-Covid19, la svolta del Presidente USA, Biden: “Sì alla revoca dei brevetti sui vaccini”. La Presidente della Commissione UE Von der Leyen all’evento annuale “Lo Stato dell’Unione”: “Disponibili a discutere sulla proposta degli Stati Uniti”, poi sulla pandemia: “L’Italia aveva ragione a chiedere l’intervento della UE”. Il Premier Draghi: “Vaccini, bene comune globale”. Intanto, proseguono in Italia la campagna vaccinale e i sopralluoghi del Commissario all’Emergeza Figliuolo con la visita presso gli hub di Molise e Abruzzo, dove ha annunciato l’inizio delle prenotazioni per le somministrazioni agli over 50 dal 10 maggio, mentre la Fondazione Gimbe, nel suo Report settimanale, avverte: “Dati su casi, decessi e pressioni su terapie intensive in calo,ma aumentano i contagi in età scolare. Un quarto degli italiani ha ricevuto almeno la prima dose. Necessario stabilizzare le 500 mila vaccinazioni al giorno” e suscita discussione tra gli esperti la circolare, emanata ieri dal Comitato Tecnico Scientifico, sul richiamo a 42 giorni dei vaccini Pfizer e Moderna per proteggere i non vaccinati.
-Governo, dibattito nella Maggioranza su riaperture anticipate e revisione o abolizione coprifuoco, tra la linea “cauta” del centrosinistra e quella “aperturista” del centrodestra, in attesa della cabina di regia della prossima settimana per la verifica dei dati su contagio e andamento della campagna vaccinale. Sul fronte dei lavori parlamentari, posta al Senato la questione di fiducia sul Dl Sostegni1 ,approvato con 207 sì e 28 no, non senza i malumori, rientrati grazie alla mediazione dell’Esecutivo, del M5S che ha minacciato di non votare a favore del provvedimento, in quanto non sarebbe stato presente nel testo la misura per la concessione dei crediti alle aziende che acquistano macchinari compatibili con i principi della transizione ecologica. Rinviato invece al Consiglio dei Ministri della prossima settimana, il varo del Dl Sostegni bis. Infine, depositata al Senato la proposta di legge del centrodestra di Governo (Lega e Forza Italia) alternativa al ddl Zan ,ma in Commissione Giustizia ok alla richiesta di Pd e M5S di adottare il testo Zan già approvato dalla Camera, che proseguirà così il proprio iter.
-BCE, il bollettino mensile: incertezza nel breve termine sulla ripresa, dipendente dell’andamento della situazione epidemiologica e della campagna vaccinale, ma recupero netto nel secondo trimestre del 2021. Per ritornare ai livelli pre-pandemia bisognerà aspettare il 2022.
di Federica Marengo giovedì 7 maggio 2021
La rappresentante USA per il commercio, Katherine Tai, ha annunciato che il Governo Biden sosterrà gli sforzi per revocare le tutele di proprietà intellettuale per i vaccini anti Covid19 ,al fine di accelerare la campagna vaccinale nel mondo e aiutare i paesi più poveri, tra cui Sudafrica e India, che pure avevano chiesto una sospensione temporanea dei brevetti.
“L’Amministrazione crede fortemente nelle protezioni della proprietà intellettuale, ma per porre fine a questa pandemia sostiene la revoca di queste protezioni per i vaccini contro il Covid-19” , ha dichiarato Tai, avvertendo però che ci vorrà del tempo prima per raggiungere il consenso richiesto per revocare la proprietà intellettuale in base alle regole della World Trade Organization, che si sta occupando della questione, al centro di una riunione preliminare nelle prossime settimane, in vista della riunione formale dell’8 e del 9 giugno.
