-Crisi Ucraina, il Presidente Zelensky conferma la volontà di aderire alla UE e alla Nato, nonostante il veto del Presidente russo Putin e, annunciando la mobilitazione dei riservisti, dopo l’uccisione di un soldato ucraino , ha proclamato lo stato di emergenza per trenta giorni (rinnovabili) ,al termine di un Consiglio di Sicurezza. Sotto attacco hacker i siti web di Kiev. Il Presidente russo Putin, intanto, non chiude al dialogo, ma sottolinea che gli interessi e la sicurezza dei cittadini russi non sono negoziabili. In vigore da oggi, a fronte della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale europea, le sanzioni per la Russia, stabilite ieri, dai 27 capi di Stato dell’Unione nell’ambito del Consiglio informale di Sicurezza di Parigi. La replica di Mosca: “Risposta a sanzioni forte e dolorosa”. Per la Presidente della Commissione UE,Von der Leyen, l’obiettivo dell’Unione è l’indipendenza dalla Russia per l’approvvigionamento del gas. Congelato l’incontro previsto per domani a Ginevra, tra il Segretario di Stato Blinken e il ministro degli Esteri russo Lavrov , così come quello tra Putin e il Presidente USA Biden. Nel pomeriggio, riunione straordinaria dell’ONU, mentre un Consiglio Europeo straordinario è stato convocato per domani alle 20:00 dal Presidente Michel. In giornata, Informativa del ministro degli Esteri Di Maio alle Camere: “Evitare la guerra in UE,anche se sarà difficile. Sosteniamo il dialogo. Nessun incontro Draghi-Putin, se Mosca non darà segnali di distensione”.
-Governo, alla vigilia di in nuovo Consiglio dei Ministri, il Premier Draghi a Firenze per la Conferenza della CEI “Mediterraneo frontiera di pace”, sulla crisi Ucraina: “Non tolleriamo i soprusi”. Intanto, mentre da Nord a a Sud si registra la protesta degli autotrasportatori contro il caro benzina e l’obbligo del Super Green Pass, la Maggioranza si divide sulle sanzioni alla Russia e su altre misure di politica interna, quali: il MES , il conflitto di attribuzione per i Pm sull’inchiesta Open sollevato dal senatore e leader di Italia Viva Renzi, votato ieri a Palazzo Madama da tutte le forze ad eccezione del M5S e il Dl che stabilisce l’obbligo vaccinale per gli over 50 per accedere al lavoro, su cui il Governo ha posto la fiducia. Il ministro per la Transizione ecologica Cingolani in Audizione alla Camera: “Il prezzo del gas non diminuirà”.
-Covid19, per Agenas, tasso di occupazione di terapie intensiva in discesa per la quarta settimana consecutiva. Governo al lavoro sul progressivo allentamento delle misure restrittive anti Covid19.
di Federica Marengo mercoledì 23 febbraio 2022
Nonostante il veto della Russia all’adesione dell’Ucraina alla UE e alla Nato, il Presidente Zelensky, in un discorso alla Nazione, pronunciato nelle ultime ore, ha confermato la volontà di entrare nell’Unione Europea e nell’Alleanza Atlantica, per poi annunciare la mobilitazione dei riservisti, a fronte dell’uccisione di due soldati ucraini e del ferimento di altri sei militari ad opera delle truppe dei separatisti nel Donbass e la richiesta dello stato di emergenza valido per trenta giorni e rinnovabile per altrettanti, ratificato dal Consiglio di Sicurezza. Inoltre, sotto attacco hacker i siti web ucraini.
Dalla Russia, intanto, il Presidente Putin ha fatto sapere di essere ancora disponibile al dialogo, precisando però come gli interessi e la scurezza dei cittadini russi non siano negoziabili. Poi, la minaccia , arrivata per il tramite del ministro degli Esteri russo , di una risposta “forte e dolorosa” al primo pacchetto di sanzioni, comminato nella giornata di ieri.
