di Federica Marengo sabato 7 dicembre 2024
-Si è chiusa sabato scorso, 30 novembre, la 42° edizione del Torino Film Festival, il primo sotto la direzione artistica del regista e attore Giulio Base. In mattinata, si sono svolte le ultime due conferenze stampa : quella per annunciare i premi collaterali e quella per presentare il film, che ha chiuso la rassegna, “Waltzing with Brando” , scritto, diretto e prodotto da Bill Fishman insieme con lo stesso protagonista, Billy Zane, nel ruolo dell’attore Premio Oscar®.
La pellicola, di carattere biografico, tratta dal libro “Waltzing with Brando: Planning a Paradise in Tahiti” di Bernard Judge,. in cui si racconta del rapporto fra Marlon Brando e l’architetto di Los Angeles Bernie Judge (Jon Heder), cui, fra il 1969 e il 1974, l’attore chiese aiuto per la costruzione di un’abitazione su una piccola e disabitata isola di Tahiti che ne preservasse la bellezza e la biodiversità, è stata proiettata in serata, in anteprima mondiale, alla presenza dello stesso Zane.
A chiudere la manifestazione, la cerimonia di premiazione condotta dalla madrina del Festival, l’attrice Cristiana Capotondi, nel corso della quale sono stati consegnati i premi ufficiali.
Per la sezione “Concorso Lungometraggi”, la giuria, presieduta da Margaret Mazzantini e composta da Milcho Manchevski ,Anne Parillaud, Giovanni Spagnoletti e Krzysztof Zanussi ,ha assegnato il premio “miglior film” a “Holy Rosita” di Wannes Destoop; il “premio speciale della Giuria” “I Wonderfull” al film “Vena” di Chiara Fleischhacker; il premio per la “miglior sceneggiatura” a “L’Aiguille” di Abdelhamid Bouchnack; il premio per la“migliore interpretazione 1” a Flora Ofelia Hofmann Lindahl, Christine Albeck Børge, Karen-Lise Mynster, in: “Madame Ida” di Jacob Møller, ; il premio per la “migliore interpretazione 2” a River Gallo per “Ponyboy” di Esteban Arango. Una menzione speciale , poi, è stata assegnata a “Dissident” di Stanislav Gurenko e Andrii Al’ferov.
Per la sezione “Concorso Documentari”, la giuria presieduta da Roberta Torre e composta da KD Davison e da Federico Gironi ha assegnato il premio “miglior film” a “Le Retour Du Projectionniste” di Orkhan Aghazadeh; il premio “speciale della Giuria” ex aequo a “I’m not everithing i want to be” di Klára Tasovská e a “The Brink of dreams” di Ayman El Amir, Nada Riyadh. Una menzione speciale è stata assegnata al documentario “Higher than acidic clouds” di Ali Asgari.
Per la sezione “Concorso Cortometraggi” ,la giuria, presieduta da Michela Cescon e composta da Darko Perić e Nicola Nocella, ha assegnato il premio per il “miglior film” a “Walk in” di Haneol Park, “per la capacità del racconto in una dimensione inaspettata con uno stile personale, impeccabile e con punte di pura poesia”; il “premio speciale” a “Fire Drill” di Maximilian Villwock. Una menzione speciale , invece, è stata assegnata al film “Someone’s to get in” di Colin Nixon.
Per la sezione “Premio FIPRESCI” (Federazione Internazionale della Stampa Cinematografica), la giuria ,composta dai critici cinematografici: Marco Lombardi ,Giuseppe Di Salvatore e Massimo Arciresi ha assegnato il riconoscimento a “Vena” di Chiara Fleischhacker, “Per la sua capacità di trasformare la storia intensa di una maternità in un percorso plausibile di salvezza dalle dipendenze grazie a un’interpretazione molto umana, una storia emotivamente forte e un montaggio che scandisce bene i tempi della narrazione, a tratteggiare complessivamente una maturità registica non comune per un’opera prima”.
