-Crisi Ucraina, sale la tensione tra Russia e Kiev; violato più volte il cessate il fuoco nel Donbass, con bombardamenti ad Est. Bilaterale Putin, Lukashenko: asse contro le sanzioni occidentali. Domani, il numero uno del Cremlino presenzierà ad esercitazioni e lanci di missili strategici. Separatisti russi ordinano l’evacuazione dei civili in Russia. Le tensioni russo-ucraine sul tavolo della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, cui per la prima volta la Russia non partecipa. Il Presidente USA Biden in videoconferenza con gli alleati europei, presente anche il Premier Draghi,che nei prossimi giorni sarà a Mosca per mediare su un possibile faccia a faccia Putin-Zelensky.
-Governo, in mattinata, cabina di regia del Premier Draghi con i capidelegazione di Maggioranza sul decreto per contrastare il caro bollette. Nel pomeriggio, via libera del Consiglio dei Ministri a due Decreti , per un totale di 7,5 miliardi: uno, per fronteggiare gli aumenti di luce e gas, con misure strutturali per aumentare lo stoccaggio e la produzione di gas nel nostro Paese e uno, con i correttivi antifrode per i Superbonus edilizi, un fondo per le famiglie dei sanitari morti per Covid19 e per la gestione sanitaria di Regioni, Comuni ed enti locali e un fondo biennale per l’automotive. Al termine, conferenza stampa del Premier Draghi e dei Ministri competenti per illustrare i provvedimenti. Intanto, studenti delle Superiori ancora in piazza per protestare contro l’alternanza Scuola-Lavoro e l’esame di Maturità.
-Covid19, i dati del monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Sanità: ancora in calo, l’indice Rt , l’incidenza dei casi per ogni 100 mila abitanti e il tasso di occupazione delle terapie intensive e dei reparti ordinari. Dati positivi anche sulla campagna vaccinale e il Governo lavora all’aggiornamento del calendario delle misure restrittive da allentare.
di Federica Marengo venerdì 18 febbraio 2022
Bisognerà aspettare le 20:00, ora italiana, per la videoconferenza del Presidente USA Biden con i leader alleati europei , tra cui il Premier Draghi, e il discorso alla Nazione che seguirà, per capire come gli Stati occidentali intenderanno muoversi nell’ambito delle tensioni e della crisi tra Russia e Ucraina, inaspritasi sempre più nelle ultime ore.
Ieri, in serata, Biden aveva telefonato al Presidente del Consiglio Draghi, che nei prossimi giorni sarà a Mosca per mediare in vista di un possibile colloquio tra Putin e il Presidente ucraino Zelensky, ribadendo la necessità di attuare una strategia basata su diplomazia e deterrenza, per difendere l’integrità e la sovranità dell’Ucraina e sulla comminazione di sanzioni economiche pesanti a carico della Russia, se quest’ultima procederà all’invasione.
Intanto, il numero uno del Cremolino,si è detto preoccupato per la degenerazione del conflitto tra separatisti filo russi ed esercito ucraino in Donbass e nell’Est dell’Ucraina e,, pronto a negoziare con l’Occidente ,se quest’ultimo ascolterà le sue richieste (nessun ampliamento dei confini Nato in Ucraina e nei Paesi dell’Est),sebbene convinto, che basterà un pretesto per imporre alla Russia delle sanzioni. Sanzioni, che, però, non sembrano spaventare Putin, che, stamane, incontrando il Presidente della Bielorussia, Lukashenko, ha siglato con questi un’alleanza anti sanzioni occidentali.
Continue poi le schermaglie tra i separatisti filo-russi e l’esercito ucraino nell’est dell’Ucraina, con il ministro della Difesa di Kiev che ha denunciato nel giro di 24 h sessanta violazioni del cessate il fuoco, senza tuttavia una replica da parte delle forze ucraine. Separatisti filo-russi,il cui leader, dell’autoproclamatasi Repubblica di Luhansk, ha ordinato l’evacuazione dei civili verso la Russia. Proprio nel Donetsk,nel pomeriggio, si è verificata una violenta esplosione: si tratterebbe,sempre per i separatisti filo-russi, di un’autobomba esplosa vicino all’edificio del Governo, che non avrebbe causato feriti o vittime, indirizzata al leader separatista rimasto, però, illeso. Tutto ciò mentre al confine con l’Ucraina sarebbero 149 mila i soldati russi accalcatisi, anche se la Russia continua a negare che vi sia in procinto un attacco, ma che, anzi le truppe siano in graduale ritiro e che si tratti solo di esercitazioni, come quella a cui assisterà Putin domani, corredata da lancio di missili strategici.
