di Federica Marengo lunedì 29 dicembre 2025

-Nella serata di ieri, il Presidente degli USA, Trump, ha incontrato nella sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida, il Presidente ucraino Zelensky, per discutere dell’ultima versione del piano di pace in 20 punti. L’incontro, è stato preceduto da un colloquio telefonico tra lo stesso Presidente Trump e il Presidente russo Putin, nel quale sono stati analizzati tutti i punti del suddetto piano e da una chiamata tra il Presidente Zelensky e i leader e le leader dell’Ue.
Di seguito, i punti del potenziale accordo: 1) L’Ucraina è uno Stato sovrano e tutti i firmatari devono ratificarlo; 2) accordo di non aggressione completo e incondizionato tra Russia e Ucraina, con supervisione per sostenere la pace; 3) Solide garanzie di sicurezza; 4) le forze armate ucraine resteranno a 800.000 uomini in tempo di pace; 5) garanzie di sicurezza per l’Ucraina da parte di USA, Nato e Stati Ue, sul modello dell’Articolo 5; 6) la Russia formalizzerà una politica di non aggressione nei confronti di Ucraina ed Europa; 7) l’Ucraina aderirà all’Ue e avrà un accesso privilegiato al mercato europeo; 8) un solido pacchetto di sviluppo per l’Ucraina; 9) l’istituzione di fondi per la ripresa dell’economia ucraina, la ricostruzione delle aree danneggiate e le questioni umanitarie; 10) l’Ucraina accelererà il processo di un accordo di libero scambio con gli USA; 11) l’Ucraina rimarrà uno Stato non nucleare; 12) la centrale nucleare di Zaporizhzhia sarà gestita in maniera congiunta da Ucraina, USA e Russia (ma Kiev vorrebbe escludere Mosca dalla gestione); 13)l’introduzione di programmi educativi nelle scuole e nella società russa e ucraina che promuovano la comprensione e la tolleranza verso le diverse culture e che eliminino razzismo e pregiudizi; 14) nelle regioni di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson, la linea di dispiegamento delle truppe alla data di accordo è riconosciuta come linea di contatto. Pertanto, la Russia dovrà ritirare le sue truppe dalle regioni occupate affinché l’intesa entri in vigore e le forze internazionali saranno dispiegate lungo la linea di contatto per monitorare il rispetto dell’accordo. A tal proposito, però, Mosca insiste per ottenere il Donetsk, mentre gli USA propongono un compromesso: una zona cuscinetto libera e Kiev, respinge, sostenendo il via libera alla cessione di territori solo previa via libera del Parlamento o tramite referendum.
15)L’impegno di entrambe le parti, una volta raggiunto l’accordo sui territori , a non modificarli con la forza; 16) la Russia non impedirà all’Ucraina di usare il fiume Dnipro e il Mar Nero per scopi commerciali: 17) l’istituzione di un Comitato umanitario per risolvere questioni come la restituzione di tutti i prigionieri di guerra, degli ostaggi; 18) l’indizione di elezioni in Ucraina subito dopo la firma dell’accordo; 19) l’istituzione di un Consiglio di Pace , presieduto da Trump e costituito da :Ucraina, Ue, Nato, Russia e USA, che garantirà l’attuazione dell’accordo, con l’applicazione di sanzioni in caso di violazione; 20)l’entrata in vigore , approvato l’accordo, del cessate il fuoco.
Terminato il colloquio tra il Presidente Trump e il Presidente Zelensky, vi è stata poi una telefonata con il leader e le leader Ue, insieme con Nato e Canada e un altro colloquio telefonico del Presidente Trump con il Presidente Putin.
La serata di importanti contatti diplomatici, si è quindi chiusa con una conferenza stampa congiunta del Presidente USA Trump e del Presidente ucraino Zelensky, che hanno sottolineato entrambi l’esito positivo dei colloqui avuti, aprendo in maniera ottimistica alla possibilità di raggiungere un accordo tra le parti nelle prossime settimane.
Tuttavia , restano i nodi della cessione dei territori del Donbass, della gestione della centrale nucleare di Zaporizhzhia, della tregua, respinta da Mosca e anche dagli USA, mentre Kiev avrebbe raggiunto un’intesa al 90% (non ancora piena, dunque) sulle garanzie di sicurezza e sull’esercito ucraino e ha sottolineato la necessità, per la sua sicurezza, di aver sul territorio contingenti internazionali.
