di Federica Marengo sabato 4 novembre 2023
-Mentre l’operazione di terra a Gaza continua con duri scontri nel sud con Hamas, che ha bloccato l’uscita degli stranieri dal valico di Rafah dopo i raid sulle ambulanze da parte delle forze israeliane, in cui sono morte 15 persone e altre 60 sono rimaste ferite, il segretario di Stato USA, Blinken, dopo l’incontro di ieri con il Premier israeliano Netanyahu, si è recato in Giordania.
Quest’ultimo, che nei prossimi giorni, nell’ambito del suo tour diplomatico in Medio Oriente, sarà anche in Turchia, parlando in conferenza stampa ad Amman sulla necessità di risparmiare i civili e di accelerare le consegne di aiuti, ha riaffermato il sostegno degli Usa alle “pause umanitarie” a Gaza per garantire l’assistenza alla popolazione della Striscia”.
Nella notte scorsa, poi, è stato lanciato un attacco israeliano di fronte all’ingresso dell‘ospedale di Gaza e su una scuola dell’Onu con sfollati: tra le vittime anche dei bambini. Colpita anche una scuola cattolica.
L’esercito israeliano, invece , ha accusato Hamas di aver sparato con mortai e missili anticarro sulla strada Salah al-Din che era stata lasciata libera per consentire , fra le 13 e le 16 di oggi , lo spostamento della popolazione dal nord al sud di Gaza , sottolineando che : “Questo dimostra ulteriormente che Hamas sfrutta la popolazione di Gaza e le impedisce di agire nell’interesse della propria sicurezza”.
Tuttavia, a Gerusalemme, si sono tenute delle proteste davanti alla casa di Netanyahu per chiedere le dimissioni di quest’ultimo, dopo quanto accaduto il 7 ottobre.
Il Presidente turco Erdogan ha poi dichiarato che “Netanyahu “non è più una persona con cui parlare” e che “La Turchia farà di tutto per portare le violazioni dei diritti umani e i crimini di guerra da parte di Israele davanti alla Corte penale internazionale (Cpi) e che è pronta ad assumere il ruolo di Stato garante nel conflitto tra Israele e il movimento islamico palestinese Hamas”. Quindi, come reso noto dall’agenzia Anadolu, “La Turchia ha richiamato per consultazioni il suo ambasciatore a Tel Aviv per il rifiuto di Israele degli appelli al cessate il fuoco” e “i continui attacchi contro i civili” a Gaza”.
La tv Kan ,che ha citato una fonte della sicurezza israeliana, ha riferito che Israele ha sventato in molti Paesi esteri una serie di attacchi a obiettivi israeliani ed ebraici a causa della guerra con Hamas, che le minacce contro questi obiettivi stanno crescendo in modo “eccezionale e straordinario” e , che, alcuni di questi attacchi sono spontanei, mentre altri sono programmati da gruppi jihadisti.