Di crisi Ucraina, inoltre, si è parlato nella Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, nel corso della quale il segretario di Stato USA, Blinken , ha annunciato che incontrerà alla fine della prossima settimana il ministro degli Esteri Lavrov (sempre che la Russia non abbia già invaso l’Ucraina).
Giovedì prossimo, invece, si svolgerà il summit dei leader del G7.
Dalla UE,invece, arrivata una ferma condanna della violazione del cessate il fuoco nel Donbass, la Presidente della Commissione Europea Von der Leyen ha tenuto un bilaterale con il Presidente della Polonia Morawiecki nel quale entrambi hanno espresso la volontà di sostenere l’Ucraina.
Per l’Onu, infine, le conseguenze di una guerra sarebbero catastrofiche.
Sul fronte della politica interna, invece, dopo una cabina di regia mattutina presieduta dal Premier Draghi con i capidelegazione di Maggioranza, il Consiglio dei Ministri ha varato nel pomeriggio due decreti del valore totale di 7,5-8 miliardi (senza procedere a uno scostamento di bilancio), illustrati in conferenza stampa a Palazzo Chigi dal Premier Draghi e dai ministri Franco (Economia), Cingolani (Transizione ecologica) e Giorgetti (Sviluppo Economico): uno, per contrastare il caro bollette, con misure a sostegno di famiglie e imprese, con interventi strutturali per lo stoccaggio e la produzione di gas nel nostro Paese e per incentivare le energie rinnovabili e , uno, contenente dei correttivi anti-frode per i Superbonus edilizi, compreso il Superbonus 110%, e lo stanziamento dei fondi per i familiari dei sanitari e dei medici vittime del Covid19, e per le spese sanitarie delle Regioni, dei Comuni e degli enti locali, e un fondo per l’automotive, settore in crisi, per due anni, suddivisi in 800 milioni per il 2022 e in 1 miliardo l’anno per il 2023.
Più nel dettaglio, le misure per frenare il caro energia raggiungono la somma 6 miliardi, più della metà dei quali destinati all‘azzeramento degli oneri di sistema per il secondo trimestre dell’anno in corso. Per le famiglie che hanno bonus sociale, si punta all’azzeramento dell’aumento dell’energia, con uno stanziamento da 500 milioni di euro.
Ridotta al 5% l’Iva sul gas (590 milioni), con semplificazioni e stanziamenti per l’accelerazione sulle rinnovabili e per l’aumento della produzione e lo stoccaggio del gas naturale e la previsione di 1,2 miiliardi di crediti di imposta per le imprese.
Tra le altre novità, 400 milioni di euro per le spese Covid19 delle Regioni, anche per far fronte agli aumenti delle bollette degli ospedali e delle strutture sanitarie e l’aumento da 10 a 15 milioni del fondo a favore dei familiari di medici, personale infermieristico e operatori socio-sanitari colpiti dalla pandemia.
Ulteriori interventi riguardano l’erogazione di fondi ai Comuni per coprire gli extra-costi (350 milioni) e risorse destinate agli impianti sportivi e in particolare alle piscine, tra le più colpite dal mix tra restrizioni Covid19 e caro-bollette.
Sono infine previsti interventi in favore del settore dell’autotrasporto, un incentivo al biocarburante e alla produzione di idrogeno, aiuti alle piccole-medie imprese per il credito agevolato.
Provvedimenti che il Presidente del Consiglio ha così commentato:
“Mettiamo in campo quasi 8 miliardi di euro di cui 6 sull’energia senza ricorrere a nuovi scostamenti di bilancio ma utilizzando i margini che derivano dagli ottimi risultati sul fronte della crescita e della finanza pubblica ottenuti lo scorso anno. Oggi, abbiamo approvato provvedimenti per contenere l’aumento del costo dell’energia e sostenere il settore automobilistico. Utilizziamo i margini che derivano dagli ottimi risultati sul fronte della crescita della finanza pubblica conseguiti nello anno. Estendiamo con i provvedimenti di oggi al secondo trimestre le misure e ampliamo le misure di riduzione bollette a favore di imprese e famiglie messe in campo nei giorni scorsi mesi. Il Governo vuole aiutare i cittadini in questo momento di difficoltà ed evitare che il rincaro dell’energia si traduca in un minore potere d’acquisto e minore competitività per le imprese. Ci aspettiamo che i grandi produttori di energia condividano con il resto della popolazione il peso dei rincari dell’energia, sul come ci stiamo riflettendo. Interveniamo in maniera strutturale per aumentare la produzione di gas italiano e per velocizzare e semplificare l’installazione di impianti di energia rinnovabile”.
