-Covid19, il monitoraggio settimanale dei dati da parte dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute: Rt di contagio, stabile a 0,69, ancora in calo , invece, l’incidenza con 11 casi per ogni 100 mila abitanti, a fronte dei 16,7 della scorsa settimana, così come la soglia di ricoveri (4%) in terapia intensiva e in area medica. Tutte le Regioni sono dunque a rischio basso, eccetto il Molise, a rischio moderato. Firmata dal ministro della Salute Speranza, l’ordinanza per il via libera al passaggio della Val d’Aosta in zona bianca, ma avverte: “Pandemia non è finita” e firma una circolare che, per contrastare la variante Delta, in aumento sul territorio nazionale (secondo dati ISS già al 17%), raccomanda il tracciamento dei casi e il completamento delle vaccinazioni che garantiscono protezione.
-Consiglio Europeo, la conferenza stampa di chiusura della due giorni del Premier Draghi : “Non siamo fuori dalla pandemia, serve attenzione. L’accordo sui ricollocamenti degli immigrati non era il nostro obiettivo , ma il coinvolgimento massiccio dell’Unione nelle zone d’Africa più instabili. Intanto, a Roma, Maggioranza divisa su Ddl Zan, tra centrosinistra, che chiede calendarizzazione del provvedimento senza modifiche, e centrodestra, che chiede un confronto per una mediazione. Tensioni poi non mancano neppure all’interno del M5S tra il leader in pectore, l’ex Premier Conte ,e il garante Grillo, che rivendica un ruolo di peso anche nella nuova fase dei pentastellati: pontieri tentano di ricucire, ma non si esclude la separazione definitiva. Tutto ciò mentre il Governo prepara un decreto per la proroga delle cartelle esattoriali e della Cig Covid per alcuni settori in crisi come il tessile, legandola al blocco dei licenziamenti.
-Istat, a giugno cresce la fiducia delle imprese e dei consumatori, superando i livelli pre pandemia.
di Federica Marengo venerdì 25 giugno 2021
I dati sulla pandemia, elaborati come di consueto dall’Istituto Superiore di Statistica e dal Ministero della Salute, confermano l’andamento delle ultime settimane: l’indice Rt di contagio infatti è stabile a 0,69, mentre l’incidenza dei casi è di 11 per ogni 100 mila abitanti, a fronte del 16,7% della scorsa; sotto la soglia, anche il tasso di ricoveri in terapia intensiva e nelle aree mediche, sceso dal 6% al 4%. Tutte le Regioni sono dunque a rischio basso, ad eccezione del Molise, a rischio moderato.
Tuttavia, le autorità sanitarie hanno evidenziato la preoccupazione per un aumento della diffusione della variante Delta o Indiana, giunta, secondo il Report ISS, nel mese di giugno, al 17%, la quale non solo ha una maggiore trasmissibilità, ma anche la potenzialità di eludere parzialmente la risposta immunitaria, chiedendo, quindi, un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi , una elevata copertura vaccinale e il completamento dei cicli di vaccinazione per evitare la recrudescenza della pandemia.
Sulla base di tali indicazioni, il Ministero della Salute ha emanato una circolare nella quale si raccomanda di : “Continuare a monitorare con grande attenzione la circolazione delle varianti del virus SARS-CoV-2, di rafforzare le attività di tracciamento dei casi e dei contatti di caso e di applicare tempestivamente e scrupolosamente sia le misure di contenimento della trasmissione previste, che le misure di isolamento e quarantena in caso di VOC Delta sospetta o confermata” e si ricorda che: “Casi associati a varianti Kappa e Delta (lignaggio B.1.617.1/2) sono al momento rari, tuttavia si segnala un recente aumento nella frequenza di queste segnalazioni sul territorio nazionale, in particolare di focolai dovuti alla variante Delta. Sulla base delle ultime evidenze disponibili, la Delta è del 40-60% più trasmissibile rispetto alla VOC Alpha (.1.1.7) e può essere associata a un rischio più elevato di ospedalizzazione. Vi sono evidenze che quanti hanno ricevuto solo la prima dose di una vaccinazione che prevede la somministrazione di due dosi per il completamento del ciclo vaccinale, sono meno protetti contro l’infezione con la variante Delta rispetto all’infezione da altre varianti, indipendentemente dal tipo di vaccino somministrato. Il completamento del ciclo vaccinale fornisce invece una protezione contro la variante Delta quasi equivalente a quella osservata contro la variante Alpha”.
