-Informativa del Premier Conte alle Camere sull’emergenza Covid19 e sulla Fase2: “Parlamento costantemente informato dal Governo. Non è possibile assicurare ora un ritorno alla normalità. Ulteriore allentamento delle misure dal 18 maggio, se contagi in calo. No ad iniziative improvvide e illegittime degli enti locali. A maggio, 150mila test sierologici su campione selezionato dall’Istat. Al vaglio, riapertura nidi e scuole dell’infanzia in via sperimentale”.
-Via libera definitivo delle Camere al Documento di Economia e Finanza e allo scostamento di Bilancio. Slittato a maggio il decreto aprile.
-Istat, nel 1°trimestre, Pil crollato del 4,7%, mai registrata una tale flessione dal 1995. Eurostat, Eurozona, nel 1° trimestre , calo record a -3,8%. Gentiloni (Commissario agli Affari UE): “Recovery plan, urgente”. BCE: tassi di interesse invariati. Lagarde: caduta economia Eurozona mai vista, tra 5 e 12%. Lo Spread dell’Italia?, non tollereremo rischi”.
di Federica Marengo giovedì 30 aprile 2020
All’indomani del Consiglio dei Ministri che ha: varato le regole su privacy e gestione dell’applicazione Immuni ,che dal 18 maggio , una volta installata dagli italiani sui telefonini, su base volontaria, traccerà i contatti di eventuali contagiati dal virus Covid19, garantendo l’anonimato dei dati, cancellati in modo automatico entro il 31 dicembre 2020, e che ha rinviato l’entrata in vigore del Dl intercettazioni da giugno a settembre e ha impresso una stretta alla scarcerazione di detenuti al 41 bis, la quale dovrà essere decisa ,sentita la Procura Antimafia, questa mattina , il Presidente del Consiglio Conte si è recato alle Camere per tenere un’informativa urgente, richiesta dall’Opposizione, sull’emergenza sanitario-economica del Covid19 e sulla fase transitoria , la cosiddetta Fase 2, che inizierà a partire dal 4 maggio, data nella quale entrerà in vigore il nuovo Decreto della Presidenza del Consiglio con alcuni allentamenti alle misure restrittive per il contenimento del contagio.
“Il Governo ha adottato da subito un indirizzo di merito e di metodo che prevede un costante confronto con il Comitato tecnico scientifico in modo da seguire un principio di conoscenza scientifica nelle sue decisioni”, ha piegato il Premier Conte, principiando il suo intervento alla Camera dei Deputati, “E’ imperativo categorico per un Governo che deve proteggere la vita dei cittadini porre a fondamento delle proprie decisioni non già le libere opinioni che si susseguono, ma le raccomandazioni di qualificati esponenti del mondo scientifico. Lo dico in maniera chiara, a costo di apparire impopolare. Il Governo non può assicurare in modo immediato il ritorno alla normalità, in quanto ,secondo il report del comitato tecnico scientifico, la riapertura simultanea dal 4 maggio di tutte le attività porterebbe a un aumento esponenziale e incontrollato del contagio”.
Quindi, la replica alle accuse dell’Opposizione di Centrodestra e di alcune forze della Maggioranza di non aver coinvolto il Parlamento nell’emanazione dei Decreti della Presidenza del Consiglio, seguita dall’avvertimento alle Regioni che intendano disporre aperture anticipate non in linea con l’ultimo Decreto : “Il Governo ha sempre agito tenendo in attenta considerazione tutti i valori coinvolti e un accurato bilanciamento di tutti gli interessi, in buona parte di rango. Le misure sono state adottate con una interlocuzione ampia e condivisa con i membri del Governo, la Maggioranza, le parti sociali e i rappresentanti degli enti territoriali. Anche il Parlamento è stato costantemente informato, tanto più nei passaggi più delicati. Il Governo interverrà con misure tempestive nel momento in cui si dovessero verificare nuovi focolai di contagio, l’allentamento delle restrizioni avverrà anche su base territoriale, ma sulla base di presupposti scientifici e non con iniziative improvvide di singoli enti locali, che nel caso in cui fossero meno restrittive di quelle del Governo sarebbero illegittime. Al termine delle due settimane, a partire dal 4 maggio, avremo un quadro più chiaro e potremo procedere ad un ulteriore allentamento delle misure contenitive. Se nei prossimi giorni la curva dei contagi non dovesse crescere ,allenteremo ulteriormente le misure assicurando l’apertura in sicurezza del commercio al dettaglio, della ristorazione, dei servizi alla persona. Nel mese di maggio si procederà ad effettuare 150 mila test sierologici, un campione verrà selezionato dall’Istat. Dovremo essere pronti a misure tempestive, anche restrittive in caso di nuova crescita dei contagi. Misure che potranno essere mirate su specifici territori. Abbiamo 105mila casi accertati, senza considerare gli asintomatici. Perché, secondo le statistiche, i casi sarebbero molti di più. Il ministro Speranza varerà un provvedimento con precisi criteri che permetteranno un allentamento delle misure restrittive circoscritto su base territoriale, in modo da tenere conto delle situazioni dove il contagio appare meno critico. Tutto questo però sulla base di precisi presupposti scientifici”.
