di Federica Marengo mercoledì 17 settembre 2025

-Prosegue per la seconda giornata consecutiva l’operazione di terra dell’esercito israeliano per la conquista della Striscia. L’Idf ha fatto sapere di aver colpito nella notte altri 50 obiettivi di Hamas a Gaza City, quali siti di armi e ordigni e infrastrutture, mentre dall’alba sono state uccise 33 persone,(45, per l’agenzia palestinese Wafa) di cui 21 a Gaza City, dove è in corso il massiccio attacco aereo e via terra di Israele .
L’esercito israeliano ha poi confermato , quanto riportato dal Times of Israel, ovvero l’evacuazione di circa 400 mila palestinesi dalla Striscia e , questa mattina, ha annunciato l’apertura di una seconda via di fuga su Salah-Al Din, principale autostrada Nord-Sud della città della Striscia.
Tutto ciò, mentre una fonte di Hamas ha rivelato ad Al Arabiya che le Brigate Qassam hanno spostato gli ostaggi israeliani in diverse località di Gaza, per evitare di ferire gli ostaggi, evidenziando che “c’è timore per la vita degli ostaggi a causa dei violenti bombardamenti israeliani” e che “le loro vite sono in pericolo a causa dei bombardamenti indiscriminati”.
Intanto, con un post social, la Presidente della Commissione Ue, von der Leyen, ha annunciato l’introduzione di sanzioni contro Israele, scrivendo: “Gli orribili eventi che si verificano quotidianamente a Gaza devono cessare. È necessario un cessate il fuoco immediato, un accesso senza restrizioni per tutti gli aiuti umanitari e la liberazione di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas. L’UE rimane il principale donatore di aiuti umanitari. Rimaniamo anche un fermo sostenitore della soluzione a due stati, che viene compromessa dalle recenti azioni di insediamento del governo israeliano in Cisgiordania. Oggi proponiamo di sanzionare ministri estremisti e coloni violenti, di sospendere le concessioni commerciali con Israele e di sospendere il sostegno bilaterale a Israele, senza compromettere il nostro lavoro con la società civile israeliana o con Yad Vashem”.
Al riguardo, la proposta della Commissione Ue riguardante le sanzioni a Israele, prevede: la cancellazione dei benefici tariffari, per cui le merci israeliane torneranno alle tariffe Wto, con conseguente aumento dei dazi per i settori agricoli: frutta, verdura, frutta secca e datteri, con un impatto annuo, stimato da Bruxelles, di circa 227 milioni di euro. Rimarranno, invece, soggetti a zero dazi anche le armi e gli equipaggiamenti militari, perché fanno parte del 63% già regolato in ambito Wto.
Inoltre, la Commissaria Ue Dubravka Suica, ha dichiarato: “Sospendiamo il sostegno bilaterale al governo israeliano. Si tratta di un segnale importante, che conferma la nostra politica a favore della pace. In particolare, 14 milioni di euro di fondi già stanziati per il periodo 2020-2024. Di tale importo, 4,3 milioni di euro sono stati contrattualizzati, mentre 9,4 milioni di euro rimangono non contrattualizzati. Fino a nuovo avviso, non procederemo all’identificazione congiunta di nuove azioni né alla firma di contratti. In questo caso l’esecutivo comunitario ha potuto prendere una decisione “indipendente”. Come annunciato, non sospenderemo lo stanziamento di 20 milioni di euro destinati a misure volte a combattere l’antisemitismo e a promuovere la vita ebraica sostenendo Yad Vashem. Allo stesso modo, rimarranno invariati i 10,2 milioni di euro destinati alla società civile. Continuerà anche il sostegno dell’Ue alle iniziative di costruzione della pace attraverso la società civile israeliana e palestinese, con uno stanziamento medio di 5 milioni di euro all’anno”.
L’Alta rappresentate per la Politica estera Ue, Kallas, in merito a tali sanzioni, ha dichiarato: “Oggi, al Collegio dei Commissari abbiamo discusso della situazione a Gaza, l’operazione a Gaza City rappresenta un’escalation della guerra, oggi presentiamo un robusto pacchetto di sanzioni: l’obiettivo non è punire Israele ma migliorare la situazione a Gaza, tutti gli Stati membri sono d’accordo nel dire che la situazione umanitaria è intollerabile. Oltre ai ministri israeliani estremisti nel pacchetto ,che deve essere approvato all’unanimità , ci sono altri membri di Hamas e coloni violenti. Siamo tutti d’accordo sul fatto che la situazione a Gaza continua a prendere la direzione sbagliata. Dobbiamo sfruttare gli strumenti a nostra disposizione per esercitare pressione sul governo israeliano affinché cambi rotta. Tra le opzioni sul tavolo, la sospensione delle concessioni commerciali e l’imposizione di sanzioni a ministri estremisti, coloni violenti e agenti di Hamas manderebbero un messaggio forte da parte dell’Unione europea: questa guerra deve finire, le sofferenze devono cessare e gli ostaggi devono essere rilasciati. Il prossimo passo cruciale è ottenere il sostegno dei nostri Stati membri per attuare questa proposta. Abbiamo tutti ascoltato il discorso della presidente della Commissione in cui ha proposto questi punti, e credo che questo dimostri quanto la situazione sia davvero cambiata. Vediamo gli insediamenti E1, vediamo anche l’azione ora a Gaza City: tutte queste cose portano ulteriore sofferenza alla popolazione. Ed è per questo che oggi siamo qui, perché una settimana fa abbiamo avuto il discorso sullo Stato dell’Unione in cui la Presidente von der Leyen ha proposto queste misure. Abbiamo presentato un pacchetto di sanzioni contro i terroristi di Hamas e i ministri estremisti del governo israeliano e coloni violenti e entità che sostengono l’impunità in Cisgiordania. Voglio essere molto chiara” ha aggiunto, “l’obiettivo non è punire Israele. L’obiettivo è migliorare la situazione umanitaria a Gaza. Tutti gli stati membri sono concordi nel dire che la situazione a Gaza è inaccettabile. La guerra deve finire”.
