di Federica Marengo sabato 27 settembre 2025

-Proseguono gli attacchi russi sull’Ucraina. Nella notte, infatti, secondo quanto reso noto dall’Aeronautica militare di Kiev, le difese ucraine hanno neutralizzato 97 velivoli russi, lanciati sul nord, il sud, l’est e il centro del Paese, mentre 17 droni d’attacco hanno colpito obiettivi in sei diverse località e detriti dei droni abbattuti sono caduti in due punti: a Odessa, dove sono stati registrati danni all’infrastruttura ferroviaria e a Zaporizhzhia, dove circa 9.000 utenti sono rimasti senza corrente elettrica, ripristinata per il 95% entro le prime ore del mattino.
Proprio a Zaporizhzhia, però, la locale centrale nucleare , occupata dalle forze di Mosca, è senza corrente da tre giorni, suscitando preoccupazione per la sicurezza del sito. L’amministrazione delle centrale, però, secondo le agenzie di stampa russe, ha comunicato di “disporre di carburante diesel sufficiente a garantire il funzionamento a lungo termine dei generatori di riserva in modalità autonoma”.
Inoltre, Kiev ha accusato Mosca di “aver disconnesso la centrale nucleare di Zaporizhzhia dalla rete elettrica ucraina da quattro giorni” e di “cercare in questo modo di rubarla, connettendola alla rete sotto controllo russo “.
Anche nella regione di Cernihiv, sono stati registrati 36 attacchi russi a diversi impianti energetici.
Sul fronte russo, invece, la Difesa di Mosca ha fatto sapere che droni a lungo raggio ucraini hanno colpito la stazione di pompaggio di Tynhgovatovo ,vicino all’insediamento di Konar, nella Repubblica della Ciuvascia, al confine con l’Ucraina, causando un incendio.
Rivendicata dall’esercito russo, poi ,la conquista di tre villaggi nell’Ucraina orientale: Derylove e Maiske nella regione di Donetsk e l’insediamento di Stepove, nella regione di Dnipropetrovsk.
Intanto, nelle ultime ore, vi sono stati nuovi avvistamenti di droni non identificati sia sopra la più grande base militare della Danimarca che nei cieli della Norvegia.
A tal proposito, ieri, a Bruxelles, si è tenuta una riunione della Commissione Ue, con 9 rappresentati di Stati membri, con l’Ucraina e con la Nato per parlare del rafforzamento dei Paesi del fianco orientale con un muro/scudo di droni.
Al riguardo, secondo informazioni condivise da fonti europee, sulla base di quanto indicato dagli specialisti ucraini, un muro anti-drone sul modello dell’attuale tecnologia usata da Kiev, che copra l’intero fianco orientale dell’Ue avrà bisogno di “milioni di droni intercettori”. Ad esempio, la sola Lituania, che ha una frontiera di 900 chilometri con la Russia e la Bielorussia, necessiterebbe di 3 milioni di droni intercettori.
Tuttavia, le stesse fonti Ue hanno spiegato che sono in corso “diverse analisi per stabilire che tecnologie si possano usare, con un possibile mix di strumenti cinetici ed elettronici”.
Oggi, invece, sempre per discutere della sicurezza dei Paesi del fianco orientale, si è riunito a Riga , il Comitato militare della Nato, nel quale è stato sottolineato che, “in mezzo a ostilità che sfidano i principi fondanti della Nato”, vi è bisogno di “unità e resilienza” ; che “bisogna difendere la sovranità dell’Ucraina e dell’ordine internazionale contro una guerra ibrida che mescola forza convenzionale, cyber, disinformazione, droni e guerra elettronica” e che “l’aggressione russa è più ampia e coinvolge il ricatto energetico, la coercizione economica, i tentativi globali di rimodellare le norme, creando minacce a 360 gradi tra cui intrusioni, attacchi informatici e manipolazione dei sistemi politici democratici”.
Al riguardo, il commissario Ue per l’Economia, Valdis Dombrovskis, in un’intervista a France 24, ha dichiarato: “Stiamo assistendo a ogni tipo d’azione russa, dalla disinformazione ad atti di sabotaggio, fino all’uso dell’immigrazione clandestina come arma, quindi siamo già in una guerra ibrida con la Russia. Sappiamo che le ambizioni imperialiste ed espansionistiche della Russia si estendono oltre l’Ucraina, Mosca parla apertamente di invadere altri Paesi, anche Ue e Nato. E’ importante anche per i Baltici il piano lanciato da Bruxelles sulla costruzione di un muro di droni per affrontare le incursioni e le provocazioni russe”.
Il Presidente ucraino Zelensky, che ha smentito in un post social che Mosca stia avanzando nella regione di Donetsk, ha però confermato in un’intervista al sito di Axios di aver chiesto al Presidente USA, Trump, durante un incontro avuto a margine dell’80°Assemblea Generale delle Nazioni Unite, di poter accedere ai missili Tomahawk, in quanto, tale “sistema d’arma ad alta tecnologia, in grado di colpire scansando l’intercettazione dei nemici”, potrebbe contribuire a “portare Vladimir Putin al tavolo dei negoziati per discutere un accordo di pace”.
Zelensky ha aggiunto che il Presidente USA Trump si sarebbe detto favorevole alla sua richiesta, poiché adirato con Putin per aver ignorato i suoi tentativi di porre fine alla guerra.
