-Dopo essere intervenuto alla 7°edizione della Conferenza sul Mediterraneo e alla 4° edizione della Conferenza sulla Famiglia, il Premier Draghi ha presieduto la cabina di regia a Palazzo Chigi sull’emendamento alla Legge di Bilancio relativo al taglio delle tasse, nella quale si è stabilito di conservare l’impianto del taglio dell’Irpef per 7 miliardi e dell’Irap per 1 miliardo, (nessun contributo di solidarietà per sterilizzare l’aumento delle bollette elettriche, invece, data la contrarietà di parte della Maggioranza) e di introdurre la decontribuzione per i lavoratori dipendenti sotto i 35 mila euro (del valore di 1,5 miliardi) e non più sotto i 47 mila , come chiesto dai Sindacati e il Consiglio dei Ministri, che ha dato il via libera al Dl con la stretta sulle norme per contrastare la violenza sulle donne, poi presentata in conferenza stampa da tutte le Ministre che hanno lavorato insieme al provvedimento. Sul fronte economico, confermati dall’Istat, nel suo Report, i dati sulla crescita del Pil nel 2021 (+6,3%) e nel 2022 (+4,7%).
-Covid19, il monitoraggio settimanale dei dati realizzato dalla cabina di regia del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, ha rilevato un aumento dell’incidenza dei casi e dei ricoveri sia in area medica che in terapia intensiva. Stabile, l’indice Rt. L’Alto Adige passa in zona gialla, dove permane il Friuli Venezia Giulia, mentre tutta l’Italia resta in zona bianca. La maggioranza dei casi si concentra nella fascia 30-50 e sotto i 20. Determinante, vaccinarsi e osservare le regole di sicurezza (mascherine e distanziamento). Rilevato in Veneto, il primo caso di variante Omicron, che si aggiunge ai sette rilevati in provincia di Caserta. Il Sottosegretario alla Salute Costa: “Obbligo vaccinale, non all’ordine del giorno”. Pronto il piano del Viminale per i controlli sul Super Green Pass in vigore dal 6 dicembre.
di Federica Marengo venerdì 3 dicembre 2021
Giornata densa e piena di impegni, quella di oggi, per il Premier Draghi, apertasi con la partecipazione alla 7° Conferenza sul Mediterraneo, “Rome Med-Mediterranean Dialogues, nel corso della quale ha affermato la necessità di una condivisione tra gli Stati dell’Unione delle fonti energetiche e di una capitalizzazione delle risorse come il gas, ma anche di uno sforzo collettivo dell’Europa sull’emigrazione,ribadendo la volontà dell’Italia di adoperarsi per la stabilizzazione dei Paesi mediterranei, tra cui la Libia, per la quale ha auspicato votazioni “libere,credibili e inclusive”, così come per il Medio Oriente ,l’avvio di un processo di pace e di negoziazione ,che conduca al riconoscimento di due Stati, Israele e Palestina, e per l’Iran, l’instaurazione di un dialogo “esigente , ma costruttivo”.
A seguire, poi, il Presidente del Consiglio è intervenuto alla 4° Conferenza Nazionale sulla Famiglia, evidenziando nel suo discorso come la famiglia sia un bene collettivo, essenziale per la crescita individuale e della società, che richiede per questo la tutela da parte dello Stato, il quale deve utilizzare le politiche pubbliche per rimuovere gli ostacoli e mettere le coppie in condizione di avere figli. Quindi, l’annuncio per cui da gennaio si potrà presentare domanda per l’assegno unico, “uno strumento semplice, universale ed equo”, cui si aggiungono gli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che prevede lo stanziamento di 6 miliardi per rafforzare i servizi per l’infanzia e sostenere i genitori che lavorano, la creazione di 264 mila nuovi posti negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia (un aumento di oltre il 70% rispetto a oggi).
Assolti agli impegni istituzionali, Draghi si è occupato degli affari correnti, presiedendo, con il ministro dell’Economia Franco, la cabina di regia sulla Manovra, in vista della discussione in Consiglio dei Ministri, convocato sempre per la giornata di oggi, sull’emendamento alla Legge di Bilancio che introduce un taglio delle tasse per 8 miliardi, di cui 7 per la riduzione dell’Irpef e 1 per la riduzione dell’Irap, misura che è stata confermata, secondo fonti di stampa, insieme con l’utilizzo di 2,8miliardi di avanzo nel 2022 per sterilizzare l’aumento delle bollette elettriche.
