-Governo, firmato in serata, dal Premier Draghi, il nuovo Dpcm con le misure anti Covid19 in vigore dal 6 marzo al 6 aprile. In mattinata,cabina di regia a Palazzo Chigi con i ministri Gelmini, Speranza, Franco, Giorgetti, Patuanelli, Bonetti, Bianchi e Franceschini, con il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, Miozzo e i Presidenti di Regione, poi, a seguire il confronto con gli enti locali. Sul tavolo, il nodo scuola, con gli esperti che hanno chiesto la chiusura degli istituti anche in area arancione, trovando l’opposizione del titolare di Viale Trastevere. Alla fine , trovata la quadra con la facoltà conferita ai Presidenti di Regione di interrompere la didattica in presenza laddove l’incidenza dei contagi fosse pari o superiore a 250 casi ogni 100 mila abitanti. Svoltasi alle 18:45, la conferenza stampa a Palazzo Chigi per illustrare il provvedimento. Presenti i ministri Gelmini e Speranza, il Presidente dell’ISS Brusaferro e il Presidente del Consiglio Superiore della Sanità, Locatelli. Intanto, primo incontro tra il Capo della Protezione Civile Curcio e il Commissario straordinario all’Emergenza , il Generale Francesco Paolo Figliuolo e tra questi ultimi e i Ministri Speranza e Gelmini, per fare il punto della situazione. Il Commissario economico UE, Gentiloni in Audizione alla Camera sul Recovery Plan: “Rischio differenze tra Stati non superato. Se ha successo, si può replicare. Lavoriamo perché sia possibile erogare il 13% delle risorse ai piani approvati prima della pausa estiva”. Nel pomeriggio, il Premier Draghi a Palazzo Borromeo per la cerimonia in occasione dell’Anniversario dei Patti Lateranensi. Al centro dell’incontro bilaterale con la Santa Sede: famiglia, scuola e pandemia. Sul fronte dei partiti,ancora tensioni nel Pd e nel M5S.
-Turismo, a gennaio, per Demoskopika, dati drammatici : crollo dell’80% di presenze. Il Ministro Garavaglia: piano per la ripartenza tra vaccini e passaporto sanitario. Male, per l’Istat, anche il settore immobiliare, con il netto calo delle compravendite e degli atti notarili nella prima metà del 2020.
di Federica Marengo martedì 2 marzo 2021
Firmato in serata dal Premier Draghi il nuovo Dpcm con le misure anti Covid19, in vigore dal 6 marzo al 6 aprile. In mattinata, cabina di regia e riunione a Palazzo Chigi del Presidente del Consiglio con i Ministri: Gelmini (Affari Regionali), Speranza (Salute), Giorgetti (Sviluppo Economico), Bonetti(Pari Opportunità e Famiglia), Franco (Economia), Patuanelli (Politiche Agricole), Franceschini (Cultura) e Bianchi (Istruzione), il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, Miozzo, i Presidenti di Regione e gli enti locali per fare il punto sulle ultime limature al testo.
Sul tavolo, il nodo Scuola, con gli esperti del CTS che hanno chiesto la chiusura degli istituti non solo in area Rossa, ma anche in area Arancione, e il ministro dell’Istruzione Bianchi, il quale, in disaccordo, rimarcando la centralità della Scuola, ha insistito perché all’interno del provvedimento fosse specificato che, se le attività restano aperte, restano aperte anche le scuole. Ciò, anche alla luce dei dati diffusi da Save the Children secondo cui gli studenti italiani nel 2020 hanno frequentato metà dei giorni previsti dal calendario scolastico (1 giorno su 2).
Una soluzione di compromesso , dunque, è stata poi trovata, conferendo ai Presidenti di Regione l’autorità di interrompere la didattica in presenza non solo in zona Rossa, ma anche in aree con un’incidenza di 250 casi ogni 100 mila abitanti.
Per quanto riguardo il Dpcm, le principali misure introdotte sono state illustrate in conferenza stampa, sempre a Palazzo Chigi, dai Ministri Gelmini (Affari Regionali), Speranza (Salute), dal Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Brusaferro e dal Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Locatelli e non dal Presidente Draghi, presente insieme con le più alte cariche dello Stato e con il ministro degli Esteri Di Maio, alla cerimonia a Palazzo Borromeo, sede dell’ambasciata della Santa Sede, in occasione dell’anniversario del novantaduesimo anno dalla firma dei Patti Lateranensi, celebrato con ritardo per via della crisi di Governo. Al centro del vertice bilaterale, la famiglia, la scuola e la pandemia.
