-Dopo il riconoscimento dell’autonomia delle Repubbliche separatiste del Donbass e l’invio di truppe di “peacekepping” da parte del Presidente russo Putin, il Regno Unito, gli USA e la UE preparano le prime sanzioni economiche ai danni di Mosca, mentre il Premier Draghi, intervenuto alla cerimonia di insediamento del Presidente del Consiglio di Stato, pur sottolineando la gravità e la ferma condanna di quanto attuato dal numero uno del Cremlino, continua a lavorare a una soluzione diplomatica per evitare un’escalation, dannosa anche per l’economia del nostro Paese. Sulle tensioni e gli scontri tra Russia e Ucraina, riferirà domani alle Camere , il ministro degli Esteri Di Maio. Chiamato dai partiti e dal Copasir a riferire sulla scurezza dell’Italia, anche Draghi. Alla Camera invece, insediata una Commissione Esteri permanente per seguire in modo costante tutti risvolti della crisi. Tuttavia, se l’Ungheria si dice pronta a difendere l’integrità e la sovranità del proprio territorio e chiede il sostegno degli alleati e, il Cancelliere tedesco Scholz ha bloccato la procedura per autorizzare il funzionamento del gasdotto Nord Stream 2, Putin ha assicurato che non bloccherà le forniture di gas. Nel pomeriggio, Consiglio degli Affari Esteri informale e vertice straordinario della Nato. In serata, discorso del Presidente USA Biden per confermare la comminazione di pesanti sanzioni alla Russia.
-Via libera della Camera al Dl Milleproroghe, che approderà giovedì in Senato per l’approvazione definitiva: probabile, il ricorso alla fiducia anche a Palazzo Madama. Ok , sempre della Camera all’ordine del giorno presentato dalla Lega per l’election day che accorpa il voto per il Referendum e per le Amministrative. Ciò, mentre l’Esecutivo è al lavoro sull’allentamento delle misure anti-Covid19 e sulle prossime riforme legate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: Fisco, Concorrenza e Appalti e il Commissario UE agli Affari Economici, Gentiloni ha annunciato che prima della pausa estiva la Commissione europea presenterà una proposta per una nuova governance economica.
-Istat, a gennaio, inflazione su al +4,8%, valore che non si registrava dal 1996; su, anche i prezzi del carrello della spesa a +3,2%.
di Federica Marengo martedì 22 febbraio 2022
Dopo aver riconosciuto l’autonomia delle Repubbliche separatiste del Donbass, nella serata di ieri, il Presidente russo Putin ha inviato le truppe e i primi blindati nel Donetsk per assicurare la pace, ma nella notte sono stati uccisi due soldati ucraini.
Immediata, la replica del Presidente dell’Ucraina Zelensky, che, in un discorso alla Nazione, ha ribadito che non intende intraprendere una guerra né cedere a Mosca, rinunciando all’indipendenza e all’adesione alla Nato e che i confini resteranno gli stessi. Confermato poi, l’impegno per conservare l’integrità e la sovranità del Paese, chiedendo agli alleati euro atlantici sostegni e garanzie di ingresso nell’Unione Europea.
Immediata, anche la reazione da parte della UE, con l’Alto Rappresentante degli Affari Esteri Borell, che ha annunciato per il pomeriggio la riunione informale del Consiglio per gli Affari Esteri a Parigi, seguita da un G7 dei Ministri degli Esteri, per decidere sulle sanzioni economiche da comminare alla Russia, come del resto sanzioni sono già state comminate dal Regno Unito, (le altre, ancora più pesanti potrebbero essere comminate in caso di invasione della Russia) a 5 banche russe a ad oligarchi vicini al numero uno del Cremlino, considerati possibili finanziatori della sua “macchina bellica”. In sostanza, dunque, alle società russe verrà impedito di raccogliere capitali sui mercati finanziari del Regno Unito.