Nonostante la preoccupazione per la variante Delta, però, da lunedì, su ordinanza del ministro della Salute Speranza , tutta l’Italia sarà in zona bianca, visto il passaggio della Valle d’Aosta , unica Regione finora ad essere rimasta in zona gialla. Inoltre, da lunedì 28 giugno, entrerà in vigore l’abolizione dell’uso obbligatorio della mascherina all’aperto, salvo in situazioni di assembramento, affollamento, se ci si trovi al chiuso o dove non siano garantite le distanze di sicurezza (come sottolineato dal Presidente della Regione Campania De Luca in un’ordinanza, nella quale si vieta anche la vendita da asporto di bevande dopo le 22:00) e verrà decisa la data di apertura delle discoteche, dopo il via libera, previa attuazione di un protocollo sanitario e utilizzo del Green Pass, dato dal Comitato Tecnico Scientifico nella riunione svoltasi nel pomeriggio.
Rassicurazioni e un invito alla prudenza, sono arrivati dal titolare del dicastero della Salute, che, ai microfoni di SkyTg24 e della trasmissione di Rai Uno “Oggi è un altro giorno”, ha spiegato: “Le misure in vigore in Italia contro la variante Delta, più contagiosa, sono sufficienti. Nella battaglia contro Covid e in particolare contro la variante Delta bisogna saper leggere momento per momento le vicende. In questo momento noi riteniamo che le misure che abbiamo assunto siano sufficienti. In modo particolare abbiamo ripristinato pochi giorni fa la quarantena per la Gran Bretagna, ho rinnovato l’ordinanza, in scadenza, per l’India con il divieto d’ingresso. Ma non vi è dubbio che bisogna continuare a monitorare passo dopo passo. Contro la variante Delta noi siamo stati tra i primi Paesi del mondo a disporre una misura molto molto restrittiva per il Paese in cui per la prima volta è stata riscontrata questa variante, ovvero l’India. Sin dal primo momento noi abbiamo disposto un ‘divieto d’ingresso’, quindi una misura anche più rigida della quarantena, che è ancora vigente e che riguarda l’India, ma anche il Bangladesh e lo Sri Lanka”, la mascherina è e resta uno strumento essenziale per tenere sotto controllo il virus. L’ordinanza ci dà una possibilità in più, cioè ci consente di non tenerla sempre indossata se non ci sono tante persone e rischi all’aperto. E’ sempre obbligatorio portarla con sé e indossarla al chiuso, e in tutte le situazioni in cui c’è un margine di rischio è giustissimo indossarla. Quanto alle vaccinazioni, ci sono più di due milioni e mezzo di over 60 in Italia che non si sono ancora vaccinati nemmeno con la prima dose: a loro va data assoluta priorità, abbiamo chiesto uno sforzo alle Regioni tramite il Commissario Figliuolo. Abbiamo eseguito una nostra verifica, i cui dati saranno resi pubblici nei prossimi giorni dall’Istituto superiore di sanità (Iss), che ci consentirà di capire esattamente qual è l’incidenza della variante Delta così come di tutte le altre nel nostro Paese. L’ultima survey ha dato un riscontro basso, dell’1%. Ma abbiamo un’aspettativa di un dato significativamente più alto perché è evidente che, come ci dice l’Agenzia europea Ecdc, questa variante è più veloce nel diffondersi e quindi diventerà in un tempo medio molto più presente e la previsione è che diventerà ben presto prevalente e prenderà il posto della variante Alpha. Penso sia giusto seguire con la massima attenzione la variante Delta e le altre presenti in Italia, non essere preoccupati sarebbe sbagliato, dobbiamo esserlo per forza di fronte a questa insidia. Ma abbiamo potenziato il sequenziamento e continueremo a farlo e poi questo deve portarci a tenere quell’atteggiamento di prudenza. Siamo ancora dentro una sfida. Abbiamo l’obbligo di dire la verità. Non è finita. Ma va meglio di prima. Per un ministro della Salute avere quasi 4mila persone in terapia intensiva per Covid era una cosa drammatica. Oggi quando dico che siamo poco sopra i 320 vuol dire che abbiamo numeri migliori, ma non è finita. E’ una sfida ancora aperta e una delle incognite viene dalle varianti”.