Ecco, di seguito, le norme previste dal Dpcm:
1) L’entrata in vigore delle misure a partire dal lunedì e non dalla domenica per consentire ai cittadini e alle attività di organizzarsi, la conferma del sistema della collocazione delle Regioni in fasce colorate, del coprifuoco fra le 22:00 e le 5:00 del mattino e lo Stop allo spostamento tra Regioni: Il divieto sarà valido fino al 27 marzo, quindi, il Dpcm, potrebbe essere nuovamente prorogato con un decreto. Consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione ,così come gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, ragioni di salute o situazioni di necessità. Permessa nelle Regioni collocate in area Gialla la visita in una sola abitazione privata, una volta al giorno, fra le 5 del mattino e le 22 di due persone più i figli minori di 14 anni non calcolati nel conteggio.
2)Sì agli spostamenti verso le seconde case in zona Gialla e Arancione(anche se fuori Regione), ma solo per il nucleo familiare. Non ci si potrà spostare invece se queste si trovano in zona Rossa o Arancione scuro. Vietati poi i viaggi per turismo.
3)Chiusi in zona Rossa parrucchieri e barbieri e negozi ad eccezione degli esercizi che vendono beni essenziali : farmacie, alimentari e ferramenta. Ancora chiusi nel fine settimana i centri commerciali e negli esercizi aperti, valide le misure di sicurezza: distanziamento, mascherina, ingressi contingentati.
4)Chiuse palestre e piscine, vietati sport di contatto e di squadra. Sì all’attività motoria individuale all’aperto come la camminata, la bici e la corsa. Consentito agli agonisti di allenarsi.
5) Chiusi i ristoranti dopo le 18:00 in zona Gialla. In tutte le zone è stato eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18 per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto.
6)Feste vietate al chiuso e all’aperto e conseguenti a cerimonie religiose e civili in zona Gialla, ma sì alle visite di persone non conviventi.
7) Chiuse tutte le scuole nelle zone rosse e facoltà conferita ai Presidenti di Regione di interrompere le attività in presenza con un’incidenza pari o superiore a 250 casi ogni 100 mila abitanti, mentre in tutte le altre situazioni la scuola resta in presenza dalle Materne alle Superiori, ma in quest’ultimo caso limitatamente (tra il 50 e il 75%).
8) L’apertura dal 27 marzo in zona Gialla di cinema e teatri, previa elaborazione da parte del CTS di un protocollo di sicurezza sanitaria, e l’apertura nel fine settimana (fino ad oggi aperti solo durante la settimana) dei Musei, su prenotazione online.
9)Istituito un tavolo di confronto presso il Ministero della salute, con componenti in rappresentanza dell’Istituto superiore di sanità, delle regioni e delle province autonome, del Ministro per gli affari regionali e le autonomie e del Comitato tecnico-scientifico, con il compito di procedere all’eventuale revisione o aggiornamento dei parametri per la valutazione del rischio epidemiologico, in considerazione anche delle nuove varianti.
10) Prevista, insieme all’approvazione del Dpcm, anche il via libera ai congedi parentali per lavoratrici e lavoratori con figli in Dad con risorse pari a 200 milioni di euro contenute nel Dl Sostegno in arrivo con ogni probabilità nella prossima settimana, nel quale saranno stanziati anche ristori validi oltre che per tutte le attività, anche per quelle che si trovano nelle zone Rosse decise a livello locale. A sollecitare il provvedimento, la Presidente della Regione Umbria, Tesei, seguita dagli altri nella Conferenza Stato-Regioni.
In mattinata, poi, incontro tra il neo Capo della Protezione Civile, Curcio, e del neo Commissario Straorinario all’Emergenza Generale Francesco Paolo Figliuolo, per fare il punto sulla situazione. Entrambi poi si sono confrontati con il ministro della Salute Speranza e con la ministra per gli Affari Regionali Gelmini, sull’accelerazione del piano vaccinale, puntando sulla sinergia tra Logistica (la costituzione di ospedali da campo, l’allestimento di caserme e l’uso di Palazzetti dello Sport per effettuare le vaccinazioni), Protezione civile, con i circa 200 mila volontari, e Sicurezza: ad occuparsi di tale aspetto, sarà il neo Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai Servizi Segreti Gabrielli, che dovrà vigilare sulle infiltrazioni della criminalità nella campagna vaccinale e sui finanziamenti del Recovery Fund, affinché tali risorse non siano deviate fuori dall’ambito di spesa sanitaria.
