–Governo a lavoro su un nuovo decreto Green Pass, che aggiorni il primo Dl attualmente in discussione alla Camera. Al vaglio dell’Esecutivo, l’estensione del Certificato Verde Digitale ai dipendenti pubblici e ad altre categorie. Prevista per giovedì, la cabina di regia con la i rappresentanti della Maggioranza, cui seguirà il Consiglio dei Ministri per il varo del Dl e su cui il Governo potrebbe porre la questione di fiducia. Nel pomeriggio, inoltre, fissato un incontro tra i sindacati e Confindustria sul tema. Intanto, mentre i partiti discutono sulla misura del Reddito di Cittadinanza, divisi tra chi ,come il Pd, M5S e LeU vorrebbe solo modificare la norma per la parte relativa alle politiche attive del lavoro e chi, come Lega, Forza Italia e Italia Viva vorrebbe abolirlo, trovando una sponda nell’Opposizione di Fratelli d’Italia, il ministro Speranza ha chiuso la due giorni del G20 sulla Salute in Campidoglio, annunciando la somministrazione della terza dose da fine settembre per i più fragili, gli anziani e i sanitari.
-Afghanistan, i Talebani rivendicano la presa del Panjshir, roccaforte della resistenza, mentre il capo di quest’ultima, Massoud, invita la popolazione afghana alla rivolta nazionale.
-OCSE, secondo il Report dell’organizzazione, che ha rivisto al rialzo le stime della crescita, il Pil dell’Italia raggiungerà +5,9%, ma il ritorno ai livelli pre-Covid19 del 2019 avverrà solo nel 2022. Il ministro dell’Economia Franco: “Puntiamo a superare la lunga stagnazione pre-Covid19”.
di Federica Marengo lunedì 6 settembre 2021
Il Governo è a lavoro su un nuovo decreto Green Pass, (il certificato che attesti l’avvenuta vaccinazione (1° dose o ciclo completo), la guarigione dalla malattia negli ultimi sei mesi e la negatività al tampone molecolare o antigenico), che estenda l’obbligatorietà di quest’ultimo ai lavoratori pubblici (l’obbligo è già in vigore per medici, operatori sanitari e insegnanti), privati e ad altre categorie: lavoratori di bar, ristoranti, cinema, ma anche autisti del trasporto pubblico, per intensificare la campagna vaccinale e giungere all’obiettivo fissato dell’80% della popolazione vaccinabile immunizzata.
Il provvedimento, che dovrebbe essere discusso giovedì da una cabina di regia del Premier Draghi con i rappresentanti della Maggioranza, approderà in Consiglio dei Ministri per il varo , ma entrerà in vigore solo da ottobre per dare il tempo ai lavoratori di adeguarsi alla nuova normativa. Ed è proprio nel mese di ottobre, sulla base dei dati dell’epidemia (tasso di occupazione dei reparti di terapia intensiva e dell’area medica, diffusione della variante Delta e numero di casi) che si deciderà sull’obbligo vaccinale, sulla cui introduzione concordano, compatte , tutte le forze di Governo, eccetto la Lega, che, però ,ha aperto al Green Pass esteso ai lavoratori della Pubblica Amministrazione.
Contraria, invece, sia all’estensione dell’obbligatorietà del Green Pass che all’obbligo vaccinale, l’Opposizione di Fratelli d’Italia.
Nel pomeriggio di oggi, poi, confronto tra sindacati, Cgil, Cisl e Uil e Confindustria sempre sull’estensione dell’obbligo del Green Pass ai lavoratori pubblici e privati e a quanti lavorino in settori che richiedono per l’accesso il Certificato Verde Digitale (bar, ristoranti, cinema, teatri, musei, parchi, palestre, piscine, sale gioco) , secondo il primo Decreto, ora in discussione alla Camera e su cui il Governo potrebbe porre la fiducia.
A tal proposito, il segretario della Cgil Landini, che nel pomeriggio di oggi ha incontrato il Premier Draghi a Palazzo Chigi, nelle scorse ore, ospite della festa de Il Fatto Quotidiano, ha dichiarato: “Temi come l’obbligo vaccinale o il green pass debbano essere inseriti da una legge: il Governo si deve assumere la responsabilità. Il green pass che non prevede nessun obbligo, ma anche solo l’utilizzo di un tampone, è solo un modo di aggirare la questione che Parlamento e Governo non sono in grado di risolvere. Anzi, il green pass per le mense è stato un atto di furbizia. Non strizziamo nessun occhio ai no vax visto che chiediamo al governo di introdurre la vaccinazione obbligatoria per legge: è una forzatura, anzi solo il tentativo di screditare il sindacato per dire che non siamo persone con cui poter discutere delle scelte future. Utilizzare il green pass per introdurre divisioni nei posti di lavoro è sbagliato: se poi si prevederà un green pass senza obbligo non esiste che una persona per lavorare si debba pagare il tampone che invece deve essere gratuito. E questo per noi è un altro elemento preciso”, mentre il Presidente di Confindustria, Bonomi ,si è sempre detto a favore dell’adozione del Green Pass obbligatorio per accedere ai luoghi di lavoro. Posizione diversa invece quella del Presidente di Confapi, Casasco, che, come i sindacati, chiede al Governo di rendere obbligatoria la vaccinazione nelle aziende e nei luoghi di lavoro, anche se il numero uno di Viale dell’Astronomia potrebbe convergere su tale linea non essendo contrario all’obbligo vaccinale.
