di Federica Marengo giovedì 19 ottobre 2023
-Mentre è stallo temporaneo nella guerra tra Hamas e Israele, con l’operazione di terra sulla Striscia, al momento ,rinviata “a presto” e, mentre una serie di prove video,audio e fotografiche, fornite dall’esercito israeliano dimostrerebbero che la strage dell’ospedale di Gaza , che ha causato quasi 500 morti tra i palestinesi, sarebbe stata provocata da un razzo jihadista, caduto nella stessa Striscia, perché difettoso, sebbene Hamas continui a smentire, e l’Onu abbia sollecitato una inchiesta indipendente per accertare le responsabilità, in Europa , è allerta terrorismo, specie dopo gli attentati di Arras, in Francia, e di Bruxelles.
Stamane, quindi, a fronte della proposta della Presidente della Commissione UE, Von der Leyen di introdurre nel Patto per la migrazione e l’asilo una norma che consenta di espellere immediatamente i migranti che costituiscano una minaccia per la sicurezza dei Paesi dell’Unione, e, della decisione di undici Paesi membri (,Slovenia, l’Austria, la Germania, la Francia, la Repubblica Ceca, la Polonia, la Slovacchia, la Svezia, la Danimarca e la Norvegia, che ,pur non essendo parte dell’Ue ,aderisce all’area Schengen) tra cui l’Italia, di sospendere temporaneamente, da sabato, il Trattato di Schengen, ovvero la libera circolazione di persone e merci, alla frontiera con la Slovenia, per l’aggravarsi della situazione in Medio Oriente, per l’aumento dei flussi migratori lungo la rotta balcanica e per questioni di sicurezza nazionale , si è tenuta a Lussemburgo una colazione di lavoro dei ministri degli Interni della UE sulle misure anti- terrorismo da adottare , che ha preceduto il Consiglio Affari Interni, nella quale si è parlato dello scambio di informazioni tra le intelligence e di come combattere l’immigrazione illegale.
Al termine del Consiglio degli Affari Interni, la Commissaria Ue competente, Ylva Johansson,ha annunciato che domani si terrà una riunione straordinaria della UE sui rimpatri, sottolineando: “Dobbiamo discutere con gli Stati membri su come possiamo intervenire per garantire che le persone che rappresentano un rischio per la sicurezza dell’Unione europea possano essere rimpatriati molto più rapidamente nel Paese di origine. Questa deve essere la priorità”.
In merito alla sospensione temporanea del Trattati di Schengen, il ministro degli Interni Piantedosi, ha dichiarato: “C’è stata una sostanziale convergenza sulla sostenibilità di queste misure, ovviamente adottate in una logica di temporaneità e proporzionalità. Ho precisato che si tratta di una misura che si ripromette di essere temporanea, proporzionata. Ho preannunciato che ci siamo sentiti con i colleghi di Slovenia e Croazia per vederci a breve, probabilmente il 2 novembre a Trieste e concordare assieme delle modalità di attuazione che possa rendere ponderata la misura. Io ho rappresentato alla riunione la posizione del governo italiano, che è quella di rassicurazione dei propri cittadini sul fatto che non esistono segnali concreti di un imminente allarme. Tuttavia la situazione e anche il modo con cui si sono manifestati questi episodi in Belgio e in Francia inducono a mantenere alta l’attenzione ed è quello che stiamo facendo”.
Il Vicepremier e ministro degli Esteri Tajani, invece, alla vigilia della visita di domani in Tunisia, con la ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Calderone e con il ministro per l’Agricoltura e la Sovranità alimentare, Lollobrigida, per la terza missione sulla sicurezza alimentare nel Mediterraneo, nel suo intervento nella trasmissione di Canale 5 “Morning News”, ha evidenziato: “In Italia, non abbiamo rischio attentati, ma non possiamo abbassare la guardia. Non c’è nessun segnale in questa direzione; ieri abbiamo fatto anche una riunione con il presidente del Consiglio, il ministro dell’Interno e l’intelligence. Alziamo però la guardia, perché attraverso l’azione molto positiva delle Forze dell’Ordine vogliamo agire nella direzione della prevenzione per proteggere diversi siti, in modo particolare quelli frequentati dai nostri concittadini di religione ebraica e impedire che ci siano azioni violente”.
