di Federica Marengo sabato 23 novembre 2024
-Ha preso il via ieri sera, con la cerimonia inaugurale svoltasi presso il Teatro Regio di Torino, la 42° edizione del Torino Film Festival, la prima, con la direzione artistica del regista e attore Giulio Base.
Nel corso della serata, condotta dallo stesso Base e dalla madrina, l’attrice Cristiana Capotondi, sono stati consegnati alcuni premi Stella della Mole alle attrici Sharon Stone, di cui sarà proiettato il film “The Quick and the Dead” (“Pronti a morire”) di Sam Raimi e Rosario Dowson, di cui sarà proiettato il film “Kids” di Larry Clark ,agli attori Giancarlo Giannini, che oggi ha introdotto la proiezione di uno dei suoi film più celebri, candidato all’Oscar: “Pasqualino Settebellezze”, diretto da Lina Wertmuller, e Matthew Broderick, e al regista e attore Ron Haward, il cui film, “Eden”, un thriller ambientato nel 1929 con, tra gli altri, Jude Law e Vanessa Kirby, presentato nella sezione Fuori Concorso e, proiettato in anteprima, ha dato ufficialmente il via alla rassegna.
Nel corso del Festival, realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino con il contributo del Ministero della Cultura Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Piemonte, Città di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, che durerà fino al 30 novembre, saranno 120 le pellicole presentate nelle sale, suddivise in sei sezioni: i Lungometraggi, i Documentari e i Cortometraggi in Concorso; i film Fuori Concorso, la sezione Zibaldone e quella dedicata, nel centenario della nascita, alla retrospettiva dei film dell’attore Marlon Brando (da “The men”-“Uomini” di Fred Zinnemann ,del 1950 a “Don Juan DeMarco-Maestro d’amore” di Jeremy Leven, del 1994, passando per “Il boss e la matricola”di Andrew Bergman, che sarà presentato al pubblico dall’attore coprotagonista, Matthew Broderick ).
Proprio Marlon Brando, poi, è il protagonista della mostra “Brando’s Touch-Un viaggio nell’icona di Marlon Brando a 100 anni dalla nascita”, visitabile dal 22 al 30 novembre presso le Gallerie d’Italia, esperienza immersiva e interattiva alla scoperta dei vari aspetti della carriera dell’attore, tra le icone intramontabili della storia del Cinema, simbolo di ribellione e trasformazione.
Accanto alle anteprime e agli esordi, dunque, nel corso della rassegna sarà possibile assistere anche alla proiezione dei classici della cinematografia, realizzando così un costante dialogo tra passato, presente e futuro, tra contesto nazionale e internazionale, tra tradizione e innovazione, in continuità con lo spirito che ha sempre caratterizzato il Torino Film Festival.
Per ognuna delle tre sezioni di film in Concorso sono previste tre giurie. Per la sezione Lungometraggi, la giuria è composta dalla Presidente, l’attrice, scrittrice, drammaturga e sceneggiatrice, Margaret Mazzantini, dal regista Milcho Manchevski, dall’attrice Anne Parrilaud, dal docente di Storia del Cinema e giornalista, Giovanni Spagnoletti e dal regista Krzysztof Zanussi.
Pel la sezione Documentari, la giuria è composta dalla Presidente, la regista, sceneggiatrice e drammaturga Roberta Torre, dalla regista KD Davison e dal critico, giornalista e programmatore di Festival Federico Gironi.
Per la sezione Cortometraggi, la giuria è composta dalla Presidente, l’attrice, regista per il teatro e per il cinema e produttrice Michela Cescon, dall’ attore, autore, regista e produttore, Nicola Nocella e dall’attore Darko Perić.
La giuria Fipresci, ovvero della critica , invece, è composta dal giornalista, critico cinematografico e d’arte ,relatore per incontri e convegni, curatore di rassegne, membro di comitati di selezione e collaboratore di festival Giuseppe Di Salvatore, dal critico cinematografico, conduttore e autore televisivo e docente di Giornalismo culturale e di Psicologia degli eventi culturali Marco Lombardi e dalla critica cinematografica Ieva Šukyt.