Intanto, seconda e ultima giornata del G20 della Salute, svoltosi nella Capitale, presso il Campidoglio, conclusosi con l’approvazione all’unanimità del “Patto di Roma” e l’impegno, in linea con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, a vaccinare il 40% della popolazione mondiale entro il 2021, a margine della quale , il Ministro Speranza, che ha annunciato la somministrazione della terza dose già da fine settembre per gli immunodepressi, gli anziani e i sanitari, ha dichiarato: “Da Roma, un messaggio al mondo contro il Covid. l G20 si è chiuso con un’approvazione all’unanimità del Patto di Roma. L’anno scorso il G20 si chiuse senza una dichiarazione approvata. Lavoreremo per contrastare il Covid che è ancora un nemico insidioso. Noi dobbiamo assumere impegni di bilancio che poi non possono diventare una camicia di forza, noi vogliamo portare il vaccino in tutto il mondo, faremo tutti gli investimenti necessari. Condividiamo l’obiettivo di fondo , quello di agevolare la produzione dei vaccini, portare questa produzione in tutti i territori. L’impegno che abbiamo assunto va in questa direzione. Vogliamo investire nell’approccio One Health, ovvero guardando a esseri umani, animali e ambiente come un unico ecosistema, per rispondere alle emergenze sanitarie di oggi e di domani”.
Poi, via Social, ha scritto: “Raccogliere e condividere a livello internazionale le informazioni e le migliori pratiche sanitarie. Questo è l’impegno di tutti i partecipanti al G20 per migliorare ovunque la qualità della prevenzione e delle cure. La sfida è provare ad allargare la forza dei nostri servizi sanitari nazionali, investire di più e provare a segnare un cambio di passo molto significativo che consenta di difendere l’approccio di universalità del servizio sanitario nazionale”.
Tutto ciò, mentre l’OMS, ha ammonito: “Quando ci siamo incontrati virtualmente a Riad l’anno scorso, tutti speravamo che ormai la pandemia fosse sotto controllo”. E invece “è vero l’opposto. Molti Paesi continuano ad affrontare un forte aumento dei casi e dei decessi, nonostante siano stati somministrati più di 5 miliardi di vaccini in tutto il mondo. Ma quasi il 75% di queste dosi è stato somministrato in soli 10 Paesi. L’Africa ha la copertura vaccinale più bassa, con il 2%. Questo è inaccettabile”.
Non solo Green Pass e obbligo vaccinale, però, al centro del dibattito delle forze di Maggioranza, anche il Reddito di Cittadinanza, misura introdotta con il Governo giallo-verde, che Lega,Forza Italia e Italia Viva, con la sponda dell’Opposizione di Fratelli d’Italia, vorrebbero abolire, e che, invece, Pd,MS5 (che n’è stato il promotore) e LeU vorrebbero solo modificare nella parte delle politiche del lavoro, mostratasi carente.
Così, se il neo Presidente dei pentastellati Conte, ha avvertito: “Non può esserci una cancellazione, si romperebbe il patto di lealtà”, il ministro dello Sviluppo Economico, in quota Lega, Giorgetti, intervenuto stamane alla Fiera del Mobile di Milano-Ro, ha affermato che “Il Reddito di cittadinanza va modificato in “Lavoro di cittadinanza””, dichiarazione che ha poi trovato seguito nell’annuncio del segretario del Carroccio Salvini, peraltro contrario all’abolizione del sistema pensionistico sperimentale di Quota100, introdotta sempre durante il Governo giallo-verde e, in scadenza a fine anno, della presentazione , a sua firma , di un emendamento alla Legge di Bilancio che lo abolisca o lo modifichi.