Poi, riguardo alle sospensione dell’accordo di Schengen al confine con la Slovenia, il Vicepremier e ministro Tajani, ha detto : “Si tratta di una sospensione adottata anche da altri Paesi che abbiamo comunicato e che ha tempi limitati. Abbiamo preso questa decisione per evitare che ci siano terroristi che girino indisturbati. Soprattutto sulla rotta balcanica che è quella in cui avviene il maggior traffico di armi. Questo non significa che non si può più andare in Slovenia o arrivare dalla Slovenia, ma che ci saranno ulteriori controlli”.
Infine, in merito alla situazione in Medio Oriente, ha spiegato: “Hamas sta strumentalizzando tutto, cercando di rompere dialogo tra Israele e gli altri Paesi. L’attacco contro ospedale di Gaza? Tutto fa pensare che non sia colpa di Israele e che Hamas stia sfruttando la propaganda. Israele ha diritto di difendersi e bisognerà garantire anche il diritto di Israele a esistere”.
Riguardo alla sospensione temporanea del Trattato di Schengen e dei ripristino dei controlli alla frontiera con la Slovenia, una portavoce della Rappresentanza slovena presso l’Ue, ha dichiarato all’agenzia La Presse: “La Slovenia sottolinea la necessità del carattere temporaneo e proporzionale di questa misura, le misure devono essere proporzionate e amichevoli nei confronti dei nostri cittadini, in modo da non rompere i legami culturali, di amicizia e familiari delle persone che vivono lungo il confine”.
Nella serata di ieri, la Presidente del Consiglio Meloni, nell’ambito dei “contatti con i Capi di Stato e di Governo delle Nazioni alleate e dei Paesi più coinvolti nella crisi in corso nella regione mediorientale”, ha avuto una conversazione telefonica “molto cordiale” con il Presidente della Repubblica Algerina Democratica e Popolare, Abdelmadjid Tebboune.
Il colloquio, come si legge in una nota di Palazzo Chigi, “ Si è incentrato sulla grave crisi in corso e sulla condivisa necessità di una urgente e coordinata azione diplomatica volta a contenerne l’ulteriore espansione e le relative conseguenze umanitarie.
I due leader hanno convenuto di tenersi in contatto sull’evoluzione della situazione”.
Non solo il dossier medio-orientale, però, sul tavolo del Governo, ma anche dossier di politica interna.
Stamane, presso la sala Verde di Palazzo Chigi, infatti, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del progetto di riqualificazione e ristrutturazione dell’ex centro sportivo Delphinia a Caivano, alla presenza del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri , Mantovano, del Ministro per lo sport e i giovani Abodi, del Commissario di Governo per Caivano Ciciliano e dei vertici di Sport e Salute.