Un tema, quello della pandemia, insieme con la ripresa economica, al centro della seconda e ultima giornata del Consiglio Europeo a Bruxelles, due giorni, a cui ha partecipato, insieme con gli altri ventisei Capi di Stato e di Governo, anche il Premier Draghi e su cui, quest’ultimo, ha fatto il punto nel corso di una conferenza stampa, nella quale, proprio a proposito del Covid19 e della diffusione della variante Delta, ha detto: “La pandemia non è finita, non ne siamo ancora fuori, va ancora affrontata con determinazione,attenzione e vigilanza. In Italia, di fronte alla variante Delta serve continuare con determinazione la campagna vaccinale, continuare e aumentare i tamponi, aumentare il sequenziamento. Bisogna tenere alta la pressione sui tamponi, continuiamo a farli. E’ molto importante per individuare con prontezza lo sviluppo di nuove varianti e contagi. Sequenziamo molto di più. Abbiamo passato in rassegna i punti di incertezza degli ultimi mesi e la conclusione è stata che occorre un rinforzo e forse una riforma anche dell’Ema. Sui vaccini,la contestazione è stata che lo Sputnik non è riuscito ad ottenere l’approvazione dell’Ema e forse non lo sarà mai. Il vaccino cinese non è adeguato ad affrontare la pandemia” .
Connesso al tema del Covid19, quello del rilancio dell’economia, riguardo alla quale Draghi ha evidenziato: “Il Pnrr, più le politiche fiscali nazionali faranno aumentare la crescita e la porterà a un tasso più alto di prima della pandemia. L’argomento per mantenere una politica fiscale espansiva focalizzata sempre più sugli investimenti ,in particolare quelli che faranno la nostra società diversa, è che bisogna mirare alla crescita, a tassi più alti di quelli pre-pandemia. Se gli investimenti del Recovery sono ben fatti produrranno un aumento della produttività, quindi un tasso di crescita più alto che diminuirà la pressione del debito italiano. La variante Delta sta creando incertezza anche sulla ripresa economica. In Inghilterra vediamo come la diffusione della variante Delta stia creando incertezza nella ripresa economica su cui l’Inghilterra era avviata molto bene. Non vogliamo trovarci in questa situazione né soprattutto, in autunno, quando ricominciano le scuole, quando i trasporti tornano ad essere pieni, non vogliamo trovarci nella situazione dello scorso anno. E’ passato un anno, avremo pure imparato qualcosa…Non vedo un rischio che non siano allineate oggi” le politiche di bilancio e la politica monetaria. E’ molto importante che la crescita venga sostenuta ,che si punti a tassi di crescita più alti di quelli precedenti la pandemia, attraverso una politica fiscale espansiva, focalizzata sempre più sugli investimenti che faranno diversa la nostra società, la transizione ecologica, la transizione digitale, il capitale umano, l’istruzione. Il Pnrr e le politiche fiscali nazionali faranno aumentare la crescita, prima di tutto perché la spesa di per sé produce crescita. Ma questa sarebbe di breve durata: se gli investimenti sono ben fatti e fatti onestamente, produrranno un aumento della produttività. Consequenzialmente, si innescherebbe una dinamica virtuosa che allenterebbe “la pressione del debito sull’economia italiana. Quanto più presto raggiungiamo questi risultati, tanto meno ci sarà questo rischio, non ora ma fra un anno o due, di disallineamenti tra politica fiscale e politica monetaria e anche tra UE e Stati Uniti. In merito all’Unione Bancaria, non c’è stato accordo ed è meglio che non ci sia se deve essere su termini per noi inaccettabili. Ma non siamo solo noi, non si sono trovate le necessarie convergenze sui cardini dell’unione bancaria: da un lato l’assicurazione sui depositi, dall’altra i vincoli che si vogliono mettere sui portafogli bancari investiti in titoli di Stato”.