Reddito di Cittadinanza ,che invita a modificare proprio nella parte relativa alle politiche attive del lavoro, anche l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, che, nel suo Report, ha rivisto al rialzo le stime del Pil italiano per il 2021 a +5,9%, e che, quindi , scrive nel documento dedicato al nostro Paese: “Si prevede che l’economia recuperi i livelli del 2019 entro la prima metà del 2022, dopo una crescita per quest’anno stimata al 5,9%. Il debito pubblico salirà quasi al 160% del Pil nel 2021. Bisogna continuare a fornire sostegno fiscale, sempre più mirato, fino a quando la ripresa non sarà consolidata nei settori economico e occupazionale. Auspichiamo un piano fiscale di medio periodo da attuare una volta che la ripresa sarà consolidata, per ridurre il rapporto tra debito pubblico e Pil. L’economia italiana, scrive l’Ocse nel documento dedicato al nostro Paese, si sta risollevando dalla crisi indotta dalla pandemia da Covid-19″.“Il generoso sostegno del Governo ha mitigato le perdite di posti di lavoro e le avversità, e ha altresì preservato la capacità produttiva. Le garanzie sui prestiti e le moratorie sul rimborso del debito hanno sostenuto la liquidità delle imprese e ne hanno limitato i fallimenti. I regimi di lavoro a tempo ridotto e il divieto di licenziamento sono stati integrati da un sostegno al reddito per coloro che non beneficiano delle reti di sicurezza esistenti, unitamente al rinvio delle date di pagamento delle imposte dovute. La frequenza scolastica e i risultati dell’istruzione risultano peggiorati per gli individui più svantaggiati; per contro, l’isolamento sociale dovuto al lockdown si è associato a un aumento della violenza domestica. Un significativo sostegno fiscale nel 2021favorirà la ripresa nel breve termine, con l’accelerazione dei tassi di vaccinazione e l’allentamento delle restrizioni. Più ingenti investimenti pubblici, ivi inclusi quelli finanziati dai fondi Next Generation EU, unitamente a una maggiore fiducia e livelli di domanda più elevati, sosterranno gli investimenti nel settore privato. Tuttavia, rispetto ad altre grandi economie, in Italia la ripresa continuerà a ritardare, con un Pil che recupererà i livelli del 2019 solo nel primo semestre del 2022. Si prevede altresì un aumento dei consumi allorché le famiglie saranno in grado di utilizzare parte dei loro risparmi e i livelli di occupazione aumenteranno. Sono quindi “necessarie” le riforme della finanza pubblica per favorire una crescita più rapida e un aumento quantitativo e qualitativo dei posti di lavoro. Nonostante una spesa pubblica relativamente elevata, la spesa che può sostenere meglio la crescita e il benessere è modesta e ha altresì subito un decremento. I fondi di sovvenzione di Next Generation EU si aggirano attorno al 13,5%del PIL del 2020. La lentezza storica dei tassi di assorbimento dei fondi Ue deriva da alcuni fattori che ostacolano la progettazione, l’approvazione e l’attuazione dei programmi. Gli appalti sono lenti, la concorrenza è limitata e le capacità variano notevolmente. L’introduzione del reddito di cittadinanza ha contribuito a ridurre il livello di povertà delle fasce più indigenti della popolazione e sebbene i livelli di povertà siano aumentati con la pandemia, nel 2020 i trasferimenti pubblici hanno limitato la diminuzione del reddito disponibile delle famiglie al 2,6% in termini reali . Rispetto alla raccomandazione a rafforzare i servizi di assistenza sociale a livello comunale e stabilire una collaborazione con i i servizi pubblici per l’impiego, il numero di beneficiari che di fatto hanno poi trovato impiego è scarso. In Italia, il livello del cuneo fiscale è il quinto più alto nell’area Ocse. Questo non aiuta l’occupazione, in un Paese in cui solo il 57% della popolazione è occupato contro una media Ocse del 67%. Il Governo ha riconosciuto l’impatto di questa situazione riducendo temporaneamente il cuneo fiscale per i giovani e le donne. Forse dovrebbe considerare una riduzione permanente per tutti i lavoratori, in particolare le donne. Bisogna contenere la spesa pensionistica lasciando scadere il regime di pensionamento anticipato (“Quota100”) e la cosiddetta “Opzione Donna” nel dicembre 2021, e ristabilire immediatamente la correlazione tra età pensionabile e speranza. Le pressioni sulla spesa legate all’invecchiamento demografico e agli interessi sono elevate e destinate ad aumentare nel lungo termine. Il Governo si è impegnato a ripristinare i livelli di debito pre-Covid, ridurre le barriere normative all’ingresso peri servizi professionali, altresì sostituendo i sistemi di licenza con schemi di certificazione meno distorsivi, ma anche introdurre un comitato nazionale per la produttività che individui e comunichi i costi e i benefici delle riforme e costruisca un consenso