di Federica Marengo venerdì 7 novembre 2025

-Stamane, la Presidente del Consiglio Meloni, ha tenuto un discorso nella sessione di apertura della VII Conferenza Nazionale sulle dipendenze, in corso a Roma, presso l’Auditorium della Tecnica, nella quale sono intervenuti anche: il Presidente della Repubblica, Mattarella, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano; Papa Leone XIV (tramite videomessaggio); il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Massimiliano Fedriga, il Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, il Presidente del Senato, La Russa e l’Executive Director United Nations Office on Drugs and Crime, Ghada Waly (in videomessaggio).
La Premier, in apertura del suo intervento, ha espresso soddisfazione per il fatto che la partecipazione all’evento, a cadenza triennale, sia stata ampia e partecipata dopo sedici anni , proprio con il Governo da lei presieduto.
Quindi, la Presidente del Consiglio ha salutato e ringraziato le autorità presenti: il Capo dello Stato Mattarella, in quanto, con la sua presenza , ha testimoniato come “l’impegno delle istituzioni per liberare chi è caduto nel giogo della dipendenza e per costruire percorsi efficaci e concreti di prevenzione, di cura e di riabilitazione, sia corale”; Papa Leone XIV , intervenuto con un videomessaggio, per le parole di speranza e incoraggiamento e per l’udienza concessa in Vaticano il 26 giugno scorso, in occasione della Giornata mondiale contro la droga e gli operatori del settore pubblico, del privato sociale, delle comunità terapeutiche, gli esponenti delle società scientifiche e gli operatori dei mezzi di comunicazione, per il loro contributo.
Poi, la Premier ha sottolineato: “L’organizzazione stessa di questa Conferenza, dei suoi contenuti e delle sue sessioni di lavoro, che abbiamo costruito in maniera che rispecchiasse proprio questa vastità e questi cambiamenti, lo dimostra. Non ha precedenti lo spazio di approfondimento e riflessione che abbiamo voluto dedicare alle dipendenze diverse da quelle che derivano dall’assunzione di sostanze stupefacenti. E si tratta del resto di un’impostazione coerente con il cambio stesso di denominazione del Dipartimento competente della Presidenza del Consiglio: da “Dipartimento per le politiche antidroga” a “Dipartimento per le politiche contro la droga e le altre dipendenze”. Non una scelta nominalistica, ma la volontà di dare un’indicazione su una visione più ampia del fenomeno che ci troviamo ad affrontare. È un fatto che il cambiamento d’epoca nel quale siamo immersi ci pone davanti sfide e problemi che in molti casi erano inimmaginabili per le generazioni che ci hanno preceduto. Penso che lo possa facilmente testimoniare chi oggi ha figli piccoli o adolescenti, e si relaziona, di fatto, con la prima generazione nata e cresciuta in un mondo completamente digitale, e quindi con uno scenario che, per chi non è nato e cresciuto nello stesso mondo, è purtroppo spesso indecifrabile. Cioè da una parte offre strumenti eccezionali per liberare le energie e i talenti, ma dall’altro porta con sé rischi che a volte sono difficili perfino da immaginare, e che in ogni caso sarebbe esiziale sottovalutare. È una realtà che genera purtroppo anche sofferenze profonde, che si manifestano sempre di più nell’aumento delle tecnodipendenze, nella crescita dei disturbi alimentari e d’ansia, nella diffusione endemica delle sostanze tra i minori e nella moltiplicazione dei fenomeni di cyberbullismo e violenza tra pari, oltre che dentro e fuori le mura domestiche. Fenomeni che il Covid, con il conseguente isolamento imposto, hanno acuito, e che si stanno sviluppando ad una velocità esponenziale. Le vecchie dipendenze si sovrappongono e si intrecciano alle nuove, generando fragilità e problemi che spesso erano sconosciuti in passato”.