Il Cancelliere tedesco Scholz, invece, ha bloccato l’autorizzazione delle procedure per attivare il gasdotto Nord-Stream 2, strategico per la Russia, incontrando il sostegno della Presidente della Commissione UE Von der Leyen.
Sulle sanzioni UE comminate alla Russia, e , condivise da tutti e 27 Paesi dell’Unione, l’Alto Rappresentante per le Politiche estere Borrell, si tratterebbe di un blocco delle importazioni ed esportazioni di beni e servizi da entità separatiste della regione, la redazione di un elenco delle personalità (tra cui anche i deputati della Duma) responsabili della destabilizzazione dell’area (politici, militari, operatori economici ed esponenti della disinformazione) che comprenderebbe anche i nomi dei comandanti delle forze militari mandate dal Presidente russo Putin (che non è tra i sanzionati) nell’area e il non riconoscimento dei passaporti russi emessi dalle autorità separatiste.
In mattinata, poi, il numero uno del Cremlino, a margine del colloquio con il Presidente dell’Azerbaigian, ha negato di voler ricostituire l’impero russo, assicurando che continuerà a garantire forniture di gas, per poi ribadire il suo no all’ingresso dell’Ucraina nella Nato , come condizione per una mediazione, anche se l’incontro a Ginevra del 24 febbraio tra il Segretario di Stato Blinken e il ministro degli Esteri russo Lavrov, in un primo momento, non disdetto, malgrado l’ingresso delle truppe russe nelle Repubbliche separatiste abbia di fatto reso nulli gli accordi di Minsk del 2015, potrebbe essere annullato.
Putin, peraltro, non ha escluso un intervento di terra, chiedendo e ottenendo dal Senato russo l’autorizzazione per inviare le forze armate nelle Repubbliche separatiste.
Nel pomeriggio, anche la riunione straordinaria della Nato, con il Segretario Stoltenberg che ha lanciato nuovamente l’allarme per un attacco imminente su larga scala, senza però chiudere al dialogo e alla possibilità di trovare una soluzione diplomatica.
Nel frattempo, sono circa 90 mila, i rifugiati arrivati a Rostov, città russa sul Don, dalle Repubbliche separatiste di Donestk e di Lughansk, mentre il ministero degli Esteri russo ha annunciato che il personale diplomatico di Mosca verrà evacuato in tempi brevi.
Sulla crisi Russia-Ucraina, è intervenuto stamane anche il Premier Draghi, che riferirà in merito sia in Parlamento che al Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, a margine della sua partecipazione alla cerimonia di insediamento del neo Presidente del Consiglio di Stato Frattini e di inaugurazione dell’anno giudiziario.
Nel suo intervento, il Premier Draghi ha dichiarato: “Voglio prima di tutto esprimere la mia più ferma condanna per la decisione del Governo russo di riconoscere i due territori separatisti del Donbass. Si tratta di un’inaccettabile violazione della sovranità democratica e dell’integrità territoriale dell’Ucraina. Sono in costante contatto con gli alleati per trovare una soluzione pacifica alla crisi ed evitare una guerra nel cuore dell’Europa. La via del dialogo resta essenziale, ma stiamo già definendo nell’ambito dell’Unione Europea misure e sanzioni nei confronti della Russia”, riecheggiato dal ministro degli Esteri Di Maio, che, domani riferirà alle Camere e che, dal Consiglio informale degli Affari Esteri, ha rimarcato l’impegno dell’Italia per una soluzione diplomatica e per la difesa dell’integrità territoriale e della sovranità dell’Ucraina.
D’accordo con la comminazione da parte della UE di sanzioni alla Russia, pur lasciando un margine di apertura per la soluzione diplomatica, tutti i partiti di Maggioranza e di Opposizione, con la sola posizione più cauta sulle sanzioni economiche della Lega ,per cui, queste ultime, finirebbero con il danneggiare l’Italia.
Pesanti ,le ricadute sulle Borse, con quelle europee ancora instabili, e quella di Mosca che ,raggiunto il record negativo del -8%, ha recuperato ; in rialzo poi sia il prezzo del gas che quello del petrolio.
