di Federica Marengo giovedì 26 ottobre 2023
-Mentre proseguono i raid aerei di Israele su Gaza e l’esercito si prepara all’attacco di terra e , mentre Hamas ha fatto sapere che proprio durante questi attacchi sarebbero morti circa 50 ostaggi, a Bruxelles è iniziata la due giorni del Consiglio Europeo. Presenti per l’Italia, la Premier Meloni e una delegazione del Governo, con in testa il Vicepremier e ministro degli Esteri Tajani, che incontrerà il segretario generale della Nato , Stoltemberg.
Al centro del Consiglio UE, i dossier : guerra in Medio Oriente, guerra in Ucraina, immigrazione, mentre i temi economici, quali il quadro finanziario 2021-2027 saranno approfonditi nell’Eurosummit, con la Presidente della BCE Lagarde e con il Presidente dell’Eurogruppo Donohe. Sullo sfondo del Consiglio, anche se non in agenda, il pressing di Bruxelles sull’Italia per la la ratifica del Trattato del Meccanismo Europeo di Stabilità.
Come fissato nella Risoluzione di Maggioranza sulle Comunicazioni della Presidente del Consiglio alle Camere approvata ieri dalle stesse, la Premier rivolgerà alla UE un appello all’unità per evitare l’escalation del conflitto in Medio Oriente, ribadirà anche la condanna di Hamas, la richiesta di un immediato rilascio degli ostaggi e la necessità di riprendere al più presto l’iniziativa politica per una “soluzione strutturale”, che non può che essere “due popoli, due Stati”.
Concetti che la Presidente Meloni ha ribadito anche al suo arrivo al Consiglio UE, questo pomeriggio, quando ha risposto ad alcune domande dei cronisti in un punto stampa.
Quindi, riguardo alla guerra in Medio Oriente, innescata dall’attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre scorso, ha dichiarato: “Stiamo facendo un lavoro comune per una de-escalation, per evitare un conflitto che potrebbe avere proporzioni inimmaginabili. C’è pienezza di intenti e unità di intenti su questo. Penso che l’Ue possa giocare un ruolo importante in questa fase. Credo che uno degli strumenti più efficaci per sconfiggere Hamas sia dare concretezza e tempistica alla questione palestinese. Dare maggiore peso all’Autorità nazionale palestinese: questo è un ruolo che l’Europa può giocare”.
Poi, sul tema immigrazione e sicurezza, ha sottolineato: “Sono soddisfatta della lettera di Ursula von der Leyen, che ringrazio; dimostra che l’Ue intende andare avanti concretamente sull’immigrazione”.
Nella suddetta lettera, infatti, la Presidente della Commissione UE, Von der Leyen, affrontando la questione dei rimpatri come “sfida comune”, ha rilanciato l’idea di un’estensione , anche attraverso una maggiore sorveglianza aerea, della missione Irini. Punto quest’ultimo che potrebbe essere inserito in un paragrafo delle Conclusioni del Consiglio , insieme con la condanna dell’attentato a Bruxelles e la richiesta di una maggiore cooperazione tra gli Stati sulla sicurezza e una accelerazione sui rimpatri, iniziativa partita dalla Svezia (cittadini svedesi erano le due vittime del recente attentato a Bruxelles) e sostenuta dall’Italia.
Tensione, invece, vi sarebbe tra gli Stati UE sulla revisione del Bilancio, proposta che prevede da parte dei 27 l’esborso di 50 miliardi di euro per il sostegno a Kiev e di 15 miliardi per l’immigrazione. I Paesi frugali , divisi anche al loro interno, si sono detti contrari , ( alcuni hanno indicato come unica priorità gli aiuti all’Ucraina), mentre gli altri Paesi, difendono la logica del pacchetto, ovvero l’accordo su tutti i punti.
Quanto alla questione mediorientale, come ha spiegato il Vicepremier e ministro degli Esteri Tajani, si lavora alla soluzione a due Stati , per “tagliare l’erba ad Hamas, delegittimandola militarmente e politicamente, avendo come interlocutore l’Autorità Nazionale Palestinese e al tempo stesso garantendo il diritto di Israele ad esistere”.
L’impegno Ue è inoltre quello di garantire che il conflitto tra Hamas e Israele non diventi regionale, fermo restando il diritto di Israele a eliminare le centrali di Hamas.