Pertanto, la Presidente Meloni ha rivendicato le misure messe in campo dal Governo per fornire strumenti che consentano di operare al meglio: “Dal 2024 al 2025 l’investimento economico è raddoppiato, toccando quota 165 milioni di euro, una cifra mai stata disponibile in passato. E sono chiaramente risorse decisive per sciogliere nodi che si trascinavano da molto tempo ma che dovevano essere affrontati. Penso, ad esempio, al tema della mobilità: oggi, con un fondo di 15 milioni di euro, garantiamo finalmente a una persona che risiede a Roma, ma che magari sceglie come ideale per il suo percorso una comunità che si trova in Veneto, di poterla finalmente raggiungere. Abbiamo destinato 30 milioni di euro all’assunzione a tempo indeterminato di nuovo personale nei servizi pubblici per le dipendenze, assicurando così un intervento strutturale che garantisce forze aggiuntive per la cura e per il recupero. C’è il fondo contro le ludopatie, ci sono quelli per i programmi di prevenzione e recupero. Abbiamo vincolato queste risorse alle loro specifiche destinazioni per evitare distrazioni improprie, e abbiamo rafforzato gli organismi che verificano che ciò avvenga. Abbiamo attivato nuovi strumenti per mettere a disposizione risorse aggiuntive, come la possibilità di destinare l’8xmille dell’IRPEF a diretta gestione statale anche agli interventi di prevenzione e recupero delle dipendenze. Non solo una scelta inedita, che permette ai cittadini se vogliono, quando vogliono, di poter fare la loro parte in questa battaglia, ma l’indicazione di una sfida che lo Stato italiano considera una sfida prioritaria”.
Inoltre, la Premier ha sottolineato che il Governo ha costruito “ un nuovo metodo di lavoro, fondato sul confronto, fondato sulla condivisione delle responsabilità”, in quanto “la sinergia tra i vari livelli istituzionali e la collaborazione tra pubblico e privato sono precondizioni senza le quali non è possibile fare nulla” e senza cui non si può raggiungere l’obiettivo prefisso: salvare le persone dalla dipendenze.
Altrettanto importante, per la Presidente del Consiglio Meloni, l’impegno dell’Italia nella lotta al narcotraffico, un fronte dove “l’Italia rappresenta un’eccellenza assoluta” e non poche Nazioni guardano al suo modello , “ricevendo supporto, sia in termini di soluzioni normative, sia in termini di concreta collaborazione investigativa e giudiziaria e , dando vita ad una cooperazione che in diversi contesti ,particolarmente nei Paesi dell’America Latina , dimostra grande efficacia”.
A ciò , ha sottolineato la Premier , bisogna aggiungere anche che “l’Italia è tra le prime Nazioni al mondo ad aver elaborato un Piano nazionale di prevenzione della diffusione illegale o impropria del Fentanyl e degli oppioidi sintetici, coinvolgendo numerose Istituzioni, elevando al massimo livello l’attenzione e gli strumenti di prevenzione, per arginare la diffusione di sostanze pericolosissime che in altre Nazioni , ad esempio negli Stati Uniti, hanno generato una vera e propria epidemia, che sta condannando a morte decine di migliaia di persone.
A tal proposito, la Presidente Meloni ha ricordato la partecipazione dell’Italia alla Coalizione globale contro le minacce provenienti dalle droghe sintetiche, confermando il ruolo di apripista in numerosi contesti multilaterali, a partire dal G7; la promozione , insieme con la Francia della Coalizione europea contro le droghe, iniziativa che “ si fonda su una delle principali intuizioni di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino: quello strumento di indagine che noi riassumiamo nelle parole “follow the money” (se vuoi combattere un’organizzazione criminale devi seguire le risorse, deve seguire i finanziamenti, devi seguire i soldi) e che ancora oggi rappresenta lo strumento più efficace nelle mani di magistrati e forze di polizia per contrastare, dentro e fuori i confini nazionali, il narcotraffico e il crimine organizzato”.
In conclusione, giunta alla fine del suo intervento, la Presidente del Consiglio Meloni, confermando l’impegno dell’Esecutivo, ha sottolineato che tale conferenza : “È l’occasione per dimostrare che la droga e le dipendenze non avranno l’ultima parola; che nessuno è solo o rimarrà solo in questa battaglia; che nessun ragazzo, genitore, operatore o volontario sarà abbandonato a sé stesso; e che ci sono sfide che definiscono ciò che siamo e ciò che vogliamo essere, per i nostri figli e chi verrà dopo di noi. Ma soprattutto che siamo capaci di riconoscere quelle sfide che vale la pena di combattere”.