Poi, il Presidente del Consiglio ha illustrato ai Deputati il Documento di Economia e Finanza e le misure economiche prossime all’approvazione del Governo, per contrastare la crisi scaturita dalla pandemia : “Il Def aggiorna il quadro alla luce dell’emergenza: il Pil dallo 0,6 subisce una contrazione significativa dell’8%, una previsione che sconta la caduta del Pil del 15% nel primo trimestre e si prevede un rimbalzo con una crescita del 4,7 nel 2021. Nel Def sono previsti anche scenari peggiori con il rischio di una persistenza del virus e questo porterebbe a una contrazione del Pil fino a -10,4%. Numeri che danno la misura della gravità dello scenario. Nel prossimo Decreto, il Governo ha deciso di includere l’eliminazione degli aumenti dell’Iva e delle accise previste per il 2021 dalla legislazione vigente. Un aumento striderebbe con la fase di difficoltà che il Paese sta attraversando. La politica fiscale dovrà essere espansiva, sia pure nei limiti di una gestione oculata della finanza pubblica. Per quanto riguarda le misure ad hoc per le famiglie ,il Governo intende dedicare alle famiglie lo spazio che meritano nei prossimi provvedimenti. Sarà cruciale preparare e sostenere progetti territoriali, tutelando anche il diritto al gioco, all’attività motoria, senza compromettere le norme di distanziamento sociale. Condivido l’urgenza di ripensare gli spazi educativi in forma dilatata. Specifica attenzione dovrà essere dedicata al tema della disabilità, anche dal punto di vista economico. Occorrerà valutare l’apertura in via sperimentale di nidi, scuole dell’infanzia, centri estivi e attività dedicate ai nostri bambini, va tutelato il diritto al gioco e all’attività motoria dei minori, ma anche che la situazione di emergenza rischia di amplificare le disuguaglianze sociali. Per molti bambini il pasto della mensa scolastica è il più completo della giornata, molti non hanno la possibilità di seguire al didattica a distanza e per alcuni le mura domestiche, che sono luogo di amore e di conforto, possono invece peggiorare situazioni a rischio. Ed è per questo che il Governo intende dedicare alle famiglie e ai minori grande considerazione in un prossimo provvedimento: occuparsi di loro è occuparsi del futuro del nostro Paese”.
Infine, l’annuncio riguardante le misure contenute nel Decreto aprile, slittato a maggio, e l’elaborazione di un nuovo Decreto, il “Decreto ripresa”, allo studio dell’Esecutivo : “Il computo delle misure per le imprese nel prossimo Decreto sarà di 15 miliardi, mentre ci saranno 25 miliardi per il sostegno al lavoro e al reddito, cassa integrazione, indennizzi per colf e badanti. Per il turismo, comparto particolarmente esposto, ci sarà sostegno alle imprese turistiche e alle famiglie sotto alcune soglie di reddito con un bonus da spendere nelle strutture ricettive del Paese. La crisi attuale ha mostrato l’urgenza di riattivare investimenti pubblici e privati, con un’agenda pubblica che deve predisporre un ambiente normativo il più favorevole possibile in particolare su infrastrutture, innovazione verde e digitale. Intendiamo proseguire i lavori dell’Agenda 2023 per una drastica semplificazione delle procedure amministrative: appalti, edilizia, commercio, in modo da far sì che le risorse pubbliche stanziate si trasformino quanto prima in capitale infrastrutturale. In particolare, il ricorso a iter semplificati per un campione di opere, con tutti i presidi e i controlli più rigorosi del caso. E poi una selezione degli investimenti strategici: un grande ruolo in tal senso può essere svolto dall’azione delle grandi aziende a controllo pubblico. Il nostro Paese ha tutte le carte in regola per attrarre tutte le risorse, anche quelle europee, disponibili. Infine contiamo anche di recuperare un intervento di complessivo potenziamento delle detrazioni fiscali per l’edilizia e l’efficientamento energetico e antisismico pari pressoché al costo dei lavori”.