Novità, invece, la decontribuzione una tantum per i lavoratori dipendenti con reddito sotto i 35 mila euro, per un valore di 1,5 miliardi, intervento del Governo nella direzione indicata dai Sindacati, che nell’incontro di ieri avevano ribadito come la soglia dei 47 mila non centrasse l’obiettivo di sostenere le fasce più deboli.
Nulla da fare invece, per la proposta avanzata dallo stesso Premier di calmierare i costi delle bollette elettriche mediante un contributo di solidarietà da applicare ai redditi oltre i 75 mila euro, congelando per il 2022 o per il biennio 2022-2023, proprio il taglio dell’Irpef per tale fascia di reddito. Una proposta che ha visto la Maggioranza spaccarsi, tra Pd, M5S e LeU, favorevoli ,e Lega, Forza Italia e Italia Viva, contrari, da qui, la decisione di ritirare la misura. Trovati però altri 800 milioni, che si aggiungono al miliardo già stanziato, per sostenere , rispetto ai rincari delle bollette, le fasce più deboli e in difficoltà.
Via libera del Consiglio dei Ministri, invece, al Dl ,in 12 articoli, con norme più stringenti per contrastare la violenza sulle donne, presentato in conferenza stampa dalle Ministre : Bonetti (Famiglia e Pari Opportunità), Lamorgese (Interni), Cartabia (Giustizia), Carfagna (Sud e Coesione), Gelmini (Affari Regionali e Autonomia), Dadone (Politiche giovanili) e Stefani (Disabilità), che hanno lavorato alla stesura del provvedimento.
Le nuove misure consistono: 1) nell’aumento delle pene per chi già sia stato ammonito per violenze domestiche e per i reati di percosse, lesioni, minacce, violazione di domicilio e danneggiamento, 2) il procedimento anche d’ufficio da parte dei magistrati e non solo a seguito di denuncia o querela per alcuni dei reati contro le donne,in particolare nei casi di violenza domestica, 3) la vigilanza a tutela delle vittime, con l’organo di polizia che procede a seguito di denuncia o querela in ambito di violenza domestica, “qualora dai primi accertamenti emergano concreti e rilevanti elementi di pericolo di reiterazione della condotta”, comunicandoli al Prefetto competente , il quale può adottare “misure di vigilanza dinamica, da sottoporre a revisione trimestrale, a tutela della persona offesa”. 5)il fermo per imminente pericolo, ovvero: la possibilità del pubblico ministero di disporre anche al di fuori dei casi già previsti (come la flagranza di reato) “il fermo della persona gravemente indiziata” di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e atti persecutori di un “delitto consumato o tentato, commesso con minaccia o violenza” (per cui la legge prevede “ergastolo o reclusione superiore nel massimo a tre anni”) se “sussistono specifici elementi per ritenere grave e imminente il pericolo”, quando”non è possibile, per la situazione di urgenza, attendere il provvedimento del giudice”, 6) l’applicazione del braccialetto elettronico su disposizione del giudice al partner che violi i divieti di allontanamento dalla casa familiare e quelli di avvicinamento dei luoghi frequentati dalla vittima. Di norma, invece, il braccialetto elettronico non può essere applicato senza il consenso dell’interessato, dunque la novità, consisterebbe proprio nel consentire al giudice di porre un aut aut: accettare il braccialetto elettronico oppure essere sottoposto a misure alternative più pesanti, come gli arresti domiciliari o l’obbligo stringente di dover firmare in Questura tre volte al giorno, 7) Assicurare alle donne assistenza sia dal punto di vista economico sia da quello psicologico, aumentando la diffusione di informazioni sui centri antiviolenza. 8) Introdotta una provvisionale per gli orfani di femminicidio, da erogare non al termine di un lungo processo ma dopo le indagini preliminari.