nazionale. Assicurarsi che l’agevolazione fiscale per il patrimonio netto delle imprese sia sufficientemente prevedibile e generosa da ridurre la distorsione tra debito e patrimonio netto. In Italia, i tassi di investimento sono tra i più bassi dell’area dell’Ocse, frenati dall’incertezza, dall’elevato fabbisogno di leva finanziaria e dalla carenza di accesso a finanziamenti in conto capitale. I maggiori investimenti pubblici finanziati da Next Generation EU e generosi incentivi fiscali possono attrarre investimenti privati, a condizione che i livelli di leva finanziaria non riducano l’assunzione di rischi da parte delle imprese. Inoltre, il miglioramento qualitativo della pubblica amministrazione e le iniziative volte a diminuire il grado percepito di corruzione ridurrebbero la necessità di incentivi fiscali e sosterrebbero altresì gli investimenti. Una più rapida diffusione della banda larga favorirebbe la digitalizzazione del settore privato e una maggiore fruizione della crescente gamma di servizi pubblici disponibili on line. La crescita stagnante della produttività negli ultimi due decenni è scaturita dal ritardo della produttività del settore dei servizi. La produttività del settore manifatturiero è cresciuta grazie alla realizzazione di maggiori investimenti e dall’uscita di scena delle aziende meno produttive. Al contrario, le barriere normative, ivi incluse quelle che contrastano con le raccomandazioni emesse dall’autorità per la concorrenza, pongono elevate barriere all’ingresso nel settore delle vendite al dettaglio e dei servizi professionali. Ciò a sua volta deprime la concorrenza e l’innovazione”.
Infine, rileva l’OCSE: “L’Italia vanta un livello scarso di alfabetizzazione digitale e di adozione di servizi digitali rispetto al resto dei Paesi dell’Ocse. solo il 44% delle persone tra i 16 e i 74 anni possiede competenze digitali di base, a fronte della media dell’Ue pari al 57%. Per questo, è necessario sostenere una più rapida diffusione della banda larga veloce, attualmente molto limitata” perché ciò “potrebbe accelerare il processo di digitalizzazione. L’intera pubblica amministrazione appare priva di personale dotato delle competenze necessarie. L’accelerazione del pensionamento dei dipendenti pubblici nel corso del prossimo decennio consentirà di attuare un processo di rinnovamento, a patto che il processo di assunzione sia più agile e anticipi il fabbisogno di competenze, e a condizione che i dipendenti pubblici che andranno in pensione possano trasmettere la loro esperienza ai nuovi assunti. Disporre di competenze più solide, sarà altresì essenziale per sfruttare ulteriormente i vantaggi della digitalizzazione”.
Dati, così commentati dal ministro dell’Economia e delle Finanze Franco, che già in parte aveva anticipato ieri da Cernobbio la revisione della crescita al rialzo da parte dell’OCSE: “Puntiamo ad una crescita post-Covid più alta di quella precedente la crisi legata alla pandemia. Dobbiamo superare la lunga stagnazione e questo è il nostro obiettivo principale. Siamo rivedendo le nostre previsioni e le stime nella nota di aggiornamento del Def che sarà pubblicata a fine mese. La previsione dell’Ocse, +5,9% per il 2021, è ben al di sopra delle stime del Def del 5,4%,ma è pienamente in linea con le più aggiornate previsioni. L’Italia come altri Paesi in Europa e nel Mondo sta attraversando “tempi interessanti e sfidanti” con la crisi Covid e “ora siamo entrati in una fase sfidante sull’attuazione” del piano di ripresa e resilienza legato a Next Generation. Fra la fine del 2021 e l’inizio del prossimo anno avremo un forte cambiamento nei requisiti di pensionamento, e quota 100 scadrà. Siamo consapevoli che alcuni settori economici affrontano difficoltà, sono aspetti da tenere in considerazione. Dobbiamo discuterne nel Governo, ma sono fiducioso che l’esecutivo troverà una soluzione equilibrata nella prossima legge di bilancio”.
Sul fronte della politica estera, invece, e più specificamente su quello della crisi afghana i Talebani, prossimi alla presentazione del nuovo governo, nonostante le tensioni tra fronte moderato , rappresentato da Baradar e quello estremista, hanno annunciato la presa del Panjshir, la zona a nord Est del paese, roccaforte della resistenza, guidata da Massoud, figlio del “Leone del Panjshir”, combattente anti-talebano, che però ha smentito la conquista, invitando la popolazione a una rivolta nazionale.
Riguardo all’aspetto diplomatico, ultima tappa della missione del ministro Di Maio nei paesi dell’Asia. Dal Pakistan, tramite videomessaggio, ha quindi ribadito l’impegno nell’organizzazione del G20 straordinario dedicato alla questione afghana e ha avvertito che la crisi umanitaria e quella alimentare potrebbero causare un grande flusso migratorio.
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