Restando in tema economico, mentre il Commissario UE agli Affari Economici Gentiloni, a margine dell’Ecofin e del Comitato economico-sociale, ha fatto sapere che, prima dell’estate, la Commissione UE presenterà le proposte per una nuova governane economica, l’Istat ha reso noti i dati sull’inflazione relativi a gennaio.
Secondo l’Istituto Nazionale di Statistica, nel mese di gennaio 2022, l’indice nazionale dei prezzi al consumo ha registrato un aumento dell’1,6% su base mensile e del 4,8% su base annua (da +3,9% del mese precedente), confermando la stima preliminare.
A gennaio, l’inflazione ha registrato una forte accelerazione, raggiungendo un livello (+4,8%) che non si registrava da aprile 1996.
A trainare l’accelerazione, con una crescita su base annua mai registrata, i beni energetici, ma tensioni inflazionistiche crescenti si manifestano anche in altri comparti merceologici”. In particolare, per i prezzi dei Beni energetici si passa da +29,1% di dicembre a +38,6%, con quelli della componente regolamentata che schizzano da +41,9% a +94,6%. In misura minore l’accelerazione è invece dovuta ai prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da +22,0% a +22,9%), dei Beni alimentari non lavorati (da +3,6% a +5,3%) e a quelli dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +2,3% a +3,6%); da segnalare, invece, il rallentamento dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +3,6% a +1,5%).
In netta accelerazione , poi, anche i prezzi del cosiddetto ‘carrello della spesa’: ovvero, dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +2,4% di dicembre a +3,2%).
Sul fronte della politica interna, nell’ambito dei lavori parlamentari, ok della Camera con 320 voti favorevoli e 42 contrari al Dl Milleprorpghe, che giovedì dovrebbe approdare in Senato per l’approvazione definitiva, previo, con ogni probabilità, voto di fiducia.
Altro via libera di Montecitorio,poi, con 327 sì e no quello a un ordine del giorno presentato dalla Lega per l’election day, ovvero l’accorpamento del voto per il Referendum sulla Giustizia e per le elezioni Amministrative.
Tutto ciò, mentre il Governo lavora ad altre riforme legate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: Fisco , Concorrenza e Appalti e alla road map per il progressivo allentamento delle misure anti Covid19 a partire da marzo e fino al 15 giugno.
A tal proposito, il ministro della Salute Speranza, sulla base delle raccomandazioni approvate dai Ministri dei 27 Paesi UE, secondo cui “I Paesi UE dovrebbero revocare la restrizione temporanea dei viaggi non essenziali verso l’Unione per le persone vaccinate con un vaccino approvato dall’UE o dall’Oms, a condizione che abbiano ricevuto l’ultima dose del ciclo di vaccinazione primario almeno 14 giorni e non più di 270 giorni prima dell’arrivo o abbiano ricevuto una dose di richiamo”, ha firmato un’ordinanza che prevede dal 1° marzo che, per gli arrivi da tutti i Paesi extraeuropei, siano vigenti le stesse regole già previste per i Paesi europei. Ovvero, per l’ingresso in Italia, sarà sufficiente una delle condizioni del Green Pass: certificato di vaccinazione, certificato di guarigione o test negativo.
Primi allentamenti delle restrizioni anti contagio, dunque, resi possibili dal miglioramento dei dati sulla pandemia. Secondo l’Agenzia per i Servizi Sanitari regionali, infatti, la percentuale dei posti letto in terapia intensiva è ferma al 10% , come è ferma al 20% l’occupazione dei reparti di area medica non critica.
Entrambi i parametri, evidenziano una crescita in Calabria, dove raggiungono rispettivamente il 14% e 31%. Superano dunque la soglia del 10% dei posti in intensiva occupati da pazienti Covid , 9 Regioni: Lazio al 16%; Calabria al 14%; Sardegna al 13%; Marche e Valle d’Aosta al 12%; Emilia Romagna, Liguria, Sicilia e Puglia all’11%.
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