In Italia, invece, a Cagliari, dove si è recato con il Presidente della Repubblica, Mattarella , in occasione delle celebrazioni per il 4 novembre Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate, il ministro della Difesa, Crosetto, riguardo il conflitto in Medio Oriente, ha dichiarato ai cronisti: “Il compito primario delle Forze armate è la difesa della pace, in Patria e all’estero, questo compito è diventato, ora, ancora più impegnativo e complesso. Vi è una sfida cruciale da vincere: impedire che quanto sta accadendo nella Striscia di Gaza scateni una nuova Lepanto, una nuova, assurda, guerra di civiltà religiosa, politica, ideologica, tra cristianesimo e Islam, tra Occidente e Oriente, Europa e Stati arabi. Lo scontro deve rimanere tra Israele ,che è stato aggredito da un’organizzazione terroristica e ,che in questo momento sta combattendo una guerra per la sua sopravvivenza; abbiamo invitato Israele a rispettare le regole che devono contraddistinguere i Paesi democratici. Abbiamo ricordato una cosa che sempre vale per le forze armate e militari: i civili devono essere lasciati al di fuori della guerra. Un impegno che da subito ha visto l’Italia in prima linea, dando segnali diversi dalla guerra. Stiamo portando aiuti umanitari, stiamo portando medicinali, stiamo attrezzando un ospedale su una nave e lo porteremo là per curare i civili che sono le vittime inermi di questa guerra. Stiamo pensando a costruire un ospedale sulla terra e siamo la prima Nazione che è partita in questo senso e ho invitato tutte le altre Nazioni a venirci dietro. Quando c’è una guerra ,bisogna che qualcuno parli di pace. Noi, dando un segnale a Gaza con gli aiuti umanitari, diamo un segnale che non vogliamo uno scontro tra Islam e Occidente, tra Paesi arabi e Occidente. La Difesa deve prepararsi a tutti gli scenari. Molto spesso nella nostra vita evitiamo di pensare agli scenari peggiori. Nella nostra vita privata, magari per non deprimerci, va bene. Ma quando fai il ministro della Difesa, quando ti occupi della sicurezza di una Nazione, tu devi pensare a qualunque scenario possa trovarsi davanti a te e lavorare per fermare o evitare che arrivi quello peggiore. L’escalation adesso stiamo facendo di tutto per evitarla, non soltanto l’Italia, ma tutto il mondo. Io non ho mai visto una tale comunità d’intenti tra l’Occidente e i Paesi arabi. Gli Stati Uniti sono quelli che si stanno muovendo più di tutti per la pace e anche la visita di Blinken a Netanyahu è stato un chiaro segnale. Così come ho visto muoversi Paesi arabi che tra di loro magari non si parlavano da anni: tutti per cercare di fermare questa escalation. Se si può essere ottimisti ,proviamo a esserlo”.
Prima di volare a Cagliari, il Capo dello Stato Mattarella, insieme con il ministro della Difesa, Crosetto, la Presidente del Consiglio Meloni, i Presidenti di Senato e Camera, La Russa e Fontana e la Presidente della Corte Costituzionale, Sciarra, si sono recati all’Altare della Patria per l’omaggio al Milite Ignoto.
Qui, deposta una corona d’alloro , dopo l’esecuzione del Silenzio, la cerimonia si è conclusa con il passaggio delle Frecce tricolori.
Nel suo messaggio in occasione di questa giornata, il Presidente Mattarella, ha sottolineato: “Nella data odierna celebriamo la Festa dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate, espressione del popolo che volle, col plebiscito, l’Italia unita.
La storia delle Forze Armate si intreccia indissolubilmente con la volontà del popolo italiano.
L’Italia poté contare, all’inizio della costruzione dello Stato unitario, sull’intervento dei militari dei vari Stati della penisola, opera continuata poi, durante la Prima guerra mondiale, nella lotta per l’integrità del Paese, simboleggiata dalla resistenza sul Piave. Infine, quando, dopo l’8 settembre 1943, la indipendenza del Paese fu a rischio, furono le Forze Armate e il popolo italiano, uniti nella Guerra di Liberazione, a permettere il riscatto della Patria.
L’Esercito Italiano, la Marina Militare, l’Aeronautica Militare, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza sorreggono la salvaguardia delle nostre libere istituzioni e la vocazione dell’Italia a vivere in pace, offrendo una risposta di concordia e affidabilità nella difesa dei diritti di ogni cittadino.
È un sentimento che si esprime e si moltiplica con il contributo di valore che le Forze Armate forniscono alle missioni delle Nazioni Unite, dell’Unione Europea e della Nato, mettendo a disposizione, su mandato del Parlamento e del Governo, la competenza e la dedizione dei militari italiani.
Il contesto internazionale nel quale la Repubblica dispiega la sua azione rende più che mai prezioso il loro apporto.