A tal proposito, le suddette sanzioni sono state comminate dagli USA , dalla Gran Bretagna e dalla UE, cui si aggiunge la decisione del Cancelliere tedesco Scholz di interrompere le procedure per l’attivazione del Gasdotto Nord Stream2, su cui, il Presidente USA Biden, ha imposto delle sanzioni, estese ai suoi dirigenti.
Nel dettaglio, le sanzioni USA consistono nel divieto per gli investitori americani di acquistare debito russo, nel blocco totale delle due banche principali russe: BancheVeb e Promsvyazbanck, nel blocco dei beni e della circolazione per 3 oligarchi e i loro familiari.
Quelle della Gran Bretagna, invece, consistono nel blocco di beni in cinque banche russe e per tre oligarchi e , infine, quelle UE, in un primo pacchetto, cui seguirà un secondo più pesante , in caso di invasione dell’Ucraina da parte della Russia, approvate ieri all’unanimità dai 27 capi di Stato e di Governo dell’Unione nel corso del Consiglio di Sicurezza informale di Parigi e, in vigore da oggi, previa la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale europea, consistente nel divieto di accedere ai mercati finanziari della UE, nel divieto di circolazione di beni per i 350 componenti della Duma (il Parlamento russo), il divieto di circolazione e dei beni per ventisette tra oligarchi e imprenditori russi.
L’obiettivo comune , dunque , è quello di isolare finanziariamente , per gradi, la Russia, ma non solo. Per la Presidente della Commissione UE Von der Leyen, infatti, che , in mattinata ha incontrato il Premier della Norvegia, l’Unione deve emanciparsi dagli approvvigionamenti di gas russo, strumentalizzati nei mesi e negli anni scorsi dalla Russia, annoverando tra i possibili fornitori di gas proprio i norvegesi.
Annullato, quindi, l’incontro tra il Segretario di Stato USA Blinken e il ministro degli Esteri Lavorv previsto per domani a Ginevra, come il confronto tra il Presidente USA Biden e il Presidente russo Putin.
Nel pomeriggio di oggi, riunione straordinaria dell’ONU , mentre un Consiglio Europeo straordinario è stato convocato per domani alle 20:00 a Bruxelles, dal Presidente Michel, al quale parteciperà anche il Presidente del Consiglio Draghi. Per gli USA, l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia potrebbe avvenire entro 48 ore.
In Italia, invece, il ministro degli Esteri Di Maio ha tenuto un’Informativa alle Camere, nelle quali ha dichiarato: “Condanniamo la decisione di Mosca di inviare nei territori delle due repubbliche separatiste un contingente di truppe con sedicenti funzioni di peace-keeping.È un gesto che rischia di esacerbare una situazione già molto tesa. Ricordo che si stima una presenza russa lungo i confini con l’Ucraina tra 170 e 190 mila unità. In conferenza stampa, Putin ha affermato di riconoscere le pretese di Donetsk e Lugansk sul territorio di tutto il Donbass, ben oltre la componente russofona presente nella regione e quindi includendo zone attualmente sotto il controllo delle forze armate ucraine, chiedendo per giunta il riconoscimento dell’annessione illegale della Crimea. Questo duplice sviluppo rischia di aprire la strada ad un’operazione militare su larga scala della Russia in Ucraina. Malgrado la gravità del momento e gli ultimi sviluppi cui stiamo assistendo in queste ore, vogliamo continuare a concentrarci su ogni iniziativa diplomatica che possa scongiurare una guerra. Una soluzione che riteniamo ancora possibile, anche se con margini che si riducono di giorno in giorno. Abbiamo ribadito il sostegno dell’Italia all’integrità e alla piena sovranità territoriale dell’Ucraina nei suoi confini internazionalmente riconosciuti e rivolto un appello alle parti perché tornino al tavolo negoziale nei formati appropriati. Iniziative unilaterali allontanano il raggiungimento di condizioni di stabilità e sicurezza nella regione. In questa situazione ,che può cambiare rapidamente, è importante mantenere lo stretto coordinamento già in atto con i partner dell’Unione Europea e con gli Alleati della Nato. Lo dimostrano, da ultimo, il Consiglio Affari Esteri straordinario dell’Unione e la riunione tra i Ministri degli Esteri dei Paesi G7, cui ho partecipato ieri a Parigi. Stamattina ,ci siamo coordinati con il Presidente Draghi circa i prossimi passi da compiere per favorire una soluzione diplomatica. Siamo impegnati al massimo nei canali multilaterali di dialogo. Riteniamo tuttavia che non possano esserci nuovi incontri bilaterali con i vertici russi finché non ci saranno segnali di allentamento della tensione, linea adottata nelle ultime ore anche dai nostri alleati e partner europei”.