Nel suo intervento, il ministro dello Sport, Adodi, ha dichiarato: “Lo Stato è presente, risponde e mette una comunità in grado di rigenerarsi. Applichiamo in maniera esplicita la collaborazione, affrontiamo e aggrediamo l’abbandono sociale. Lo Stato ha avvertito l’esigenza di una presenza più struttura e sistematica, con le azioni contrasto alla criminalità. La legalità è una priorità assoluta ma insieme c’è il tema della convivenza sociale e delle opportunità. Con il recupero di Delphinia, diamo un segnale concreto, tangibile: con lo sforzo di tutti riusciamo a dare risposte immediate che non siano soltanto annunci. Il valore della struttura assume maggiore significato perché lì si incontreranno sport, cultura, istruzione e servizi sociali. Il recupero entro la fine della primavera del prossimo anno. Quello che aveva annunciato il premier il 31 agosto intende essere un intervento concreto a fronte di un’area degradata, ma anche la realizzazione di un modello, di un progetto pilota da utilizzare per tutte le Caivano disseminate sul territorio nazionale. Abbiamo dato indicazione al dipartimento per lo Sport e a Sport e Salute di predisporre un dossier sui luoghi abbandonati, delle incompiuta. A Roma potremmo parlare delle Vele di Tor Vergata da una parte o dello stadio Flaminio, in Italia ce ne sono tanti, ne parlano di tanto in tanto gli organi di informazione ma noi non vogliamo delle opere spot quando succede un fatto grave. Vogliamo una mappa, un monitoraggio che permetta di fare delle pianificazioni di interventi. Dove c’è un luogo abbandonato o incompiuto normalmente è un indicatore di disagio sociale, quindi ci aiuterà a pianificare anche gli interventi che avranno un respiro al di là della riqualificazione urbana, io la chiamo rigenerazione urbana”, seguito dal Commissario di Governo per Caivano, Ciciliano, che ha detto: “La riqualificazione sarà anche energetica, con pannelli fotovoltaici. E quando sarà completata, il centro sarà capace di dare alla collettività 200 kilowatt di potenza, a fronte di un consumo di 80 kilowatt che aveva quando era aperto. Così si garantirà a 35 famiglie di Caivano un’autonomia energetica per l’equivalenza dei consumi. La contribuzione contemporanea di più attori in gioco per raggiungere l’obiettivo: l’Esercito ha svolto in maniera tempestiva e con grandissima qualità un’azione di bonifica chirurgica, e i carabinieri e la Forestale stanno riqualificando il boschetto. Più veloce di così non era possibile fare”.
Il Presidente di Sport e Salute, Mezzaroma, invece, ha sottolineato: “Inizialmente eravamo preoccupati per i tempi, poi si è creato un entusiasmo tale che tutti i soggetti si sono gettati a capofitto. Questo è il dna di Sport e Salute, cerchiamo di portare sport ovunque, soprattutto dove non c’è, illuminare le parti buie del Paese. Per questo abbiamo chiamato il progetto ‘Illumina’. Per il Governo deve diventare un progetto replicabile per recuperare impianti da dare alle persone. Poi faremo anche azioni di coinvolgimento con la cittadinanza per condividere la progettualità di quello che sarà il loro impianto sportivo. Abbiamo costatato subito un coordinamento tra istituzioni encomiabile. Questo ha permesso di rispettare i tempi stringenti. Siamo in linea e siamo sicuri che verrà rispettato il termine datoci dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni”.
In ultimo, il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio , Mantovano, tornando sul Dl sulla criminalità minorile, che si aggiunge al Dl Caivano ,pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 15 settembre, ha spiegato: “Nella legge di conversione del decreto con le norme sulla criminalità minorile immaginiamo di inserire alcune disposizioni suggerite da operatori territorio e da chi lo conosce. Una pratica abbastanza diffusa è la cosiddetta ‘stesa’, cioè il procedere in armi sparando. Finora questo tipo di comportamento era una aggravante di altri reati mentre immaginiamo che diventi un delitto autonomo”.
In ambito economico, invece, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Urso, nel corso di una conferenza stampa al Ministero, per fare il punto su un anno di lavoro, riguardo al caro carburanti, ha sottolineato: “L’esposizione del prezzo medio dei carburanti ha avuto successo, oggi il prezzo della benzina è sceso a 1,90 euro, ben sotto i due euro. È avvenuto esattamente il contrario di quello che ci avevano detto che sarebbe successo: la curva del prezzo è scesa verso il basso. La misura quindi ha funzionato riducendo il prezzo dei carburanti di un terzo. Il margine tra prezzo più alto e più basso è rimasto sufficientemente alto, garantendo la concorrenza. Ora il cittadino può scegliere con piena consapevolezza. Abbiamo utilizzato quasi 8 miliardi di quello che è stato ridefinito nel programma di revisione e assegnato al Mimit dal Pnrr. Abbiamo inoltre introdotto l’obbligo di esposizione dei prezzi del carburante, che ha contribuito, alla riduzione dei prezzi con il “ridursi del divario tra il prezzo più alto e più basso con la curva che è scesa verso il basso”.
