In attesa della 70esima edizione del “Festival della Canzone italiana”, ripercorriamo insieme la storia della gara canora più longeva della Televisione.
Dal 2011 al 2019
di Federica Marengo martedì 4 febbraio 2020
Il 2011, invece, anno del centenario dell’Unità d’Italia, fu il primo dell’era Gianni Morandi, il quale, ci invitò tutti a “stare uniti!”, riecheggiato da Belén Rodriguez, Elisabetta Canalis, Luca e Paolo.
A vincere l’edizione, caratterizzata ancora una volta dall’intervento dell’attore e regista Roberto Benigni, che, dopo un monologo satirico sull’attualità, spiegò agli italiani l’Inno di Mameli , fu per la categoria Artisti, il cantautore Roberto Vecchioni ,con “Chiamami ancora amore”, brano premio della Critica Mia Martini e della Sala Stampa, seguito da Emama e i Modà con “Arriverà” e da Al Bano con “Amanda è libera”,mentre tra le Nuove Proposte, a ottenere il primo posto e il Premio della Critica, fu Raphael Gualazzi ,con “Follie d’amore”.
Quindi , confermato alla guida del Festival nel 2012, mentre il Governo Berlusconi cadeva sotto la mannaia dello Spred e della recessione, e a Palazzo Chigi arrivavano i tecnici, Gianni Morandi , insieme con Rocco Papaleo e Ivana Mràzovà invitava i telespettatori a “Stare tecnici!”,per poi lasciare il palcoscenico al “molleggiato” Adriano Celentano nelle vesti di monologhista, il quale destò non poche polemiche in vari ambiti politico-religiosi.
Ad aggiudicarsi il Festival di Sanremo, quell’anno, fu Emma con “Non è l’inferno”, seguita da un medagliere tutto al femminile : Arisa, al secondo posto con “La notte”(Premio della Sala Stampa) e Noemi, al terzo , con “Sono solo parole”, scritta da Fabrizio Moro. Distintisi anche i brani di Dolcenera ,“Ci vediamo a casa”, Nina Zilli, “Per sempre” ,Gigi D’Alessio e Loredana Bertè ,“Respirare”, e Francesco Renga ,“La tua bellezza”. Premio della crtitica Mia Martini, invece, Samuele Bersani, con “Un pallone”.
Primo posto tra i Giovani, Alessandro Casillo, vincitore del talent show Mediaset “Io canto”, con “E’vero (che ci sei)”.
Tuttavia, la sessantaduesima edizione del Festival di Sanremo verrà ricordata anche come l’ultima apparizione e partecipazione del cantautore Lucio Dalla, in gara insieme con il cantautore Pier Davide Carone,con il quale scrisse il brano “Nanì”. L’artista, infatti, scomparve improvvisamente poche settimane dopo, alla vigilia del suo sessantanovesimo compleanno.
Nel 2013, invece, a pilotare l’aereo Sanremo, anche in veste di direttore artistico, fu di nuovo Fabio Fazio, ormai abituato ai grandi ascolti della trasmissione del fine settimana di Rai Tre “Che tempo che fa”, il quale ,affiancato da Luciana Littizzetto, tra le polemiche e le invettive scatenate dal monologo di Maurizio Crozza, particolarmente sferzante con i politici di vari schieramenti e dalla partecipazione dell’Armata Rossa a un’esibizione musicale di Toto Cutgno, annunciò il trionfo tra i big di Marco Mengoni, con “L’essenziale”, seguito da Elio e le Storie Tese, con “La canzone mononota”(Premio della critica Mia Martini e della Sala Stampa) e dai Modà ,con “Se si potesse non morire”, mentre tra i Giovani, a vincere fu Antonio Maggio con “Mi servirebbe sapere”(Premio Sala Stampa), seguito dal terzo posto (Premio della Critica Mia Martini) Renzo Rubino ,con “Il postino(amami uomo)”.
L’edizione numero sessantaquattro , del 2014, presentata ancora dalla coppia Fazio-Littizzetto, segnata dall’espulsione di uno dei cantanti in gara, Riccardo Sinigallia, con “Prima di andare via”, in quanto canzone già edita ed eseguita in una precedente manifestazione, e da ospiti emblema della storia della Tv e dello Spettacolo, come le Gemelle Kessler, Raffaella Carrà e Franca Valeri,e da grandi nomi della musica italiana e internazionale come Ligabue, Claudio Baglioni e Paolo Nutini, fu vinta da Arisa con “Controvento”, seguita da Raphael Gualazzi e The Bloody Beetroots ,con “Liberi o no” e da Renzo Rubino con “Ora”(Premio al miglior arrangiamento). Premio della critica Mia Martini e Premio al miglior testo, invece, a Cristiano De André, con “Invisibili”.
