di Federica Marengo mercoledì 6 marzo 2024
-La Galleria Borghese, a Roma, persegue nel suo progetto di rinnovamento e tutela, anche grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Per questo, come spiegato dalla Direttrice, Francesca Cappelletti, dopo il restauro delle facciate, si procederà nei prossimi mesi con i lavori nella Pinacoteca, quali: la sostituzione delle tappezzerie e l’ammodernamento degli infissi, nell’ambito degli interventi per l’efficientamento energetico, ma anche l’ampliamento dell’accessibilità , l’aggiornamento dei depositi e il restauro di alcune grandi tele.
Quindi, a causa di tali interventi, che si svolgeranno nell’ambito di un progetto ,illustrato come prologo alla mostra a Palazzo Barberini, una parte dei dipinti del primo piano sarà visitabile dal 29 marzo al 30 giugno 2024, presso l’Ala Sud del piano nobile di Palazzo Barberini , dando così vita a una collaborazione inedita tra la stessa Galleria Borghese e le Gallerie Nazionali di Arte Antica, che permetterà al pubblico di continuare a vistare il primo piano del Museo con le altre opere: le tele di Caravaggio e le sculture del Bernini.
Tale trasferimento, tuttavia, consentirà ai visitatori e alle visitatrici di fruire di un percorso espositivo dal titolo: “Raffello, Tiziano, Rubens. Capolavori dalla Galleria Borghese a Palazzo Barberini”, in cui le due collezioni verranno poste in dialogo tra loro, anche grazie alla storia comune, essendo legate, l’una, a Scipione Borghese e , l’altra, a Maffeo Barberini, due figure cardine, punti di riferimento, della politica e della cultura nella Roma seicentesca.
Tra i cinquanta dipinti che saranno trasferiti, vi sono : Amor Sacro Amor Profano di Tiziano, il Ritratto d’uomo di Antonello da Messina, la Dama con liocorno di Raffaello, Susanna e i vecchioni di Peter Paul Rubens, Madonna col Bambino di Giovanni Bellini, Madonna con Bambino, San Giovannino e angeli di Sandro Botticelli e Predica del Battista di Paolo Veronese.
Il Direttore delle Gallerie Nazionali di Arte Antica, Thomas Clement Salomon, riguardo l’esposizione , ha dichiarato :“ Un evento del più alto valore istituzionale a testimonianza della vicinanza, non solo geografica, ma anche professionale che lega i due musei. Nel solco tracciato da Scipione Borghese e Maffeo Barberini, che oggi avrebbero gioito per questa iniziativa. Speriamo che il pubblico possa ammirare i capolavori borghesiani a Palazzo Barberini e celebrare questa mostra difficilmente ripetibile nei prossimi decenni”, mentre la Direttrice della Galleria Borghese, Francesca Cappelletti, ha sottolineato: “La mostra a Palazzo Barberini consentirà di rendere sempre visibile il patrimonio della Galleria e di istituire rapporti e risonanze con un’altra eccezionale collezione barocca e con un’altra grande istituzione museale”.
Inoltre, Palazzo Barberini ha fatto sapere che le opere normalmente esposte nell’Aula Sud, ovvero: i dipinti del Seicento napoletano , le tele di collezioni settecentesche, da Mattia Preti ai pittori del Gran Tour, durante il periodo del disallestimento (per ospitare una parte delle opere del primo piano della Galleria Borghese) saranno sottoposte “a un’approfondita compagna fotografica e di conservazione preventiva”.
Infine, per tutto il tempo della mostra è prevista un importante agevolazione sui biglietti, come specificato sul sito di Galleria Borghese (galleriaborghese.beniculturali.it/ raffaellotiziano-rubens-capolavori-dalla-galleria-borghese-a-palazzo-barberini/) e sul sito delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini (barberinicorsini.org/evento/raffaello-tiziano-rubens-capolavori-dalla-galleria-borghese-a-palazzo-barberini/).
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