Dichiarazioni, cui è seguita la replica del ministero degli Esteri russo, che, secondo quanto riferiscono Tass e Interfax, avrebbe definito come “una strana idea di diplomazia”, quanto affermato dal ministro degli Esteri Di Maio nell’Informativa al Senato, in merito al rinvio di contatti bilaterali con Mosca, al momento congelati, fino a quando non ci saranno segnali di una de-escalation russa in Ucraina.
Così, il ministro degli Esteri russo, avrebbe precisato in merito: “I partner occidentali devono imparare a usare la diplomazia in modo professionale”.
E sulla questione, è tornato anche il Premier Draghi, questo pomeriggio, nei suoi interventi a Firenze alla Conferenza CEI “Mediterraneo frontiera di pace” e all’Auditorium del Teatro del Maggio musicale fiorentino ,dove ha incontrato gli amministratori toscani, nei quali, condannando l’azione russa in Ucraina e il riconoscimento dell’indipendenza delle Repubbliche separatiste, contrario al diritto internazionale e ,definendo “intollerabile” l’atto compiuto dalla Russia, ha parlato anche di politica interna , di rilancio dell’economia e di PNRR: “Il Governo è consapevole del fatto che la solidità della ripresa dipende prima di tutto dalla capacità di superare le emergenze del momento. La situazione epidemiologica è in forte miglioramento, grazie al successo della campagna vaccinale, e ci offre margini per rimuovere le restrizioni residue alla vita di cittadini e imprese. Voglio annunciare che è intenzione del Governo non prorogare lo stato d’emergenza oltre il 31 marzo. Da allora , non sarà più in vigore il sistema delle zone colorate. Le scuole resteranno sempre aperte per tutti: saranno infatti eliminate le quarantene da contatto. Cesserà ovunque l’obbligo delle mascherine all’aperto, e quello delle mascherine FFP2 in classe”, ha aggiunto.”Metteremo gradualmente fine all’obbligo di utilizzo del certificato verde rafforzato, a partire dalle attività all’aperto – tra cui fiere, sport, feste e spettacoli. Continueremo a monitorare con attenzione la situazione pandemica, pronti a intervenire in caso di recrudescenze. Ma il nostro obiettivo è riaprire del tutto, al più presto. Le città come Firenze e Roma sono state trasformate profondamente in passato, ma erano sempre trasformazioni calate dall’alto decise da un potere centrale, il Pnrr dà invece la possibilità di trasformazioni dal basso e anche per questo è una opportunità straordinaria. La crescita di lungo periodo del Paese dipende dalla nostra capacità di attuare oggi le giuste riforme e gli investimenti necessari. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è un’opportunità storica per affrontare i problemi che sono rimasti irrisolti per decenni, come la carenza di infrastrutture o le diseguaglianze generazionali e di genere. Dobbiamo attuare il Piano a stretto contatto con associazioni ed enti locali. Perché non esiste una sola ricetta per tutto il Paese, ma dobbiamo adattarci alle esigenze e alle caratteristiche di ogni territorio. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è un’opportunità storica per affrontare i problemi che sono rimasti irrisolti per decenni, come la carenza di infrastrutture o le diseguaglianze generazionali e di genere. Dobbiamo attuare il Piano a stretto contatto con associazioni ed enti locali. Perché non esiste una sola ricetta per tutto il Paese, ma dobbiamo adattarci alle esigenze e alle caratteristiche di ogni territorio. L’altra emergenza è di carattere economico. L’Italia è in ripresa, ma il Governo intende continuare ad aiutare chi è in