Disponibile a discutere della proposta, condivisa anche dall’Organizzazione Mondiale della Salute, (ma non dalla Federazione internazionale delle aziende farmaceutiche, con sede a Ginevra, dalle industrie farmaceutiche e dalla cancelliera Merkel) ,a cominciare dal Consiglio Europeo che si terrà questo fine settimana, in presenza, a Oporto,la Presidente della Commissione UE, Von der Leyen, che, intervenuta all’evento annuale “Lo Stato dell’Unione”, organizzato dall’Istituto Universitario Europeo di Firenze, parlando di pandemia e gestione della campagna vaccinale e , annunciando la definizione di un nuovo contratto con Pfizer-BioNTech per la consegna di 1,8 miliardi di dosi fino al 2023, ha dichiarato: “A pochi chilometri da Firenze c’è un paesino, Barbiana, dove don Milani, sul muro della scuola, scrisse in inglese “I Care”. Lui disse agli studenti che quelle erano le parole più importanti da imparare. I Care significa assumere responsabilità. Gli europei hanno dimostrato con le loro azioni cosa significhi. Questo deve essere il motto dell’Europa. We Care. Firenze è la città del rinascimento, il luogo in cui tutto è iniziato, un nuovo inizio per le arti e la scienza dopo la grande epidemia di peste del tardo Medioevo. E da Firenze lo spirito del Rinascimento si sparse nel resto dell’Europa. La storia d’Europa è una storia di Rinascimenti. Dopo ogni crisi c’è stato un Rinascimento e di questo ha bisogno ora l’Europa. L’Europa è in grado di superare le crisi. Oggi sono qui per dire che l’Europa ha dimostrato che l’Unione delle democrazie può raggiungere obiettivi per i cittadini europei e il resto del mondo. L’Unione Europea non è stata progettata per combattere una pandemia, ma ricordo molto bene i primi giorni della pandemia e la chiamata all’Europa arrivata dall’Italia. Il popolo italiano ha chiesto all’Europa di intervenire e aveva ragione. E’ chiaro che la campagna europea di vaccinazione è un successo, perché quello che conta non sono né i titoli confusi provenienti da certi Paesi stranieri e tantomeno le affermazioni sui social sulla cosiddetta diplomazia dei vaccini. Quello che conta è la consegna quotidiana di dosi in costante aumento a favore della nostra gente e del mondo intero. Finora circa 200 milioni di dosi sono state distribuite nell’Unione europea, che sono abbastanza per vaccinare la metà della popolazione adulta europea almeno una volta e al momento stiamo vaccinando 30 europei al secondo e tre milioni al giorno”. Né la Cina né la Russia si avvicinano a questi numeri. Sono fiduciosa che la l’Unione riuscirà a fornire dosi per almeno il 70% della popolazione adulta UE entro luglio”.
Un plauso alla decisione dell’Amministrazione USA, è arrivato dal Premier Draghi, che ha definito i vaccini “un bene comune globale”, dal ministro della Salute Speranza ,che ha invitato la UE a “fare la sua parte”, e dalle forze di Maggioranza, Pd, M5S e LeU, che hanno sottolineato il cambio di passo con la Presidenza Trump ed esortato l’Italia e l’Unione a seguire l’esempio degli Stati Uniti.
Intanto, prosegue la campagna vaccinale, con il Commissario Straordinario all’Emergenza, Generale Figliuolo e con il Capo della Protezione Civile, Curcio, in visita presso gli hub di Molise e Abruzzo, in occasione della quale, ribadendo la priorità agli over 60 e 65, per poi passare alle categorie produttive e del Turismo e a luglio ai più giovani e ai docenti ,in modo da garantire il rientro a scuola in presenza a settembre ,come assicurato dal ministro dell’Istruzione Bianchi , ha annunciato che da lunedì 10 maggio saranno aperte le prenotazioni per le vaccinazioni agli over 50, per tenere costante il ritmo delle somministrazioni e raggiungere le 500 mila dosi al giorno.
Un invito a un accelerazione costante nelle vaccinazioni è arrivato anche dalla Fondazione Gimbe, che, come ogni settimana, ha illustrato il proprio Report, rilevando una riduzione del numero di nuovi casi (-13,4%) e decessi (-19,9%)., l’allentamento della pressione sugli ospedali (-11,8% di ricoveri in terapie intensive e -10,5% di ricoverati con sintomi) , sebbene si intravedano precoci segnali di aumento della circolazione del virus tra cui il rialzo dei contagi in età scolare.
Per quanto riguarda invece i vaccini, la Fondazione ha registrato un quarto della popolazione vaccinata almeno con la prima dose e il 70% degli over 80 che ha completato il ciclo di somministrazioni, con differenze marcate tra le Regioni rispetto ai target fissati dal Commissario Figliuolo.
Pertanto, ha commentato Gimbe: “Il progressivo incremento delle consegne, insieme alle scorte disponibili, renderebbero finalmente possibile mantenere costanti le 500.000 somministrazioni al giorno, obiettivo raggiunto per ora solo con l’exploit del 29 e 30 aprile”, sottolineando nelle conclusioni: “Nella fase discendente della terza ondata emerge un incremento dei casi in età scolare, senza dubbio influenzato anche dalle attività di screening e tracciamento dei contatti. Se l’aumento dei nuovi casi nella popolazione scolastica era atteso, la scelta politica di riprendere le attività in presenza non è stata accompagnata da nuove linee guida per contenere la maggiore contagiosità della variante inglese. In ogni caso, in un’Italia quasi tutta gialla e con coperture vaccinali insufficienti per arginare la circolazione del virus, è fondamentale rimarcare l’importanza dei comportamenti individuali: distanze, mascherine e aria aperta devono essere le parole chiave dei prossimi mesi, insieme alla ‘corsa’ al vaccino non appena arriva il proprio turno”.