Tra le Nuove Proposte, invece, a strappare il titolo di “campione” del Festival , strappato a Diodato, classificatosi al secondo posto con “Babilonia” e a Zibba, posizionatosi terzo con “Senza di te” (Premio della Critica Mia Martini e Premio Sala Stampa “Lucio Dalla”), fu Rocco Hunt, con “Nu juorno buono”, (Premio Luzzati, e Premio Assomusica), primo rap a vincere la manifestazione canora, per antonomasia dedicata alla melodia.
Nuovo presentatore, invece, nel 2015, per la sessantacinquesima edizione del “Festival dei fiori” . Fu Carlo Conti, infatti, nel doppio ruolo di direttore artistico e di presentatore, a condurre le cinque serate della manifestazione canora, affiancato dalle cantanti Arisa ed Emma Marrone, dall’attrice Rocio Munoz Morales e dal musicista, scrittore e conduttore, componente del gruppo Elio e le Storie tese, Rocco Tanica.
La gara canora più longeva della Tv, però registrò il picco di ascolto (58,56% di share) con l’esibizione degli ospiti d’onore Al Bano e Romina, tornati insieme sul palcoscenico dell’Ariston, dopo la reunion, a sedici anni di distanza dall’ultima partecipazione alla competizione, eguagliati soltanto, in termini di share, da Concita Wurst, vincitrice dell’Eurovision Song Contest.
Tuttavia, in quell’anno, diversi momenti, nel corso delle varie serate, furono dedicati a tematiche sociali come il sostegno alle famiglie numerose e l’abbattimento delle barriere e delle discriminazioni, oltre che al varietà, con le caricature irresistibili di personaggi celebri interpretate da Virginia Raffaele.
A conquistare il primo posto della kermesse, allora, fu il trio di lirica pop “Il Volo”, con “Grande amore”, aggiudicatosi come da regolamento anche il diritto di partecipare all’Eurovision Song Contest, seguito da Nek ,con “Fatti avanti amore”(Premio Sala Stampa e arrangiamento) e da Malika Ayane, con “Adesso e qui”(nostalgico presente),(Premio della Critica Mia Martini).
Numero uno della sezione Nuove Proposte, invece, Giovanni Caccamo ,con “Ritornerò da te” (Premio della critica Mia Martini , Premio Luzzati e Premio Sala Stampa “Lucio Dalla”).
Nel 2016, per il secondo anno di seguito alla guida del Festival, Conti condusse la gara canora-evento della Rai , supportato da Virginia Raffaele,nelle vesti di un personaggio diverso per ogni serata, dalla modella-attrice Madalina Ghenea e dall’attore Gabriel Garko.
Tra , momenti di riflessione, monologhi comici di ospiti come Aldo, Giovanni e Giacomo , medley musicali di star del firmamento musicale quali Laura Pausini, Eros Ramazzotti ed Elisa, e dive di Hollwood come Nicole Kidman, la sessantaseiesima edizione del Festival di Sanremo fu vinta dal gruppo degli Stadio,con “Un giorno mi dirai” (Premio della Sala Stampa Lucio Dalla e Premio Giancarlo Bigazzi per il miglior arrangiamento), seguito da Francesca Michielin, con “Nessun grado di separazione” e da Giovanni Caccamo e Deborah Iurato, con “Via da qui”.
Meritevoli, però, anche i brani di Patty Pravo (“Cieli immensi”) , classificatosi sesto e Premio della Critica Mia Martini e di Noemi, giunta all’ottavo posto con “La borsa di una donna”.
Sul podio delle Nuove Proposte ,invece, al primo posto: Francesco Gabbani ,con “Amen”, (Premio della Critica Mia Martini, Premio Luzzati e Premio Sergio Bardotti per il miglior testo), al secondo posto Chiara Dello Iacovo con “Introverso” e al terzo posto Ermal Meta, con “Odio le favole”.
Nel 2017, per il terzo anno di fila, a fare gli onori di casa fu Carlo Conti, coadiuvato stavolta dalla Regina degli ascolti Mediaset Maria De Filippi e dal comico Maurizio Crozza.
Numerosi gli ospiti musicali e non dell’edizione numero sessantasette: dagli internazionali Robin Williams e Keanu Reeves agli italiani, Giorgia, Tiziano Ferro,Enrico Brignano e Luca Zingaretti.
A vincere, Francesco Gabbani, che bissò il successo dell’anno precedente, stavolta da big, seguito da Fiorella Mannoia, tornata al Festival a ventinove anni dalla sua ultima partecipazione, con “Che sia benedetta” (Premio della Sala Stampa Lucio Dalla e Premio Sergio Bardotti per il miglior testo) e da Ermal Meta ,con “Vietato morire” (Premio della Critica Mia Martini).