Tra le pellicole italiane in Concorso, nella sezione “Lungometraggi”: “Europa centrale” di Gianluca Minucci e “n-Ego” di e con Eleonora Danco; nella sezione “Documentari”, invece: “Controluce” di Tony Saccucci, “In ultimo” di Mario Balsamo; “Il mestiere di vivere” di Giovanna Gagliardo; nella sezione “Cortometraggi”: “Dieci secondi” di Roberta Palmieri, “Due sorelle” di Antonio De Palo; “The Prompt” di Francesco Frisari e “T.I.N.A” di Marco Mazzone.
Tra i film italiani Fuori Concorso, invece: “Il corpo” di Vincenzo Alfieri, con Giuseppe Battiston, Claudia Gerini e Andrea Di Luigi; “Ho visto un re” di Giorgia Farina con Edoardo Pesce, Sara Serraiocco, Lino Musella e “Un Natale a casa Croce” di Pupi Avati.
Sempre nella sezione Fuori Concorso, il film “Here’s Yianni!” di Christina Eliopoulos, con protagonista Julia Ormond, vincitrice del premio Stella della Mole e “Waltzing with Brando” di Bill Fishman, con Billy Zane e Jon Heder, pellicola di chiusura del Torino Film Festival.
Tra i film presentati nella sezione “Zibaldone”: “Amiche mai” di Maurizio Nichetti, ritorno al cinema del regista dopo ventitré anni, con protagoniste Angela Finocchiaro e Serra Yilmaz; “L’amore che ho” di Paolo Licata, con Donatella Finocchiaro, Lucia Sardo e Carmen Consoli; “La musica negli occhi” di Giovanni Ventura; “Nero”, esordio alla regia dell’attore Giovanni Esposito, che ne è anche il protagonista; “The Hunt for Red October” (“Caccia a Ottobre Rosso”), di John McTiernan, con Alex Baldwin, premio Stella della Mole; “Romanzo popolare” di Mario Monicelli, con Michele Placido e Ornella Muti, entrambi premiati con la Stella della Mole; “Un silence si bruyant” documentario realizzato da Emmanuelle Béart, premiata con la Stella della Mole, in collaborazione con Anastasia Mikova; “Swingers” di Doug Liman, con Vince Vaughn, quest’ultimo, premiato con la Stella della Mole.
Nella stessa sezione, poi, “From Ground Zero”, progetto che raccoglie 22 cortometraggi realizzati da alcuni registi di Gaza, lanciato su iniziativa del regista palestinese Rashid Masharawi nel contesto della guerra in Medio Oriente ,scoppiata dopo il 7 ottobre 2023; “La musica negli occhi” di Giovanna Ventura, racconto del sodalizio artistico tra il regista Federico Fellini e il musicista e compositore Nino Rota e tra il regista Ettore Scola e il musicista e compositore Armando Trovajoli; “Prova d’orchestra” di Federico Fellini, proiezione evento per i settant’anni della Rai; “Il Vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo Pasolini, proiezione evento della pellicola in occasione dei sessant’anni dell’uscita; “Ragazzi di stadio” di Daniele Segre, tributo allo stesso regista e ”Quando dico che ti amo”, di Giorgio Bianchi, musicarello del 1967, con protagonista il cantante e produttore Tony Renis.
Tra gli ospiti internazionali più attesi, l’attrice e regista Angelina Jolie che domani riceverà il premio Stella della Mole e presenterà in anteprima internazionale il film da lei scritto, diretto e coprodotto “Without Blood”, tratto dall’omonimo romanzo di Alessandro Baricco, con Salma Hayek, Demián Bichir e Juan Minujín.
Filo rosso portante della 42° edizione del Torino Film Festival, come sottolineato dal direttore artistico Giulio Base : la sala cinematografica, perché : “Non ci sarà nulla che non accadrà in un cinema, nulla che non passerà in una sala di proiezione, nulla che non sia legato a un film”.
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