Proprio sul Recovery Fund ha riferito stamane, in Commissioni riunite Bilancio e Politiche UE alla Camera, il Commissario economico UE, Gentiloni, che ha dichiarato: “Next Generation Eu è una decisione straordinaria, presa per affrontare uno choc eccezionale come la pandemia di Covid-19, ma è evidente a chi conosce la storia dell’Europa che, “quando viene introdotta una novità di queste dimensioni, se ha successo, può essere replicata, anche per altri scopi. Il piano serve, per affrontare il rischio di un aumento delle differenze tra i Paesi dell’area euro e dell’UE, un rischio che non è affatto alle nostre spalle. Il rischio di diverse velocità nella ripresa è attuale e va affrontato. C’è ancora molto da fare per difendere la salute, che resta l’obiettivo primario, i contagi sono in crescita in 11 paesi, e per restituire fiducia all’economia. Nelle prossime settimane bisognerà avere cifre molto più alte nella distribuzione e nella somministrazione dei vaccini. Da metà febbraio il Next Generation Eu è in vigore e quindi è attivabile il percorso dei piani nazionali. Si tratta di 750 miliardi, di un mix tra prestiti e trasferimenti diretti, miliardi che tendono a favorire in maggiore difficoltà con un alto tasso di debito, l’Italia è particolarmente avvantaggiata da questo strumento comune. Strumento che serve, per scongiurare il rischio attuale di una diversa uscita dalla crisi da parte dei paesi membri. Quando un’innovazione di questa portata funziona e ha successo può essere replicata. Lavoriamo perché sia possibile erogare il 13% delle risorse ai piani approvati prima della pausa estiva. Con la Commissione è in corso un dialogo costante con gli Stati membri. Abbiamo ricevuto bozze da 20 Paesi su 27. Avere l’anticipo prima dell’estate però dipende dal completamento di ratifica da parte dei Parlamenti nazionali che devono approvare il ricorso ai mercati da parte dell’UE per contrarre debito. L’Italia ha già preso questa decisione, ma deve essere presa da tutti i 27 Paesi entro maggio, per avere un tempo sufficiente nella raccolta dei fondi. Sono ottimista che sia possibile arrivare all’erogazione del 13% prima della pausa estiva se non ci saranno problemi da qualche Parlamento, cosa che in questo momento non abbiamo nei radar. Il lavoro fatto fin qui dal Governo precedente è un punto di partenza coerente con i grandi orientamenti e le priorità ma al tempo stesso c’è ancora molto da fare per rafforzare questo piano. Si sta lavorando con contatti continui tra gli uffici del Governo che fanno questo lavoro e gli uffici che dipendono da me e dal segretario generale della Commissione che sono quelli coinvolti a Bruxelles. Penso che sia un lavoro positivo il fatto che sia stato centralizzato sul Mef, che naturalmente lavorerà soprattutto con i Ministeri alla Transizione ecologica e la transizione digitale e con tutti i ministeri ma che ci sia un punto di raccordo nel Mef certamente aiuterà il nostro work in progress”.
Risorse, quelle che saranno erogate dalla UE, impiegate per lo più nella transizione ecologica e digitale, sebbene finanze siano destinate anche ad altri ambiti, quali il Turismo, settore che, secondo il Report di Demoskopika, pubblicato oggi, a gennaio ha registrato un crollo dell’80% di presenze rispetto al gennaio 2019, pari a 4,4 milioni di pernottamenti e 4,8 milioni di turisti in meno.
Ad indicare, la strategia per un rilancio del settore, il neo-Ministro Garavaglia, che, nel suo intervento agli Stati Generali, tenutisi a Sorrento, ha spiegato che la chiave per sbloccare il settore è l’ accelerazione sui vaccini e l’introduzione di un passaporto sanitario (di cui si sta discutendo anche a livello UE) , in quanto: “Il turismo è il pezzo dell’economia che riparte prima, quindi l’industria del turismo va tutelata adesso perché poi, appena ci sono le condizioni, possa ripartire al 100% e anche di più. Inizialmente, ci sarà principalmente un turismo di prossimità ,ma il settore dev’essere pronto a tornare ad affacciarsi all’estero. C’è una grande voglia di Italia nel mondo e noi dobbiamo essere pronti a intercettarla. Noi dobbiamo guardare avanti, già subito a questa stagione estiva, quindi mettere tutti nelle condizioni di sapere già quali saranno le regole, in modo che ci si possa organizzare e sfruttare al massimo tutte le possibilità”.