In serata, ultimo impegno del Premier Draghi è stato l’intervento, tramite videomessaggio, alla Convention “ll mondo nuovo” organizzato dalla Fondazione Guido Carli, nel quale ha dichiarato: “Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è un’occasione storica per rendere l’industria e l’economia più innovative e più sostenibili. Rappresenta anche un’opportunità straordinaria per ridurre le disuguaglianze di genere, di reddito, di generazione. Per realizzare questi obiettivi, dobbiamo procedere in modo coerente e, come direbbe Carli, ordinato. Dobbiamo collaborare e dobbiamo programmare. Vale per il Governo, per gli Enti territoriali e per il settore privato. Guido Carli è stato una figura fondamentale per la nostra Repubblica membro della Consulta nazionale, governatore della Banca d’Italia, più volte Ministro, Senatore. Ha rappresentato l’Italia in momenti chiave del dopoguerra, da Bretton Woods alla firma del Trattato di Maastricht. La sua lungimiranza, la sua profondità di pensiero, il suo convinto europeismo costituiscono tuttora un punto di riferimento per chi lavora nelle Istituzioni. Oggi, voglio soffermarmi sul periodo in cui guidò la Banca d’Italia, dal 1960 al 1975. Furono anni di espansione per l’economia italiana ,ma anche di tensioni sociali. In un’intervista nel 1977, dopo le sue dimissioni da Governatore, Carli si interrogò su ciò che non aveva funzionato. In particolare, criticò l’insufficienza degli investimenti nel sociale, che avrebbero dovuto accompagnare la trasformazione industriale del Paese. All’Italia era mancato un sistema coerente di presenza pubblica, ragionò Carli, all’interno del quale le iniziative dei singoli potessero utilmente dispiegarsi. Queste sono le sue parole. Era in sostanza mancata la programmazione. In questa fase di ripartenza le sue parole devono servire da monito”.
Sul fronte dei lavori parlamentari, ok del Senato con 175 voti a favore, 13 contrari e nessun astenuto, al Dl Fisco, che ora passerà alla Camera per un esame lampo. Secondo il calendario stilato dalla Conferenza dei Capigruppo, infatti, lunedì 13 dicembre, il testo sarà in Aula e martedì 14, si procederà alla votazione.
In ambito economico, infine, l’Istituto Nazionale di Statistica ha reso noto il suo Report sulle prospettive per l’Economia dell’Italia, in cui ha confermato al rialzo le stime per la crescita: il 2021 si chiuderà con il Pil a +6,3%, trainato dalla domanda interna e, in parte ,da quella estera , mentre per il 2022 è previsto un calo al 4,7%.
Una ripresa, testimoniata anche dalla risalita della fiducia delle famiglie e dei consumi, così come della fiducia delle imprese, e dall’aumento dell’occupazione , che nel 2021 toccherà il 6,1%, mentre il tasso di disoccupazione giungerà al 9,6% nel 2021, normalizzandosi, e al 9,3%, nel 2022. Gli investimenti segneranno il 2021, per poi essere ridotti nel 2022. Tuttavia, è necessario prestare una particolare attenzione all’inflazione determinata dalla ripresa della domanda, ma anche dall’aumento dei costi delle materie prime: gas e petrolio.
Per quanto riguarda la pandemia, resi noti i dati del monitoraggio settimanale della cabina di regia dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute. Sceso di poco a 1,20, rispetto all’1,23 della settimana scorsa, l’indice Rt, comunque oltre la soglia epidemiologica; in aumento, invece, l’incidenza dei casi per ogni 100 mila abitanti a 155 rispetto ai 125 di una settimana fa, così come i ricoveri in terapia intensiva a 7,3%, rispetto al 6,2% della scorsa settimana, e in area medica, a 9,1%, rispetto all’8,1% di una settimana fa. Due, le Regioni ad alto rischio: Veneto e Friuli Venezia Giulia, che resta in zona gialla; zona gialla, nella quale passerà da lunedì 6 dicembre l’Alto Adige. Ancora in zona bianca, il resto delle Regioni, anche se per alcune non si esclude il passaggio già nelle prossime settimane.
I suddetti dati sono stati così commentati, nel corso della consueta conferenza stampa, dal Presidente dell’ISS Brusaferro, che ha evidenziato: “Abbiamo una continua crescita dei casi sintomatici e delle ospedalizzazioni. Anche l’Italia ha un curva in crescita sia pure in maniera più contenuta rispetto ad altri Pesi UE. La crescita è soprattutto nel Nord est del Paese e le fasce di età più colpite sono quelle sotto i 20 anni e tra 20 e30 anni. Tra 30 e 59 anni però quasi 3,5 mln di italiani non hanno iniziato il ciclo vaccinale. Per la sesta settimana consecutiva c’è un aumento dei casi che colpisce soprattutto i più giovani sotto i 20 anni e tra 30 e 49 anni: bisogna riportare l’Rt sotto la soglia di 1. Quindi bisogna garantire una più completa copertura vaccinale in tutte le fasce indicate e effettuare la terza dose dopo 5 mesi dal ciclo primario, mantenendo comportamenti prudenti e l’uso delle mascherine, insieme al ricambio d’aria negli ambienti chiusi. L’attenzione all’uso della mascherina, anche all’aperto se c’è assembramento, e l’attenzione all’areazione negli ambienti chiusi sono elementi importanti. Se intervengono tali comportamenti prudenti, uniti alla campagna vaccinale, crediamo che ciò possa invertire la curva con una riduzione del carico ospedaliero e delle terapie intensive. Il programma delle scuole sentinella per il monitoraggio del virus è in corso, si basa su una adesione volontaria e sta procedendo e renderemo pubblici i dati, anche se era tarato su situazioni di bassa circolazione. Le scuole sono luoghi ben organizzati ma in questa a fascia di età c’è un tema di socialità che va al di là della scuola e quindi non è facile attribuire le infezioni a un setting scolastico o all’altro” .
