeriggio, in piazza del Popolo, a Roma, per la manifestazione nazionale : “Per un Futuro più giusto. L’alternativa c’è”.
La segretaria del Pd , Schlein, che, di fronte a 50 mila persone, ha affrontato vari temi: dalla manovra, all’uguaglianza di genere, al salario minimo , al premierato, passando per i tagli alla sanità e il diritto alla studio fino al conflitto in Medioriente , criticando l’Esecutivo , ha dichiarato: “Da qui parte l’alternativa che vogliamo costruire al governo delle destre in questo Paese. Da questa piazza parte una fase nuova, è un progetto di futuro per l’Italia. Sono grata davvero a tutti quelli che hanno partecipato, alla nostra comunità democratica perché questa è anche la piazza dell’orgoglio democratico ritrovato. Il cambiamento lo sappiamo non si cala dall’altro, ha bisogno della vostra energia. Abbiamo mesi importanti davanti. Dopo un anno di governo Meloni che ha aumentato i contratti precari, smantellato gli unici strumento di sostegno al reddito, tagliato la sanità pubblica, vorrei che dicessimo insieme una cosa semplice: basta. Basta con questo governo che se la prende con i poveri piuttosto che lottare contro la povertà, perché, possono travestirsi quanto vogliono, ma la destra è sempre la stessa e se ne frega di chi ha meno. Siamo qui per rilanciare una battaglia fatta con le altre opposizioni per dire che in Italia serve il salario minimo legale. Il Governo non può più rinviare, deve dare una risposta a milioni di nuovi poveri. Il lavoro più precario è meno sicuro, non vogliamo un’Italia dove si continua a morire di stage e di lavoro. Il governo aveva fatto annunci roboanti sulle tassi sugli extraprofitti delle banche per poi tornare indietro, affossando il salario minimo. La solita retorica. Riprendiamo la battaglia per dire che chi nasce e cresce in Italia è italiano e italiana, e nessuno può impedirgli di sentirsi a casa. Serve una legge sulla cittadinanza che dica chiaramente che chi nasce in Italia è italiano. Diritti civili e diritti sociali sono inscindibili. Ci batteremo poi contro ogni forma di discriminazione e non dimentichiamo che chi governa il paese ha sottolineato con un vergognoso applauso la legge contro l’omotransfobia. Sull’energia, stanno tenendo bloccate le comunità energetiche che servirebbero come il pane a questo Paese e serve una legge contro il consumo del suolo. Abbiamo l’ambizione di cambiare questo modello di sviluppo che si è dimostrato insostenibile e dico che un futuro più giusto è anche un futuro sostenibile”.
Riguardo alla riforma del Premierato, poi, ribadendo quanto scritto su X, ha sottolineato: “Il premierato non esiste in nessun altro Paese, scardina l’equilibrio tra i poteri dello Stato. Domani con questa riforma una persona decide la vita del Parlamento, cambia tutto. Smantella la Repubblica parlamentare. Noi non ci stiamo, giù le mani dalle prerogative del Capo dello Stato. Dietro c’è una deriva plebiscitaria. Meloni non vuole governare, vuole comandare”.
Inoltre, la segretaria dem , prima della manifestazione, in un’intervista rilasciata a La Repubblica, ha evidenziato: “Noi sentiamo la responsabilità di costruire un’alternativa credibile e vincente. Dobbiamo unire le forze ,ma sui temi concreti, come quelli che portiamo oggi in piazza, e non sulle formule. Siamo in piazza per la giustizia sociale contro la precarietà e lo sfruttamento che sono favoriti dalle politiche di questo governo. Per dire basta alle discriminazioni contro le donne, contro le persone migranti, le persone Lgbtq+”.
Sempre nella medesima intervista, poi si è detta d’accordo con il Presidente pentastellato Conte sulla possibilità di una battaglia comune contro la riforma costituzionale: “Questo sarà lo sforzo del Pd. Lo abbiamo fatto e lo facciamo su altri temi, come il salario minimo e la sanità pubblica, figuriamoci per la difesa della Costituzione e dell’equilibrio dei poteri”.
Il Presidente dei 5S, Conte, invece, presente con una delegazione del Movimento, ha dichiarato: “Sono oggi qui per confermare il dialogo che abbiamo già avviato con il Partito Democratico e siamo qui anche per confermare tutto il nostro dissenso, forte dissenso per le politiche di questo governo e la manovra economica assolutamente inadeguata, una sciagura per il paese. Non possiamo adesso distrarci e lasciarci distrarre da questo governo, tra Albania e riforma costituzionale. Questa manovra economica è scellerata e va a contrastata in tutti modi ,perché lascerà per un anno intero e per gli anni futuri un’impronta negativa su famiglie e imprese”.
Immediata, dai suoi, profili social, la replica della Premier Meloni, all’accusa lanciatale dalla segretaria del Pd, Schlein, in riferimento alla riforma del Premierato, di voler “comandare” e non governare: ““Giorgia Meloni non vuole governare, ma comandare”: sono le parole di Elly Schlein, in piazza oggi a Roma per la manifestazione del Pd, in merito alla riforma costituzionale. Cara Elly, noi vogliamo semplicemente che siano i cittadini ad avere più potere, dando così maggior forza e stabilità all’Italia. Cioè quello che dovrebbe sostenere ogni sincero “democratico””.
Tornando alla Manovra, il Presidente di Confindustria Bonomi, nel suo intervento al Forum della Piccola industria di Pavia, pur ritenendo la legge di Bilancio “ragionevole”, ha sollecitato l’attuazione di misure in favore degli investimenti ,al momento previsti nella revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, riguardo al quale, ha sottolineato: “Ci viene detto che con la revisione del Pnrr ci saranno le risorse: speriamo che sarà così ma noi dobbiamo fare oggi gli investimenti. Non possiamo aspettare. Cinque miliardi per il piano Industria 5.0, non sono sufficienti”.
Tutto ciò, mentre l’Esecutivo, ottenuta la conferma del rating sul debito pubblico da parte di Standard&Poor’s e, ieri, da Fitch, attende venerdì il giudizio di Moody’s, e il giudizio sulla Legge di Bilancio della Commissione Ue, il 21 novembre , proseguendo a Bruxelles le trattative sulla riforma del Patto di Stabilità e crescita e sul compromesso tra le posizioni di Francia (più aperta a spazi fiscali di investimento) e Germania (più rigida sui parametri del rientro dal debito e del deficit, rispetto alla proposta del Commissario UE agli Affari economici, Gentiloni) presentato nei giorni scorsi all’Ecofin dalla presidenza spagnola.
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