Il Presidente della Repubblica, Mattarella, nel suo discorso alla Conferenza , ha evidenziato: “La tragedia delle dipendenze ,come l’ha chiamata l’onorevole Mantovano poc’anzi , la tragedia delle vite distrutte dalla droga, della perversa presenza e opera della criminalità organizzata, richiede un impegno consapevole, articolato, costantemente aggiornato, un impegno costante nella determinazione, richiede anche un impegno corale. Vorrei accostare lo slogan di questa Conferenza “Insieme si può” con le parole che poc’anzi ha usato il Presidente del Consiglio: nessuno si troverà solo su questo fronte. È un impegno di grande importanza, perché è un fronte di libertà. Ce lo ha poc’anzi ricordato, nel suo videomessaggio, Papa Leone XIV: affinché i giovani siano – come mi pare abbia detto – liberi e protagonisti, protagonisti della loro vita e del loro futuro. Per tutte queste ragioni, vorrei concludere ringraziando quanti si impegnano con passione nell’azione di contrasto alle dipendenze e nell’opera così preziosa di recupero delle vittime”.
Nel pomeriggio, invece, la Premier Meloni ha incontrato a Palazzo Chigi, il Presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Mahmoud Abbas, ricevuto anche al Quirinale dal Presidente della Repubblica Mattarella, che ha sottolineato come l’Autorità Nazionale Palestinese sia “un interlocutore assolutamente fondamentale per l’Italia e la comunità internazionale”, e come “in questo momento” sia “particolarmente importante poter dialogare, confermando la grande amicizia che lega Italia e Palestina”.
Secondo quanto riportato da Palazzo Chigi in una nota: “Nel corso del colloquio, il Presidente Meloni ha ribadito la necessità di consolidare il cessate il fuoco e di avviare la stabilizzazione e la ricostruzione di Gaza, procedendo rapidamente con la piena attuazione del Piano di Pace del Presidente Donald Trump, anche attraverso il disarmo di Hamas, che non potrà avere alcun ruolo nel futuro del popolo palestinese. Il Presidente del Consiglio ha inoltre valorizzato il forte e costante impegno italiano sia nell’assistenza umanitaria alla popolazione civile -attraverso l’iniziativa “Food for Gaza”, le evacuazioni mediche e il “corridoio universitario” – sia nella formazione delle forze di polizia e nel processo di riforme dell’Autorità palestinese”.
In ultimo, ribadita la necessità di lavorare a una soluzione politica duratura sulla base della prospettiva dei due Stati, il Governo italiano ha confermato “anche sulla base delle priorità indicate dall’Autorità Palestinese” , di essere a lavoro su “un pacchetto di aiuti umanitari e per la ricostruzione da presentare alla Conferenza su Gaza che l’Egitto intende convocare”.
Il Presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, che ieri ha incontrato in Vaticano Papa Leone XIV, ha dichiarato: “Vogliamo vivere in un nostro Stato accanto a Israele che abbiamo riconosciuto nell’88 e nel ’93, con gli accordi di Oslo. Ora anche Israele deve riconoscere a sua volta la Palestina”.
Intanto, sul fronte dei lavori parlamentari, sono terminate ieri a Montecitorio, le Audizioni sulla Manovra presso le Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato.
Qui, i rappresentanti di Banca d’Italia, Ufficio Parlamentare di Bilancio e Istat hanno espresso critiche in particolare sulla misura del taglio dell’Irpef dal 35% al 33% per i redditi tra i 28 e i 50 mila euro annui, sottolineando che , quest’ultimo, “farà ricadere i benefici maggiori sulle fasce più alte di reddito” e che, di tale misura “beneficeranno i contribuenti con reddito complessivo superiore a 28 mila euro in misura crescente, fino a un massimo di 440 euro annui per i redditi pari o superiori a 50 mila euro”.
Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giorgetti, intervenuto in chiusura delle Audizioni, ha difeso la struttura della Manovra, evidenziando che “il taglio sull’Irpef tutela i redditi medi”, e che il Governo è intervenuto esattamente sul ceto medio con le aliquote , perché, negli anni scorsi, è stata data priorità ai ceti più bassi.
Il ministro Giorgetti ha poi sottolineato la necessità di proseguire la politica di bilancio responsabile, perché il quadro economico è incerto e necessita di prudenza, ribadendo così quale sia il perimetro nel quale il Parlamento potrà modificare la Legge di Bilancio , tenendo conto dei vincoli posti dai nuovi parametri Ue.