Poi, sulla questione immigrazione, il Presidente del Consiglio ha chiarito come l’obiettivo dell’Italia al vertice non fosse quello di siglare un’intesa sui ricollocamenti, tema rimandato all’autunno,ma la definizione dei confini del Mediterraneo come confini europei , il coinvolgimento massiccio della UE in zone dell’Africa con maggiore instabilità e un accordo con i Paesi di origine e di transito : “Sul dossier immigrazione , la sessione ci ha visto soddisfatti. Naturalmente dovranno essere messi in atto tutti gli impegni espressi nelle conclusioni. Nelle mani di alcuni Governi le politiche di migrazione diventano sicuramente uno strumento di ricatto. Il mio obiettivo non era ottenere un accordo sui ricollocamenti, era prematuro avere un accordo per noi conveniente. Nell’intesa sulla dimensione esterna ,il testo delle conclusioni è molto impegnativo. Il problema dell’immigrazione l’Europa ha bisogno di affrontarlo possibilmente in armonia, ma senza escludere accordi tra Paesi. La migrazione rientrerà nell’agenda del Consiglio europeo, non mi farei troppi problemi”.
Infine, sui rapporti con la Russia, alla luce del no dei Paesi Baltici e dell’Olanda a un incontro UE-Putin entro fine anno,sostenuto invece da Francia e Germania, con la sponda dell’Italia, sulla scia dell’Amministrazione USA a guida Biden e dell’incontro di quest’ultimo con il Presidente russo a Ginevra, ha precisato: “La Russia è un attore importante sul fronte economico e politico, non può non essere coinvolta, bisogna tenere un dialogo attivo. Nello stesso tempo bisogna esser franchi su ciò che non va, gli attacchi cyber, lo spionaggio, la disinformazione, il rispetto dei diritti umani. Ci vogliono cooperazione e franchezza. La proposta franco-tedesca di un vertice UE-Russia è arrivata un po’ come una sorpresa, molti lo hanno letto sul Financial Times. Il tentativo di riuscire ad avere un incontro in formato UE-Russia andava fatta, io ho sostenuto la necessità che andasse fatto anche perché i Paesi UE piuttosto che essere dubbiosi sulla propria importanza devono essere orgogliosi della manifestazione di forza che fanno quando parlano insieme e tutti” .
In merito alla legge varata dal Parlamento ungherese, che limita l’accesso dei giovani alle informazioni Lgbtq+, e che il Presidente ungherese Orban non intende ritirare, a quanto a suo dire non omofoba, cui è seguita la lettera di sedici leader europei, tra cui Draghi, ai vertici UE, per affermare come l’intolleranza e la discriminazione non trovino posto in Europa, la Presidente della Commissione Von der Leyen, in un incontro con la stampa, ha annunciato: “Ora tocca a loro rispondere e al vertice c’è stato un travolgente supporto nel dibattito a difesa dei nostri valori di tolleranza e contrari alle discriminazioni. I nostri Trattati sono chiari sui valori. la procedura contro l’Ungheria può essere considerata aperta, i risultati dipenderanno dalla risposta di Budapest. In Ungheria ci sono 10 milioni di persone e sono convinta che ci siano 10 milioni di ragioni per l’Ungheria per restare parte dell’Unione Europea”.
Poi su Turchia e immigrazione, ha confermato lo stanziamento di altri 3 miliardi di euro per sostenere Ankara nell’accoglienza dei rifugiati siriani e di 2,2 miliardi alla Giordania e al Libano entro il 2024 , aggiungendo che: “I rapporti con la Turchia sono migliorati, ma c’è bisogno di lavorare di più, sul commercio, modernizzare l’unione doganale”.