Il capo della delegazione negoziale ucraina, Umerov, in un post social, ha reso noto che a gennaio vi sarà un altro incontro tra il Presidente ucraino Zelensky e il Presidente USA Trump: “Un importante incontro dei leader si è svolto negli Stati Uniti come parte del processo negoziale in corso. Le squadre di Ucraina e Stati Uniti hanno compiuto progressi significativi nell’elaborazione di un quadro di pace, garanzie di sicurezza e una serie di ulteriori passi. Hanno concordato di continuare le consultazioni nel prossimo futuro e di prepararsi per le prossime fasi del dialogo, in particolare incontri a livello di leadership a Washington a gennaio. Le garanzie di sicurezza rimangono una condizione chiave per raggiungere un risultato sostenibile. Siamo grati al Presidente Donald Trump, Steve Whitkoff e Jared Kushner per il loro lavoro costruttivo e il loro impegno”.
Quest’oggi, vi è stato un nuovo colloquio telefonico tra il Presidente USA Trump e il Presidente russo Putin, , dopo il quale , la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, in un post social, ha scritto: “Il presidente Trump ha concluso una telefonata positiva con il presidente Putin riguardo all’Ucraina”.
Inoltre, il portavoce del Cremlino, Peskov, confermando le dichiarazioni del Presidente Trump, secondo cui i colloqui sarebbero a una fase finale, ha evidenziato che è necessaria da parte di Kiev una “decisione politica responsabile” riguardo al Donbass per la cessazione definitiva delle ostilità, ovvero: “il ritiro delle forze armate del regime dal Donbass oltre i confini amministrativi“.
Il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov ha dichiarato: “La Russia vede le proposte di risoluzione dell’Ucraina come aperte a interpretazioni e un modo per eludere i propri obblighi. Donald Trump ha riferito di alcuni dei risultati ottenuti dal team di Zelensky, che si stanno muovendo in questa direzione, ma che a nostro avviso lasciano comunque spazio a diverse interpretazioni per consentire alle autorità di Kiev di eludere i propri obblighi. Durante i negoziati con la parte ucraina, gli Stati Uniti hanno suggerito a Kiev di adottare misure concrete per una soluzione definitiva del conflitto e di non nascondersi dietro richieste di un cessate il fuoco temporaneo. Nella presentazione degli americani, durante questi negoziati, la parte statunitense ha avanzato in modo aggressivo l’idea della necessità che Kiev adotti misure concrete per una soluzione definitiva del conflitto”.
Il Presidente russo Putin, che ha firmato un decreto sul servizio di leva militare per il 2026, in base a cui le operazioni di chiamata al servizio militare dureranno tutto l’anno, dal 1° gennaio al 31 dicembre , in un incontro con gli altri comandi militari trasmesso in televisione, ha ribadito l’intenzione di conquistare il Donbass, ma ha indicato come obiettivo anche la regione di Zaporizhzhia.
Ciò, mentre il ministro degli Esteri russo, Lavrov, citato dall’agenzia Interfax, ha dichiarato: “Nella notte fra il 28 e il 29 dicembre 2025, il regime di Kiev ha sferrato un attacco terroristico utilizzando 91 droni a lungo raggio contro la residenza ufficiale del presidente della Federazione Russa ,Vladimir Putin, nella regione di Novgorod. Tutti i droni sono stati distrutti dai mezzi di difesa aerea delle forze armate russe, non sono pervenute notizie di vittime o danni causati dai detriti. Azioni così sconsiderate non rimarranno senza risposta. Sottolineiamo che questa azione è stata compiuta nel corso di intensi negoziati tra Russia e Stati Uniti per la risoluzione del conflitto ucraino. Azioni sconsiderate come questa non rimarranno senza risposta. Gli obiettivi dei contrattacchi e il momento in cui saranno sferrati dalle forze armate russe sono stati definiti. Tuttavia, non intendiamo abbandonare il processo negoziale con gli Stati Uniti. Allo stesso tempo, tenuto conto della definitiva trasformazione del regime criminale di Kiev, che è passato a una politica di terrorismo di Stato, la posizione negoziale della Russia sarà rivista”.
L’assistente del Presidente russo Yuri Ushakov, citato dall’agenzia Ria Novosti, ha detto: “Trump è rimasto sbalordito e indignato dal tentativo di attacco di Kiev alla residenza ufficiale di Vladimir Putin” e sul colloquio Trump-Putin ha evidenziato: “La Russia vede nelle proposte dell’Ucraina per la risoluzione del conflitto un margine di interpretazione che le consente di eludere i propri obblighi; la posizione della Russia sarà rivista su una serie di accordi raggiunti in precedenza con gli Stati Uniti e sugli esiti dei negoziati sull’Ucraina; Trump ha informato Putin di alcuni risultati raggiunti dal team di Zelensky; Putin, nella conversazione con Trump, ha sottolineato che la Russia intende lavorare a stretto contatto e in modo proficuo con gli Stati Uniti per cercare la pace”.