Alla base dell’impegno degli appartenenti alle Forze Armate è il giuramento prestato alla bandiera, alla Repubblica e ai principi della Costituzione, per adempiere con disciplina ed onore alle funzioni pubbliche affidate a ciascuno.
Soldati, marinai, avieri, carabinieri, finanzieri e personale civile della Difesa, il vostro lavoro quotidiano è essenziale per l’avvenire sicuro e pacifico della nostra comunità e della più ampia comunità internazionale. La Repubblica vi è grata.
A tutti voi e alle vostre famiglie rivolgo un caloroso saluto.
Viva le Forze Armate, viva l’Italia!”.
Il Presidente del Senato La Russa, invece, celebrato il 4 novembre nell’Aula di Palazzo Madama ricordando il dl già approvato dal Senato, che punta a ripristinare questa celebrazione nel calendario istituzionale, si è recato a Bari , al Sacrario militare dei caduti d’oltremare ,con il ministro Fitto, e qui ha detto: “Questa non è una giornata di celebrazione del passato, ma è la permanente volontà dell’Italia, con l’aiuto delle forze armate, di tenere alto il valore dell’unità nazionale e, quindi, ricordare che il 4 novembre fu giornata di pace, voluta anche dall’impegno delle nostre forze armate”, Siamo consapevoli delle difficoltà della sfida di restituire la pace nei territori in cui siamo impegnati. Governo e forze armate sono unite in questo progetto ambizioso” , seguito dal ministro Fitto, che ha evidenziato: “ Il mantenimento della pace richiede uno sforzo costante in scenari che rischiano di deflagrare con conseguenze gravissime, come dimostrano le crisi attualmente in corso, ovvero l’aggressione della Russia all’Ucraina e più recentemente la crisi che sta vivendo il Medioriente. Un pensiero di vicinanza va ai nostri militari impegnati nella missione Unifil che da anni assicurano il mantenimento della pace e della sicurezza in una regione difficile come quella del Libano meridionale”.
Al Sacrario di Redipuglia, invece, che custodisce le salme di 100mila caduti durante la Grande guerra, il Presidente della Camera, Fontana, con la ministra per le Riforme, Alberti Casellati, in rappresentanza del Governo e con il generale di corpo d’armata, Maurizio Riccò, delegato dal capo di Stato maggiore dell’Esercito, ha dichiarato: “In questa ricorrenza solenne , il messaggio di Fontana , il mio pensiero commosso va ai nostri militari che hanno sacrificato la propria vita per la libertà, l’indipendenza e la democrazia dell’Italia. Ci stringiamo con affetto alle loro famiglie e ai nostri soldati feriti nel compimento del loro dovere. Alle donne e agli uomini delle Forze Armate giungano le espressioni di gratitudine e riconoscenza per l’encomiabile spirito di servizio con cui operano tutti i giorni per la difesa e la sicurezza delle Istituzioni e dei cittadini”.
La Presidente del Consiglio Meloni, invece, via social , ha scritto: “In occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, rendiamo onore al coraggio di chi ha sacrificato la sua vita per difendere la nostra Patria. A loro la nostra profonda gratitudine e l’impegno affinché la nostra Nazione torni a credere in se stessa e a guardare in alto. Viva l’Italia!”.
Quanto ai dossier di politica interna, sempre tramite social, la Premier ha commentato i dati Istat sull’occupazione, che ha visto anche nel mese di settembre un aumento di occupati (soprattutto dipendenti permanenti, autonomi e donne) di 12 mila unità su base mensile (settembre su agosto) e di 512 mila unità su base annuale (settembre 2023 su settembre 2022), una riduzione degli inattivi fra i 15 e i 64 anni e un aumento dei disoccupati in cerca di lavoro, sottolineando: “Gli ultimi dati Istat dicono che l’occupazione in Italia continua a crescere. Nell’ultimo anno, da quando c’è questo Governo, ci sono oltre mezzo milione di posti di lavoro in più, in grandissima parte con contratti stabili. È stato raggiunto il record di occupati dal 1977 a oggi, con un importante incremento del lavoro femminile e dei contratti a tempo indeterminato. Segno di una Nazione che punta sul “lavoro di cittadinanza”, lasciandosi alle spalle le fallimentari ricette del passato”.