Premier , che ha poi stilato un promemoria dei prossimi provvedimenti che il Governo dovrà attuare in relazione al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: “La road map del Pnrr nei prossimi mesi vede tre deleghe: fiscale, concorrenza e codice degli appalti. Questi sono i principali, poi ci sono altri che riguardano la transizione ecologica e digitale, e le infrastrutture. Questo deve essere fatto ora, perché poi bisogna scrivere i decreti delegati e il termine per la concorrenza è fine anno, serve tempo per scrivere i decreti delegati. Inoltre ,sempre di più, mentre si va verso metà anno, prenderanno più importanza gli interventi di attuazione del piano. Il Piano si sta attuando. Ci sono alcuni provvedimenti di riforma che vanno assolutamente approvati perché fanno parte degli obiettivi”.
In ultimo, Draghi ha chiarito quanto accaduto ieri, dopo che il Governo si è trovato in minoranza per quattro volte, nelle Commissioni Bilancio e Affari Costituzionali della Camera, sul voto di emendamenti al Dl Milleproroghe: “Ieri ,quello che ho fatto, è stato semplicemente ricordare quello che è il mandato del Governo, e il mandato del Governo, creato del Presidente della Repubblica, è affrontare certe emergenze e conseguire certi risultati. Quindi son sicuro che riusciremo a conseguirli, come fatto finora, e conto sul Parlamento, sulle forze politiche. E l’ho detto con il massimo rispetto, ma d’altronde non può che essere così. Gli incontri coi leader politici della maggioranza sono “continui” e “regolari”.
Soddisfatta la Maggioranza per l’approvazione del provvedimento, mentre l’Opposizione di Fratelli d’Italia, che si è riunita in Direzione, critica sull’azione di Governo, che, sostiene, “Naviga a vista”, ha chiesto un chiarimento a Lega e Forza Italia,partiti alleati di centrodestra, sulla linea politica della coalizione, anche alla luce delle recenti divisioni sulle concessioni ai balneari, nell’ambito dell’attuazione della Direttiva Bolkestein, e sui quesiti del Referendum sulla Giustizia.
Centrodestra diviso, che però, ieri, è tornato a compattarsi sul Dl Milleproroghe, votando contro il Governo 4 emendamenti, tra cui quello per rinviare dal 1°gennaio 2022 al 1°gennaio 2023 l’entrata in vigore del tetto di 1000 al contante, causando il disappunto del Premier Draghi nei confronti della Maggioranza, cui ha chiesto di garantire i voti in Parlamento per poter proseguire la legislatura fino alla scadenza naturale del 2023.
Proprio sul Dl Milleproroghe, discusso in Aula alla Camera, il ministro per i Rapporti con il Parlamento D’Incà ha posto nel pomeriggio la questione di fiducia.
Nella giornata di oggi poi, manifestazioni e cortesi in 40 città degli studenti delle Superiori, per protestare contro l’alternanza Scuola-Lavoro e l’esame di Maturità. Tensioni non sono mancate soprattutto a Torino, dove alcuni manifestanti hanno tentato di entrare nella sede di Confindustria, causando il ferimento di sei agenti.
Quanto al Covid19, pubblicati i dati della cabina di regia settimanale elaborati dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute, secondo cui calano ancora, nella settimana dal 26 gennaio all’8 febbraio, tutti gli indicatori. Diminuisce, infatti, l’incidenza settimanale a 672 casi ogni 100.000 abitanti , contro i 962 della settimana scorsa, e l’ indice di contagio Rt a 0,77 rispetto allo 0,89 di una settimana fa e al di sotto della soglia epidemica.
In discesa poi, anche il tasso di occupazione delle terapie intensive, al 10,4%, a fronte del 13,4% della settimana scorsa e il tasso di occupazione delle aree mediche al 22,2% , contro il 26,5% di sette giorni fa.