Il Presidente Zelensky, ha respinto le accuse russe secondo cui Kiev avrebbe tentato di attaccare la residenza del Presidente Putin nella regione di Novgorod, definendole “un’altra serie di menzogne” e ha sottolineato che, con tali affermazioni , “la Russia sta cercando di minare i progressi raggiunti nei colloqui di pace tra Ucraina e Stati Uniti” e che “Mosca sta preparando il terreno per attaccare gli edifici governativi ucraini a Kiev”, esortando il Presidente degli USA, Trump, a reagire in modo adeguato alle minacce russe.
Lo stesso leader ucraino ha poi avuto un colloquio telefonico con il cancelliere tedesco Merz, che ha espresso cautela dopo i colloqui Trump-Zelensky e Trump-Putin, di cui ha riferito via social: “Poco fa ho parlato con il cancelliere Merz. Prima di tutto abbiamo discusso i risultati dell’incontro con il Presidente Trump e il suo team in Florida. Ho informato sui principali punti emersi e sulle questioni chiave. Grazie a Friedrich per i consigli e la costante coordinazione. Naturalmente, abbiamo anche discusso del falso diffuso oggi dalla Russia, con cui Mosca cerca di sabotare la diplomazia e giustificare il prolungamento della guerra. Putin deve abituarsi all’idea che deve porre fine alla guerra, agli attacchi e al massacro. L’Ucraina fa tutto il possibile affinché ci sia la pace. La Russia deve smettere di inventarsi modi per continuare a combattere e iniziare a pensare a come restituire sicurezza. L’Ucraina ha fatto tutte le proposte necessarie”, così come ha sentito il Presidente della Lettonia, Edgars Rinkevics, conversazione riguardo cui ha fatto sapere : “L’ho ringraziato per il sostegno e l’assistenza, costanti dal 2022, che gli ucraini apprezzano immensamente. L’ho informato del mio incontro con il Presidente Trump e del nostro lavoro con il team negoziale americano. Abbiamo lavorato molto bene, e il fatto che i russi stiano ora cercando di ostacolare i progressi con l’ennesima ondata di falsi non fa che confermare la qualità dei nostri incontri e della comunicazione con la parte americana. Sono grato che la Lettonia continuerà a sostenere l’iniziativa PURL. Apprezziamo il fatto che la Lettonia sia al nostro fianco su tutte le questioni di cooperazione a livello europeo. Ho invitato il Presidente a visitare l’Ucraina”.
Il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, in un post social, ha sottolineato: “Le manipolazioni russe riguardo al presunto tentativo di attacco alla residenza di Putin sono state inventate per un unico motivo: creare un pretesto e una falsa giustificazione per ulteriori attacchi della Russia contro l’Ucraina, nonché per minare e ostacolare il processo di pace. La solita tattica russa: accusare l’altra parte di ciò che si sta facendo o pianificando. In primo luogo, la Russia ha già colpito l’edificio del governo ucraino quest’anno. In secondo luogo, l’Ucraina colpisce solo obiettivi militari legittimi nel territorio russo, in risposta agli attacchi russi contro l’Ucraina. In terzo luogo, la Russia è l’aggressore e l’Ucraina è il paese che è stato attaccato e si difende in conformità con l’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite. Non può esserci alcuna falsa equivalenza tra l’aggressore e il paese che si difende. Esortiamo il mondo a condannare le provocatorie dichiarazioni russe volte a far deragliare il costruttivo processo di pace. L’Ucraina rimane impegnata negli sforzi di pace guidati dagli Stati Uniti, con la partecipazione dei partner europei”.
Il Presidente USA Trump ha dichiarato di “non sapere niente” delle accuse di Mosca secondo cui l’Ucraina avrebbe cercato di colpire la residenza del presidente russo Vladimir Putin a Novgorod e di “averne solo sentito parlare” e che , “Se il presunto attacco ucraino fosse confermato, sarebbe una brutta notizia”.
Tornando ai colloqui Trump-Zelensky e leader Ue di ieri, per l’Ue, la Presidente della Commissione, von der Leyen, in un post social, ha così commentato il vertice in videocollegamento con il Presidente Trump e il Presidente Zelensky: “Abbiamo avuto una chiamata di un’ora con il presidente americano Donald Trump, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e diversi leader europei per discutere del loro incontro odierno sui negoziati di pace. Ci sono stati buoni progressi, che abbiamo accolto con favore. L’Europa è pronta a continuare a collaborare con l’Ucraina e gli Stati Uniti per consolidare questi progressi. Fondamentale per questo sforzo è avere garanzie di sicurezza ferree fin dal primo giorno”.
Il Presidente francese, Macron, invece, ha annunciato una riunione dei Volenterosi a Parigi, all’inizio di gennaio, per discutere delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina.