Male, anche il comparto immobiliare, con l’Istituto Nazionale di Statistica che ha registrato nella prima metà del 2020 un calo delle compravendite per un totale di 157.126 nel I trimestre 2020 (-17,9% rispetto al IV trimestre 2019 e -17,7% su base annua) e di 149.764 nel II trimestre (-17,3% rispetto al trimestre precedente e -30,8% su base annua).
Sul fronte dei partiti, continuano le tensioni nel M5S, alle prese con la rifondazione affidata all’ex Premier Conte, per via delle nuove espulsioni all’indirizzo di deputati risultati assenti ingiustificati al voto di fiducia sul Governo Draghi : si tratta di Cristian Romaniello, Yana Ehm e Simona Suriano, considerati alla stregua dei parlamentari che hanno votato per il no o che si sono astenuti, una decina dei quali ha presentato ricorso, mentre si consolida il progetto dei sottogruppi di Camera e Senato “Alternativa c’è”, per niente intenzionati a rientrare tra i pentastellati ,qualora dal garante Grillo e dalla base arrivasse,come riportano indiscrezioni di stampa nelle ultime ore, il via libera a un reintegro .
Presentato, infatti, in conferenza stampa a Montecitorio, da tredici deputati ex grillini aderenti il manifesto della componente del Gruppo Misto, spiegato così dal portavoce Andrea Colletti: “Nasciamo come opposizione a questo Governo e in opposizione a quelle che un governo tecnico come quello di Draghi potrà portare avanti. Vogliamo essere inclusivi per tutte quelle persone dentro e fuori il Parlamento che non vogliono morire moderate. Abbiamo redatto un manifesto di principi e obiettivi che vogliamo perseguire. Un Governo di tutti rischia di essere un governo di nessuno, ma il problema è che quando la politica è debole prende il sopravvento la burocrazia, e questo è un governo di burocrati. Il nostro è un manifesto in divenire, dei principi di base su cui vogliamo creare consenso, è aperto a tutti. Noi non abbiamo bisogno di leader ma siamo inclusivi verso tutti quelli che si trovano in questo manifesto e vogliono fare un percorso assieme a noi. Spero che il gruppo dirigente di M5s , una volta capito quale è e quale sarà, capisca come sia ancor più necessario essere una reale e vera forza di opposizione”, riecheggiato da Pino Cabras, che ha sottolineato: “Questo Governo è l’autobiografia di una Nazione in declino. Non vogliamo essere compartecipi delle cose che abbiamo sempre combattuto. L’alternativa va costruita, vogliamo farlo con tanti cittadini. Qui , il problema sono state le scelte di un gruppo dirigente che in 24 ore è passato dal no a Draghi al sì a Draghi senza fiatare”.
Un no, poi, al rientro nel Movimento, nel caso fosse affidato alla guida dell’ex Premier Conte, è arrivato da Di Battista, che, via social, ha chiarito: “Rispetto totale per Conte. Ma io ho lasciato il M5s non per l’assenza (in quel momento) di Conte. Ma per la presenza al governo con Draghi, Pd, Berlusconi, Salvini, Bonino, Brunetta, Gelmini etc, etc. Conte sapete bene che l’ho sostenuto eccome (il mio No totale e mai cambiato al governo Draghi era il miglior modo, a mio avviso, di sostenere Conte) ,ma per me contano le linee politiche. Io, e lo dico con la massima serenità, non ho nulla a che vedere con un movimento che fa parte del governo dell’assembramento pericoloso. Un abbraccio a tutti e grazie per il sostegno”.
Fibrillazioni, anche nel Pd, alle prese con una dialettica interna accesa, con “base riformista”, corrente dominante del partito, che, pronto a dare battaglia nell’Assemblea del 13 e 14 marzo, in disaccordo sull’alleanza strutturale e locale con il M5S, riguardo alla quale invece, il segretario Zingaretti pare accelerare a livello regionale, ha sollecitato l’indizione in tempi brevi di un Congresso , fissato invece dal numero uno dei dem nel 2023.
Tempi più celeri per la campagna vaccinale sono stati sollecitati invece da Italia Viva e Lega, che hanno espresso soddisfazione per la nomina del Generale Figliuolo a Commissario Straordinario all’Emergenza.
Critica nei confronti del Governo per la conferma del Dpcm come strumento normativo, in quanto “esautora il Parlamento”, l’Opposizione di Fratelli d’Italia.
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