All’informativa,replicata poi nel primo pomeriggio da Conte al Senato, sono seguiti li interventi di esponenti di Maggioranza e Opposizione.
Soddisfatto della linea del Governo, improntata alla prudenza, ma anche alla differenziazione su base regionale, in caso di ulteriore flessione della curva dei contagi, come M5S e LeU, il Pd, con il Vicesegretario e deputato Orlando,che ha però richiamato il Premier riguardo all’uso dei Decreti della Presidenza del Consiglio, i quali comprimerebbero la dialettica parlamentare.
Divergente, invece, la posizione dell’altra forza di Maggioranza, Italia Viva, il cui leader Renzi, intervenuto a Palazzo Madama, lanciando un avvertimento, ha evidenziato: “Glielo diciamo in faccia: siamo a un bivio. E’ stato bravo a rassicurare gli italiani, è stato molto bravo. Il punto però è che nella Fase 2 della politica non basta giocare su paura e preoccupazione. C’è una ricostruzione da fare che è devastante e richiederà visione e scelte coraggiose. Dia un occhio in più ai dati dell’Istat o noi non saremo al suo fianco. Se sceglierà la strada del populismo non avrà al suo fianco Italia viva. Il nostro Paese ha avuto momenti in cui la politica ha abdicato rispetto alle sue responsabilità, nel 92-93 ha abdicato alla Magistratura, nel primo decennio del 2000, quando ha abdicato ai tecnici, ora non possiamo abdicare ai virologi, non possiamo chiedere loro come combattere la disoccupazione, tocca alla politica. C’è una nuova divisione più profonda, tra garantiti e non garantiti. La richiamiamo ad avere uno sguardo più ampio sul futuro economico. Voteremo il Decreto sulla liquidità predisposto da Gualtieri, ma il mondo va avanti e di fronte a questo ora è il momento di agire: prevenire, non rincorrere. Non abbiamo negato pieni poteri a Salvini per darli ad altri . Rivendico di aver contribuito a creare un altro Governo quando un senatore, il senatore Salvini, ha chiesto i pieni poteri. Non li abbiamo negati a lui per darli ad altri ci avviciniamo a uno Stato etico, non a uno Stato costituzionale”.
Critica, anche l’Opposizione di Centrodestra, con il segretario della Lega Salvini, che , protagonista nella serata di ieri di una protesta anti-stretta , culminata nell’occupazione notturna delle aule parlamentari, sempre al Senato, ha dichiarato: “Siete riusciti a far indispettire in pochi giorni Vescovi, baristi, negozianti, vuol dire che avete sbagliato qualcosa. Qualcuno sta trattando gli italiani come bambini dell’asilo che vanno accuditi. Gli italiani sono stati rispettosi, ricchi di dignità e generosità. Ma restituiamo questa generosità: dite poche cose e quelle facciamo. Gli italiani non sanno chi può aprire, chi no. Lei, Presidente, non è pagato per elencare quello che non va, ma per risolvere quello che non va. Rimarremo in Aula fino a che non si daranno risposte concrete agli italiani: basta chiacchiere, basta parole “.
Sulla stessa linea, anche la Presidente di Fratelli d’Italia, Meloni, che alla Camera, ha accusato il Premier di “aver sospeso la Costituzione” ricorrendo allo strumento del Decreto della Presidenza del Consiglio: “Lei ci sta chiedendo di approvare una legge che dic “Giuseppe Conte ha i pieni poteri”. Mi ricordo quando lei disse a Salvini che la sua concezione dei pieni poteri lo spaventava, e figuriamoci quanto ci spaventiamo noi, visto che lei non si è mai neanche fatto votare. E’ normale che la Costituzione sia sostanzialmente sospesa? E’ normale che neanche di fronte ai rilievi della Presidente della Corte Costituzionale vi poniate il problema? E’ normale che la fonte normativa siano le Faq sul sito del Governo? Per noi no, ed è un precedente pericoloso. Non è più ammissibile. Come ci siamo arrivati? Il Governo interpreta in maniera estremamente intensiva il primo Decreto approvato a febbraio, con la locuzione “ulteriori misure di contenimento”. Ma sostenere che questo consenta di sospendere la Costituzione è un insulto a questo Parlamento e allo Stato di diritto”, riecheggiata dalla capogruppo di Forza Italia a Palazzo Madama, Bernini, la quale ha ammonito: “Il futuro è adesso: ora è il momento di fare i fatti. Il Parlamento è la task force della Repubblica. Qui sono rappresentati tutti gli interessi degli italiani. Qui, fino a ora, non ha cercato; ha tentato di mettere all’angolo il Parlamento che è il luogo centrale della democrazia in Italia, fuggendo dal giudizio del Parlamento e dei suoi congiunti più o meno stabili, dalla sua Maggioranza. Ma dal Parlamento non si può fuggire . Bisogna stoppare le scadenze fiscali: vanno rinviate almeno fino alla fine dell’anno. Abbiamo bisogno di pace, di un patto tra lo Stato con i contribuenti. Lo Stato deve pagare i suoi debiti alle imprese .Dobbiamo avere la certezza che chi è entrato debole nella crisi Covid non ne esca ancora più debole. Il Decreto liquidità è una selva di burocrazia. Non prendiamo in giro gli italiani, che sanno chi ha le responsabilità e perché. Per far ripartire il Paese le mascherine devono essere gratis. Conte, restituisca agli italiani la loro libertà. Non ci ha mai teso la mano, avete respinto tutte le nostre proposte. Non vogliamo essere presi in giro”.