Tutto ciò, mentre la circolare emanata ieri dal Comitato Tecnico Scientifico ,che autorizza il richiamo a 42 giorni per i vaccini Pfizer e Moderna, al fine di proteggere i non vaccinati e i non vaccinabili, fa discutere alcuni esperti, i quali hanno evidenziato come i dati sulla copertura dei sieri a RNA non siano ancora completi.
Sul fronte dell’attività di Governo, invece, il dibattito all’interno delle forze di Maggioranza ruota in queste ore intorno all’anticipo delle riaperture e alla revisione o abolizione del coprifuoco, con il centrosinistra e i 5S a favore di una “prudente revisione” in base ai dati sul contagio e sulla campagna vaccinale, la cui valutazione sarà effettuata nella cabina di regia prevista per la prossima settimana, e il centrodestra a favore di un’abolizione del coprifuoco o comunque di un’estensione dell’orario alle 23:00 o alle 24:00, rispetto alle attuali 22:00, e di un’apertura anticipata , rispetto a giugno, di bar e ristoranti al chiuso, di palestre e piscine e la programmazione, con relativo protocollo di sicurezza ,per la ripresa di eventi come i matrimoni, proposte che saranno esposte da Lega e Forza Italia nel prossimo Consiglio dei Ministri.
Non solo riaperture e coprifuoco però al centro del dibattito delle forze di Governo. La proroga del Superbonus al 110% al 2023 rispetto all’attuale proroga finanziata per il 2022, infatti, è stata al centro di un Webinar alla quale hanno preso parte esponenti di tutti i partiti (dal segretario Pd, Letta, al Vicepresidente di Forza Italia, Tajani, passando per l’ex Premier e ora leder del M5S, Conte) ,concordi nel sostenere la necessità di trovare nella prossima legge di Bilancio, come assicurato dal Presidente del Consiglio Draghi , in occasione delle Comunicazioni alle Camere sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza alla vigilia dell’invio del documento a Bruxelles, le coperture per rifinanziare la misura.
Il mancato rifinanziamento per assenza di coperture di un altro superbonus, quello “Imprese”, relativo alle concessioni di credito per le aziende che acquistino macchinari compatibili con i principi della transizione ecologica, ha originato poi uno scontro nella Maggioranza in occasione del voto al Senato sulla questione di fiducia posta dal ministro per le Relazioni con il Parlamento D’Incà sul Dl Sostegni 1, varato dal Consiglio dei Ministri a fine marzo,con misure per 32 miliardi e un maxiemendamento da 770 milioni di euro con norme a sostegno di imprese, lavoratori e famiglie, che, approvato con 207 sì e 28 No, approderà alla Camera il 17 maggio e dovrà essere convertito in legge entro il 21.
Il M5S, con il capogruppo Licheri, ha infatti minacciato di non votare la fiducia, se tale superbonus non fosse stato rintrodotto nel provvedimento, convergendo poi con le altre forze di Governo sull’introduzione della misura nel prossimo Dl Sostegni (Dl Sostegni bis), il cui varo da parte del Consiglio dei Ministri è slittato alla prossima settimana.
Infine, tensione nella Maggioranza, anche sul Dl Zan contro l’omotransfobia. Il Centrodestra di Governo, Lega e Forza Italia, ha presentato questo pomeriggio in Senato, in Commissione Giustizia, la propria proposta di legge, con le modifiche al testo dell’onorevole dem, già approvato alla Camera il 4 novembre 2020, riguardanti la tutela della libertà di opinione, (a detta di leghisti e azzurri, potenzialmente a rischio), e l’eliminazione di una Giornata nazionale e di iniziative educative nelle scuole a partire dalle Elementari.
Tale proposta però, insieme ad altri depositati, è stato disgiunto dal Dl Zan con il voto favorevole in Commissione Giustizia di 12 senatori su 9 contrari , avviandosi quindi ad essere discusso con un proprio iter, destando il malcontento della Lega, con il senatore Pillon che ha dichiarato: “C’è stata una forzatura inaccettabile in Commissione Giustizia. Si mostrano i muscoli di un Governo e di una Maggioranza che non ci sono più. Questo ha delle conseguenze clamorose sul piano politico. Oggi c’è stata una forzatura regolamentare inaccettabile. Hanno voluto togliere di mezzo i loro stessi disegni di legge e questo è costato due ore e mezza di discussione. Prima chiedono che siano presentati insieme i loro stessi testi e ora votano e tengono bloccata la Commissione. Si fanno opposizione tra loro. Non capisco come queste parti politiche continuino a prendere ordini da Fedez come se tutto il mondo giri intorno al ddl Zan”, rintuzzato dal deputato del Pd, firmatario della legge, Zan, che , su Twitter , ha scritto: “Il testo presentato dalla destra è un attacco alla Legge Mancino. Non solo cancella le tutele del ddl Zan, ma, prevedendo solo un’aggravante comune, diminuisce le tutele per i crimini d’odio razziale, etnico, religioso. Un vergognoso insulto ai diritti in pieno stile sovranista” .