Il Premier britannico Starmer, presente anch’egli al vertice a distanza con i Presidenti Trump e Zelensky, si è detto pronto a sostenere lo slancio dei colloqui di pace in Ucraina e un portavoce di Downing Street ha dichiarato che la discussione si è concentrata “sugli sforzi in corso per garantire una pace giusta e duratura in Ucraina”, con i leader che hanno “elogiato il presidente Trump per i progressi compiuti finora” e “hanno sottolineato l’importanza di solide garanzie di sicurezza e ribadito l’urgenza di porre fine a questa barbara guerra il prima possibile”.
Il Presidente finlandese, Stubb ha dichiarato: “Sono stati compiuti progressi su tutti i documenti chiave relativi all’accordo di pace, compresi quelli relativi a prosperità e sicurezza. Il lavoro continuerà a tutti i livelli tra Ucraina, Stati Uniti, Europa e altri alleati. Lo slancio è sempre importante nella mediazione di pace”.
Il Premier polacco ,Tusk, che ritiene che i colloqui di pace per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina siano ancora lontani dall’essere conclusi, ha sottolineato: “Dopo i colloqui notturni con i leader dei paesi europei, una cosa è certa: l’Occidente e l’Ucraina perderanno questo scontro se la Russia riuscirà a dividerci e a dettare le condizioni di pace. Tuttavia, la dichiarazione sulla partecipazione degli Stati Uniti alle garanzie di sicurezza è un successo. Ma i negoziati sono ancora lontani dall’essere conclusi”.
Per l’Italia, anche la Premier Meloni ha partecipato al colloquio telefonico con il Presidente Trump e il Presidente Zelensky e , al riguardo, in una nota di Palazzo Chigi, si legge: “La telefonata ha permesso di fare un punto della situazione sul processo di pace per l’Ucraina e sui prossimi passi per il raggiungimento di una pace giusta e duratura. Il Presidente Trump e il Presidente Zelensky hanno illustrato i risultati raggiunti nel negoziato in corso, con particolare riferimento al tema delle garanzie di sicurezza, e indicato le questioni ancora aperte. Il Presidente Meloni ha nuovamente ricordato l’importanza della coesione tra partner in un momento in cui il processo negoziale segna passi in avanti. È stata inoltre ribadita l’esigenza di mantenere la massima convergenza sui temi che toccano gli interessi vitali dell’Ucraina e dei suoi partner europei. Si è infine convenuto che spetti alla Russia dare prova di senso di responsabilità e apertura al negoziato, mostrando una reale volontà di giungere alla cessazione delle ostilità”.
Il sostegno dell’Italia all’Ucraina e al tentativo USA di un accordo di pace, è stato ribadito dal Vicepremier e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale Tajani, che, in un’intervista a Il Corriere della Sera, ha dichiarato: “Noi come Italia sosteniamo il tentativo americano per raggiungere il cessate-il-fuoco e la fine definitiva del conflitto. Ogni passo in avanti verso una pace giusta e duratura è un fatto positivo. E mi pare che oggi , si sia registrato qualche progresso. Speriamo che (Vladimir) Putin voglia veramente la fine del conflitto”.
Poi, sul nuovo decreto Ucraina, approvato nel Consiglio dei Ministri , svoltosi oggi pomeriggio, il Vicepremier e ministro Tajani ha assicurato: “E’ un decreto assolutamente equilibrato, come i precedenti. L’Italia continuerà a sostenere militarmente, economicamente, finanziariamente e politicamente l’Ucraina. E parteciperà alla grande fase della ricostruzione. Aiutiamo l’Ucraina perché è una battaglia di libertà, per un Paese invaso che deve godere di una pace giusta e duratura, che significa sicurezza per loro e per tutta l’Europa”.
Intanto, sul campo, proseguono gli scontri con le forze russe, come reso noto in un post social dallo Stato maggiore dell’Ucraina, nel quale ha fatto sapere che , nelle scorse ore, si sono verificati 209 scontri tra le forze russe e ucraine; che la Russia ha condotto 50 raid aerei, sganciando 128 bombe guidate e, che, un quarto degli scontri si è verificato nella regione di Pokrovsk, con 52 assalti russi respinti e 22 attacchi, nella direzione di Oleksandrivka.
Sempre la notte scorsa, poi, esplosioni hanno scosso l’aeroporto militare di Khanskaya, vicino alla città di Maykop, nella Russia meridionale.
Il Ministero della Difesa russo, invece, ha reso noto che le difese aeree russe hanno intercettato o distrutto la notte scorsa 89 droni ucraini lanciati sopra sette regioni russe e sul Mar d’Azov.
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