Tuttavia, stamane, si è svolta presso il Senato anche la votazione sul Def, Documento di Economia e Finanza e sullo scostamento di bilancio, dopo il via libera dato ieri dalla Camera (con 512 voti a favore, 1 contrario e nessun astenuto).
Anche a Palazzo Madama, dunque, il documento, che illustra il quadro macroeconomico italiano relativo all’anno 2019 e le previsioni tendenziali per l’anno in corso e per il 2021, che hanno risentito dell’impatto della crisi economica innescata dal Covid-19, prevedendo una contrazione del Pil dell’8 %per il 2020, e un recupero reale del Pil per il 2021, pari a +4,7% e stabilendo la disattivazione, a partire dal 2021, delle clausole di salvaguardia e quindi lo stop all’aumento di Iva e accise, ha ottenuto l’ok di 161 senatori, mentre 112, sono stati i contrari e 1 solo senatore astenuto.
Ma , al riguardo, ha reso noto il segretario del Carroccio, Salvini: “Senza la Lega e tutto il Centrodestra, incredibilmente, la Maggioranza, oggi ,non avrebbe avuto al Senato i numeri sufficienti per l’approvazione dello scostamento di bilancio, cioè per liberare 55 miliardi per gli Italiani. “Prima gli italiani” per noi non è uno slogan, ma una ragione di vita. Noi della Lega andiamo oltre gli insulti dei 5stelle, del Pd, di Conte: abbiamo aiutato con il nostro voto favorevole una Maggioranza assente, che non aveva i numeri necessari per approvare una legge così importante”. Infatti, lo scostamento di Bilancio per 55 miliardi, che si vanno a sommare ai 20 miliardi chiesti a marzo per il DL Cura Italia, impiegati per finanziare il Decreto aprile, slittato a maggio, necessitava di una maggioranza assoluta che il Governo non avrebbe raggiunto senza l’apporto del Centrodestra.
Sempre in mattinata, dati negativi sul Pil, causa impatto del Covid19, sono giunti dall’Istituto Nazionale di Statistica, che ha rilevato nel 1°trimestre del 2020 una flessione del 4,7% e del 4,8% in termini tendenziali, ovvero rispetto al 1° trimestre del 2019. Si tratta di un calo dall’entità mai registrata dal 1° trimestre del 1995.
Numeri che potrebbero scendere a-4,9% nei prossimi mesi, se si registrasse una crescita zero.
Stesso scenario , anche per la UE. L’Eurostat, l’Ufficio di Statistica della UE, infatti, ha reso noto che nel 1° trimestre, il Pil è diminuito del 3,8% nell’Eurozona, e del 3,5% nell’Unione Europea , rispetto al trimestre precedente. Si tratta delle flessioni più marcate osservate dal 1995.
Note sulla crescita, quelle dell’Istat e di Eurostat, così commentate dal Presidente della Commissione Affari Economici della UE, Gentiloni, che, a un evento online di +Europa, ha detto: “La stima flash sul Pil della UE è un’ulteriore indicazione che l’Europa sta attraversando uno shock economico senza precedenti in tempi moderni. E’ vitale che la UE sia all’altezza della sfida. Per questo ci serve un Recovery plan che sia sufficientemente ampio, mirato alle economie e ai settori più colpiti e attivabile nei mesi che vengono. Se non ora, quando?. Sul Recovery fund è in corso un lavoro tecnico, la sua tempistica è legata all’entrata in vigore del bilancio UE, ma l’esigenza di questo fondo è più urgente, perché i rischi per il mercato unico e le differenze tra Paesi si manifesteranno in autunno, non in primavera dell’anno prossimo, quindi bisogna trovare il modo, tecnicamente, per anticipare l’operazione”.