Assegnati, anche i premi collaterali.
Il premio “Achille Valdata” per “il miglior lungometraggio”, è stato assegnato dalla giuria di “Torino Sette”, composta da : Tina Valerio, Cristiana Peyla, Elena Genovesio, Paola Giachello e Beatrice Berton, a “L’Aguille” di Adbelhamid Bouchnack , con la seguente motivazione: “Per la sua grande universalità. E’ un film bellissimo, coraggioso e commovente su un tema che si vede poco nel cinema di finzione: l’intersessualità”.
Il premio “Rai Cinema Channel”-Acquisizione diritti web e free tv per l’Italia, per il “miglior film Concorso Cortometraggi” è stato assegnato a “Due sorelle” di Antonio De Palo, con la seguente motivazione: “Un film che fa sentire addosso il freddo e lo strazio di che nella vita è stata ridotta in schiavitù da colui che invece doveva proteggerla. Grande prova dei protagonisti che interpretano il male senza fare sconti, lasciandoci però la speranza della libertà”.
Gli allievi e le allieve della Scuola Holden, coordinati dalla docente Sara Benedetti, hanno assegnato il premio “miglior sceneggiatura” al lungometraggio “L’Aiguille” di Adbelhamid Bouchnack, con la seguente motivazione: “Grazie a una drammaturgia intensa, che procede per azioni, dialoghi mai banali e atti mancati, il film racconta un conflitto di grande potenza che ricade su tutti i personaggi. La regia esalta una sceneggiatura che sa modulare il registro dall’ironia al dramma e tenere incollati fino all’ultima scena. Un inno alla libertà di autodeterminarsi contro ogni ostacolo”.
Assegnate, poi, due menzioni speciali a: “Under the grey sky” di Mara Tamkovich e a “Ponyboy” di Esteban Arango.
Il premio “Occhiali di Gandhi” , giunto alla quattordicesima edizione, è stato assegnato, dalla giuria, composta da: Loredana Arcidiacono, Dario Carlo Cambiano, Eleonora Camerlo, Melissa Camerlo, Matteo Damiani, Umberto Fulcheri, Anna Monteccone, Isabella Piscopo, e dal Centro Studi “Sereno Regis” (Torino), al film “From Ground Zero” di AA.VV. ideato da Rashid Masharawi, con la seguente motivazione: “Per aver saputo guardare oltre la vendetta, oltre l’ingiustizia quotidianamente subita, con una pluralità di linguaggi che mostrano la resistenza del popolo palestinese attraverso l’atto creativo e la gioia di stare insieme: per la capacità di raccontare l’atrocità della vita quotidiana senza mai trasmettere messaggi di odio”.
Assegnata anche una menzione speciale al film: “L’Aiguille” di Adbelhamid Bouchnack, con la seguente motivazione: “Perché denuncia l’ingiusta realtà che vivono quasi sempre le persone intersex, private del diritto di scegliere la propria identità. Per la forza con cui interpella gli spettatori su un tema profondamente divisivo; perché svela i tanti preconcetti che permeano la nostra società”.
Il Premio “Interfedi” “per il rispetto delle minoranze e per la laicità”, giunto all’undicesima edizione ,è stato assegnato dalla giuria Interfedi, promossa dalla Chiesa Valdese e dalla Comunità Ebraica di Torino, con il patrocinio del Comitato Interfedi della città di Torino, composta da: Anna Coisson (Chiesa Valdese), Violet Kimiaee (Comunità Ebraica) e Walter Nuzzo (Comitato Interfedi) al film “L’Aiguille” di Adbelhamid Bouchnack, con la seguente motivazione: “Con grande efficacia sottolinea il fondamentale diritto della persona alla propria autodeterminazione; denuncia le discriminazioni da parte della società ,fondate su stereotipi e pregiudizi e richiama alla responsabilità individuale di fede, senza cercare risposte preconfezionate dalla religione di appartenenza”.
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