Il Vicepremier e ministro degli Esteri Tajani ,poi , si è detto preoccupato per i nostri connazionali ancora nella Striscia di Gaza e ha sottolineato come non possa esservi un cessate il fuoco, ma si possa trovare un accordo per un’eventuale breve sospensione al fine di fare uscire la popolazione civile e i cittadini che hanno doppio passaporto.
Al vaglio , la presenza nelle Conclusioni finali del Consiglio di una “tregua umanitaria” o di “pause” o ancora di “finestre” per fornire aiuti umanitari a Gaza e liberare gli ostaggi, con posizioni come quelle dell’Irlanda, a favore della parola “tregua” e più caute, come quelle della Germania.
Un appello all’unità è stato rivolto alla UE anche dal Presidente del Consiglio, Michel: “Abbiamo un importante Consiglio in tempi difficili. Dobbiamo dimostrare ancora una volta che l’Unione europea è unita nella difesa dei nostri principi, i nostri valori. Per questo sosteniamo Israele e il suo diritto a difendersi, in linea con il diritto internazionale e umanitario. Condanniamo Hamas e il suo attacco terroristico e discuteremo come assicurare l’accesso umanitario e garantire la protezione dei civili dappertutto”, mentre l’ex Commissario all’Ambiente, e candidato socialista alla elezioni in Olanda, Timmermans, ha detto: “A Gaza serve un cessate il fuoco immediato perché la sofferenza dei civili è incredibile, per cui spero che ci sia una posizione comune oggi a riguardo”.
In Italia, intanto, il ministro dell’Economia, Giorgetti, intervenendo all’ultima giornata della 40° Assemblea dell’Associazione Nazionale dei Comuni italiani, riguardo alla Manovra, ha dichiarato: “Sto chiudendo la legge di bilancio per la trasmissione in Parlamento. Cerca di individuare un punto di equilibrio tra le legittime aspirazioni di molti soggetti ed i vincoli di bilancio. So che tale riconfigurazione della spesa avviene in un momento molto delicato e confido che potrà essere oggetto di ulteriore dibattito e approfondimento nel corso del dibattito parlamentare. L’incertezzaè il tratto dominante del contesto nel quale ci troviamo ad operare. Le tensioni delle ultime ore in Medio Oriente aggiungono ulteriori variabili da monitorare con attenzione”.
Ma la notizia economica del giorno è senza dubbio la decisione della Banca Centrale Europea di lasciare invariati i tassi, che restano fermi al 4,50%: si tratta del primo stop dopo dieci aumenti consecutivi, dovuta al fatto che , “pur prevedendo che l’inflazione resterà elevata a lungo, l’Eurotower ha registrato un netto calo a settembre”, mentre il trend dei prezzi di fondo ha continuato a diminuire”.
Come si legge nel comunicato della BCE: “I tassi si collocano a livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale al ritorno dell’inflazione al 2%. Le decisioni future del Consiglio direttivo assicureranno che i tassi di riferimento siano fissati su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario. Il Consiglio direttivo continuerà inoltre a seguire un approccio guidato dai dati nel determinare livello e durata adeguati della restrizione. In particolare, le decisioni sui tassi di interesse saranno basate sulla sua valutazione delle prospettive di inflazione, considerati i nuovi dati economici e finanziari, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria in calo, ma resta ancora elevata. Le nuove informazioni hanno confermato sostanzialmente la valutazione precedente circa le prospettive di inflazione a medio termine. L’inflazione resterà troppo elevata per un periodo di tempo ancora prolungato. Inoltre perdurano le forti pressioni interne sui prezzi. Al tempo stesso, l’inflazione ha registrato un netto calo a settembre, ascrivibile anche ai forti effetti base, e a gran parte delle misure dell’inflazione di fondo che ha continuato a diminuire. I passati aumenti dei tassi di interesse decisi dal Consiglio direttivo, seguitano a trasmettersi con vigore alle condizioni di finanziamento, frenando in misura crescente la domanda e contribuendo pertanto alla riduzione dell’inflazione.
Netta , però, la Presidente della BCE, Lagarde, sull’ipotesi di un taglio dei tassi: “Non è stato discusso, è prematuro assolutamente anche solo discuterne, ora dobbiamo stare fermi, siamo in pausa”.
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