Apprezzati, anche i ritorni di Paola Turci, quinta con “Fatti bella per te” ,di Fabrizio Moro con “Portami via”(Premio Lunezia per il valore musical-letterario) e di Al Bano, con “Di rose e di spine” (Premio Giancarlo Bigazzi per il miglior arrangiamento).
Primo, tra i giovani, invece, Lele ,con “Ora mai”, seguito da Maldestro con “Canzone per Federica” (Premio della Critica Mia Martini , Premio Assomusica e Premi Lunezia) e da Francesco Guasti, con “Universo”. Premio della Sala Stampa invece a Tommaso Pini ,con “Cose che danno ansia”.
Nel 2018, invece, sul palcoscenico dell’Ariston spirò il vento della “rivoluzione baglioniana”, portato dal nuovo direttore artistico e conduttore Claudio Baglioni, affiancato dalla conduttrice Michelle Hinziker e dall’attore Pierfrancesco Favino, il quale per l’occasione firmò la sigla dell’edizione, la sessantottesima, dal titolo “Un giorno qualunque”.
Tra divertenti sketch, balletti, monologhi su temi sociali come l’immigrazione e l’integrazione ospiti come Fiorello, Gianni Morandi , Laura Pausini,Roberto Vecchioni, Virginia Raffaele e i Negramaro , il cantautore della “maglietta fina” proclamò vincitori l’ultima sera il duo Ermal Meta-Fabrizio Moro ,con “Non mi avete fatto niente”, seguito da Lo Stato Sociale con “Una vita in vacanza” (Premio Sala Stampa Lucio Dalla) e da Annalisa, con “Il mondo prima di te”. Di pregio, anche le canzoni, “Almeno pensami”, brano inedito di Lucio Dalla , cantato da Ron e classificatosi al quarto posto (Premio della Critica Mia Martini) , “Imparare ad amarsi”, brano cantato da Ornella Vanoni con gli autori Bungaro e Pacifico, classificatosi quinto (Premio Sergio Endrigo per la miglior interpretazione), “Passame er sale” di Luca Barbarossa ,classificatosi settimo (Premio Lunezia per il valore musical-letterario) e “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno” di Max Gazzè, classificatosi sesto (Premio Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione musicale).
Ad aggiudicarsi il primo posto nella categoria Nuove Proposte, invece, Ultimo, con “Il ballo delle incertezze” (Premio Lunezia ) , seguito da Mirkoeilcane ,con “Stiamo tutti bene” (Premio della Critica Mia Martini ,Premio Enzo Jannacci per la migliore interpretazione e Premio Sergio Bardotti per il miglior testo) e da Mudimbi ,con “Il mago” (Premio Assomuica).
Nel 2019, visti i risultati più che lusinghieri ,in termini di ascolto, di Baglioni, rivelatosi sagace intrattenitore, fu proprio quest’ultimo ad essere chiamato all’impresa di doppiare il successo dell’anno precedente, accompagnato dagli attori Virginia Raffaele e Claudio Bisio.
La competizione, impreziosita dalle partecipazioni di ospiti come Pippo Baudo, Riccardo Cocciante, il duo comico Pio e Amedeo, Antonello Venditti , Elisa, Eros Ramazzotti, e Fabio Rovazzi, vide concorrere per la vittoria Big e Giovani , riuniti in un’unica categoria.
E ad ottenere il primo posto, non senza polemiche (per lo più di natura politica), fu proprio il vincitore di Sanremo Giovani :Mahmood, con il brano “Soldi” (Premio Enzo Jannacci per la miglior interpretazione), seguito da Ultimo ,con “I tuoi particolari”(Premio TIMmusic) e da Il Volo ,con “Musica che resta”, che batté campionissimi come Loredana Berté, classificatasi quarta, con “Cosa ti aspetti da me” (Premio pubblico dell’Ariston), Simone Cristicchi, quinto, con “Abbi cura di me”(Premio Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione musicale e Premio Segio Endrigo per la migliore interpretazione) Daniele Silvestri , sesto, con “Argentovivo” (Premio della Critica Mia Martini, Premio Sergio Bardotti per il miglior testo e Premio della Sala Stampa Lucio Dalla) e new entry come Irama,settimo ,con “La ragazza con il cuore di latta”, Achille Lauro, nono, con“Rolls Royce” ed Enrico Nigiotti , decimo ,con “Nonno Hollywood” (Premio Lunezia, per il valor musical-letterario).
Giunti alla vigilia della settantesima edizione, dunque, non ci resta che aspettare per poter scrivere poi un’altra pagina della storia del “Festival della Canzone italiana”.
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