In campo , per supportare i Paesi UE come l’Italia , rispondere alla crisi economica scaturita dalla pandemia , mantenere la liquidità del mercato e assicurare i flussi di credito all’economia la Banca Centrale Europea , il cui Consiglio Direttivo, riunitosi oggi ha comunicato la decisione di lasciare i tassai di interesse invariati, pertanto il ‘refi’, tasso di rifinanziamento principale, resterà fermo allo 0%, quello sui prestiti marginali allo 0,25% e quello sui depositi a -0,50%.
L’istituto di Francoforte, inoltre, ha spiegato che allenterà ulteriormente le condizioni sulle aste Tltro3, con la possibilità, per gli istituti che rispetteranno le condizioni poste , di godere di un tasso di interesse di 50 punti inferiore a quello in vigore sui depositi nel periodo interessato, e il varo di una nuova serie di operazioni di rifinanziamento a lungo termine (ribattezzate Peltro, Pandemic emergency longer-term rifinancing Operations) ,mirate proprio a sostenere le condizioni di liquidità nel sistema finanziario dell’Eurozona. Si tratta di sette aste supplementari che inizieranno a maggio 2020 con piena assegnazione e un tasso di 25 punti inferiore a quello di rifinanziamento in vigore. Il Consiglio ha poi confermato anche i piani di acquisti già in vigore (quello da 20 miliardi mensili, dalla durata non definita, e quello supplementare da 120 miliardi entro fine 2020) e la politica di reinvestimento dei titoli in scadenza.
Una decisione, quella della Banca Centrale Europea, così illustrata dalla sua Presidente, Lagarde, nel corso della conferenza stampa , seguita alla riunione del Consiglio Direttivo: “L’Eurozona fronteggia una contrazione economica di dimensioni e velocità senza precedenti in tempi di pace, con un Pil che quest’anno potrebbe cadere fra il 5% e il 12% ,a seconda delle misure di contenimento e della risposta delle autorità per mitigare lo shock economico. Il Consiglio Direttivo della Bce si impegna pienamente a fare tutto ciò che sarà necessario,nell’ambito del suo mandato, per sostenere tutti i cittadini dell’area euro in questi tempi così difficili, la Bce si attende una ripresa economica dell’Eurozona nel 2021 e accoglie positivamente le misure da 540 miliardi di euro concordate dall’Eurogruppo, vale a dire il fondo Sure, il potenziamento della Bei e l’accordo sul Mes, e sollecita un ulteriore forte, e tempestivo sforzo per sostenere la ripresa. La Bce guarda positivamente all’accordo per creare un Recovery fund che fronteggi questa crisi senza precedenti: il Consiglio Direttivo della Bce è più determinato che mai a sostenere l’economia dell’Eurozona usando tutta la flessibilità consentita nell’uso dei suoi strumenti. L’Omt, il “bazooka” anti-Spread che può essere attivato facendo ricorso al Meccanismo Europeo di Stabilità (Mes) da parte di un Paese, rimane nella cassetta degli attrezzi della Bce, ma è il “Pepp”, il programma di acquisto titoli per l’emergenza pandemica, lo strumento progettato per fronteggiare la crisi attuale. Il modo in cui si sono mossi i rendimenti di molti titoli emessi dai Governi riflette le azioni che abbiamo intrapreso. Abbiamo usato la flessibilità necessaria, e continueremo a farlo, credetemi. Non tollereremo alcun rischio di frammentazione dell’Eurozona. Usiamo la flessibilità nel modo in cui usiamo il Pepp. A nome dell’intero Eurosistema e della Bce voglio sottolineare ancora una volta che questa è una crisi sanitaria globale e la priorità assoluta deve essere quella di salvare vite e prevenire la diffusione della malattia. Dalla nostra ultima conferenza, il 12 marzo, altre 3 milioni di persone sono state contagiate dal Coronavirus e 1/3 nell’Eurozona. Dobbiamo ricordare che ogni morte è una tragedia per quelli che restano e desideriamo esprimere la nostra solidarietà e le nostre condoglianze a coloro che soffrono in questo momento, ma anche esprimere la nostra profonda gratitudine a tutti quelli, da dottori ad infermieri, che sono in prima linea nella lotta contro questo virus e che rischiano la propria vita”.
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