Quindi, è stata la volta del Direttore del Dipartimento della Prevenzione del Ministero della Salute ,Rezza, che ha sottolineato: “Sicuramente, i vaccini funzionano e sono l’arma migliore e per questo si sta identificando la campagna sulla dose di richiamo booster che garantisce la protezione anche contro le varianti circolanti. Per ora, la variante omicron in Italia non sta circolando, tranne il focolaio individuato, e per ora il vaccino sta coprendo bene dalla variante delta che è l’unica circolante. Aifa ha approvato il vaccino per i bambini, ora va fatta una circolare e siamo in attesa delle note tecniche. Rispetto alla vaccinazione dei bambini guariti da Covid e con quante dosi, in questo momento non mi sentirei di sbilanciarmi. Adesso vedremo che indicazioni dare anche per la fascia pediatrica. In Usa la scelta e’ stata di maggiore aggressività scegliendo di vaccinare con ciclo completo i bimbi che hanno avuto l’infezione. Bisogna essere cauti” .
Intanto, mentre la struttura commissariale ha reso noti i dati settimanali relativi alla campagna vaccinale e ai Green Pass scaricati: “Sono 6.351.875 ,in Italia, le persone over 12 che non hanno avuto il vaccino. Nel calcolo non sono considerate le persone guarite dal Covid. Meno di due mesi fa, l’8 ottobre, erano 8,4 milioni gli italiani senza vaccino, come risultava dal report di quella settimana. Nella categoria over 80, i non vaccinati sono 197.211, nella fascia 70-79 anni sono 414.852, in quella 60-69 sono 690.487, in quella 50-59 sono 1.130.571, in quella 40-49 sono 1.327.281, in quella 30-39 sono 979.321, in quella 20-29 sono 565.485, in quella 12-19 sono 1.046.667. Nuovo record di Green Pass scaricati, esattamente 1.191.447, è stato registrato nella giornata di ieri. In particolare, sono stati 498.888 i Green pass scaricati ieri per avvenuta vaccinazione, 682.493 quelli per l’effettuazione di un tampone e 10.066 per guarigione dal Covid”, il Sottosegretario alla Salute ,Costa ha ribadito che, al momento, l’obbligo vaccinale, introdotto in alcuni Paesi come Austria,Germania e Grecia, non è all’ordine del giorno e che si deciderà più avanti, sulla base dell’andamento della pandemia.
Per ora dunque, si procede con la stretta impressa al Certificato Digitale, con doppio binario, Green Pass di base per i non vaccinati, cui sono garantiti l’accesso ai luoghi di lavoro e i servizi essenziali, ma che non potranno accedere ai luoghi della cultura, dello Sport e del divertimento e Super Green Pass per i vaccinati e i guariti, che potranno accedere in tutti i luoghi , che entrerà in vigore dal 6 dicembre.
A tal proposito è stata emanata dal Viminale la circolare ai Prefetti che disciplina i controlli sia sui mezzi pubblici che nei ristoranti e nei luoghi di ritrovo.
Il piano prevede: controlli della Polizia Municipale nei ristoranti e negli esercizi pubblici, coordinati soprattutto con le Fiamme gialle. Verifiche sui passeggeri di autobus e metro affidate in modo prioritario a Polizia e Carabinieri, supportati dai Vigili Urbani: ma sul trasporto pubblico locale sarà “decisivo” il “contributo degli enti gestori”, in particolare attraverso il proprio personale addetto alle verifiche, in possesso della qualifica di incaricato di pubblico servizio”. Inoltre, le mascherine saranno obbligatorie al chiuso e, in diverse città anche all’aperto ,dove previsto da ordinanze locali.
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