difficoltà. Lo abbiamo fatto per il settore del turismo, colpito duramente dalla pandemia. Nel più recente decreto ristori stanziamo altri 100 milioni per il Fondo Unico Nazionale del Turismo, che si aggiungono ai 120 milioni stanziati con la Legge di Bilancio. Sempre nello stesso decreto, aiutiamo gli operatori del settore con la decontribuzione per i lavoratori stagionali e un credito d’imposta per gli affitti di immobili. Oggi, la principale preoccupazione è l’aumento del prezzo dell’energia. Il Governo è intervenuto più volte per aiutare imprese e famiglie, soprattutto le più povere ,e per trovare soluzioni strutturali perché questo problema non si riproponga in futuro. La settimana scorsa abbiamo stanziato quasi 6 miliardi di euro, che si aggiungono agli oltre 10 che abbiamo già impiegato a partire dallo scorso anno. Incrementiamo la produzione nazionale di energia rinnovabile e di gas, che potrà essere venduto a prezzi più contenuti di quello importato. E aiutiamo le Regioni e i Comuni a sostenere i servizi di base, come l’illuminazione pubblica. Nelle scorse settimane, le città d’arte, tra cui Firenze, hanno spento le luci sui loro monumenti e sui loro luoghi simbolo , un segnale d’allarme sul crescente costo dell’energia. Il vostro gesto non è passato inosservato”.
Un aumento, quello dei prezzi del gas e della luce, che rischia di aggravarsi con la crisi Ucraina, come evidenziato questa mattina dal ministro per la Transizione Ecologica Cingolani nella sua Informativa alla Camera, durante la quale ha detto: “Il momento è assolutamente delicato e diventa sempre più delicato per l’evoluzione dei prezzi dell’energia e, in generale, per l’energy landscape. Per il gas naturale, il prezzo è aumentato in un anno di oltre 4 volte. Ricordiamo, affinché questo aumento e questa instabilità dei prezzi energetici non minaccino il percorso di transizione energetica, che l’aumento dei prezzi energetici è solo una parte minoritaria è attribuibile all’aumento dei prezzi della CO2. I rincari dipendono da ragioni contingenti ed altre più strutturali. Tra le principali: ci sarebbe la ripresa economica globale più rapida del previsto che ha trainato la domanda ed i costi di tutte le materie prime energetiche. E’ una situazione che richiede risposte immediate e altre più a lungo periodo, sull’energy mix. Rischiamo ogni 4-5 anni, periodicamente, di trovarci in affanno e la soluzione è sempre un po’ una toppa. Per questo ,la riflessione sull’energy mix, è molto importante, non possiamo dopo 50 anni continuare a lamentarci di aver scelto di importare tutto e non essere autonomi. Acceleriamo le rinnovabili, siamo tutti d’accordo, facciamo uno sforzo totale ma non basterà nemmeno questo”.
Anche alla luce del caro energia , del caro carburanti e della mancanza di materie prime, per le quali da Nord a Sud stanno protestando gli autotrasportatori, che alcuni partiti della Maggioranza (Lega e M5S), insistendo sulla via diplomatica e della cautela, non sembrano particolarmente entusiasti per le sanzioni comminate alla Russia, ritenendo possano danneggiare l’economia italiana, così come sostenuto dall’Opposizione di Fratelli d’Italia, che critica la gestione della crisi Ucraina da parte del Governo considerandola “ poco incisiva”.
Proprio per esprime le proprie preoccupazioni al riguardo il leader del Carroccio, Salvini , ha fatto visita al Presidente della Repubblica Mattarella, affrontando i temi della crisi Ucraina, della crisi energetica ,dell’ inflazione, e della fine dello stato di emergenza e delle relative restrizioni.