In ultimo, su vaccini, variante Delta e Recovery Plan, ha dichiarato: “Siamo preoccupati della variante Delta, basta guardare al Regno Unito dove rappresenta il 90% dei nuovi contagi e dobbiamo vaccinare, vaccinare e vaccinare, che è la migliore strategia contro questa variante. E’ importante mantenere le misure di distanziamento per evitare contagi. Siamo pronti con il certificato digitale Covid: sono 26 i Paesi collegati alla piattaforma ed entrerà in vigore dal primo luglio. La Commissione è pronta a erogare presto i primi fondi del Recovery Plan degli Stati i cui piani sono stati valutati positivamente, grazie al successo delle obbligazioni messe sul mercato dall’UE che sono stati sottoscritte più di sette volte la disponibilità effettiva. Questo dimostra la fiducia dei mercati nell’UE. I piani hanno tutti superato gli investimenti nel verde e digitale richiesti (37 e 20%) e che solo per le misure verdi gli investimenti saranno di 200 miliardi”.
Restando in tema di ripresa, segnali positivi dall’Istituto Nazionale di Statistica, che ha reso noti i dati di giugno sulla fiducia dei consumatori, passata da 110,6 a 115,1 e delle imprese, passata da 107,3 a 112,8, consolidando così la tendenza in atto da dicembre 2020 e superando i livelli pre-crisi, soprattutto nell’industria e nei servizi di mercato, mentre per il commercio al dettaglio l’indice ha registrato un calo rispetto al valore di febbraio 2020.
L’indice di fiducia dei consumatori per il terzo mese consecutivo ha superato il livello di febbraio 2020, registrando un massimo da ottobre 2018. La crescita è trainata soprattutto dal deciso miglioramento tanto delle opinioni sulla situazione economica del Paese quanto dei giudizi sull’opportunità attuale all’acquisto di beni durevoli.
Intanto, a Roma, mentre il Governo prepara un decreto del valore inferiore a 3 miliardi per prorogare lo stop all’invio delle cartelle esattoriali , la Cassa integrazione Covid per alcuni settori in crisi come il tessile, legandola al blocco dei licenziamenti, e il rifinanziamento della nuova Sabatini che dovrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei Ministri entro la prossima settimana per evitare che dal 1° luglio partano licenziamenti e cartelle, è proseguito il dibattito nella Maggioranza sul Ddl Zan contro l’omotransfobia, attualmente fermo in Commissione Giustizia del Senato, dopo la richiesta avanzata dal Vaticano ,tramite nota informale, di una rimodulazione del disegno di legge, con il centrosinistra che chiede la calendarizzazione a Palazzo Madama del testo (su cui si deciderà il 6 luglio) senza modifiche e passaggio del testo in Commissione e, il centrodestra, che chiede un confronto e l’apertura di un tavolo per attuare delle modifiche al provvedimento, trovando una sponda in Italia Viva, confronto ,ricusato però dal segretario del Pd, Letta. Stop al dibattito sulla legge fino a che non saranno risolte le controversie con il Vaticano sul testo, è invece la richiesta dell’Opposizione di Fratelli d’Italia.
Sul fronte interno ai partiti e alle formazioni politiche, invece, potrebbe essere definitiva la rottura nel M5S tra il leader in pectore, l’ex Premier Conte, e il garante Grillo, che ieri ,durante l’incontro a Roma con i parlamentari pentastellati, aprendo al via libera al nuovo Statuto, seppur con modifiche, e alla possibilità di rimuovere il vincolo del secondo mandato, ha rivendicato in modo acceso il proprio ruolo nel Movimento, ventilando una diarchia, ovvero una guida a due, e la centralità anche nella comunicazione. Ciò avrebbe indotto Conte a un ripensamento sulla sua candidatura a guida del Movimento e addirittura a una separazione dallo stesso.
Al momento però nulla è stato confermato e, sebbene risultino annullate alcune interviste e partecipazioni a webinar nell’agenda di Conte. Fonti interne ai pentastellati, infatti, hanno fatto sapere che l’ex Premier dovrebbe tenere una conferenza stampa nella giornata di lunedì in cui chiarirà i fatti. “Pontieri”, però, sarebbero a lavoro per ricomporre la frattura.
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