Quindi, due Regioni sono classificate a rischio ‘alto’, a causa dell’impossibilità di valutazione per incompletezza dei dati inviati, mentre cinque Regioni sono classificate a rischio moderato e le restanti 14 Regioni e Province Autonome sono classificate a rischio basso. Pertanto, Piemonte, Val d’Aosta e Abruzzo , dal 21 febbraio passeranno dalla zona arancione a quella gialla.
Dati positivi, che nelle prossime settimane, consentiranno l’allentamento graduale delle misure anti Covid19 fin qui adottate e attualmente ancora in vigore (a cominciare dall’aumento della capienza allo stadio del 75% all’aperto già dal questo fine settimana), seguendo un calendario, che sarà fissato nei prossimi giorni dall’Esecutivo, così commentati dal Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Brusaferro: “Il calo dell’incidenza di Covid-19 in Italia è confermato da una riduzione del numero dei ricoveri, in terapia intensiva con un tasso di occupazione al 10.4% rispetto al 13.4% precedente, e in area medica (22.2% rispetto a 26.5%). Questa riduzione si vede anche nelle fasce d’età più giovani che, pur essendo caratterizzate da un numero di più basso di ricoveri, mostrano un trend in decrescita. Orma, vi è un monopolio Omicron. Guardando all’andamento della circolazione delle varianti di Sars-CoV-2, in questo ultimo periodo possiamo vedere che nelle diverse piattaforme che vengo utilizzate per caricare quotidianamente i dati sui sequenziamenti eseguiti nel nostro Paese si mostra come ormai Omicron monopolizzi il quadro epidemiologico della Penisola. Sappiamo che la variante Omicron può reinfettare anche persone che hanno avuto precedenti contatti con altre varianti del virus. In tutte le fasce d’età, c’è una decrescita dei casi Covid, in particolare in quelle più giovani, 0-9 anni e 10-19, che sono caratterizzate ancora della circolazione più elevata del virus. Però vediamo che proprio in questi gruppi di popolazione c’è una decrescita importante. Siamo in una fase di decrescita testimoniata anche dal valore dell’incidenza di Covid che è scesa a 672 casi in 7 giorni per 100mila abitanti in quest’ultima settimana. L’altro dato rilevante è quello dell’indice di trasmissibilità Rt che si mantiene sotto la soglia epidemia, che è a 0,78. Anche in molti Paesi europei le curve mostrano un trend di decrescita e noi siamo tra i Paesi che stanno marcando una decrescita significativa. Nella mappa dell’Italia resta elevata la circolazione del virus, ma il trend è di decrescita un po’ dappertutto, anche se alcune regioni hanno decrescite un po’ contenute o una lieve crescita. Si tratta però in alcuni casi di valori determinati dal caricamento dei dati, su cui nella fase precedente si erano accumulati dei ritardi”.
Al riguardo, il Premier Draghi, , in conferenza stampa, ha spiegato: “La situazione sanitaria continua a migliorare, abbiamo avuto 54mila contagi a fronte dei 67mila della scorsa settimana, anche i numeri delle terapie intensive continua a migliorare: siamo sotto i mille. Sono in calo, del 20%, anche i ricoveri ordinari, in forte calo: 13.900 rispetto ai 16800 della scorsa settimana. La campagna vaccinale procede, quasi 89% degli italiani sopra i 12 anni hanno avuto due dosi. Per questo risultato, ringrazio il generale Figliuolo, i medici, gli infermieri e tutti gli italiani che hanno deciso di vaccinarsi. Oggi tra l’altro abbiamo approvato un fondo di 15 mln per i sanitari deceduti per il Covid 19. La campagna di vaccinazione procede: quasi l’89% dei cittadini sopra i 12 anni ha ricevuto due dosi e 36,6 mln italiani anche la terza dose. Grazie al commissario Figliuolo, alla Protezione civile, a medici, infermieri e agli italiani che hanno scelto di vaccinarsi. Una stima dell’impatto del Covid sull’economia c’è, serve a calibrare i ristori nel quadro delle possibilità. Il ministro Franco fa ogni anno un gigantesco sforzo di analisi e calibrazione dei ristori. Bisogna cominciare a pensare anche in maniera proattiva uscendo dalla fase di difesa, gli alberghi grande città oggi forse sono tra i settori più colpiti, abbiamo tante cose in mente da fare, il compito non è finito”.
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