Soddisfatta, anche la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Calderone, che ha dichiarato: “I dati positivi sul mercato del lavoro contenuti nella fotografia scattata dall’Istat fanno bene all’economia del nostro Paese. Maggiori opportunità di occupazione, oltre a ridurre l’inattività, contribuiscono ad una partecipazione più attiva delle persone ai programmi di formazione professionale, migliorando così le loro competenze e conoscenze. Questo rende i lavoratori più qualificati e competitivi sul mercato del lavoro, favorendo allo stesso tempo l’innovazione delle nostre imprese e contribuendo ad un aumento stabile dell’occupazione. Che è quanto il Governo persegue con le sue politiche”.
Riguardo alla Manovra, secondo alcuni media, il periodo di decontribuzione per le mamme lavoratrici con 2 figli passerebbe da 3 a 1 anno. Una errata corrige inviata venerdì dal governo in Senato cambierebbe, infatti, il comma 2 dell’articolo 37 della legge di bilancio, prevedendo che lo sgravio contributivo (al 100% fino a 3mila euro e fino al decimo anno di età del figlio più piccolo) per le mamme con due figli sia solo fino al 31 dicembre 2024 e non fino al 2026, mentre resterebbe invece triennale quello previsto per le mamme dipendenti a tempo indeterminato con tre figli fino al 18esimo anno di età del figlio.
All’attacco, la segretaria del Pd, Schlein , che ,intervistata da Corrado Formigli all’evento “Elle active!” all’Università Cattolica di Milano, critica sia sulla Manovra che sulla Riforma del Premierato, ha dichiarato: “Critico spesso questo governo perché volta le spalle alle donne nelle scelte che fa. Cosa fa il governo guidato per la prima volta da una Premier donna? Colpisce le donne sulle pensioni e tradisce le promesse sui nidi. C’è una bella differenza tra la leadership femminile e femminista. Sono diverse, e penso che la leadership femminile non basti e forse quello che stiamo vedendo al governo ne è la dimostrazione, perché non ce ne facciamo niente di una premier donna se non si batte tutti i giorni per portare con sé le altre donne, per migliorare la condizione di vita e di lavoro di tutte le altre donne del Paese. Penso che stiano tradendo una per una tutte le promesse. Giorgia Meloni è impegnata a presentare il suo pasticcio di riforma costituzionale come la madre di tutte le riforme mentre volta le spalle alle madri e ai padri nel momento in cui aumenta le tasse sui pannolini, sui prodotti per l’infanzia, sugli assorbenti. Volta le spalle alle nonne e ai nonni, perché fanno cassa sulle pensioni, perché non mettono risorse sulla non autosufficienza, perché tagliano sulla sanità. Quindi, noi come Pd continueremo a insistere sulla difesa della sanità pubblica, sulla scuola pubblica, perché voltano le spalle anche alle figlie e ai figli. Perché il diritto allo studio manca completamente in questa Manovra”.
In merito alla presunta modifica alla Manovra , riguardante la misura della decontribuzione per le mamme lavoratrici con 2 figli , però il ministero dell’Economia ha diffuso una nota in cui ha chiarito: “La lettera al Presidente La Russa con la richiesta di correzione della norma sulla decontribuzione per le madri con due figli ha lo scopo di rendere coerente il testo trasmesso al Senato con la relazione tecnica e (soprattutto) con il testo approvato in Cdm il 16 ottobre, come comunicato con nota del Mef. La norma originaria approvata ha sempre previsto un anno di copertura di decontribuzione per le madri lavoratrici con due figli e tre anni in via sperimentale per le donne con tre figli (o più)”.
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