In difesa della Manovra, dunque, la maggioranza, con FdI che ha sottolineato il sostegno al ceto medio e ha rivendicato il rinnovo dei contratti per la scuola e gli enti locali e l’ampliamento del taglio delle tasse.
FI, invece, ha ribadito le sue priorità: case , imprese e Forze dell’ordine, evidenziando di voler apportare miglioramenti alla Legge di Bilancio , compatibilmente con le risorse a disposizione, mentre la Lega ha difeso la pace fiscale , definita: “doverosa”.
Critici i partiti di opposizione, per cui la Manovra è “senza visione”. Il Pd, che, citando i dati Istat sul 10% di italiani che non si cura più, ha chiesto alla Premier Meloni di rispondere “a sei milioni di italiani e di italiane che hanno perso la fiducia di potersi curare” , ha incontrato il Presidente di Confindustria , Orsini, di cui condivide la proposta di un piano europeo per l’industria.
Il M5S , invece, ha proposto di utilizzare i fondi per i Centri per il rimpatrio (Cpr) in Albania per il controllo del territorio e la sicurezza, riecheggiato da AVS e da Italia Viva.
In merito ai rilievi delle Opposizioni sull’insufficienza degli interventi sulla sicurezza messi in campo dal Governo, la stessa Presidente del Consiglio Meloni ha replicato in un post social: “Leggo che alcuni esponenti della sinistra sostengono che questo Governo “non avrebbe investito nulla sulla sicurezza”. Una tesi comoda, ma smentita dai numeri. Negli ultimi tre anni abbiamo già assunto circa 37.400 agenti nelle Forze di Polizia e prevediamo, da qui al 2027, altre 31.500 assunzioni. Abbiamo stanziato un miliardo e mezzo per rinnovare i contratti del comparto e abbiamo già sottoscritto il rinnovo dei contratti dell’ultimo triennio per le Forze di Polizia, con aumenti medi lordi mensili di 198 euro. Abbiamo sbloccato investimenti fermi da tempo e potenziato mezzi, strutture e tecnologie. Con il Decreto Sicurezza abbiamo previsto strumenti più rapidi ed efficaci contro le occupazioni abusive, i borseggi, l’accattonaggio minorile, le rivolte nelle carceri e le truffe agli anziani. Abbiamo introdotto pene più severe per chi minaccia e aggredisce i nostri uomini e donne in divisa, e rafforzato la tutela legale per agenti di polizia e militari che dovessero essere indagati o imputati per fatti inerenti al servizio. Abbiamo inoltre aumentato i presìdi nelle aree più sensibili: ospedali, stazioni, scuole e periferie. Negli ultimi anni sono stati effettuati milioni di controlli, con una presenza dello Stato sempre più stabile sul territorio. La lotta alle mafie parla da sola: 108 latitanti catturati, 278 maxi-operazioni, migliaia di arresti, 6,5 miliardi di euro il valore dei beni sottratti alla criminalità e oltre 18 mila i beni confiscati restituiti alla collettività. E interventi complessi come Caivano – oggi un modello replicato in altri territori – dimostrano che quando lo Stato investe, si organizza e resta, le cose cambiano davvero. Detto questo, non ignoriamo la realtà e sappiamo bene che esistono criticità e fatti gravi che preoccupano i cittadini. Stiamo ponendo rimedio a decenni di lassismo e sottovalutazione. Ed è proprio per questo che non intendiamo arretrare di un millimetro e puntiamo a fare sempre di più. Continueremo a rafforzare, migliorare e intervenire. Perché la sicurezza degli italiani è una responsabilità quotidiana e un impegno che intendiamo onorare fino in fondo”.
Critico sulla Manovra anche il sindacato della Cgil, il cui segretario generale, Landini , ha annunciato quest’oggi la proclamazione dello sciopero generale il 12 dicembre, dichiarando: “La Manovra è ingiusta, sbagliata e la vogliamo cambiare. L’emergenza è il salario: c’è bisogno di aumentare i salari, questa Manovra non lo fa. Basterebbe un contributo dell’1% dei 500mila ricchi italiani per avere 26 miliardi da investire in sanità, assunzioni, scuola, aumenti degli stipendi per tutti”.
La Premier Meloni ha così commentato , tramite social, l’annuncio da parte della Cgil dello sciopero generale: “Nuovo sciopero generale della CGIL contro il Governo annunciato dal segretario generale Landini. In quale giorno della settimana cadrà il 12 dicembre?”.
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