Tensioni poi, anche all’interno dei partiti. La neo guida del M5S, l’ex Premier Conte, infatti, dopo il rigetto da parte della Corte di Appello di Cagliari del ricorso presentato dal capo reggente Crimi al decreto del Tribunale sardo, secondo cui la figura del reggente non ha valore legale e i 5Stelle sono tenuti a nominare un curatore speciale, previa elezione del Direttivo,che può avvenire al momento solo con votazione sulla piattaforma Rousseau, i cui servizi sono stati dimezzati per via del mancato pagamento dei contributi dovuti dai parlamentari , in un’intervista a La Repubblica , ha minacciato il Presidente dell’Associazione Rousseau, Davide Casaleggio, di chiedere l’intervento del Garante della Privacy se non cederà i dati degli iscritti al Movimento per consentire il passaggio a una piattaforma autonoma, spiegando: “Casaleggio per legge è obbligato a consegnare i dati degli iscritti al Movimento, che ne è l’unico e legittimo titolare. Su questo c’è poco da scherzare, perché questi vincoli di legge sono assistiti da solide tutele, civili e penali. Su questo c’è poco da scherzare, perché questi vincoli di legge sono assistiti da solide tutele, civili e penali. Abbiamo predisposto tutto per partire. Siamo pronti. Questa impasse sta solo rallentando il processo costituente, ma certo non lo bloccherà. Verrà presto superata, con o senza il consenso di Casaleggio. Se Rousseau non vorrà procedere in questa direzione, chiederemo l’intervento del Garante della Privacy e ricorreremo a tutti gli strumenti per contrastare eventuali abusi. Non si può fermare il Movimento, la prima forza politica del Parlamento”.
Caos, anche nei partiti di centrosinistra e centrodestra sui candidati alle Comunali di ottobre. Nessuna convergenza di Fratelli d’Italia e Forza Italia, infatti, sui nomi indicati dalla Lega per Roma (Bertolaso) e Milano (Albertini, il quale ,per tali ragioni, ha ritirato la propria candidatura) e nessuna decisione definitiva sui candidati alle Primarie , neppure nel Centrosinistra. Unica certezza la ricandidatura della sindaca pentastellata uscente , Raggi.
Quanto alle prospettive sulla ripresa economica, pubblicato il bollettino della Banca Centrale Europea, nel quale l’istituto di Francoforte ha rilevato ancora incertezza nel breve termine sulla ripresa, dipendente dell’andamento della situazione epidemiologica e della campagna vaccinale, ma un recupero netto nel secondo trimestre del 2021, mentre per ritornare ai livelli pre-pandemia bisognerà aspettare il 2022.
Pertanto, si legge nel bollettino della BCE: “Il Consiglio direttivo ha deciso di riconfermare l’orientamento molto accomodante di politica monetaria e “ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse di riferimento della Bce. In secondo luogo, proseguirà gli acquisti nell’ambito del programma di acquisto per l’emergenza pandemica (PEPP), con una dotazione finanziaria complessiva di 1.850 miliardi, almeno sino alla fine di marzo 2022 e, in ogni caso, finché il Consiglio direttivo non riterrà conclusa la fase critica legata al coronavirus. Il Consiglio direttivo continuerà a reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del PEPP almeno fino alla fine del 2023. In ogni caso, la futura riduzione del portafoglio del PEPP sarà gestita in modo da evitare interferenze con l’adeguato orientamento di politica monetaria. In terzo luogo , gli acquisti netti nell’ambito del programma di acquisto di attività (PAA) proseguiranno a un ritmo mensile di 20 miliardi. Il Consiglio direttivo intende inoltre continuare a reinvestire integralmente il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del PAA per un prolungato periodo di tempo successivamente alla data in cui inizierà ad aumentare i tassi di interesse di riferimento, e in ogni caso finché sarà necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di accomodamento monetario. Infine, il Consiglio direttivo continuerà a fornire abbondante liquidità attraverso le operazioni di rifinanziamento. Il Consiglio direttivo e’ pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti, ove opportuno, per far sì che l’inflazione converga stabilmente verso l’obiettivo perseguito, coerentemente con l’impegno a favore della simmetria”.
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