Tuttavia, le forze dell’Esecutivo sembrano spaccarsi anche su altre questioni, tra cui: la ratifica, mediante Dl, del Meccanismo europeo di stabilità (MES), richiesta dall’Unione, che vede contrari la Lega e il M5S, così come l’obbligo di Super Green Pass e di vaccino per gli over 50 per accedere ai luoghi di lavoro, che la Lega vorrebbe fosse abolito con la fine dello stato di emergenza il 31 marzo. Anche per questo, stamane, i deputati di Alternativa, in linea con i leghisti e con l’Opposizione di Fratelli d’Italia, hanno protestato contro la questione di fiducia posta dal Governo al Dl che introduce tale misura fino al 15 giugno, occupando in segno di protesta i banchi del Governo e tirando dei fogli al ministro per i Rapporti con il Parlamento D’Incà mentre leggeva la formula per la richiesta da parte dell’Esecutivo della questione di fiducia.
Altro argomento divisivo, poi, per la Maggioranza, l’ok dato ieri in Senato da Pd e centrodestra del Governo e di Opposizione al conflitto di attribuzione dei Pm fiorentini titolari dell’inchiesta sulla fondazione Open , sollevato dal leader e senatore di Italia Viva , Renzi e che ha visto il solo M5S esprimere parere contrario.
M5S, il cui Presidente Conte , tramite un post pubblicato sui Social , ha chiesto al Pd di chiarire i termini dell’alleanza e del “campo largo”, che il segretario dem Letta vorrebbe costruire per le elezioni politiche del 2023 e che vede entrare in gioco il partito centrista Azione di Calenda, quest’ultimo determinato nell’escludere da una ipotetica coalizione proprio il M5S, oltre che Fratelli d’Italia.
Nel centrodestra, invece, vertice di Forza Italia, con il Presidente Berlusconi, i capigruppo di Camera e Senato Barelli e Bernini e il Coordinatore Tajani, in cui si è ribadito il sostegno al Premier Draghi,ma anche il proposito di apportare modifiche ai provvedimenti in Parlamento.
Sul fronte Covid19, costante calo , da quattro settimane a oggi, del tasso dei ricoveri in terapia intensiva e nei reparti ordinari, secondo i dati dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari regionali. Per Agenas, infatti, il tasso di occupazione delle terapie intensive è sceso dal 10 al 9%, mentre rimane ferma al 20%, l’occupazione dei reparti di area medica.
In particolare, i posti letto occupati in terapia intensiva crescono solo nella Provincia autonoma di Trento (8%). Nell’arco di 24 ore, la percentuale di posti letto occupati cala in 5 Regioni: Abruzzo (8%), Calabria (13%), Lazio (15%), Provincia autonoma di Bolzano (2%) e Sicilia (10%). Il tasso di occupazione è invece stabile in 15 Regioni: Basilicata (1%), Campania (7%), Emilia Romagna (11%), Friuli Venezia Giulia (10%), Liguria (11%), Lombardia (8%), Marche (12%), Molise (10%), Piemonte (8%), Puglia (11%), Sardegna (13%), Toscana (10%), Umbria (9%), Valle d’Aosta (12%), Veneto (6%).
Quanto all’area medica, la percentuale cresce in Basilicata(30%) e Valle d’Aosta (19%). Cala , invece, in 10 Regioni: Abruzzo (31%), Emilia Romagna (19%), Friuli Venezia Giulia (24%), Liguria (25%), Lombardia (12%), Marche (26%), Provincia autonoma di Bolzano (16%), Provincia autonoma di Trento (14%), Piemonte (17%), Umbria (25%). Il tasso è stabile, infine, nelle seguenti regioni: Calabria (31%), Campania (22%), Lazio (26%), Molise (15%), Puglia (25%), Sardegna (23%), Sicilia (31%), Toscana (19%) e Veneto (13%).
Tutto ciò, mentre nel Lazio sono iniziate le somministrazioni della 4° dose per i fragili-immunocompromessi e il ministero della Salute , tramite circolare firmata dal direttore Prevenzione del ministero, Rezza , ha dato indicazione sull’utilizzo del vaccino Novavax, a base proteica, per i soggetti di età pari o superiore ai 18 anni , che verrà somministrato per via intramuscolare come ciclo di 2 dosi (da 0,5 ml ciascuna) a distanza di 3 settimane (21giorni) l’una dall’altra.
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