Successivamente, in una conferenza stampa, il Presidente Zelensky ha annunciato di aver ricevuto da Israele un sistema antiaereo Patriot, essenziale per respingere gli attacchi missilistici russi, senza specificare se Kiev lo abbia acquistato o ricevuto gratuitamente e che esso è operativo da un mese.
Ancora, il leader ucraino ha reso noto che l’antiaerea ucraina avrebbe abbattuto un totale di 92 droni diretti verso la Polonia e che l’Italia potrebbe essere la prossima ed ha avvertito Mosca che, se minaccerà un nuovo blackout in ucraina, Kiev risponderà, evidenziando come la Russia stia mettendo alla prova la capacità di difesa europea e baltica e stia cercando di influenzare e intimorire le società, poiché il suo obiettivo è quello di “ridurre gli aiuti in armi all’Ucraina, soprattutto in vista dell’inverno”.
Quanto ai rifornimenti energetici, Zelensky ha assicurato che Kiev offrirà rotte di importazione di energia alternativa alla Slovacchia.
Infine, il Presidente ucraino , pubblicando sui suoi profili social una foto che lo ritrae insieme alla moglie Olena Zelenska, al Presidente USA Trump e alla First Lady Melania, ha ringraziato Trump per il sostegno degli USA: “L’America è al fianco dell’Ucraina e lo sentiamo. Ringraziamo il popolo degli Stati Uniti, il presidente Donald Trump e la First Lady Melania Trump per l’attenzione rivolta agli ucraini, ai nostri figli, al nostro popolo. Siamo uniti e questo significa che la vita sarà protetta e che la pace e la sicurezza saranno più vicine”.
Il Wall Street Journal , che cita un alto funzionario USA, a sua volta, ha riportato che ,nell’incontro a margine dell’Assemblea Onu,il Presidente Trump avrebbe dichiarato al Presidente ucraino Zelensky di essere disponibile a revocare le restrizioni all’uso da parte di Kiev di armi a lungo raggioamericane per colpire all’interno della Russia.
La Russia, invece, rappresentata dal ministro degli Esteri Lavorv , ha parlato stamane all’80° Assemblea Generale dell’Onu in corso a New York.
Il ministro degli Esteri russo, Lavrov, nel suo discorso, ha detto: “Si stanno diffondendo sempre più minacce di usare la forza contro la Russia, accusata di pianificare di fatto un attacco alla Nato e ai Paesi dell’Ue. Il Presidente Vladimir Putin ha ripetutamente smentito tali provocazioni. La Russia non ha mai avuto, e non ha, simili intenzioni”, per poi avvertire che: “qualsiasi aggressione contro il mio Paese sarà affrontata con una risposta decisa. Non ci siano dubbi su questo nella Nato e nell’Ue”.
Lavorv ha anche affermato che la Russia rimane disponibile a negoziare per eliminare le cause profonde del conflitto in Ucraina ; che la sicurezza della Russia e i suoi interessi vitali devono essere concordati in modo affidabile e che “i diritti dei russi e dei russofoni nei territori ancora sotto il controllo del regime di Kiev devono essere pienamente ripristinati”, sottolineando che “Finora, né Kiev né i suoi sponsor europei sembrano riconoscere l’urgenza della situazione o sono disposti a negoziare in modo equo”.
In tale consesso Onu, il Primo ministro di Malta, Robert Abela, ha dichiarato ai delegati che Malta, quale piattaforma di pace, è pronta ad accogliere le parti in conflitto e ha rinnovato la sua offerta di dialogo.
Il Presidente serbo, Aleksandar Vucic , invece, ha ribadito che la Serbia sarebbe un luogo ideale per un nuovo incontro fra i Presidenti americano e russo, Donald Trump e Vladimir Putin.
Papa Leone XIV, nell’Udienza Giubilare in piazza San Pietro, ha rivolto nuovamente le Sue preghiere per il popolo ucraino: “Oggi in Ucraina viene beatificato il sacerdote Pietro Paolo Oros, dell’Eparchia di Mukacevo, ucciso nel 1953 in odio alla fede. Quando la Chiesa greco-cattolica fu messa fuori legge, egli rimase fedele al successore di Pietro e continuò con coraggio a svolgere clandestinamente il ministero, consapevole dei rischi. Invochiamo l’intercessione di questo nuovo beato ,affinché ottenga per il caro popolo ucraino di perseverare con forza nella fede e nella speranza, nonostante il dramma della guerra”.
Tutto ciò, mentre nell’Assemblea generale di Seul, i membri del Comitato paralimpico internazionale (IPC) ,hanno votato contro il mantenimento della sospensione parziale di Russia e Bielorussia. Pertanto, gli atleti paralimpici russi e bielorussi potranno tornare a competere sotto le rispettive bandiere, a cominciare da Milano-Cortina 2026.
Papa Leone XIV, nell’Udienza Giubilare in piazza San Pietro, ha rivolto nuovamente le Sue preghiere per il popolo ucraino: “Oggi in Ucraina viene beatificato il sacerdote Pietro Paolo Oros, dell’Eparchia di Mukacevo, ucciso nel 1953 in odio alla fede. Quando la Chiesa greco-cattolica fu messa fuori legge, egli rimase fedele al successore di Pietro e continuò con coraggio a svolgere clandestinamente il ministero, consapevole dei rischi. Invochiamo l’intercessione di questo nuovo beato ,affinché ottenga per il caro popolo ucraino di perseverare con forza nella fede e nella speranza, nonostante il dramma della guerra”.
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