Quanto al caro carrello della spesa, a due settimane dall’entrata in vigore del Patto e del trimestre anti-inflazione, dicendosi soddisfatto del riscontro, ha assicurato : “Raggiungeremo e supereremo i 40mila punti vendita per un carrello tricolore che è di alta qualità: i più grandi marchi del made in Italy e le più significative aziende internazionali hanno aderito. Al patto anti inflazione hanno aderito infatti 35 associazioni. Mai visto uno sforzo cosi corale e coeso del sistema Italia , dalla coltivazione della terra alla filiera della distribuzione”.
Riguardo alla Legge di Bilancio, infine, il fondo per il Superbonus aumenta di 15 miliardi, grazie al Dl Anticipi, che accompagna la Manovra, pubblicato in Gazzetta ufficiale. Come si legge nel provvedimento, “L’incremento per il 2023 è per consentire il perfezionamento delle regolazioni contabili del bilancio dello Stato delle agevolazioni per i bonus edilizi. Il decreto ha oneri per 27,98 miliardi nel 2023. Per raccogliere i 15 miliardi, il governo attinge 3,1 miliardi dal definanziamento di una serie di programmi ministeriali, 2,53 dall’assegnazione a Cdp di titoli di Stato per il “Patrimonio Destinato”. E ancora, 2,77 di versamento in entrata da Cdp, e 350 milioni di riduzione del fondo per la disabilità”.
In merito ai 350 milioni di euro provenienti dal fondo per la disabilità, la ministra Locatelli ha precisato che non si tratta di un taglio, ma di risorse non utilizzate, parte della legge delega mai attuata e che il Ministero dell’Economia e delle Finanze “restituirà nel 2025”.
Altra novità, riguarda i proprietari di case , perché , in attesa del Dl sugli affitti brevi, la Manovra potrebbe introdurre un aumento della cedolare secca sugli Airbnb.
Di tale norma, al momento sulla carta , è leggibile solo il titolo dell’articolo sulla ‘modifica della disciplina fiscale sulle locazioni brevi’, ma qualora dovesse essere introdotta, prevederebbe il passaggio dall’attuale 21% al 26%, suscitando la reazione di Confedilizia, che parla di “un grave errore”, riecheggiata dall’Abbac, l’associazione nazionale del settore.
Presente nel Dl anticipi, anche una norma sugli extraprofitti dell’energia, riproposta nel 2024 per chi nel 2023 abbia deciso di escludere dalla base imponibile del contributo la distribuzione di riserve accantonate, norma che potrebbe valere 450 milioni di euro.
Lo stesso Decreto, però , prevede anche l’anticipo a dicembre del versamento del conguaglio sulla rivalutazione delle Pensioni e l’anticipo di parte dei rinnovi dei contratti pubblici 2022-24, come spiegato dal ministro della Pubblica Amministrazione, Zangrillo: “Entro dicembre nelle buste paga dei dipendenti pubblici arriveranno in media 900 euro, che saranno trasferiti in modo distaccato rispetto alla tredicesima. Con un anticipo appunto di 2 miliardi rispetto agli stanziamenti della legge di bilancio a partire dal 2024. “Stiamo ancora facendo i conti con la Ragioneria, la manovra porterà un incremento medio vicino al 6%. Si tratta di un incremento medio “intorno ai 170 euro per tutta la Pubblica Amministrazione”.
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