Infine, l’Alta rappresentante Kallas ha respinto gli annunci di alcuni Stati di prepararsi a boicottare la partecipazione all’Eurovision , se sarà presente anche Israele, evidenziando: “Tutti i passi che vanno nella direzione di punire il popolo israeliano penso che siano sbagliati” ha detto l’Alta rappresentante Kaja Kallas interpellata nella conferenza stampa sulle misure su Israele decise oggi dal collegio dei commissari europei, interpellata in particolare sugli annunci di alcuni Stati di prepararsi a boicottare la partecipazione all’Eurovision, se sarà presente anche Israele. “Voglio sottolineare e sottolineiamo sempre , che stiamo proponendo queste misure non per punire Israele o il popolo israeliano, ma cerchiamo di fare pressione sul governo israeliano affinché cambi rotta e metta fine alla sofferenza umana a Gaza”.
Il Presidente del Consiglio Ue, Costa, via social, ha sottolineato: “Accolgo con favore le proposte avanzate oggi dalla Commissione europea sulla sospensione di alcune disposizioni commerciali dell’Accordo di Associazione con Israele e sulle sanzioni contro ministri estremisti e coloni violenti, nonché contro Hamas. Spetta ora agli Stati membri decidere. Queste misure non sono contro il popolo israeliano. Il loro scopo è dimostrare che l’Europa non può accettare le azioni del governo israeliano a Gaza e in Cisgiordania, che sono andate ben oltre il legittimo diritto di Israele all’autodifesa. La situazione a Gaza è catastrofica e inaccettabile. È urgente un cessate il fuoco immediato. Deve essere ripristinato il pieno accesso umanitario. Gli ostaggi devono essere rilasciati senza condizioni”.
Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar , ha così replicato in un post social all’annuncio sulla raccomandazione per la sospensione del sostegno bilaterale al governo israeliano: “La raccomandazione della Commissione Ue, guidata dalla presidente Ursula von der Leyen, è distorta dal punto di vista morale e politico, e si spera che ,come in passato ,non venga adottata. Eventuali provvedimenti contro Israele riceveranno una risposta adeguata, anche se speriamo che non si arrivi a quel punto. “Azioni contro Israele danneggerebbero gli stessi interessi dell’Europa. Israele continuerà a lottare, con l’aiuto dei suoi amici in Europa” , mentre ,secondo il Times of Israel, il ministro delle Finanze israeliano Smotrich, intervenendo al vertice sulla rigenerazione urbana , ha dichiarato che la ricostruzione della Striscia potrà trasformarsi in un investimento redditizio, rivelando di aver “già iniziato una trattativa con gli americani” e che il suddetto progetto si trova ora sul tavolo del presidente degli Stati Uniti e che si sta verificando “come questa cosa diventi un Eldorado immobiliare”.
Riguardo alla posizione dell’Italia, secondo i media, al Coreper di questo pomeriggio, la Commissione europea ha presentato le proprie proposte per esercitare pressione su Israele a fronte dell’attuale situazione a Gaza e l’Italia è stata tra i Paesi membri che hanno preso la parola nel dibattito. A quanto si apprende, Roma avrebbe reso noto il proprio sostegno alla risoluzione Onu per la soluzione a due Stati, ribadendo il proprio sostegno all’adozione di sanzioni contro coloni violenti e dicendosi “disponibile a parlare di sanzioni contro i ministri estremisti israeliani”.
In merito alla situazione in Medio Oriente, la Presidente del Consiglio Meloni ha dichiarato: “La reazione di Israele è decisamente sproporzionata, un quadro che non può che peggiorare con l’occupazione di Gaza City, una scelta che l’Italia non può condividere. I terroristi di Hamas ancora oggi si rifiutano di liberare gli ostaggi. Cerchiamo di costruire pace con risposte, non solo con gli slogan”.
Papa Leone XIV, stamane, al termine dell’Udienza generale in Piazza San Pietro, esprimendo la Sua “profonda vicinanza al popolo palestinese a Gaza, che continua a vivere nella paura e a sopravvivere in condizioni inaccettabili costretto con la forza a spostarsi, ancora un a volta, dalle proprie terre”, ha lanciato un nuovo appello sulla situazione umanitaria a Gaza : “Davanti al Signore onnipotente che ha comandato “non ucciderai’ e al cospetto dell’intera storia umana, ogni persona ha sempre una dignità inviolabile da rispettare e da custodire”, osserva. “Rinnovo l’appello al cessate il fuoco, al rilascio degli ostaggi, alla soluzione diplomatica negoziata, al rispetto integrale del diritto umanitario internazionale; invito tutti ad unirsi alla mia accorata preghiera affinché sorga presto un’alba di pace e di giustizia”.
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